Villaggio di Terim

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Kay93_
view post Posted on 21/2/2010, 20:55




Arrka

"Bene,ora che Luin si è presentata,possiamo decidere quando partire,per voi quando sarebbe meglio?"
 
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Luithil
view post Posted on 21/2/2010, 21:03




Luin

Luin ci pensò un attimo prima di rispondere.
"Io devo avvisare il mio maestro.. prima di partire. Quindi non so.."
 
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la dru-_-Cullen
view post Posted on 21/2/2010, 21:09




Nhairy

Nhairy si concesse un mezzo sorriso e assicurò Luin che Dark non avrebbe mangiato Eliene. Riflettè un attimo poi disse: " direi di trovarci qui domani sera,così mi farete sapere se avete sbrigato le ultime cose, potremmo partire la mattina dopo." propose lanciando uno sguardo alle due.
 
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Kay93_
view post Posted on 21/2/2010, 21:10




Arrka

"Per me va benissimo,ci incontreremo in questa stanza domani sera e decideremo il nostro incontro per la mattina successiva,bisongerà prendere dei cavalli,sono amica dello stalliere,se volete me ne occupo io.." Arrka si alzò e si diresse verso la porta,arrivata si voltò verso Nhairy "Noi andiamo,a domani".Arrka scese le scale che portavano all'ngresso dellla locanda e si avvià verso l'uscita,ma ad un tratto si bloccò:aveva sentito qualcosa che non le piaceva,una sorta di oscuro presagio,si voltò e vide un uomo con un lungo mantello grigio che,seduto ad un tavolo poco distante,sorseggiava una birra.Istintivamente Arrka sentì che il pericolo veniva da lui,anche se non sapeva il perchè.Afferrò Luin per un braccio "C'è una brutta aria qui...andiamo via..."disse con voce fortemente preuccupata.
 
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Luithil
view post Posted on 21/2/2010, 21:16




Luin

Alla risposta di Arrka, Luin annuì. "Anche per me va bene."
Salutarono l'elfa e uscirono dalla camera. La ragazza seguì per le scale l'amica, ma quando giunsero nel centro della locanda, Arrka si bloccò. Luin si accorse che fissava una strano uomo vestito di grigio, che beveva una birra. Poi, la sua amica la trascinò per un braccio fuori dalla locanda. Naturalmente, la ragazza inciampò nell'orlo del suo vestito e quasi cadde addosso ad Arrka, che la prese al volo.
"Lo sai che sei diventata più forte?" chiese sorpresa.
 
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la dru-_-Cullen
view post Posted on 21/2/2010, 21:21




Nhairy

Le due ragazze lasciarono la locanda e Nhairy tirò fuori le provviste e tirò un pezzo di carne a Dark, poi si sdraiò sul letto.
 
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Kay93_
view post Posted on 21/2/2010, 21:24




Arrka

Arrka sorrise per nascodere la preuccupazione mentre rimetteva in piedi l'amica "Beh,alla scuola per guerrieri non battevamo mica la fiacca" disse con finto orgoglio,trovando una scusa.Uscite dalla locanda si separarono "A domani Luin e..cerca di non cadere" disse con un sorriso,salutando l'amica.Ora la parte più difficile:mentire ai suoi genitori.Non avrebbe mai potuto dirgli la verità,non le avrebbero concesso di partire,aveva una scusa pronta e,anche se non le faceva piacere,sarebbe stato necessario usarla.Entrò in casa e sentì l'odore di cibo che veniva dalla cucina:era delizioso,sua madre Aphia era un'ottima cuoca."Ciao mamma!" salutò allegramente entrando "Ciao Arrka,vieni a tavola è pronto"Arrka,ammaliata dal dolce profumo,non se lo fece ripetere due volte.Per tutto il pranzo chiacchierò distrattamente con suoi,godendosi l'ottimo cibo;alla fine decise di dare la falsa notizia "Andrò a trovare zia Petra..penso che partirò dopodomani" i suoi genitori la gurdarono per un atimo,preuccupati.ma lei era nata a settembre,sotto la luna del volo degli uccelli ed era estramemante testarda,era impossibile farle cambiare idea "ok..ma stai attenta" disse infine suo padre con un sospiro.Dopo pranzo Arrka salì in camera sua a preparare la roba,prima che salisse però sua madre la chiamò:"Arrka?" si girò "Sì?" "Vedrai che lui tornerà" Arrka non si sorprese:l'istinto delle madrei "Sì..forse.." disse salendo su.
 
