In viaggio

Arrka

Taras si impennò improvvisamente,facendo cadere Luin a terra,spaventata per l'amica Arrka fermò Kandr e discese dall sua groppa.Tese una mano a Luin,per aiutarla a rialzarsi "Tutto bene Luin?"le chiese,rendendosi conto che era la stessa scena che si era svolta solo una mattina prima nella piazza del loro villaggio.

Luin

Luin si spazzolò il vestito. "Si.. ormai è abitudine.." Eliene le si era aggrappata alla stoffa della sciarpa. Luin la prese in braccio e la calmò, rimettendola nella sacca. Taras si era avvicinato, gli occhi liquidi tranquilli. La ragazza gli fece una carezza e rimontò in sella.

Arrka


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Arrka stava per rimontare su Kandr,quando sentì un fruscio proveniente da alcuni caspugli.Subito il ricordo dell'incubo di quella notte le gelò il sangue nelle vene.Estrasse la spada e si preparò ad un possibile attacco.Invece dei caspugli uscirono due cuccioli di volpe,probabilmente i figli della volpe che era passata poco prima.Dovevano essere un maschio e una femmina.Il cucciolo femmina si immoblizzò vedendoli,spaventata e curiosa nello stesso tempo,inizialmente anche il maschio si fermò ma poi,vedendo la paura della sorella ringhiò ad Arrka,che sorrise maliconica.Si allontnò per rassicurare i due cuccioli che fuggiro,il maschi però prima le gettò un ultima occhiata.El mancava la presenza di Mork,era una guerriera e doveva mostrarsi sempre forte,solo con lui si concedeva qualche debolezza e si permatteva il lusso di sentirsi protetta.Le mancava.Per scacciare questi pensieri rimontò in sella "Andiamo" disse alle sue compagne "cavalcheremo un altro pò e poi ci fermeremo per il pranzo.."dide il segnale a Kandr che ripartì al trotto.

Luin

Luin osservò i cuccioli di volpe. Mentre il maschio osservava Arrka con particolare attenzione, la femmina guardava lei e Eliene. Quando il furetto sporse il muso, la volpina uggiolò e fece un balzo all'indietro. Luin rise e i suoi occhi divennero azzurro cielo. Poi, quando il fratello si allontanò, anche la sorella lo seguì e il gruppo si rimise in viaggio, galoppando.

Arrka

Cavalcarono tranquillamente per i resto della giornata.A pranzo dsi fermarono in una zono riparata dall'ombra degli alberi e poterono magniare al fresco e non sotto al sole cocente.Avevano attraversato gran parte del bosco quando giunse il tramonto.Il sole era rosso oramai e Arrka,Luin e Nhairy si dovettero fermare per la notte.Quando ebbero caricoto i cavalli dai loro pochi bagagli e li ebbero lasciati pascolare Arrka si rese conto che era meglio cominciare ad allontarsi.La paura la attenagliò all'improvviso:cosa sarebbe successo durante la trasformazione?Avrebbe provato dolore?Tremò per un istante poi si avvicinò a Luin "io comincio ad allontanarmi..ricorda ciò che ti ho detto"

Luin

"Certo Arrka, non preoccuparti.." disse, mentre l'amica si allontanava. Ritornò da Nhairy.

Nhairy


si accamparono per la notte, e Nhairy si sedette, osservando la luna piena...Immagini incoerenti, frammenti di ricordi vorticavano nella sua mente,la maggior parte composti da felici pomeriggi insieme a suo fratello.

Arrka

Arrka prese dalla bisaccia alcune provviste:un pò di pane e della carne essiccata,le sarebbero servite per canera lontano dalla altre quella sera.Intanto era sceso il buio e la luna cominciava a risplendere in cielo,man mano che il tempo passava la paura di Arrka aumentava."Nhairy..vado a raccogliere della legna ok?" disse all'elfa per spiegare la sua futura assenza.

Luin

Luin si sedette vicino al fuoco e lasciò andare Eliene. "Ti avverto.. non ti allontanare.." sussurrò al furetto. Quella sbuffò e si allontanò velocissima. Quando Arrka avvisò le due ragazze che sarebbe stata via per un po', Luin si agitò. Ormai l'ora della trasformazione era quasi giunta. Quando l'amica si fu allotanata, la maga cominciò a chiamare il furetto. "Eliene? Eliene dove sei?" cominciò a dire sempre più forte. Il furetto non ritornava e andando contro tutto ciò che le aveva detto Arrka, lasciò il bivacco in cerca della bestiola. Continuò a chiamarla per un po' e alla fine vide i suoi occhi azzurri luccicare nel buio. "E' da ore che ti cerco!" la rimproverò. Quella diede un altro leggero sbuffo e si infilò nella bisaccia con in bocca un topo morto frutto della sua caccia. Ormai era sorta la luna, ma sotto le fronde del bosco la luce non filtrava, perciò Luin fece una piccola magia. "Lux!" disse. Un leggero globo di luce argentea si formò nella sua mano e la ragazza cominciò a camminare. Vedeva in lontananza il fuoco del bivacco ed era decisa a raggiungerlo al più presto. Però non vide una pietra che la fece inciampare. Luin cadde per terra come al solito. Sbuffando si tirò a sedere e si spazzolò il vestito, ma il suo sguardo venne attirato dalla pietra che l'aveva fatta inciampare. Era molto strana, sembrava ossidiana, nerissima ma lucidissima. Le piacque immediatamente e decise di tenerla, per cui se la infilò nella bisaccia e ritornò al rifugio.

