Karin:zona nord

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anaklusmos
view post Posted on 8/4/2010, 20:52




Ashamyru

<<diavolo ma non finiscono mai?>> sbraitò Ashamyru visibilmente scocciato, un ombra grande indietreggiò quando la guardò furioso e cercò di scappare, con un urlo di rabbia lo sciamano fece un salto e la colpì da sopra, mise talmente tanta forza nel colpo che la spada fece una crepa nel terreno, sentì Anthera da qualche parte che sbraitava <<fuoco! usate il fuoco!>>.
<<il fuoco ci vuole?>> esclamò esasperato Ashamyru, <<che problema c'è? gli sciamani sanno usare gli elementi>> gli disse Kurowa dall'Over Soul. <<si lo so>> disse Ashamyru <<solo che non mi piace usare tanti poteri tutti in una volta, ma visto che non ne possiamo fare a meno...>>, guardò Briget e le disse <<coprimi un momento devo fare una cosa>>.
Alzò la mano sinistra e la fissò concentrato, dopo un pò apparve una fiammella rossa, avvicinò la katana alla fiamma e disse <<over Soul:alterazione del fuoco!>>e la fiamma venne assorbita dalla lama: la katana era uguale con l'unica differenza che la lama era rosso iridescente, come se fosse appena uscita dall forgia.
<<speriamo che funzioni, le alterazioni hanno un certo prezzo>> sorrise amaramente Ashamyru e colpì le ombre lasciandogli solchi infuocati, scoprì con piacere che quelo strano fenomeno di rigenerazione non funzionava col fuoco.
<<grazie Anthera!>> esclamò lui.
 
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Costanza Winter Stark
view post Posted on 9/4/2010, 01:21




SERES

Mentre l'elfa combatteva e teneva d'occhio il suo compagno nell'alto del cielo, udì vagamente le parole "fuoco", "ombre" e "così non si rigenerano" o almeno, pensava di aver udito qualcosa di simile.
Elyon era troppo lontano per poter essere richiamato e lei per un tempo incalcolabile continuò a lanciare fendenti con il suo pugnale a qualunque essere oscuro le capitasse a tiro.
Il drago bianco terminò di nuovo di compiere il suo giro intorno e quando le fu sopra, ruggì con quanto fiato aveva in corpo. Seres sperò che non si fosse ferito, ma di sicuro l'avrebbe percepito in quanto il loro legame li aveva portati a farsi comparire a vicenda sul corpo i colpi che ricevevano.
L'elfa sperò che il drago la sentisse e gli urlò:
-Elyon, il tuo fuoco!!! ORA!-
Si girò per continuare a respingere i nemici, ma fu impossibile non notare la fiammata che poco dopo investì le retrovie delle Ombre.
Sperò che la strategia funzionasse e si volse la testa e i suoi occhi intorno a lei, alla ricerca di uno sguardo complice, seppur minimo, di coloro che aveva vicino, per un attimo.
Un solo, interminabile attimo.
 
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anaklusmos
view post Posted on 9/4/2010, 16:29




Ashamyru

La battaglia infuriava ormai da ore e le due fazioni avevano raggiunto una situazione di stallo, nessuna riusciva a prevalere sull'altra.
La katana di Ashamyru diventava sempre più pesante e la sua energia si era ulteriormente indebolita a causa dell'alterazione del fuoco che aveva imposto all'arma, tantè che due volte gli avevano quasi spezzato il controllo dello spirito.
<<kurowa la mia energia diminuisce>> disse lo sciamano mentre un altra ombra cadeva sotto la sua lama,<<lo so, lo sento, se solo tu volessi usare...>>, <<ti ho già detto che non lo farò>> insistette Ashamyru <<lo userò solo se sarà estremamente necessario e poi anche se volessi al momento non ho l'energia necessaria>>.
<<abbiamo una fiala del recupero>> disse neutro lo spettro, <<non vuoi proprio mollare eh?>> disse asciutto l'elfo.
Notò la donna scesa dal drago, era anche lei un elfa ma non avrebbe retto ancora a lungo armata solo di un pugnale contro un orda incredibile di ombre.
<<over Soul:pioggia di fuoco!>> esclamò Ashamyru facendo un salto e portandosi sopra un gruppo di ombre: dalla lama scaturirono delle palle di fuoco che caddero come massi contro le ombre che si contorcevano e urlavano.
Riatterò vicino all'elfa dicendo <<non credo che andrai molto lontano armata solo di un pugnale non trovi?>>
 
