Karin: mura Ovest

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Forfeus
view post Posted on 10/4/2010, 13:26




Riesti

Taldeer salì sul drago senza indugi e sentì il calore della ragazza sul suo corpo.Tutto ciò non portava che benefici alle carni stremate dalla battaglia.Si alzò in volo e si diresse verso la linea precisa delle torri d'assedio che avanzavano sempre più velocemente.
<taldeer,amor mio, ascoltami bene> disse con un tono forte per sovrastare il caos della battaglia
<non potremo attaccare troppe volte con eselar, le ombre sono troppe numerose, io cercherò di avvicinarmi il più possibile, tu cerca di colpire le ombre giganti che muovono le torri e fa attenzione> la ragazza annuì lievemente.
Si alzò ancora di più per osservare la scena dall'alto: poteva colpire un paio di torri sperando di distruggerle con le fiammate del drago ma non poteva rischiare di esporsi troppo altrimenti sarebbe stato una preda facile per il nemico.
Si volse verso Taldeer
<io non potrò fare molto,tutto dipende da te, e io mi fido ciecamente di te> sorrise
<ora andiamo>Disse stringendo le redini di Eselar.Il drago cominciò a planare in picchiata verso le torri e Riesti iniziò a gridare
<flaminus!>
Una fiammata color ambra invase le ombre intorno alle torri carbonizzandole sul colpo.
Prima di giungere vicino alla torre doveva cercare di rendere sicura la zona, almeno in parte.

Hell
<mio signore la creatura è pronta> si volse a guardare l'ombra che aveva parlato
<molto bene, mandatela avanti dietro le torri e falle abbattere tutto ciò che si trova davanti> sorrise malignamente guardando l'essere alle sue spalle:Era alto almeno 2 torri e aveva una stazza mastodontica, sembrava una massa informe di ombre piccole eppure riusciva a muoversi come un unico corpo compatto.Due occhi rosso sangue si stagliavano sul suo volto.Sembrava un gigante ma non lo era, era completamente nero quasi come un colosso di carbone.E pian piano ora avanzava verso le mura ancora lontano dall'occhio dei difensori.
 
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-Lupabianca-
view post Posted on 10/4/2010, 20:07




Manhel

Manhel senti uno strillo acuto provenire da qualche parte dietro di se.
Si giraò di scatto.
Una bambina, pericolosamente vicina alle mura, continuava a guardarsi intorno, spaventata. Per una frazione di secondo i suoi occhi incrociarono quelli della ragazza.
Due occhi azzurri come la neve di notte la trapassarono da parte a parte. Come i suoi occhi.
Buttò per terra l' arco, correndo verso di lei.
<dov'è tua mamma?>> chiese. Vederla piangere la faceva stare male.
La bambina indicò un edificio in fiamme. Se anche sua madre fosse entrata li dentro, ora non sarebbe più stata viva.
<<vieni con me>> disse, prendendola per mano.
Ma dove potevo trovarlo un posto sicuro per quella bambina?? Eravano accerchiati, maledizione!
La sua presa calda fece tremare Manhel. Quando lei avevo la sua età chicchierava amabilmente con le Ombre.
<<vieni>> disse di nuovo, dirigendosi verso il centro della città. Forse li c'era ancora qualche casa intatta...forse...
Quando fu sicura che dove eravano era abbastanza sicuro, ma lasciò andare, nascondendola in una casa apparentemente disabitata.
<<come ti chiami, piccolina?>>
<<manhel>>
A Manhel le si bloccò il fiato in gola.
<<co-cosa?>> esclamò. <<anche io mi chiamo Manhel. Come si chiamava tua mamma?>> chiese.
Gli occhi della bambina si riempirono di lacrime.
<<ninia>> rispose lei.
Per poco non svenne. <<e...e ti ha mai...mai detto qualcosa...qualcosa su di me? Su un altra Manhel?>>
<<oh, si>> disse le bambina. <<aveva un altra figlia che si chiamava Manhel. Diceva che suo papà era cattivo, quindi l' ha portata via da lui. Solo che sono venute delle Ombre a casa nostra, prima che io nascessi, e le hanno detto che non doveva dire a quella Manhel che in realtà lei era sua madre. Perchè quella Manhel era un pericolo molto pericoloso. Non le hanno detto altro. Quindi ha raccontato che lei era in relatà sua zia. Poi la bambina è andata via, perchè voleva stare da sola. Mamma si è sposata è sono nata io.>>
Manhel era senza parole. Sua zia Ninia...sua madre...quindi quella era...sua sorella?!
<<sono io la Manhel della storia, piccola>> rispose Manhel.
La bambina inclinò la testa di lato. <<allora sei la mia sorellona?>>
Manhel annuì. Poi l' abbaracciò.
<<allora sei anche mezza Ombra?>> chiese la piccola, senza cattiveria e senza paura.
<<non hai paura?>>
<<no, perchè ti ho visto uccidere le Ombre, allora vuol dire che sei buona, no? Giusto, sorellona?>>
<<s-si...> Balbettò Manhel.
<<cosa faccimo adesso?>> chiese la piccola Manhel.
<<non ne ho idea>> rispose Manhel grande. <<sei un elfa? Del tutto?>>
<<no, sono mezza demone.>> rispose la bambina.
A Manhel venne da ridere. Prima un Ombra, e poi un Demone. Certo che loro madre doveva essere una tipa strana.
<<sai combattere?>> chiese Manhel grande.
La bambina in tutta risposta tirò fuori uno spadino dalla borsa.
<<sai tirare con l' arco?>>
<<becco il piccolo di un mela a trecento metri di distanza>> ripose lei.
<<bene>> disse Manhel. <<quanti anni hai?>>
<<undici>> rispose lei.
<<posso chiamarti Manhy? così non ci confondiamo con i nomi?>>
<<ok>> rispose la bambina annuendo.
Manhel la riportò sulle mura, senza perderla di vista. Prese un arco e delle frecce lungo la strada.
Poi si misero tutte e due appostate, protette, ma in grado di colpire, e cominciarono a tirare frecce dalla mira impeccabile.
Manhel aveva le lacime agli occhi dalla gioia.
 
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view post Posted on 11/4/2010, 00:13
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Taldeer

<taldeer,amor mio, ascoltami bene> Taldeer sorrise, anche se la situazione non era delle migliori, se stava con lui tutto diventava un ostacolo sorpassabile.

<non potremo attaccare troppe volte con eselar, le ombre sono troppe numerose, io cercherò di avvicinarmi il più possibile, tu cerca di colpire le ombre giganti che muovono le torri e fa attenzione>
Taldeer guardò le torri dall'alto, erano ancora cinque ed erano pericolosamente vicine alle mura.
" Non riusciremo mai ad abbatterle tutte.... " Le sue parole chiare e distinte arrivarono indisturbate nella mente di Riesti " ....ma possiamo eliminare quelle più indietro " Aggiunse.

