Karin

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view post Posted on 3/4/2010, 18:39
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Dannati dalla carne, salvati dal sangue.

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Taldeer

Si portò dietro al masso assieme a Riesti e guardò più in basso, tre figure erano uscite da un bosco e ora si erano fermate in piena pianura. Taldeer rimase stupita, un ragazzo che sicuramente non era un umano, un'elfa della notte e un bambino. La sua attenzione fu rubata dal ragazzo, aveva qualcosa di molto particolare ed emanava un'onda psichica estremamente maggiore rispetto ad un umano.
" Vedi il ragazzo? Non so cosa sia ma sicuramente non è quello che vediamo. " Disse a Riesti senza distogliere lo sguardo dai tre. Improvvisamente sentì un colpo al cuore, e chiuse gli occhi per sopprimere il dolore. Quando li riaprì l'iride stava vorticando e il verde si fece più brillante.

<<chi siete e perchè ci state seguendo? fatevi vedere!>>
Il ragazzo urlò, ma notò che non sapeva la loro posizione.
Improvvisamente chiuse nuovamente gli occhi, questa volta un dolore lancinante le aveva scosso la testa per qualche istante, questa volta il dolore era troppo forte e si fece scappare un gemito. Quando riaprì gli occhi l'iride era di nuovo ferma ma il verde si stava spegnendo.
" Riesti! A...Riesti...." Stava chiamando disperatamente e con voce sempre più debole. " La...la Divoratrice...." Improvvisamente perse la presa sulla spada e una forte debolezza la invase, si accasciò sulla roccia strofinando gli occhi tentando di resistere a quel potere. Tremante riprese la spada e ne passò il filo sul braccio ferendosi. Il sangue cominciò a colare copioso ma stranamente il senso di debolezza svanì e con esso anche il dolore mentale e gli occhi tornarono al loro colore normale.
Respirò lentamente, poi guardò la ferita: non era granchè grave anche se di sangue ne colava tanto.
Riportò lo sguardo su Riesti e sorrise debolmente.
" Non posso aiutarti a combatterli in questo stato. Dobbiamo uscire allo scoperto. "
Attivò lo scudo magico e improvvisamente la sua immagine si spaccò in migliaia di frammenti vitrei che cominciarono a vorticare in un grande spazio che copriva anche Riesti.
" Vado avanti io, se non mi attaccano seguimi, altrimenti fuggi e raggiungi gli altri. " La sua voce era debole, i frammenti vitrei cominciarono a muoversi più velocemente e come tante nuvole si spostarono all'unisono verso il basso, verso le tre figure.

" Dannata ragazza, non puoi continuare a ferirti per allontanarmi. " La Divoratrice inquinò i pensieri di Taldeer.
" Tuttavia ha funzionato di nuovo e se credi che non mi proteggerà a lungo allora mi ucciderò. "
La Divoratrice urlò infuriata. " Non te lo permetterò!! Tu sottovaluti i miei poteri!! Vedrai.....non compirai la profezia e non potrai battermi! " Come quelle parole apparvero, si allontanarono come un'eco e sparirono del tutto, come la presenza della Divoratrice.
Taldeer si accorse di trovarsi ad una ventina di metri dai tre e si fermò.
Dopo qualche minuto prese contatto con tutti e tre.
" Non vi stiamo seguendo. Stiamo andando a Karin. Piuttosto, chi mi dice che non siate voi a seguirci ? Gia troppi nemici abbiamo dovuto affrontare e non mi stupirei se anche voi lo foste. " Le parole di Taldeer arrivarono come le frasi di una persona in punto di morte ma ancora soavi e tranquille.
I frammenti della sua immagine continuarono a vorticare lentamente.
 