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Luithil
view post Posted on 21/2/2010, 21:26




Luin


Luin salutò Arrka e si diresse veloce verso l'Accademia. Entrò nell'ala adibita agli insegnanti e ai maghi. Quando passò dalla porta principale, le guardie le fecero un inchino. Essendo l'apprendista di uno dei saggi più temuti, era molto rispettata nella zona, oltre per i suoi strani occhi. Entrò negli appartamenti del maestro.
"Luin, sei qui."
La ragazza si voltò. Sulla destra, che guardava fuori da un'enorme finestra, c'era Draug: era un uomo anziano, che dimostrava più anni di quanti ne avesse in realtà. Possedeva un paio di enormi occhi color topazio, inquietanti ed una lunga barba bianca. Luin lo salutò affettuosamente. "Draug, buongiorno!"
"Mi devi dire qualcosa, vero?"
Luin arrossì leggermente e gli occhi divennero verde chiaro. "Si.. ecco.. la mia amica Arrka.."
"Buona combattente, sisi."
"Si.. infatti. Arrka non ha più notizie di suo fratello da parecchi mesi e.. vorrebbe andare a cercarlo.. e mi ha chiesto se posso andare con lei."
Draug la guardò negli occhi.
"Luin, sai che la mia decisione è già stata presa, tu mi conosci. Io ti lascerò andare, ma dovrai stare attenta. Molto attenta. Eliene verrà con te."
"Certo, non la lascerei mai."
Draug sorrise. "Brava, lo sai che lei ti protegge sempre."
Lin annuì seria. "A quando la partenza?"
"Domani sera."
"Bene, hai tempo per preparare tutto quindi. Vai nei tuoi appartamenti e sistema tutte le cose."
Luin lo ringraziò ed uscì di corsa, gli occhi di un abbagliante verde acqua.
 
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Kay93_
view post Posted on 21/2/2010, 21:29




Arrka

Dopo aver preparato il necessario per il viaggio Arrka decise di andare da Cedric,lo stalliere del villaggio per prendere i cavalli.Prima però comprò parecchie provviste,anche se sapeva cacciare abbastanza bene era sempre meglio avere delle scorte in caso di necessità.Ben presto arrivò alla granda stalla in legno,Cedric,che aveva circa la sua stessa età,era appoggiato alla porta,quando la vide agitò la mano in segno di saluto,Arrka rispose."ehi Arrka,quanto tempo!" "Già...ne è passato un bel pò.." "Hai notizie di Mork?"disse Cedric con aria preuccupata "No...non dirlo a nessuno ma dopodomani partirò per cercarlo,è per questo che sono venuta mi servono dei cavalli per il viaggio" "Capisco..beh..vieni dentro,ne ho un paio piuttosto robusti e ben riposati,fanno al caso tuo".Non appena Arrka entrò nella stalla i cavalli nitrirono,nervosi,ma Cedric,che con gli animali ci sapeva fare li calmò subito "Strano non lo fanno quasi mai.."disse perplesso ma Arrka non rispose,avrebbe pensato dopo alla sua lincantropia.Arrivarono davanti a tre box, i cavalli al loro interno erano molto belli:ce ne era uno pezzato,uno compltamente nero e uno dal colore scuro "Quello pezzato si chiama Taras,ottimo cavallo da corsa,molto resistente,quello tutto nero è Kandr,cavallo da battaglia..l'ultimo non ha nome è arrivato da poco,se vuoi puoi darglielo tu.."Arrka riflettè un attimo:quel cavallo era per Nhairy,il nome glielo avrebbe dato lei "Grazie,me li farai trovare pronti per dopodomani mattina?" "Certo" "Quanto ti devo?" "Non essere sciocca Arrka,Mork è il mio migliore amico...qualunque cosa per lui e la sua famiglia" "Grazie davvero..ti ripagherò un giorno" Cedric sorrise "Vai ora...e..attenta" "Certo" rispose Arrka uscendo soddisfatta.
 