<io non potrò fare molto,tutto dipende da te, e io mi fido ciecamente di te>
Taldeer ricambiò il sorriso e si aggrappò ancor più saldamente alla vita di Riesti e alzò la lancia al cielo sopra di loro.
<ora andiamo> Il drago scese precipitosamente in picchiata facendo provare una nuova sensazione adrenalinica a Taldeer, il fiato che sembrava mancare e gli organi che parevano rimescolarsi al suo interno le diedero ancora più carica. Erano sempre più vicino alle torri quando ad un certo punto il drago mantenne la nuova quota incendiando alcune ombre a piedi. In quel momento una freccia sibilò a pochi centimentri da un suo orecchio, quando si voltò verso l'origine del colpo vide la torre centrale tra quelle più indietro che aveva una specie di appalto sulla sommità dal quale alcune ombre cercavano di colpirli con arco e frecce.
" Riesti! Arcieri su quella torre! Fai una planata veloce sopra di essa, tenterò di saltarci sopra. " L'uomo la guardò per un secondo, poi annuì e fece virare il drago mentre Taldeer si era messa in piedi sulla schiena del drago e si teneva con una mano al cavaliere.
Il vento le faceva svolazzare la lunga coda come tante sferzate di frusta, socchiuse gli occhi e si concentrò sulla torre.
" Appena ti chiamo torna a prendermi! " Disse, poco dopo si lasciò cadere sopra l'appalto facendo una capriola per attutire i quasi tre metri di volo.
Le ombre medie davanti a lei erano cinque, appena la videro sguainarono le spade e le si avventarono contro.
Taldeer si alzò subito dopo la capriola e fu accolta da alcuni fendenti di un'ombra, agilmente inarcò la schiena senza muovere le gambe per schivarli e impugnata la lancia con due mani diede una serie di colpi ben assestati su un ginocchio e il braccio opposto finchè non abbassò la guardia e la trafisse facendola sparire in un lampo di luce.
Guardò davanti a se e corse incontro alle altre quattro ombre. Con un balzo fu sopra le spalle della prima e la ferì mortalmente al collo e si buttò in avanti con la lancia rivolta verso il petto della seconda prima che quella ferita sparisse nella luce.
La seconda evitò il fendente in salto di Taldeer ma fu colpita da una serie turbinante di ferite su tutta la parte frontale del corpo e cadde al suolo esanime prima di diventare luce.
Le altre tre la circondarono e cercarono di ferirla colpenda da più angolazioni e in momenti diversi, Taldeer a sua volta rispose duramente all'offensiva parando, colpendo e allontanando per qualche istante ogni ombra finchè non riuscì ad ucciderne due traffigendole con la lancia portandola prima in avanti, poi indietro ed uccise l'ultima tagliandole la testa con due colpi consecutivi.
Si guardò intorno e vide il drago e Riesti che stavano bruciando altre ombre e diedero fuoco ad una delle torri affianco a sè.
" Riesti, ora! " Gli disse e si mise a correre verso il bordo della torre per poi saltare nel vuoto, pochi secondi dopo atterrò sulla schiena del drago e si risedette aggrappandosi a Riesti.
" Pima di uccidere l'ombra gigante della torre centrale dobbiamo abbattere entrambe le torri con una sola mossa e ho un'idea. Portati affianco all'altra torre, io mi lancerò sull'ombra gigante e la distrarrò mentre tu e il tuo drago prendete una bella rincorsa e spingete la torre contro l'altra. So che non è facile ma proviamoci! "
Riesti la guardò < Ok, proviamo > Disse infine risoluto. Il drago prese di nuovo quota per sfuggire alle frecce delle ombre a terra affianco alle torri e si portò sopra l'ombra gigante della torre laterale ancora in piedi e Taldeer si buttò sopra l'ombra infilzandola più volte, ogni ferita che le faceva sprigionava una forte luce dorata mentre il mostro cominciò a dimenarsi abbandonando la torre.
Riesti fece una virata e cominciò a girare attorno alla torre dando fuoco alle fondamenta, poi si allontanò portandosi distante da un lato della macchina d'assedio.
Con una veloce planata il drago avvinghiò la torre che si inclinò vertiginosamente staccandosi dalla base in fiamme e finì addosso a quella centrale distruggendola.
Le ombre cominciarono a cadere e rimasero schiacciate dalle due torri mentre il drago diede fuoco ai cumuli di legno evitando che qualcuna soppravvivesse e riprese il volo.
Taldeer lottava faticosamente sulle spalle dell'ombra gigante, mentre essa tentava di avvinghiarla con le sue mani di tenebra. Continuava ad infilzarle il capo e la testa e ad ogni ferita l'ombra ululava per il dolore finchè cadde sulle ginocchia diventando una stella ed esplodendo facendo balzare Taldeer ad alcuni metri ancor più lontana dalle mura, stordita e accecata dalla forza d'urto dell'esplosione luminosa.

Rethel

Guardò il cielo e vide il grande aiuto che diedero Riesti e la ragazza, le loro gesta diedero conforto ai soldati che gridarono di gioia al pensiero di quanti nemici in meno dovevano affrontare. Ma la gioia durò poco e le due torri ancora rimaste cominciarono a far piovere frecce dagli appalti sui difensori che vennero colti di sorpresa.
" No! Soldati al riparo! Al riparo! " Urlò Rethel.
Kriel si riprese del tutto dalla magia della bomba di sangue utilizzata precedentemente e appena vide Rethel e i soldati lì vicino sotto il tiro degli archi nemici corse da lei e le si parò davanti, puntò una mano in avanti e i suoi occhi divennero fiamme.
" Tsre'i txep " dalle dita avvampò una grossa fiamma che fece bruciare le frecce in volo e oscurò la linea di vista delle ombre, poco dopo tutte rientrarono nelle torri e Kriel interruppe la magia. Le torri erano molto vicine e i ponti armati di poderosi uncini fecero un piccolo scatto, segno che tra poco il loro contenuto si sarebbe riversato sulle mura.
Rethel si alzò e ringraziò Kriel guardandola intensamente e poi si voltò verso le torri.
" Avanti soldati! posizionatevi davanti alle torri e preparatevi a riceverli! " Urlò.
Poco dopo forti rumori d'argani fecero abbassare rapidamente i ponti che distrussero i merli e riversarono ombre medie e alcune medio-forti che ingaggiarono uno scontro furente per accaparrarsi centimetri delle mura, i difensori di Karin erano risoluti e non si sarebbero fatti sconfiggere, non senza lottare ancora.
Rethel e Kriel fiancheggiarono il loro ormai compagni nella difesa, utilizzando vento e sangue.
 