Arrka

Arrka si allontanò dal bivacco con le provviste sottobraccio e si avviò velocemente verso il folto del bosco.Camminò a lungo tra gli alberi,mentre il cielo si faceva sempre più scuro e la luna risplendeva minacciosa.Con sua sorpresa si ritrovò in una pianura sgombra dagli alberi,c'era solo prati a vista d'occhio.La luna piane la irradiava tutta con la sua luce."Ora sono abbastanza lontana" si disse mettendosi a sedere.Pensava che l'agitazione le avesse tolto la fame e invece divorò il cibo come non aveva mai fatto in vita sua.Probabilmente la creatura in cui stava per trasformasi non voleva rimanere digiuna.Sospirò e,orami rassegnata,rimase seduta ad aspettare la trasformazione.

Luin

Luin ritornò al bivacco e chiese: "Nhairy, dormi?"

Nhairy

NHairy si girò a guardare la ragazza, facendo di no con la testa.

Arrka

Oramai la luna era alta in cielo e nel suo massimo splendore.Arrka fece una preghiera silenziosa,pregò di non fare male ai suoi amici durante la trasformazione.Anche se teneva la testa bassa una forza improvvisa la costrinse ad alzarla.Contro la sua volontà cominciò a fissare la luna piena.La attirava irresistibilmente come una dolca melodia.E all'improvviso la luna ocminciò a sdoppiarsi,Arrka avrebbe voluto distogliere lo sguardo ma non ci riuscì.Tutto il suo corpo cominciò a bruciare,la pelle formicolava e i capeli tiravano verso il basso,mani e piedi brucivano come scottati dal fuoco.Arrka si piegò,stringendo i pugni per contenere il dolore.Presto urlò perchè anche i denti le dolevano da impazzire,il suo urlo si trasformò in un verso animalesco e in seguito in un ululato.Sentì la mascella spezzarsi e ricrescere modificata poco dopo,i denti si allungarono trasfomandosi in zanne aguzze,ilunghi capelli neri crebbero e si avvolsero alla schiena,trasformandosi in peli,gli stessi peli che avevano avvolto gambe e braccia.Infine il dolore cessò,la lupa si mise a quattro zampe e ululò,pronta a iniziare la sua caccia.

Luin

Luin sorrise all'elfa e poi si sedette sul lungo mantello. Subito tirò fuori dalla borsa, insieme ad Eliene, anche la pietra. "Mm.. vediamoti.." sussurrò. Se la rigirò tra le mani, liscia e tiepida. Passando l'indice sulla sua figura, si accorse che era livemente incisa. Si avvicinò al fuoco e notò, illuminati dalla luce e quasi fosforescenti, dei simboli. "Rune!" esclamò. Non le conosceva, erano molto antiche, ma comunque riuscì a trovarne il senso. Simboleggiavano gli elementi, e forse anche qualcos'altro, ma era troppo difficile capire cosa. Continuò a fissarla con occhi luccicanti, improvvisamente divenuti ciano.
Decise di condividere la sua scoperta con Nhairy, ma quando si voltò per dirglielo, notò delle strane forme attorno al fuoco. "Ma cosa.." iniziò a dire. Poi, delle Piccole Ombre uscirono dalla selva.

Arrka

La lupa si muoveva veloce nella foresta,sicura di sè.Quella era la sua casa,il suo territorio di caccia e lei lì era la padrona.Aveva fame,ricordava di aver mangiato da poco ma doveva essere un pasto insignificante perchè lo stomaco brontolava,quasi ruggiva.Sentì un rumore tra le fornde e si acquattò scrutando il bosco con attenzione e finalmente lo vide:un cervo.Era grazie alla luna che aveva individuato la sua preda.La luna già.la sua migliore amica,quella che la faceva diventare potente come non mai e le rimuoveva sciocchi e inutili pensieri.Ricordava di averla temuta ma non ricordava perchè.A mala pena sapeva il suo nome :Arrka,sì forse,ma non ne era sicura.Aveva una sola sicurezza:doveva mangiare.Tutto il suo corpo fremette nell'avvistamento del cervo,la sua pelliccia nerissima la nascose al povero animale che continuò ignaro a mangiare delle ghande cadute sul tappeto di foglie del bosco.Quando si sentì sicura partì all'attacco,scattò velocemente facendo perno sulle zampe posteriori e si lanciò contro il cervo che provò a scappare,ma lei cominicò a inseguirlo e correre fu fantastico:era come volare,non sentiva alcuna fatica.Ben presto raggiunge lo sfortunato animale e gli balzò alla gola uccidendolo,il cervo morì con un ultimo rantolio.Mentre divorava la preda le venne in mente un nome :Luin.Si chiese chi fosse.Ma la domanda le occupò la mente solo qualche secondo,poi tornò a concentrarsi sulla carne fresca che la sfamava.