In viaggio

Taldeer

Incubi tremendi. Mostri orribili la circondavano, tentava di lottare con tutte le sue forze ma erano troppi e la soverchiavano. Cadde in ginocchio, era ferita da tutte le parti e un grosso squarcio le attraversava tutto il braccio sinistro dalla spalla fino alla mano; immediatamente il terreno si riempì del suo sangue e le creature intorno a lei sembravano impazzire al suo odore. Ormai era finita....doveva morire.....
All'improvviso una luce fortissima e un forte calore avvamparono dal terreno davanti a lei e subito dopo dalle fiamme scaturite apparve un uomo: era completamente rivestito da una spessa corazza ed emanava una forte luce. La nuova figura guardò Taldeer e si scagliò contro i mostri e li uccideva uno dopo l'altro senza che essi riuscissero a reagire....

...sta iniziando a diventare logorante!" Taldeer aprì gli occhi di scatto, per qualche secondo non capì dov'era ma appena sentì quella voce scattò a quattro zampe e fece qualche passo indietro, si guardava intorno. La sua mente era ancora collegata con quelle dei due uomini e il terrore che provava in quel momento probabilmente venne trasmesso a loro.
Tremava come una foglia e dopo lo scatto iniziale si trovò affianco ad un albero e si poggiò ad esso.
La testa di Taldeer ciondolava lentamente, mentre invece il suo corpo tremava per il freddo che stava provando in quel momento.
"cosa.....? " Quelle parole arrivarono alla mente dei due senza che se ne accorgesse.

Taldeer

-Sta buona ragazza.Ed interrompi la comunicazione mentale.IO non devo parlarti nella mente ma tu non sei tenuta a farlo con me-

La testa di Taldeer si fermò per qualche istante, poi scosse la testa molto lentamente in segno di risposta negativa e si portò una mano alla fronte.

"Non posso.....se interrompessi la comunicazione....non potrei comunicare con voi....io non ho voce, parlo solo così....con la telepatia. " Le parole esprimevano ancora la confusione che aveva la ragazza.
Poi la testa si fermò di nuovo, lo sguardo si posò sul mago.
" Tu credi che io sia una malvivente " Taldeer non era sorpresa, dopotutto era una mezz'elfa, nessuno si fidava dei mezz'elfi.
" Ma io non sono come gli altri....e se mi lasciate qui non potete capire se dico la verità o meno....comunque sta il fatto che mi sono fidata di voi e sono rimasta fino alla fine....se fossi stata uguale agli altri non credete che vi avrei attaccato subito? Oppure potevo fuggire..."

"Salve, bene ora che sei rinvenuta potresti dirci chi sei?"
Di nuovo quella voce, Taldeer si voltò verso quell'uomo.
" Sono Taldeer Dimue.....Provengo dal paese di Forochel...."
Poi si voltò verso il mago.
" Sono un'adepta della setta degli Arlecchini, una setta segreta di guerrieri e assassini che indagano segretamente sulle ombre, preparandosi per eventuali loro attacchi...Non dovrei dirvi queste cose.....sarei stata uccisa se avessi un compagno qua nascosto....quindi ora sapete anche che sono sola. "
Taldeer si alzò molto lentamente poggiandosi all'albero, le gambe tremarono vistosamente, ma riuscì a tenersi in piedi da sola.
"Cosa posso fare per guadagnarmi la vostra fiducia" Il tono affettuoso si fece sentire di nuovo, mentalmente era tornata quella di prima, anche se il corpo faticava ancora per l'enorme spreco di energia usato per la corsa e le illusioni.

Taldeer

-Beh,non puoi parlare ma vedi di non indagare nella mia mente.Con il tempo sono diventatoun maestro in quest'arte e me ne accorgerei.Blocco la mente a tutti quelli che entrano senza il permesso.E piuttosto ucciderei pur di non far vedere alcune cose-

Quelle parole furono frecciate per Taldeer, percepì l'odio che provava verso i mezz'elfi e quelle parole la destabilizzarono e cadde su un ginocchio, poco dopo si alzò e vacillò per qualche istante.
"Non dei preoccuparti, non ti fidi di me e rispetterò il tuo volere, la mente è tua, io ti comunico le mie parole. "
Fu tentata da portargli una mano sulla spalla ma si rese conto che non era il caso di fare gesti facili da essere fraintesi, specialmente in quel momento, tutta quella tensione che percepiva non la aiutava a riprendersi.
"Perfavore, non abbiate timore di me....sono debole e con i vostri sospetti non riesco a riprendermi" disse rassegnata e stanca.
Taldeer vacillava ancora e ogni tanto si poggiava all'albero alle sue spalle.
" Ditemi cosa devo fare per poter essere accettata da voi " Cercò di comporsi il meglio che poteva e aspettò una loro risposta.