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Forfeus
view post Posted on 11/4/2010, 12:44




Riesti

Aveva visto volare taldeer verso le mura per la forte esplosione ed era rimasto di stucco
<taldeer no!> urlò ma non poté raggiungerla: alle sue spalle si ergeva un essere mastodontico.
L'essere urlò come un dannato e cercò di colpire Riesti con pugni e calci distruggendo qualsiasi cosa che gli capitava a tiro,alleati compresi.
Non sapeva cosa fosse ma era pericoloso e andata fermato: si lanciò da Eselar sulla bestia ordinando al drago di allontanarsi dalla città e soprattutto dalla battaglia,aveva fatto già abbastanza e non voleva rischiare l'incolumità del suo compagno.
Cadde sulla spalla della creatura e la colpì ferocemente con la luminì ma in pochi secondi fu preso e sbattuto a terra con una forza immane.Si rialzò a stento e stordito per il colpo si tenne alla spada:ora che era a terra poteva osservare con gli occhi la sua vera statura,mai aveva visto una creatura più mastodontica di questa.
Cercò di colpirla ai piedi e alle giunture delle gambe ma inutilemente: l'essere continuava a bombardarlo di pugni non appena cercava di attaccare.
Arretrò per riprendere fiato e si accorse che ormai era fin troppo vicino alle mura.L'essere cercò di colpirlo ma Riesti lo schivò velocemente gettandosi di lato e il braccio del mostro rimase bloccato nel terreno roccioso.Doveva agire ora: corse sul braccio dell'essere schivando ogni qual volta il mostro cercava di afferrarlo con l'altro braccio e raggiunse di nuovo le spalle. Salì fino alla testa e colpì violemente l'occhio sinistro con la Luminì facendo sussultare di dolore la bestia che liberandosi lo scaraventò di nuovo a terra.Questa volta l'atterraggio era stato più duro e doloroso.Cercò di rialzarsi, ci riusci, ma con fatica.La bestia urlava di dolore e lo fissava infuriato.Rise,era solo, i soldati erano occupati contro le torri d'assedio e Taldeer...
Sussultò a pronunciare il suo nome.L'avevi vista finire sulle mura ma non sapeva come stava e quella bestiaccia si stava avvicinando alle mura, anzi ormai lue era con le spalle contro la nuda pietra e la sentiva.
<maledizione>imprecò<devo trovare una soluzione contro questo coso, un altro colpo che mi da e raggiungerò i miei fratelli cavalieri> disse sospirando
Riprese la luminì che era ai suoi piedi e fissò per alcuni secondi la bestia
<o io o te> disse stringendo i denti.
"Cerca il cuore Riesti,cerca il cuore!" si disse e partì all'attacco mentre la bestia fece lo stesso :pochi attimi.un solo colpo.
"Bluskalia Luminì!" urlò Riesti puntando contro il cuore della bestia: la spada d'un tratto si illuminò di un colore sul blu chiaro mentre lo smeraldo sull'elsa tentennava pericolosamente.Lo colpì in pieno trafiggendo con la lama il suo cuore ma anch'egli riuscì a contrattaccare.
La bestia urlò di dolore, un urlo che si spense pian piano mentre cadeva ormais enza vita sulle mura di Karin:Un boato enorme eccheggiò in tutta la città mentre detriti e resti delle mura cadevano nei dintorni della bestia.Riesti era finito anch'esso con la bestia contro le mura sparendo nella nube di fumo e detriti.Solo il piccolo strumento era finito sulla parte delle mura rimaste intatte.La bestia con la sua mole aveva creato un'intera breccia portando dietro di se solo un greve silenzio.

 
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view post Posted on 11/4/2010, 19:22
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Rethel

Le ombre erano sempre più numerose e guadagnavano sempre più terreno nonostante alcuni duri colpi che subivano.
Rethel stava lottando elegantemente e con grande calma sferzava i nemici con le sue spade, ma capì chiaramente che senza alcun aiuto non sarebbero riusciti a tenere le mura ovest.
Due ombre medie cercarono di ferirla con vari fendenti che Rethel non fece fatica a parare e fronteggiò entrambi i nemici finchè riuscì a traffiggerne una per poi avventarsi sulla seconda facendola a pezzi con colpi di vento affilati come rasoi. Parò la spada di un'ombra media e dopo averla disarmata piantò le spade nel suo petto tritandola in un turbine di vento dopo aver fatto fare un giro alle lame, in quel momento fu attaccata da un'altra ombra. Evitò alcuni colpi indietreggiando e quando ne vide l'occasione si abbassò e passò sotto il braccio armato del nemico per poi tagliarle le gambe e inchiodandola al suolo con una spada presa da terra.
Alzò lo sguardo in tempo per buttarsi all'indietro prima che l'ascia di un'ombra media le tagliasse la testa, strisciò indietro per qualche centimetro quando all'improvviso l'ombra davanti a sè si bloccò di scatto e cadde a terra con la schiena coperta di aghi cristallini di colore rosso, poco più lontano vide Kriel abbassare una mano e sorriderle. Rispose con un chino del capo e un gran sorriso, poi si alzò e riprese le sue spade.
In quel momento sentì forti boati e quando si voltò rimase spaventata da un'enorme creatura fatta d'ombra che si stava avvicinando alle mura cercando di uccidere una creatura " Per gli Spiriti! " Esclamò quando si accorse che quella creatura era Riesti. Si avvicinò ai merli e si concentrò sul gigante, doveva aiutare Riesti a fuggire in qualche modo.
Cominciò a recitare una formula quando il suo fiato fu spezzato improvvisamente da un fortissimo dolore ad un fianco, una fitta fortissima che le scuoteva gli organi e poi la sentì, sentì il bruciore lasciato da un oggetto freddo che stava strisciando dentro al fianco.
Si voltò e vide il suo sangue schizzare fuori dal fianco sinistro e la punta di una spada coperta di sangue fresco in mano ad un'ombra media, boccheggiò sorpresa e dolorante per poi cadere a terra abbandonando le armi e abbandonandosi al dolore improvviso. Sentì Kriel urlare e vide l'ombra davanti a sè bruciare in un fuoco continuo, poi la vista cominciò ad annebbiarsi, mentre sentiva il sangue scorrere attorno alla ferita.
Vide il volto in lacrime di Kriel e sentì una sua mano che premeva forte lì dove il dolore stava aumentando e l'altra alzarle delicatamente la testa.
" Rethel no! Resisti, troverò un modo per rallentare l'uscita del sangue ." Disse Kriel tra un singhiozzo e l'altro e si concentrò sulla ferita, il sangue schizzava fuori dalla ferita ad intervalli regolari bagnando il terreno e le mani di Kriel che posizionate a qualche centimetro emanarono una flebile aura rossa.
Poco dopo un forte boato e un gran polverone si alzò in cielo mentre Kriel continuava a recitare una litania e le sue mani diventavano sempre più luminose. Poco dopo un lampo di luce rossa investì il fianco di Rethel e la ferita si illuminò, Kriel prese una mano di Rethel e le alzò la testa. " Continua a guardarmi, non chiudere gli occhi " Disse alla sua compagna piangendo. Dalla ferita non usciva più sangue ma sul terreno ce n'era parecchio e Rethel si sentiva tremendamente debole, la ferita non era risanata e il dolore era molto forte.
Guardò Kriel e fece un flebile sorriso " Sei bella anche quando piangi " Disse debolmente, la vista si stava annebbiando ma determinata a vivere sforzò gli occhi e cercò di non farsi prendere dalla debolezza che l'avrebbe portata alla morte.
La battaglia in corso interruppe quel momento quasi magico e dopo aver portato vicino ai merli Rethel, in un posto dove poteva proteggerla per bene, Kriel riprese la sua spada e rimase nelle vicinanze dell'amica uccidendo le ombre che si avvicinavano e utilizzando fiamme e sangue ribollente per aiutare i soldati dalla distanza.