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anaklusmos
view post Posted on 3/4/2010, 19:04




Redart

Redart strinse il pugno, <<noi non ti stiamo inseguendo e non vogliamo farti del male, ho avvertito la presenza di un drago e ho pensato che potesse essere pericoloso e alla fine vi abbiamo trovato>> disse.
L'immagine dinnanzi a lui era strana: vedeva una ragazza ma l'immagine a volte era nitida e a volte era distorta, come se fosse vista attraverso una gemma dalle molte sfaccettature, "forse sarà un incantesimo di occultamento" pensò.
La ragazza aveva detto che anche lei andava a Karin eppure non abbassò la guardia, avvertiva un altra presenza anche se non aveva ancora capito dove fosse.
"non posso permettere che facciano del male a Briget ed Eleazar" pensò digrignando i denti,<<stai all'erta>> disse all'elfa e tornò a fissare la ragazza di fronte a lui, il marchio sul suo braccio risplendette minaccioso.
 
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Chiaretta Namikaze
view post Posted on 3/4/2010, 20:12




Briget si sentì inquietata da quella figura. C'era qualcosa d piu dietro l'aspetto di quella ragazza, ne era sicura. D'altronde anche lei stessa nascondeva un grande potere, nonostante l'aspetto.
Abbassò la spada e si avvicinò un poco, rimanendo sempre in guardia
-Sono solo viaggiatori, Redart, come noi. Non sembrano altro-
Non le interessava chi fossero, che poteri avessero, che problemi.....voleva solo arrivare a Karin il prima possibile. Non importava nient'altro. Eleazar aveva preso il pugnale e li guardava cauto, tuttavia neppure lui sembrava veramente preoccupato.
 
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anaklusmos
view post Posted on 3/4/2010, 20:16




Quando Briget fece per avvicinarsi con una mano Redart le afferrò il polso e la trattenne <<non lo so, c'è qualcosa che non mi piace in questa situazione, non mi sento tranquillo>> e tornò a fissare la donna davanti a lui.
<<viaggi sola o in compagnia come noi?>> chiese cercando di carpire informazioni su una possibile imboscata.
 
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Gigan
view post Posted on 3/4/2010, 21:28




Anthera


Niente lavoro oggi. Strano. Qualche giorno prima non aveva un attimo libero, per quasi una settimana era stata coinvolta in battaglie interminabili contro Ombre piccole.
Che si decidano a mandare qualcuno alla mia altezza! Pensò improvvisamente, poi sorrise e tirò un calcio a un sassolino. Quel giorno voleva goderselo, e aveva deciso di passeggiare nei dintorni di Karin , nel bosco che costeggiava la città. Come sempre era nella sua forma umana. Si sentiva insolitamente felice, dopo tutti quei conflitti, sentire il sole sulla pelle, il suono degli uccelli e della natura, le piante vive, tutto le dava un’allegra serenità. Guardò in alto e continuò a passeggiare. Chiuse un attimo gli occhi e si concentrò sui rumori.
«Viaggi da sola o in compagnia come noi?»
Una voce. Provò a tendere i sensi e a identificare il rumore. Veniva dalla sua sinistra, da una strada parallela. Si avvicinò silenziosa agli alberi e si nascose. Erano quattro. Un ragazzo, un’elfa e un bambino, e davanti una ragazza. Non aveva nulla da fare, e quell’incontro insolito in quell’insolito giorno la incuriosiva.
 
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anaklusmos
view post Posted on 3/4/2010, 21:34




Redart

Redart attendeva ancora una risposta quando d'un tratto fremette, il marchio sul suo braccio rislendette all'improvviso e si volse a guardare Briget.
<<sento la presenza di un altro drago, ma non sembra completamente un drago...è diverso persino da me è un qualcosa che non ho mai percepito>> le disse <<e molto probabilmente anche quel drago avrà percepito la mia vera forma>> sussurrò.
Si guardò intorno nervoso, ad un tratto percepì un movimento nei cespugli poco lontano da loro,<<hei tu! vieni fuori e fatti vedere!>> gli urlò. la situazione si stava incrinando.
 