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Costanza Winter Stark
view post Posted on 9/4/2010, 17:31




SERES

Dopo aver dato un'occhiata ai suoi "compagni" Seres ricacciò indietro un paio di ombre con alcuni fendenti del suo pugnale, ma una delle due raggiunse comunque il suo scopo e la colpì di striscio al fianco destro, oltre al suo si sentì il grido di dolore del drago.
Nonostante quell'incoveniente l'elfa continuò a combattere e il suo drago a sputare fuoco, poi, come da un'altra dimensione, sentì le parole dell'elfo accanto a lei.

-Ho terminato le frecce del mio arco... e la mia arma più potente è lassù. - Disse indicando il drago.
-Faccio quello che posso...-

il suo volto era rosso per l'imbarazzo.
 
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anaklusmos
view post Posted on 9/4/2010, 17:49




Ashamyru

L'elfo guardò l'elfa, sembrava imbarazzata dal fatto di essere poco armata,<<tranquilla ci posso pensare io a quelle grosse>> le sorrise Ashamyru continuando a mietere vittime, un ombra grande lo colpì da sopra e alzò la spada per parare il colpo, riuscì a uccidere l'ombra ma nell'impatto il suo controllo dello spirito venne quasi spezzato un altra volta: l'Overl Soul divenne piccolo si ridusse solo all'elsa e a metà lama lasciando il resto scoperto, con un pò di concentrazione Ashamyru riuscì a ristabilirlo alla normalità, <<non reggeremo ancora per molto>> ansimò lo sciamano, <<qui ci vuole un attacco incisivo, qualcosa di definitivo>>
anticipò i pensieri dello spirito e disse <<non voglio Kurowa...>>, "anche se credo che sarà inevitabile usarlo" pensò Ashamyru controllando dentro la borsa, una picola fiala di vetro contenente un liquido azzurrino che emanava una tenue luce, sufficiente per tre sorsi appena, eppure poteva essere l'unica speranza.
"forse dopo, vedremo se ci sarà una svolta" pensò l'elfo.
 
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Chiaretta Namikaze
view post Posted on 9/4/2010, 19:50




Briget respirava a fatica per la successione di incantesimi. Eleazar afferrò il pugnale-Ora ti aiuto io-disse mentre le mani si ricoprivano di un sottile strato di ghiaccio.
-Io non ho il fuoco!Il ghiaccio non funziona allo stesso modo!-esclamò Briget riprendendo a combattere. Lo sciamano si propose di aiutarla ma non ebbe tempo di aggiungere altro che dovette provare il nuovo incantesimo. Lo coprì abilmente, combattendo veloce. Si unì a loro un'altra ragazza. Doveva essere lei quella con il drago.
-Non cela facciamo. Sono tantissimi! Non possiamo finirli tutti insieme!Ma perchè ci siamo solo noi qua?Non ci dovrebbero essere dei soldati a difendere questa città?Cela sbrigheremo prima-disse stanca continuando a trafiggere le ombre come meglio poteva. Eleazar cominciò a farsi notare. Sgusciava piu agilmente di prima ed era rinvigorito. Sembrava un angelo che scivolava leggero tra le ombre e le colpiva alle spalle, quasi a tradimento. Eppure era un bambino...nonostante avesse bevuto quella fialetta sarebbe durato ben poco.
 