Taldeer

Suoni sordi attorno a lei mentre un fischio prepotentemente si faceva più forte degli altri rumori e la vista non si decideva a tornare.
Strisciò e cercò la sua lancia tastando il terreno mentre continuava a sforzare gli occhi per far tornare la vista, poco dopo sentì un oggetto metallico al suolo, era caldo e aveva dei rilievi sopra, quando la vista piano piano tornò vide la sua lancia e si alzò guardandosi intorno: stranamente era circondata dalla calma, le torri erano ridotte in macerie e non vi erano altro che ombre morte attorno a lei, era troppo calmo.
In lontananza vide del fumo alzarsi dalle mura e si accorse della grossa breccia che si era creata e stupita si incamminò verso di essa a passo veloce.
Quando arrivò vide le mura in quel punto diventate un cumulo di macerie mentre tutto era coperto di ombre minori morte, come fossero arrivate lì era un dubbio che le sorse spontaneo. Si voltò verso l'esterno e vide la distesa di ombre morte, ormai non ve n'erano più tante e in quel punto stranamente non c'era traccia di nemici, tranne una figura il lontanaza. Aguzzò la vista e esaminò la creatura dalla struttura antropomorfa che stava camminando nella sua direzione: era pesantemente corazzata e impugnava una lunga spada, gli spuntoni presenti sui suoi spallacci scintillavano alla luce del sole, guardandolo sentiva la morte invaderle l'anima.
" Chiunque sia porta la morte dietro di se... " Disse Taldeer e si preparò ad accoglierlo con la punta della Lancia Splendente.
 
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torf
view post Posted on 11/4/2010, 21:16




Elmer

Il mago corse a lungo tra le strade colme di macerie.E presto giunse in vista delle mura ovest.Un soldato lo urtò accidentalmente.Il mago lo fissò.Era terrorizzato.
-Mi...mi dispiace signore- mormorò quello.
-Aspetta.Come ti chiami?-
-E...Ernie mi chiamano signore...- rispose quello confuso.
-Bene Ernie.Ora ascoltami.Ti va di farmi un favore?Vai nella fortezza a proteggere donne e bambini.Questo non è luogo per te ok?- chiese il mago con fare paterno.Il soldato lo guardò felice.
-Si signore.Grazie signore- sussurrò lui correndo via.
"Se questo è il coraggio di Karin...siamo perduti" pensò il mago salendo di corsa sulle mura,dove vide soldati feriti ovunque.
 
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Forfeus
view post Posted on 12/4/2010, 13:31




Hell

<signore, notizie dal fronte dell'assedio> gli disse un'ombra <parla o ti spezzo il collo> rispose lui freddo
<2 torri su 5 hanno raggiunto le mura ovest, abbiamo sfondato il portone principale e... la bestia è stata sconfitta e cadendo ha sfondato una parte delle mura ovest creando una breccia>
<la bestia è stata sconfitta?!> urlò Hell
<ehm si signore...da un uomo vestito di bianco,che combatte insieme a 3 donne e ai soldati di Karin>
<maledetto!> urlò ancora Hell staccando la testa all'ombra con un colpo netto
<è arrivato il momento di agire, sarà la mia spada a bere il sangue dell'uomo vestito di bianco e di tutti i suoi compagni!>
Cominciò a camminare abbandonando le retrovie dell'esercito lasciando un semplice ordine: entrare in città e uccidere tutti.
Camminò con tutta la calma possibile fino ad arrivare a pochi metri da una figura femminile:era una delle ragazze che combatteva con quell'uomo.
Strinse i denti sotto l'elmo e avanzò fino a pochi passi da lei: la sua mole possente la oscurava completamente.Si volse e fece cenno alle unità di non venire dalla sua parte per poi tornare a fissare la ragazza.
<dunque tu sei amica dell'uomo vestito di bianco o sbaglio?> chiese con tono ironico
<devo congratularmi con voi: siete resistiti alla pioggia di fuoco, avete distrutte le scale,alcune torri e anche la mia creatura ma non avete scampo.Il mio esercito sta ormai per riversarsi all'interno della città per portare distruzione e morte.La mia spada brama il sangue di quell'uomo ma prima proverà il tuo,fanciulla> disse alzando lo spadone e puntandolo contro di lei:
<preparati a vedere i tuoi antenati,io sono Hell, e non perdono> disse con tono di sfida.Le mani gli prudevano,sapeva che quella ragazza non era come le altre e dopotutto voleva sgranchirsi un pò le braccia con un combattimento e con qualche cranio fracassato.Voleva portare un"souvenir" a Bauglir,suo signore, in ricordo dell'assedio e la testa della ragazza e la sua lancia splendente erano perfetti.
Sorrise sotto l'elmo:
<morte dolorosa o veloce?> chiese ridendo apertamente e in suon maligno.

 
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view post Posted on 12/4/2010, 15:33
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Taldeer

La creatura si era avvicinata, ora poteva vederla bene e vide soprattutto le due luci rosse provenire dal suo elmo, era un'ombra quella creatura davanti a sè e forse per l'armatura che indossava era parecchio grossa e robusta, doveva essere alto due metri e qualcosa giudicando a vista. La lunga spada era mossa lentamente dalla mano destra dell'ombra e la sua lama minacciosa, in tre punti lungo il suo filo aveva delle sporgenze che richiamavano una figura romboidale ed erano affilate anch'esse.
Taldeer guardò di sottecchi più volte quella spada e la mano che nervosamente stringeva la sua elsa, quella creatura era molto pericolosa, riusciva a percepire i suoi pensieri ed erano solo morte, furia ed odio, sembrava la parte malvagia della sua anima, voleva solo il sangue.