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Gigan
view post Posted on 3/4/2010, 21:42




Anthera



Vide che il ragazzo si guardava in giro incuriosito, poi si volse verso di lei e la chiamò.
Accidenti, mi ha sentito!
Aveva sentito di certi incantesimi, si poteva percepire la presenza di altre persone e addirittura la razza, e lei di certo non poteva passare inosservata. Lei, invece si accontentava di qualche incantesimo offensivo di magia elfica.
Sono solo una ragazza, passavo di qua per caso. Si ripetè come un copione, poi mosse un ramo e si mostrò. Si diede una rapida occhiata ai fianchi. La cintura con le armi!
No, così sapranno che sono una guerriera, avrei dovuto pensarci!


Edited by Gigan - 3/4/2010, 23:09
 
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view post Posted on 3/4/2010, 21:48
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Dannati dalla carne, salvati dal sangue.

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Taldeer

<<viaggi sola o in compagnia come noi?>>

" Sto viaggiando con qualcuno, ma non ti interessa chi. La cosa che ti interessa è sapere se posso aggredirti e potrei. "
Taldeer guardò ancora un attimo le tre figure. Non erano malvagi, non pensava le potessero fare del male, specialmente perchè era ferita.
" Ma non lo faccio. Non potrei aggredire una donna e un bambino. " Disattivò lo scudo e la sua immagine tornò intera. Barcollava leggermente mentre il braccio sinistro pendeva quasi come un peso morto lungo il fianco, ai suoi piedi si era fatta una pozza di sangue e dalle dita continuava a gocciolarne altro. In un attimo di lucidità notò la luce del marchio che portava il ragazzo davanti a se e sorrise.
" Sapevo che non eri un umano. " Il tono era debole e le parole furono formulate a fatica.
Improvvisamente egli si girò verso il bosco.
<<hei tu! vieni fuori e fatti vedere!>>
Evidentemene vi era un altra presenza, ma era troppo stanca per poter sondare tracce psichiche.
" Riesti, vieni qui, non sono pericolosi. " Appena finì la frase le cedettero le gambe e tremante cadde in ginocchio, il sangue continava a scorrere fuori da quella ferita e cominciava a perdere la sensibilità del braccio.
Si guardò intorno come spaesata e con lo sguardo spento.
" D..dov'è....dov'è Luin?.... " La vista cominciò ad annebbiarsi e pregò Riesti di fare il più in fretta possibile.
 
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anaklusmos
view post Posted on 3/4/2010, 22:00




Redart

Quando la figura uscì dai rami Redart sussultò, era una ragazza ma non era quello che sembrava, Redart la "vedeva" proprio come era, con piedi e mani artigliati, testa ali e coda da drago ma il resto era umano, eppure percepiva l'incantesimo di occultamento che la ragazza aveva su di se.
Redart la guardò affascinato e ciò lo sorprese: non aveva mai visto un ibrido di drago così prima d'ora e la affascinava, però portava delle armi alla vita e il fatto che si fosse mascherata poteva voler dire guai.
La ragazza disse di passare di li per caso ma Redart non gli credette, fece qualche passo verso di lei circospetto e le chiese
<<cosa sei in realtà?riesco a vederti nonostante l'occultamento" si trovava quasi di fronte a lei e per un istante tutto il resto non gli importava.

Redart

Stava ancora fissando la ragazza-drago quando l'altra con cui aveva parlato fino a poco prima aveva detto qualcosa a Briget e aveva sciolto il suo incantesimo occultante, ora Redart la vedeva bene e si allarmò, aveva una brutta ferita sul braccio e perdeva molto sangue, per quello barcollò e cadde.
Senza pensarci corse vicino a lei, era debole ma poteva essere curata e cominciò a recitare un incantesimo per sanare la sua ferita che, dopo qualche minuto, era rimarginata.
 