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anaklusmos
view post Posted on 9/4/2010, 20:18




Ashamyru

Briget ed Eleazar li avevano raggiunti ed ora erano tutti assieme, quattro persone contro la marea di ombre, non avrebbero retto a lungo.
<<ashamyru devi usarlo altrimenti vi uccideranno tutti!>> urlò Kurowa.
Ashamyru ansimò forte, come un lupo in gabbia, aqlla fine rassegnato disse, <<va bene Kuorwa sciogli>> l'Overl Soul si dissolse e la katana tornò come prima, gli altri lo guardarono pensando che fosse impazzito che mollava ora, senza dire nulla Ashamyru prese la fialetta dalla sacca e stappandola la bevve tutta d'un fiato, le sue forze tornarono al massimo ristabilendolo completamente.
<<vi prego fate attenzione se vi doveste avvicinare a me non posso assicurarvi l'incolumità, ora giocherò la mia ultima carta>> disse impassibile Ashamyru, piegando il braccio staccò il piccolo piccone dalla sua sicura sulla gamba e lo prese con la sinistra.
<<kurowa forma spirito,nella spada>> quando la piccola sfera verde si fuse con la spada immediatamente lo sciamano esclamò <<kurowa, nel piccone>> e avvicinò il piccone alla spada in un abbaglio di luce verde che accecò tutti per un istante e poi finì.
Ashamyru si trovava dov'era prima, ma non sembrava lui, il suo aspetto era selvaggio, primordiale tant'è che i suoi capelli erano divenuti verdi, ma la cosa che più colpì fu l'arma che impugnava nella destra.
La katana non aveva più l'aura intorno ed era divenuta leggermente più grande, la lama era verde splendente e la guardia era a forma di stella, l'elsa era divenuta lunga il doppio perchè nella parte di sotto vi era un altra lama lunga un braccio a forma di mezzaluna con le punte rivolte verso l'altro, nera come la pece con sfumature verdi.
Sembrava un arma incredibilmente pesante eppure Ashamyru la brandiva come se non pesasse più di una foglia, faceva paura a vederlo cosi.
<<bene adesso farò sparire queste ombre per sempre>> la sua voce sembrava più profonda, antica.
Alzò appena il piede ma si mosse ad una velocità incredibile, si intravedeva appena una sagoma scura, passò per tutta la piazza e poi tornò vicino ai suoi compagni, ci fu un attimo di calma poi le ombre si spaccarono in bagliori verdi e morirono tutte assieme, Ashamyru si era mosso in pochi secondi eppure aveva distrutto tutte le ombre nella piazza e lo avevano appena intravisto.
<<questo>> disse rivolto ai suoi compagni <<è il doppio mezzo>>
 
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Gigan
view post Posted on 9/4/2010, 21:02