<dunque tu sei amica dell'uomo vestito di bianco o sbaglio?>
Taldeer non rispose e socchiuse gli occhi fulminandolo con lo sguardo mentre cercò di sopprimere l'angoscia che stava provando nei confronti dell'amato non trovandolo, non era quello il momento per simili pensieri, anche se amava Riesti in quel momento sapeva che la sua vita era in grave pericolo e doveva pensare di uscirne intera altrimenti se lui era vivo da qualche parte non l'avrebbe più rivisto.

<devo congratularmi con voi: siete resistiti alla pioggia di fuoco, avete distrutte le scale,alcune torri e anche la mia creatura ma non avete scampo.Il mio esercito sta ormai per riversarsi all'interno della città per portare distruzione e morte.La mia spada brama il sangue di quell'uomo ma prima proverà il tuo,fanciulla. Preparati a vedere i tuoi antenati,io sono Hell, e non perdono>
La Lancia Splendente cominciò ad illuminarsi, mentre nel verde dei suoi occhi apparvero riflessi dorati.
<morte dolorosa o veloce?> Hell si mise a ridere dopo quella domanda.
" La tua morte " Le parole fredde di Taldeer sfrecciarono nella mente di Hell veloci come un dardo di balestra e la creatura smise di ridere.
Taldeer si lanciò sul nemico cercando di colpirlo facendo roteare la lancia, Hell non era veloce ma aveva degli ottimi riflessi e quella enorme spada riusciva ad utilizzarla con una mano e con ottima maestria.
Taldeer tentò di colpirlo ad una gamba ma egli parò il colpo, fece roteare la lancia e provò due colpi consecutivi al braccio destro e alla gamba sinistra che vennero parati entrambi ma lo fecero indietreggiare leggermente.
Hell non si aspettava una offensiva così rapida da una ragazza che sembrava così fragile e debole e dovette rapidamente parare alcuni colpi sferrati con quella lancia, stava perdendo l'equilibrio poichè era pesante e sulle rocce delle macerie un piede scivolò facendolo indietreggiare dopo aver parato l'ennesimo colpo. Urlò rabbioso per quell'affronto, non sarebbe indietreggiato davanti ad una insulsa creatura e non l'avrebbe fatto con lei, si lanciò in avanti cominciando la sua offensiva e utilizzando la spada con due mani, per dare maggior potenza ai suoi colpi, cominciò a far calare fendenti sulla ragazza che gli parava ma non riusciva a reggere il confronto di forza e gli stava girando intorno, era molto veloce e molto brava ad utilizzare il corpo, schivava molti attacchi piuttosto che pararli, evidentemente aveva compreso la sua superiorità in quanto a forza, ma non poteva sfuggire per sempre.
Taldeer tentò di parare alcuni colpi, ma Hell metteva talmente tanta forza che a momenti rischiava di essere buttata a terra o di perdere la presa sulla lancia.
Inarcò la schiena all'indietro per evitare un fendente, poi si alzò e inclinò il busto verso sinistra e in avanti per evitarne altri due, si alzò di nuovo e dopo una capriola tentò di colprirlo saltando sul posto e roteando su se stessa assieme alla lancia, ma quando atterrò Hell non si era mosso e fece una virata su se stesso menando un fendente orizzontale. Non poteva spostarsi in tempo per evitarlo, così portò la lancia in verticale tenendola per le estremità e parò il colpo ma la forza messa da Hell la sbilanciò e la fece balzare di poco più di un metro cadendo a terra, mise le mani dietro le spalle e con un colpo di reni si alzò in verticale e cominciò a roteare avanzando verso Hell che si spostò di lato per evitare i calci, in quel momento Taldeer si diede lo slancio con le braccia e facendo una giravolta in volo colpì Hell ad uno spallaccio con tutta la forza che aveva e che acquisì con la rotazione e il salto, riuscendo ad aprire uno squarcio ma Hell fece in tempo a spostare la spalla e non fu ferito. Taldeer fece qualche salto per indietreggiare e si fermò in tempo per riuscire a vedere un fendente di Hell dirigersi verso di lei dall'alto per schivarlo con una capriola. " E' il momento " pensò mentre dopo la capriola affondò la lancia nel ventre del nemico riuscendo a piantare solo la punta ma abbastanza profondamente da penetrare l'armatura e ferirlo, purtroppo non riscosse il successo che sperava e dopo aver estratto la lancia non fu in grado di spostarsi in tempo e fu colpita da un malrovescio che la fece cadere a terra dopo un breve volo.
Hell era furioso, quell'essere insulso era riuscito a rovinargli l'armatura e a ferirlo, non poteva accettare certe gesta e con furia colpì la creatura in faccia con il dorso della mano sinistra facendola cadere a terra e facendo volare uno schizzo di sangue nell'aria.
< Dannata! Hai scelto il modo peggiore di morire! > La sua voce urlante aveva una distorsione metallica data dall'elmo che lo faceva sembrare ancora più inquietante, si alzò leggermente stordita e sputò del sangue e sentì un taglio all'interno del labbro che le bruciava un po'. Assunse di nuovo la posizione di difesa e attese che Hell caricasse nuovamente, quando lo fece aspettò il momento in cui spostava la spada per menare un fendente e con un agile salto lo scavalcò e atterrò voltata verso le sue spalle per poi colpirlo rapidamente ad un ginocchio e con un salto mortale gli piantò la lancia nella schiena affondandola nelle sue carni. Anche questa volta non ebbe un buon esito e con un urlo ed uno strattone di Hell la lancia si staccò e Taldeer volò sulle macerie atterrando in piedi. Quando alzò lo sguardo vide di nuovo Hell correrle incontro, come se quelle ferite non gli avessero fatto nulla, doveva colpirlo ancora e magari sarebbe sparito come le altre ombre uccise dalla Lancia Splendente. Attese di nuovo e quando Hell alzò la spada Taldeer passò sotto le sue gambe con una capriola e una volta trovatasi di nuovo alle sue spalle gli piantò la lancia nella gamba destra e si alzò facendo roteare l'arma ferendogli più volte la schiena. In risposta Hell urlò di nuovo e si girò di scatto riuscendo a prendere Taldeer per il collo e la alzò da terra soddisfatto, poi le tirò un pugno nello stomaco facendola sussultare e sputare sangue, poi la lanciò in avanti e la vide cadere rotolando tra le macerie alzando della polvere.
" Diamine....è...è troppo forte. " Pensò Taldeer tentando di alzarsi da terra, aveva ancora un forte dolore allo stomaco causato dal pugno di Hell e ora il suo vestito era stracciato in più punti, specialmente sugli arti, e aveva graffi e contusioni lungo tutto il corpo. Si mise in piedi ciondolando un secondo e si rivolse di nuovo ad Hell che in quel momento urlò dalla rabbia.
< Muori!! > Sentì solo quelle parole e poi lo vide correre verso di lei schiacciando le macerie sotto i suoi piedi come se fosse sabbia e alzando la spada al cielo.
" Ormai è finita...." pensò Taldeer e si lanciò alla carica.
 