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Luithil
view post Posted on 21/2/2010, 21:30




Luin

Luin preparò una bisaccia contenenti varie cose: qualche libro di magia, varie erbe e altri oggetti particolari che si portava sempre dietro.
Fatta la borsa, si diresse a casa di Arrka. Voleva parlarle della decisione di Draug. Uscì dall'Accademia e attrvaerò il villaggio. Arrivata a casa dell'amica bussò alla porta di legno. Aphia, la madre di Arrka le aprì e le sorrise.
"Salve Luithil, cerchi Arrka?"
"Si signora, è in casa?"
"Certo, entra."
Luin si infilò nella casa che profumava di fiori.
 
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Kay93_
view post Posted on 21/2/2010, 21:31




Arrka

Arrka sentì delle voci dal piano di sotto e riconobbe quella di Luithil,scese a salutare l'amica "Ehi Luin!! Vieni pure!"Lei e l'amica salirono in camera.
 
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Luithil
view post Posted on 21/2/2010, 21:34




Luin

Luin seguì Arrka su per le scale, fino ad entrare nella stanza. La camera era molto semplice, con un comodo letto e un cassettone vicino, con sopra appoggiata una candela. La ragazza si sedette sul materasso. "Draug mi ha dato il permesso! Posso venire! E tu?"
 
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Kay93_
view post Posted on 21/2/2010, 21:35




Arrka

Arrka si guardò intorno circospetta,non voleva che i suoi la sentissero "ho detto una bugia,,sai la cosa di mia zia..e grazie a questo ho il permesso,ho già preso i cavalli,domani sentiremo Nhairy e poi partiremo",Arrka aveva un mal di testa fortissimo e temeva di saperne la causa:la luna piena si avvicinava
 
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la dru-_-Cullen
view post Posted on 21/2/2010, 21:37




Nhairy

Nhairy girovagava per la città, comprando tutto quello che poteva esserle utile. IL suo mantello era vecchio e ormai logoro, quindi ne prese uno nuovo.
 
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Kay93_
view post Posted on 21/2/2010, 21:39




ecco di nuovo un post di metatron

Arn

Poco prima di finire la sua birra, Arn notò due donne scendere le scale che portavano al piano di sopra.
Entrambe gli lanciarono un fugace sguardo e lui si limitò ad osservarle con la coda dell’occhio.
La prima aveva un fisico atletico e snello, sicuramente abituato agli sforzi fisici, e camminava con sicurezza verso la porta della locanda; Arn notò un piccolo pugnale baluginare nel risvolto del vestito e questo, unitamente alla vista di piccole cicatrici bianche che brillavano sulla pelle abbronzata, diceva che probabilmente faceva un mestiere pericoloso, forse la cacciatrice.
La seconda, invece, era piuttosto diversa; aveva anche lei un fisico simile, anche se meno prestante, ma il portamento, l’espressione degli occhi e soprattutto il grosso tomo di cuoio scuro che la ragazza portava sottobraccio indicava che fosse quasi sicuramente una studiosa, magari una maga. Chi si sarebbe potuto permettere, ma anche solo saper leggere un libro in questo villaggio se non un mago?
Arn le seguì con lo sguardo finché non sparirono in fondo alla strada, poi ingollò ciò che restava della sua birra con un unico sorso e andò a prenotare la camera.