Anthera


Più potenti e astute delle medie. Più piccole e veloci delle grandi. Più forti e più abili delle piccole. Queste erano le qualità che distinguevano le Ombre forti dalle altre. Guerrieri scelti, le unità migliori di un esercito, e le più letali. Ma quella non era un’Ombra come le altre, glie lo si poteva leggere negli occhi. Non si intravedeva solo la voglia di morte, il divertimento che provano le Ombre a giocare con la vita. No, c’era, in quegli occhi rossi, il gusto della sfida, di combattere contro l’avversario e vincere ad ogni costo. E poi, di vederlo al suolo esangue, a chiedere pietà, e infliggergli il colpo di grazia per godere del sapore dolce della vittoria. Una vittoria crudele e spietata, assetata di distruzione. Anche l’armatura era particolare: l’elmo era asimmetrico, con una lunga protuberanza metallica blu sul lato sinistro. Così ache lo spallaccio sinistro, era più grande del destro ed aveva quella lama che usciva sulla sommità. La cosa che fece rabbrividire la mezzodrago fu però la spada. Più corta della sua, e a occhio anche più leggera, l’elsa rossa e argento metallico, con una lama stretta dello stesso colore blu delle protuberanze, irregolare anch’essa. La base della lama era allargata, e ci si poteva chiaramente leggiere ciò che c’era scritto, in piccole rune e numeri.
Draghi 7
Cavalieri 7
Sette draghi e sette cavalieri degli stessi. Le vittime più forti che l’Ombra avesse mai sconfitto. Le annotava sulla lama per ricordare a tutti chi era e cos’aveva fatto. Fu in quel momento che Anthera ricordò. Aveva sentito parlare di lui. Si raccontava che fosse stata un’Ombra evocata dallo spirito di un antico guerriero, e per questo era particolare. La chiamavano Sthammer Blu, e Sthammer sta per Distruttore in un vecchio dialetto elfico. La sua battaglia migliore, o peggiore, era stata quando aveva ucciso gli ultimi tre cavalieri, cogliendone due di sorpresa e uccidendone un altro in meno di sei minuti. Tutti e tre avevano superato l’esame per diventare esperti spadaccini nel corpo dei Cavalieri di Thil con il massimo degli elogi. Uccise da solo anche due draghi, e fu aiutato a sconfiggere l’ultimo da un drappello di Ombre piccole. Nessuna spada era in grado di competere con la sua. Ma importava davvero? Risparmiare la propria vita per sacrificarne altre centinaia? Lei non aveva mai combattuto direttamente per il bene delle persone, ma gli sembrava estremamente giusto. Se fosse morta, Sthammer sarebbe morto con lei.
Provò ad utilizzare la tecnica precedente. Mentre lui rimase fermo, lei gli andò contro a tutta velocità, poi scartò di lato e saltò cercando di superare l’Ombra. Quella rimase impassibile, e quasi impercettibilmente mosse la spada e procurò un lungo taglio di striscio sul ventre di Anthera.
Così non va, devo affrontarlo corpo a corpo.
Prese tra le due mani il manico di vendetta e cominciò a menare potenti fendenti da tutti gli angoli. Sthammer, invece, con la sua spada da una sola mano, sembrava non impegnarsi più di tanto. Mentre la mezzodrago impegnava i muscoli delle braccia, delle spalle e qualche volta del busto, l’Ombra giocava di polso e di gomito, angolando la lama come voleva. Anthera fece un ampio balzo indietro per riprendere fiato, e fu in quel momento che Sthammer attaccò. Lei riuscì a parare solo il primo colpo, poi cominciò a muovere la spada quasi irregolarmente, mentre Sthammer continuava a ferirla di striscio.
Non è la stanchezza, è la paura.
Paura di morire, sì, è questo il mio nutrimento.

