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| Taldeer
Era troppo debole per tenere gli occhi aperti e svenne mentre il ragazzo si stava avvicinando.
Dopo un po' di tempo aprì gli occhi, la vista era ancora appannata ma capiva benissimo che non era nello stesso luogo in cui era svenuta.
-Come ti senti?Io sono Briget, lui mio figlio Eleazar. Sei conciata piuttosto male....riesci a sentirmi?- Una voce amplificata dalle ombre che la circondavano arrivò alle sue orecchie chiara e stranamente forte. Si alzò di scatto sgranando gli occhi per cercare di rimettere a fuoco rapidamente e si guardò intorno. Era chiaramente finita in una grotta, assieme all'elfa che diceva di chiamarsi Briget e un bambino di nome Eleazar. Gli guardò con timore e si allontanò da loro trascinandosi con i gomiti. " Mi chiamo Taldeer... " Disse, i suoi pensieri erano deboli ma era in forma, la ferita sul braccio era stranamente guarita, probabilmente era stato il ragazzo che vide avvicinarsi prima di chiudere gli occhi. Improvvisamente delle lingue di fuoco verde di pura energia zampillarono dai suoi occhi e digrignò i denti dal forte dolore mentre un potente urlo psichico inondo l'intera grotta facendola tremare. Una strana aura rossa e verde cominciò a disegnarli il contorno mentre il terreno sotto le sue ginocchia si crepava ed emanava grosse lingue di fuoco. " Le ombre! Riesti! " Stava urlando disperatamente, in qualche modo aveva percepito chiaramente le ombre contro le quali Riesti stava lottando, come se potesse vedere attraverso i suoi occhi, e la furia dell'uomo e la sete di sangue di Taldeer fecero esplodere quella reazione letale. Dopo qualche minuto di inferno e terrore tutto svanì improvvisamente, mentre l'aura che si era intensificata debolmente si spense. Taldeer tolse le mani dalle orecchie, ansimava vistosamente e lo sguardo terrorizzato era piantanto sulle sue gambe.
" A quanto pare sei riuscita a resistere.... " La voce secca e arrogante della Divoratrice invase per un attimo la sua mente.
Alzò lo sguardo ma non ebbe il coraggio di posarlo su Briget, tantomeno su Eleazar, probabilmente erano spaventati a morte " Bel modo di presentarsi...." Pensò tra sè e sè. Dopo molti minuti sentì dei pesanti passi provenire dall'esterno della grotta e percepì con gioia la traccia psichica di Riesti farsi sempre più forte. Subito dopo un drago, un mezzodrago e l'uomo apparvero all'entrata: subito Riesti si fiondò su di lei per accertarsi delle sue condizioni. Dopo prese il suo zaino e lo poggiò a terra. <ora riposa un pò> le disse Riesti dolcemente, ma al contrario Taldeer si alzò e lo guardò preoccupata e turbata. " Dobbiamo raggiungere Karin, abbiamo perso gia troppo tempo! Potrebbe essere troppo tardi. " Una strana sensazione e una grosso senso di pericolo la stava attanagliando fin da quando partirono dalla capanna di Mork e tutti i pensieri comprendevano Karin. Doveva succedere qualcosa di molto brutto e non poteva permettersi di non arrivare in tempo. Esitando un attimo a togliere lo sguardo da Riesti, si incamminò verso l'arco che faceva da ingresso alla grotta e uscì, quindi si fermò a respirare profondamente. La sua mente era troppo stressata e continuava a non avere un attimo di tregua a causa della Divoratrice. Ma non poteva fermarsi.
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