Un piccolo tugurio di legno marcio si aprì alla sua vista quando spalancò la porta.
Arn stette ad osservare la stanza in tralice per qualche attimo; la paglia che riempiva il letto sembrava vecchia di almeno una settimana, uno scarafaggio lungo quanto il mignolo di un bambino zampettava allegramente per la stanza fermandosi ogni tanto a tastare il terreno con le antenne.
L’unico mobile della stanza, una vecchia cassapanca consunta, giaceva sepolta dalla polvere sotto l’unica finestra.
L’insieme era alquanto pietoso ma Arn non si sarebbe aspettato di meglio per cinque Sicli di rame.
Si chiuse la porta alle spalle con un sospiro e depose la grossa coperta di lana grigia che teneva sulle spalle assieme allo zaino e all’arco sul letto e la srotolò.
Un osservatore occasionale sarebbe rimasto senza parole davanti alla scena, ma Arn si limitò ad osservarla con un muto sorriso di soddisfazione.
Davanti almeno una dozzina di armi e di altri oggetti brillavano davanti alla sua vista assicurati da lacci di cuoio.
Arn sfiorò con le mani i coltelli, le ampolle colorate contenenti veleni di ogni sorta, punte di freccia costruite in modo che strazino le carni nel modo più orribile. Infine, sistemata al centro della coperta, giaceva la sua spada. La lama bianca brillò illuminandogli il volto di spruzzi di sole e l’elsa luccicò di oro e d’argento mentre lui gli passò lentamente le dita attorno. La estrasse con un unico movimento fluido dai lacci e la mulinò in aria per qualche secondo. La spada fendette l’aria con una tale forza e precisione che ad Arn sembrò quasi di vederla retrocedere intimorita. Quando si ritenne soddisfatto la ripose.
Mentre la sistemava gli saltò agli occhi la sacra scritta incisa sulla parte piatta, quella frase era l’emblema dei Cavalieri Grigi e la frase che racchiudeva in se la loro missione, Arn la lesse come se l’avesse vista per la prima volta: “Dove non può la fede, può la spada “, ma qualcosa deturpava quella magnifica decorazione, un lungo taglio crudele spaccava la scritta. Arn ritornò immediatamente serio e cominciò a scegliere le armi che avrebbe utilizzato stanotte, prese diversi coltelli, un’ampolla violacea e una serie di pergamene riempite di caratteri sacri che davano una grande resistenza alla magia. Poi ripose il tutto.
Quegli oggetti erano tutto ciò che gli rimanesse della sua vecchia vita, eccetto i vestiti.
Glieli aveva donati il Maestro dei Veleni, uno dei pochi Fratelli rimastigli amici nel periodo più buoi.
Si sedette vicino alla cassapanca e cominciò a pregare, non tanto per la sua vita, ma per quello che stava per fare, pregò con una tale intensità che quando disgiunse le mani gli si aprì la vista della luna d’argento. Era notte.
Lentamente, si avviò verso la porta aggirando lo scarafaggio che sembrava guardarlo curioso, spinse fuori la testa e osservò il corridoio.
Buoi e silenzio.
Rientrò e spalancò la finestra, l’aria della notte lo investì. Si issò sul fragile cornicione di legno e percorse le sette finestre che lo dividevano dalla sua preda.
Arrivato a destinazione, notò le imposte non erano state chiuse e che la finestra era coperta solo da un drappo scuro.
“Tanto meglio” pensò.
Cautamente, entrò e si mosse verso il letto; l’elfo dormiva, o sembrava dormire, non si sapeva mai con quei demoni.
Avvertì un fruscio, dal profilo del letto spuntarono un paio di occhi animaleschi che lo osservarono con circospezione.
Arn trattene il fiato, incerto sul da farsi.

 
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130 replies since 16/2/2010, 14:46   308 views
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