Una voce le si era insinuata nella mente, e le parlava. Forse… Forse era proprio lui, Sthammer.
Gli umani sono tanti, così come i draghi, non c’è gusto ad ucciderne. Ma una rarità come te non si trova tutti i giorni. Debellare una razza è sempre stato un mio sogno.
Gli sembrava che l’Ombra e la spada azzurra fossero una cosa sola, e che la lama stesse assaporando il gusto dolce del suo sangue.
Chissà se qualcuno si ricorderà di te.
Anthera pensò ad Ashamyru, a Briget e al suo bambino, alla ragazza che li aveva accompagnati fino alla locanda, a Riesti, e a Redart. Era per loro che combatteva. Redart le aveva salvato la vita, Briget stava lavorando per salvarla a molte altre persone, e Ashamyru l’aveva aiutata. Loro credevano in lei, non poteva tradire la loro fiducia. Allora capì, Sthammer non faceva altro che giocare con la sua mente, indurla ad arrendersi prima psicologicamente e poi fisicamente. Attaccò con più forza. Tutta quella che gli rimaneva, traendone in parte dall’ira e cogliendo l’Ombra di sorpresa.
«Tu non riuscirai ad uccidermi! Non ucciderai più nessuno! Io combatto per il bene di un mondo, per chi crede in me, tu invece per cosa?»
Già, per cosa? Il solo fatto di uccidere non risolveva nulla, non accresceva la fama. Erano solamente individui in meno.
Un’Ombra non è fatta per ragionare. Sthemmar stava incontrando una profonda crisi. Un intrico di pensieri mai pensati, e altri ossessivi fino alla nausea. Anthera approfittò del disorientamento dell’avversario per disarmarlo. La spada blu saltò via e atterrò lontano conficcandosi nel terreno. La mezzodrago strinse le mani sull’elsa e si preparò ad un potente fendente, ma quando la lama scattò, l’Ombra la bloccò con la mano. Anthera lo guardò incredula, mentre dello strano liquido nero scorreva sulla lama. Sthemmar strinse la presa e scagliò lontano Vendetta. Anthera sfoderò il pugnale e si avventò sull’Ombra. Cercò di colpirla, ma senza successo. A un certo punto riuscì ad affondare la lama nell’elmo, e gioì interiormente. Fu quello l’errore. Lui le afferrò il braccio, stringendo quasi fino ad incrinare le ossa, e divelse il pugnale dalla fronte. Era rimasto solo un profondo taglio rosso e luminoso. Con la mano libera afferrò la mezzodrago per la schiena, portandola ad un nulla da sé. La guardò intensamente con i suoi occhi rossi.
Anthera sentì un’insopportabile fitta all’addome, qualcosa di incandescente e al tempo stesso gelido. Il bruciore della sconfitta, della rabbia, il freddo della paura, del ferro. Sthemmar affondò di più la lama. La estrasse con un gesto rapido e dolorosissimo, e la mezzodrago urlò e si accasciò a terra. Lui continuava a fissarla, e il pugnale era caduto. Lei si teneva una mano sulla ferita, il dolore le prosciugava le energie. Sentì le guance calde di lacrime.
Io non voglio morire. Aiuto... Ashamyru… Briget… Aiuto…
Ormai perdeva coscienza del mondo, stava andando incontro a una sorta di pace, eppur così terribile. Scorse in lontananza la figura appannata di un drago bianco.
Chissà… Forse è venuto a prendermi
Aveva sempre desiderato di morire con accanto un drago.
Mi spiace, compagni.







P.S. Potete non uccidere Sthemmar? Diverrà l'avversario prediletto di Anthera, che cercherà di surclassarlo ogni volta che lo incontrerà
 
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anaklusmos
view post Posted on 9/4/2010, 21:09




piccolo OT: non ti dispiace se lo metto solo in fuga?? non lo uccido tranquillo^^
 
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Gigan
view post Posted on 9/4/2010, 21:13




Era proprio quello che volevo che facessi :D
 
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anaklusmos
view post Posted on 9/4/2010, 21:34




perfetto!!!

Ashamyru

Anthera era caduta a terra, disarmata e quella specie di ombra la stava per eliminare, l'ombra si fece avanti e calò la spada.
Ashamyru si era messo in mezzo e bloccava la spada, <<e tu chi diavolo sei?>> gli chiese l'ombra, <<nessuno di particolare, sono qui per eliminarti>>, con una rotazone del polso colpì di taglio il petto della creatura con la lama di sotto, scintille verdi scaturirono nell'impatto e mandarono l'ombra a fracassarsi contro il muro in una nuvola di polvere. Quando si rimise in piedi attaccò furiosamente l'elfo che rispondeva ai colpi senza troppo impegno, lo sciamano era troppo veloce e troppo forte per l'ombra che ricevette ripetuti colpi con la katana e l'altra lama.
<<non sei in grado battermi>> gli disse Ashamyru puntandogli contro la katana, fece un salto verso l'alto e calò la lama a mezzaluna con forza sul terreno esclamando <<doppio mezzo:colpo della falce>>, l'impatto fu tremendo.
La lama affondò per metà nella pietra provocando una violenta vibrazione che aprì profonde crepe nel terreno fino all'ombra che si ritrovò bloccata per metà, mentre si divincolava per liberarsi Ashamyru portò la katana in linea col braccio in modo che la mezzaluna poggiasse di piatto al suo braccio, raccolse le energie e la katana risplendette minacciosa ed esclamò:
<<doppio mezzo:colpo spirituale!>> il suo braccio ebbe un rinculo mentre un raggio di pura energia partì rapido dal braccio verso l'ombra in un esplosione di fumo e detriti.
Dopo alcuni secondi di silenzio l'ombra inaspettatamente era ancora in piedi e arrancò faticosamente, era ferita profondamente.
<<non pensate di avermi vinto, tornerò presto>> disse e sparì, come una nebbia nera al vento.
Le ombre li vicino provarono ad attaccare ma con un rapido fendente Ashamyru le stese tutte lasciandogli un po di tregua.
Aiutò Anthera ad alzarsi <<stai bene?>> le chiese tornando dagli altri.
<<non so chi sia quello ma credo che per un po non si farà vedere, se non avesse tagliato la corda lo avrei distrutto>> disse Ashamyru asciutto, fremette e per un attimo rischiò di cadere,<<il doppio mezzo si sta esaurendo>> rispose agli sguardi interrogativi degli altri, <<dovremmo trovare un posto sicuro dove riposare, lontano dalla battaglia, almeno il tempo necessario per recuperare le forze, qui la situazione sembra stabile>> disse.
 