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torf
view post Posted on 12/4/2010, 21:10




Elmer

Il mago salì sulle mura disseminate di cadaveri,brulicanti di ombre e piene di uomini che combattevano.
"Combattono,combattono.ma a che scopo?LA città è persa e ammesso che fosse il contrario,al più presto Bauglir li schiaccerebbe.Non possono riprodursi in fretta come le ombre,non potranno mai contrastarlo in eterno.La speranza abbandona questo mondo.La speranza da molto lo ha fatto" pensò il mago falciando qualche ombra con la spada.
-Elmer!Elmer!Aiutaci qui!Non ce la facciamo da soli!- esclamò una voce conosciuta.Leord.
-Mi dispiace di avervi ficcato in questo pasticcio Leord.Mi dispiace di essere la causa della vostra morte!- esclamò il mago orriplato.
-Ma che dici?E dov'è il tuo coraggio che ci mostrasti giorni fa?Dov'è quel barlume di speranza che covi sempre dentro di te?Avanti,aiutaci qui piuttosto e dimentica i tuoi nefasti pensieri- rispose quello tagliando la testa ad un'ombra.Ma nonostante tutto,gli uomini non riuscivano a contrastare le torri e le scale.
-Sono troppi maledizione!- esclamò un veterano combattendo.
-Continua a combattere!Non ti fermare!Avanti uomini di Lach,uomini di Karin!Non permettete loro di togliervi ciò che è vostro!Combattete per...-il discorso del vecchio mago terminò con un gemito di dolore ed un verso strozzato.Un dolore,lancinante,alla schiena non gli fece finire la frase e lo fece cadere in ginocchio.La vista gli si appannava rapidamente.
Udì voci indistinte che urlavano concitate vicino a lui,avvertì che qualcuno lo sollevava e lo portava chissà dove.Ed il mago sentiva solo una calda sensazione alla schiena,dove poco prima una spada gli aveva attraversato la pelle ed i muscoli.Poi cadde nel buio.

CONTINUA IN "LA FORTEZZA"
 
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Luithil
view post Posted on 13/4/2010, 20:12




Luin

Giunse preso alle mura dove poco prima di era diretto l'anziano mago. Chiese ai pochi soldati della retroguardia dove fosse, ma nessuno seppe rispondere. Solo il più giovane, un biondino di pochi anni più grande di lei le accennò qualcosa.
"Dovrebbe essere stato ferito.. l'ho visto cadere. Qualcuno deve averlo portato alla Fortezza." sussurrò osservando guardingo gli occhi cangianti della sua interlocutrice.
Luin ringraziò e fece per andarsene, quando alte grida e un verso animalesco squassarono l'aria. Un enorme ergaz stava infatti caricando un nuovo pezzo della mura.
Gli occhi di Luin si fecero di nuovo bianchi come la neve e prese repentinamente l'arco di bronzo.
Prese la mira con una delle sue frecce leggerissime, sotto lo sguardo spaurito e sorpreso del giovane soldato.
Luin soffiò sulla freccia e questa si accese di un forte bagliore aranciato.
Il dardo partì velocissimo e andò a colpire il collo scoperto del mostro che muggì inferocito.
Poi, l'ergaz di bloccò come incantato e pochi secondi dopo la ferita esplose, uccidendolo.
Luin si voltò, lasciando scioccati non pochi soldati, ma poi si girò ancora una volta verso di loro.
"Tornerò subito ad aiutarvi." promise sorridendo.
Poi corse verso la Fortezza.

CONTINUA IN "LA FORTEZZA".

Edited by Luithil - 14/4/2010, 20:35
 
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view post Posted on 14/4/2010, 00:00
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Dannati dalla carne, salvati dal sangue.

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Rethel

La vista ora si era stabilita e sentì le forze tornare permettendole di strisciare ancor più distante dalla battaglia in corso per poggiarsi ad una roccia. Guardò la ferita e notò una luce rossa che debolmente le illuminava la pelle e le carni, segno che la magia di Kriel aveva chiuso i vasi sanguigni lacerati in attesa che si riprendessero da soli ma la ferita profonda le faceva molto male, come se fosse appena fatta e ancora sanguinante, le impediva quasi tutti i movimenti del corpo senza che tremende fitte la facessero sussultare.
Kriel si voltò e guardò attentamente Rethel mentre si spostava e poi tornò alla battaglia: la situazione non era delle migliori, i soldati continuavano a lottare con furia e più ne uccidevano più ne arrivavano, bisognava abbattere le due torri.
Kriel partì spedita verso la torre più piccola, evitò i fendenti di due ombre e ne parò un terzo dopo aver ucciso le prime due, una terza ombra provò un altro fendente e dopo che non ebbe successo fu trafitta dalla katana di Kriel, dopo averla estratta puntò una mano verso l'ombra morta e il suo sangue uscì vorticando dalla ferita all'addome e circondo Kriel. Poco dopo si voltò verso una delle torri e diede fuoco al ponte lanciando un grosso getto di sangue bollente, quello preso dall'ombra precedente. I soldati esultarono per qualche secondo mentre videro le ombre buttarsi giù dalla torre che repentinamente prendeva fuoco, quelle rimanenti si allontanarono e guardarono la torre cadere in fiamme.
" Avanti compagni! Date fuoco all'altra torre! " Urlò Kriel prendendo dei pezzi di legno in fiamme consegnandoli in mano ad alcuni soldati mentre lei e gli altri lì vicino si gettarono sulla folla di ombre davanti alla torre rimasta falcidiando e coprendogli di sangue ribollente, ancora poco e anche quella torre sarebbe caduta, avrebbero così respinto le ombre probabilmente, costringendole alla fuga.