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Gigan
view post Posted on 3/4/2010, 22:09




Anthera


Il ragazzo le si avvicinò e le chiese la sua vera identità. Ormai era fatta, l’avevano scoperta. Tentò di ribattere, ma appena aprì bocca un dolore lancinante alle scapole la colse inpreparata, e si inginocchiò premendosi le mani sulla schiena. Era sempre così ogni volta che terminava l’effetto della pozione. Le ali pretendevano violentemente di uscire. Anche per questo Anthera doveva calcolare per bene gli intervalli tra una dose di pozione e l’altra, cosa che non aveva fatto quella volta, a causa dei continui attacchi delle Ombre.
Perchè adesso, perché? Urlava mentalmente al suo vero corpo, come se potesse farlo stare indietro per magia. Non fece caso all’uomo che si allontanava. Sentì sotto i palmi i muscoli che si ampliavano, crescevano e creavano strappi per uscire all’aria aperta. La pelle si tirò e diventò di quel viola che le piaceva tanto. Il cranio si allungò, e così le unghie. Poi tutto finì. Si alzò piano, lanciando rapide occhiate ai quattro, per sondare i loro sguardi. Intanto, la ragazza era caduta.
 
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anaklusmos
view post Posted on 3/4/2010, 22:15




Redart

Quando ebbe terminato di curare la ragazza disse a Briget <<veglia un attimo su di lei per favore>> si rialzò e si diresse vero la mezzo-drago, ora vedeva perfettamente la sua vera forma e sussultò nel vedere la sua pelle, viola. "come quella di mio padre" pensò amaramente, non sembrava pericolosa anzi, sembrava imbarazzata del suo aspetto, proprio come succedeva a lui...
Le si avvicinò cercando di sembrare amichevole e le disse <<come ti chiami? io sono Redart, tu sei un ibrido vero?>> chiese curioso.
 
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Gigan
view post Posted on 3/4/2010, 22:21




Anthera


Il ragazzo, di nome Redart, le si era messo davanti.
«Come ti chiami? io sono Redart, tu sei un ibrido vero?»
Ormai era inutile nascondere. Fece una piccola risata, poi lo guardò sorridendo.
«Non hai mai sentito parlare dei mezzodraghi di Tairis? Odiano essere considerati incroci. Piacere, io sono Anthera.»
Pronunciare il nome della sua razza la mise a disagio, ma cercò di riprendersi, anche se il pensiero delle Ombre continuò a rimbalzarle nella testa come un eco.
 
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anaklusmos
view post Posted on 3/4/2010, 22:29




Redart

<<piacere di conoscerti Anthera>> disse semplicemente lui, era incuriosito e turbato al tempo stesso di vedere Anthera, "anch'io sarei potuto essere così" pensò stranamente, però quando guardò le ali gli venne in mente un idea folle per il futuro,"ci penserò più avanti" pensò lui. Non sapeva perchè ma sentiva che poteva fidarsi di lei perciò le disse <<senti Anthena...non è che percepisci qualcosa di diverso in me? insomma...non è che senti una certa...uguaglianza tra di noi?>> le chiese un po imbarazzato.
 
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Gigan
view post Posted on 3/4/2010, 22:41




Anthera



Le fece una domanda. Evidentemente credeva che lei conoscesse le arti magiche bene, invece sapeva solo lanciare qualche globo luminoso. Gli sorrise di nuovo.
«No, mi spiace, niente, ma mi piace quel tatuaggio a forma di drago che hai sul braccio»
Guardò la sua espressione e si divertì.
«L’ho già visto da qualche parte, mi pare che fosse usato in qualche rituale, qualcosa a che fare con i draghi»
Pronunciò quella razza come se la conoscesse bene, e al tempo stesso fosse lontana. Quando era piccola al villaggio ricevevano spesso visite dai draghi, da loro erano considerati esseri molto saggi, e in un qualche senso parenti. Poi si riscosse dai vecchi pensieri.
 
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anaklusmos
view post Posted on 3/4/2010, 22:49




Redart

Redart si illuminò quando Anthena gli chiese del marchio e si avvicinò ancora <<dici questo? io lo chiamo Tay'Sul o marchio, ed è il fulcro del mio potere perchè>> disse lui ma si bloccò. Perchè glie lo stava per dire?l'aveva appena conosciuta, ma d'altronde anche lei era in parte un drago perciò la considerava un suo simile, in un certo senso.
Alla fine decise, si protese vero di lei e le sussurrò all'orecchio come per non farsi sentire da altri.
<<bè in realtà io sono un drago>>>.
 
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137 replies since 3/3/2010, 14:08   946 views
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