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Chiaretta Namikaze
view post Posted on 9/4/2010, 22:08




Briget si voltò verso Anthera, spaventata. Il sangue grongava copiosamente, tingendo il pavimento di sangue.ù
-Arrivano con altre torri!Stanno andando nella zona centrale ma credo che presto arriveranno anche qui!-urlò Briget correndo verso i loro. La ragazza perdeva sangue, troppo.
-Ghiaccio!-urlò evocando il sigillo. Era probabilmente l'ultimo scudo che sarebbe riuscita a fare, così grande. Li avvolse tutti, creando una barriera resistente. Si chinò verso la ragazza
-Decidiamo cosa fare!-disse-Io intando comincio a curarla, ma pensa a cosa possiamo fare. Riposiamo?Qui ci sono troppe ombre!Come facciamo?-chiese mentre cominciava ad evocare l'incantesimo per curarla.
-Farà freddo...ma tu resisti!Forza!Non morire Anthera!-disse preoccupata mentre Eleazar posava le mani sulla barriera per alimentarla con la sua magia.
-Ashamyru!Cosa facciamo quindi?Le ombre premono per entrare!-esclamò Eleazar con il volto tirato per la paura e la stanchezza. Erano a pezzi, e la battaglia era appena cominciata.
 
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anaklusmos
view post Posted on 9/4/2010, 22:23




Ashamyru

Erano nello schudo di ghiaccio e l'elfo pensava in maniera febbrile,<<kurowa credi che dovremo andare li?>> chiese l'elfo preoccupato, <<direi che è necessario, cercheremo di spiegargli>> disse lo spirito e l'elfo annuì.
<<allora, voglio che sciogliete la barriera e appena saremo fuori dovrete rimanere vicini e stringervi tra di voi, al resto penserò io pronti?>> chiese lo sciamano e gli altri annuirono.
<<ora!>> esclamò Ashamyru e gli altri si misero come aveva detto, ormai aveva sciolto pure il doppio mezzo, aveva riposto le armi e le ombre continuavano ad avanzare.
si mise ad una certa distanza dagli altri e si slegò la bandana dal collo: recava intricati disegni smeraldini.
Ashamyru la lanciò per aria ma quella invece di cadere a terra rimase ferma in aria ben distesa, pronunciò una parola e la bandana si illuminò proiettando cinque glifi a terra per formare un pentagono che racchiudeva i suoi compagni,
con dei rapidi gesti della mano e altre parole altri cinque glifi come i primi apparvero per aria e si fermarono sopra i suoi compagni, dopo un po i glifi formarono come una parete lucida e multicolorata. una porta.
Ashamyru fece un brusco cenno verso il basso e la portà schiacciò i suoi compagni ma invece di ucciderli li fece sparire.
le ombre attaccarono senza riflettere <<vieni Kuorwa!>> disse Ashamyru saltando dentro la porta con lo spirito a fianco, quando furono dentro la porta si richiuse dietro di loro risucchiando la bandana, in pochi secondi sparirono pure i glifi.
dei quattro compagni non c'era più traccia.
 