Taldeer

Lo scontro si stava dilungando troppo, Taldeer era sempre più stanca mentre l'ombra davanti a sè continuava a menare fendenti con forza inaudita, alimentato dalla rabbia e dall'odio. Evitò un fendente spostandosi verso sinistra e lasciandolo scivolare sulla lancia fino a provocare una scintilla quando toccò l'estremità, poi saltò evitandone un altro e dopo aver messo una mano sul pugno che Hell tentò di tirarle mentre era in volo si diede lo slancio per balzare in alto con una breve proiezione per poi ferirlo di nuovo alla schiena, Hell si voltò ma non fece in tempo a colpirla con un malrovescio che si era gia abbassata e lo ferì all'addome. Per fare ciò dovette dare le spalle al nemico ed egli appena sentì la punta della lancia ferirlo al petto agguantò Taldeer per la vita e la strinse forte a se lasciando che la lancia lo trafiggesse come nulla fosse.
Taldeer sentì le braccia dell'ombra stringersi sempre di più e cominciò a diventare difficile respirare, improvvisamente sentì la presa allentarsi, venne lasciata e con un calcione sulla schiena cadde a terra tossendo per riprendere fiato. Sentì le urla di dolore di Hell e quando si voltò lo vide impegnato a togliere la Lancia Splendente dal petto mentre dalle ferite che gli aveva gia fatto cominciò ad uscire una luce dorata.
" Ci siamo quasi! " Pensò speranzosa Taldeer e come incoraggiata dal quel segno si alzò e si mise a correre anche se ciondolando leggermente verso il nemico, gli strappò violentemente la lancia dal petto e dopo aver volteggiato su se stessa una volta provò a trafiggerlo di nuovo. Hell sembrava stordito ma in quel momento reagì fulmineo all'attacco e si spostò in tempo per evitare la punta della lancia e la colpì nello stomaco con l'elsa della spada e poi alzò la spada sopra la testa e con due mani la fece cadere su di lei. Taldeer riuscì soltanto ad alzare orizzontalmente la lancia parando il colpo, ma la forza messa da Hell le fece piegare le braccia e dovette piegare le gambe soccombendo piano piano a quel colpo.
Taldeer digrignò i denti e mise tutta la sua forza riuscendo a contrastarlo, ma all'improvviso Hell fece scivolare la lama della sua spada sul manico della lancia, la colpì con l'elsa e sfuggì dalle mani di Taldeer volando in aria per un tempo che sembrava infinito. Taldeer era sorpresa e terrorizzata da quella mossa e non riuscì ad evitare un calcione di Hell che la colpì in pieno petto facendola cadere sul cumulo di macerie delle mura.
Si sentiva spaesata, in quel momento sembrava che il tempo andasse a rallentatore e sgranando gli occhi le passò nella mente gli ultimi avvenimenti successi lì a Karin mentre Hell alzava la spada rivolgendo la punta verso di lei, da terra sembrava ancora più grande e minaccioso, un gigante impregnato di furia che con il suo strumento di morte stava per mettere la parola fine a quella che era la vita di Taldeer.
Il resto passò invece troppo veloce, Taldeer non riuscì a formulare un pensiero quando sussultò sgranando nuovamente gli occhi, mentre dalla bocca tremante uscivano lievi rivoli di sangue dai lati. Sentì un dolore immensamente forte da farle sembrare di non avere braccia e gambe, sentì la lama fredda come il ghiaccio muoversi sempre più lentamente nelle sue carni e bruciare come se fosse magma fuso, gli addominali si contraevano violentemente mentre sempre più sangue le usciva dalla bocca.
Hell stava ridendo, poteva sentire la sua voce sadica rieccheggiare nella sua testa, cancellarle qualsiasi altro pensiero e avvicinarla al sussurro lieve e grave della morte. Improvvisamente un dolore più forte e lancinante le scosse l'addome, sentì un rombo della spada squarciarle ancora di più la carne, in quel momento non riuscì più a resistere e urlò, urlò forte e per la prima volta dopo gli anni della fanciullezza la sua gola cominciò a bruciare mentre le corde vocali vibrarono emettendo l'urlo disperato di una donna sofferente mentre grosse lacrime le bagnarono il viso e le mani afferravano con forza il suolo; continuò ad urlare e a piangere, le corde vocali vibravano sempre più forti mentre anche il secondo rombo della lama entrò nel suo corpo, la mente in quel momento era totalmente vuota e solo il dolore vagava liberamente mente la bocca emetteva i suoni che la stavano avvicinando alla morte.
 
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-Lupabianca-
view post Posted on 14/4/2010, 14:11




Manhy

Quella tipa era strana, ma anche carina.
Aveva i capelli neri e gli occhi uno nero e l' altro azzurro, come mamma. Indossava un ciondolo azzurro, che risaltava sull' abbigliamento nero. Al braccio aveva una fasciatura, sporca di quello che sembrava sangue nero. Manhy rabbirividì.
Doveva ammettere che era brava, molto brava con l' arco.
Non aveva mai pensato che qualcuno averebbe potuto tenerle testa nella mira. In fondo...non tutti erano come loro due.
Sorellastre, antrambe senza il padre, e entrambe avevano perso la madre. Lei era una mezzombra, e lei una mezzo demone.
Forte, no?
Scottò l' ennesima freccia. Colpì un Ombra Medio Forte diritta in un occhio. Era metà felice e matà disgustata. Era giusto, no? Le Ombre facevano schifo...tranne sua sorella. Lei era buona no? O non l' avrebbe portata al sicuro.
Giusto, no? lei aveva un buon intuito, e sapeva che quella ragazza non le avrebbe mai fatto dal male.

Manhel

Ebra di gioia era poco. troppo poco. Stava per ESPLODERE dalla felicità.
<<vieni>> disse a Manhy. <<andiamo alle porte. Sono entrate delle Ombre.>>
Corsero insieme. Manhe doveva ammettere di non aver mai incontrato una persona capace di correre veloce quanto lei. E di non fare quasi rumore con i piedi.
<<sai combattere, vero?>> chiese.
<<si>>
<<bene?>>
<<si>>
<<quanto bene?>>
<<da quando avevo cinque anni vado a caccia di Ombre. Da sola>>
<<bene>> disse Manhel, ghignando. <<non ti offedere. Ma stammi vicino, e se vedo che non ce la fai, ti porto alla fortezza più vicina con le donne e i bambini>>
Manhy mise il broncio, senza smettere di correre. <<beh, mi sono offesa>>
<<non mi importa>>
In quel momento si ritrovarono davanti a una breccia, creata da chissà cosa. Le OMbre entravano a fiotti.
<<a chi ne ammazza di più?>> chiese Manhy, prendendo il suo pugnale.
<<a chi ne ammazza di più>> disse Manhel, sorridendo. Poi urlò <<tesorucciiiiiiii!!! VENITE QUI DALLA VOSTRA MANHEL!! MI SIETE MANCATIIIIIIIIIIIII!!! Venite che scopriamo di che colore è vostro sudicio sangue! Mi faccio un insalata con il vostro intestino, sempre ammesso che lo abbiate!>>
Si divertì a guardare le espressioni di quei visi, mentre quasi tutti gli occhi rossi si giravano verso di lei.
<<manhel!>> si lasciò sfuggire una. COn un colpo Manhel le stacco la testa. Poi, appoggiando il peso su una gamba, fece cenno alle altre di venire. Le Ombre non se lo lasciarono ripetere due volte.
 