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Costanza Winter Stark
view post Posted on 9/4/2010, 23:23




SERES

Gli eventi si susseguirono con estrema velocità, colpi dati, colpi ricevuti, il sangue dalla ferita sul fianco che sgorgava lento inzuppando gli abiti e la mano premuta per evitare danni maggiori.

In un attimo di calma fece riavvicinare Elyon e vi salì sopra poco prima di ritrovarsi, senza capire bene il perchè, risucchiata in una strana porta creata dall'elfo che le aveva parlato poco prima.

-Elyooooooooon!!!!!!!!- gridò Seres vedendo che il drago non l'aveva seguita.
Cadde in ginocchio sulla gamba sinistra reggendosi il fianco destro.

-Elyon dove sei?- mormorò con lo sguardo a terra.
 
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anaklusmos
view post Posted on 10/4/2010, 13:25




Ashamyru

Ashamyru si alzò in piedi, erano dove voleva.
<<perfetto ma ora viene il difficile>> disse Kurowa a fianco a lui <<ci hanno percepito e ora stanno venendo, dobbiamo affrettarci!>> insistette lo spirito, l'elfo annuì <<forza dobbiamo andare, in piedi non è lontano>> e guidò gli altri in un posto sicuro.
Si trovavano in un luogo di pura luce, era un paesaggio bellissimo ed incredibilmente pacifico, sembrava racchiudere ogni forma di vita ed ogni ambiente, acqua e fuoco si univano senza annullarsi, i leoni giocavano con le gazzelle divertendosi tra alberi secolari e deserti aridi, tutto in una successione caotica e senza senso, tutto ciò che si trovava in quel luogo aveva un aspetto celestiale ed eterno, un incredibile senso di tranquillità e gioia si irradiò in loro senza che potessero fermarla.
<<tranquilli siamo al sicuro ma affrettatevi>> insistette Ashamyru incitando più volte i suoi compagni a proseguire, giunsero in una piccola radura dove svettava una grande quercia con un apertura alla base del tronco.
<<forza entrate>> e spinse gli altri dentro, Eleazar si era fermato a guardare un gruppo di animali che correvano e saltavano e fece per seguirli quando Ashamyru lo sollevò di forza e tenendolo fermo lo portò di peso dentro la cavità nell'albero, quando furono dentro passò una mano sull'apertura e vi si distese una pellicola trasparente, e tutti tornarono coscienti di loro.
Si guardarono intorno stupiti, provarono a parlare ma non riuscirono ad articolare una parola.
<<sono poche le persone che mantengono il controllo sulla propria mente la prima volta che entrano nella Dimora degli Antichi>> disse Ashamyru, <<ora ci troviamo nel mio albero personale dove solo io vi ho il controllo, al termine dell'addestramento ogni sciamano viene condotto qui da un altro sciamano e lasciato qui solo, se lo sciamano riesce a trovare il proprio albero e a tornare da solo, allora è degno di entrarvi nuovamente>>.
<<questo è un luogo celeste dove regnano gli spiriti primordiali, creature antichissime e di una potenza inaudita, solo gli sciamani e i loro spiriti possono entrare qui, e visto che ci siete anche voi, gli spiriti stanno venendo a uccidervi>> disse Kurowa.
Per tranqullizzarli Ashamyru disse <<tranqulli parlerò io con loro e gli chiederò di lasciarvi rimanere almeno per farvi recuperare le energie>> si sedette a gambe incrociate e chiuse gli occhi, <<rimanete qui dentro e non uscite, altrimenti perderete voi stessi, potete chiedere all'albero quello che volete e lui ve lo concederà, sempre con gentilezza, ovviamente>> e tacque, lasciando gli altri al silenzio.
 
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78 replies since 6/4/2010, 20:55   616 views
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