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Forfeus
view post Posted on 14/4/2010, 19:59




Riesti

Un urlo squarciò il silenzio che lo avvolgeva,un urlo straziante, di dolore,di morte ormai annunciata e vicina al suo compimento.Un urlo che riconobbe subito:era Taldeer!Cercò di muoversi vedendo solo in penombra,dove diavolo era? Non era il momento di farsi domande sciocche:fece leva con le mani e con le gambe per liberarsi dal masso che lo bloccava.Si rialzò con fatichi mentre i muscoli si contraevamo in uma morsa di dolore e rimase stupito e turbato dalla scena che si presentò dinanzi ai suoi occhi:Taldeer giaceva a terra in una pozza di sangue con una spada piantata nello stomaco e davanti a lei c'era un enorme ombra in armatura che rideva sonoramente.
" quello è Hell, il generale ombra, e sta eliminando il tuo unico amore" sibilò la voce all'interno di Riesti" uccidilo,uccidilo!"
<no...Taldeer...no..nooooooooooo!Maledettoooo!> urlò di rabbia correndo mentre la sua pelle diventata grigia e i suoi occhi un pozzo di pece senza fondo.
Hell ebbe solo il tempo di voltarsi per sentire l'urlo prima di venire colpito in piena faccia da un pugno di Riesti.Il generale indietreggio furioso e con l'emo pieno di fratture
<tu... morirai oggi!> tuonò ripartendo all'attacco ma senza spada: era rimasta nel ventre di Taldeer e bloccata dai detriti sotto di essa.
Hell sferrò due pugni consecutivi verso il ventre di Riesti ma lui balzando a destra li schivò con agilità colpendo in pieno petto con la Luminì ripetutamente per poi allontanarsi: sul suo viso era sparito il sorriso affettivo di sempre e solo la rabbia lo manteneva in piedi.
hell riprese fiato e più infuriato colpì con una gomitata Riesti in pieno viso facendolo piegare a metà e preparando un colpo energetico esclamò<sei finito!>
ma in quei pochi attimi, il cavaliere riprese l'equilibrio e guardandolo malvagiamente e puntando la luminì verso la sua sfera esclamò:
<no lo sei TU!> pochi attimi ed hell fu scaraventato a una ventina di metri dalla sua stessa sfera cadendo a terra senza vita: l'armatura piena di crepe bruciava di un fuoco blu qua e là.
Riesti rise sonoramente soddisfatto e si volse verso Taldeer morente
" finisci anche lei e sarai libero...e mio" sibilò l'essere
Riesti annuì lievemente e si avvicinò a Taldeer:la fissò a lungo negli occhi per poi estrarle con forza brutale la spada e gettandola le puntò contro la Luminì.
<sei finita mezza elfa, il tuo sangue verginale purificherà la mia lama> sussurrò continuando a fissarla, i suoi occhi non esprimevano nulla se non l'oblio.
 
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view post Posted on 14/4/2010, 21:53
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Dannati dalla carne, salvati dal sangue.

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Taldeer

Non riusciva più a muovere gli arti, era terrorizzata e straziata dal dolore che incessantemente la affliggeva. Era tesa, ogni suo muscolo si era irrigidito come se volessero diventare più resistenti e contrastare una lama che ormai era gia profondamente piantata nel suo ventre, non riusciva a poggiare la testa tremante a terra e con lo sguardo pietrificato in un espressione di terrore smise di urlare e singhiozzò più volte sputando altri rivoli di sangue. Improvvisamente vide distrattamente Hell voltarsi, ma non sentì i suoi movimenti, anzi, tutto attorno a lei sembrava essersi ammutolito, non sentiva neppure il suo respiro, egli si allontanò lasciandole la spada nel ventre, improvvisamente ebbe degli attimi di lucidità e alzò con grande fatica le mani tremanti portandole vicino alla lama ma non riuscì a prenderla per lo sforzò, cercò di avvicinarle ma più si muoveva, più gli addominali si contraevano e più la spada faceva male.
Dopo qualche minuto fece cadere le mani a terra e vide Riesti avvicinarsi e mettere le mani sulla spada e la strattonò brutalmente estraendola in un sol colpo dal suo corpo, in quel momento partì verso l'alto uno schizzo di sangue e Taldeer prese boccate d'aria sempre più grandi come se fosse stata senza per troppo tempo e il corpo si rilassò, si guardò intorno e poi si volse verso Riesti, lo sguardo era spento e tremendamente pallido, lo vide aprire la bocca ma non sentiva alcun suono, tutto attorno a sè continuava ad essere muto, sentiva solo i suoi pensieri ora che la mente era leggermente più libera dal dolore.
" Riesti, amore, sono così felice di rivederti. " Disse mentre le lacrime tornarono a bagnarle copiosamente il viso e un rivolo di sangue continuava a fluirle dalla bocca semi aperta.
 
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Forfeus
view post Posted on 15/4/2010, 13:58




Riesti
"uccidila! uccidila e bagna questa terra col suo sangue...Fallo!" tuonava la voce dell'essere al suo interno e anche lui sentiva la voglia di veder scivolare il suo sangue rosso sul terreno come un lento ruscello.
<riesti, amore, sono così felice di rivederti> quella frase fu come un fiamma nella sua mente,cominciò a urlare di dolore piegandosi e cadendo sulle ginocchia, sentiva come se un incendio ardesse dentro la sua testa e consumava lentamente tutto.Lanciò la Luminì a terra e alzando il viso al cielo urlò a squarciagola:<io non posso ucciderla...lei mi ama...io la amo..e tu non mi costringerai maledetto!> concluse abbassando il capo per riprendere fiato: si guardò intorno e si avvicinò lentamente alla ragazza.
Sanguinava copiosamente e respirava a fatica, gli occhi di Riesti si inumidirono:
<amor mio no,non può essere, non puoi morire...non devi morire> disse con la voce spezzata
La ragazza cercò di rispondere ma non vi riuscì.
La strinse a se bagnandosi tutte le vesti candide col suo sangue
<non mi interessa se perderemo, non mi interessa se Karin cadrà, ma non voglio perderti, non ora che finalmente sappiamo cosa proviamo... c'è solo una soluzione..dovrò usare un incantesimo che ho imparato all'accademia ma con cui rischio la mia stessa esistenza, ma non importa, tu sei più importante di qualsiasi altra cosa al mondo.Ho rischiato fin troppe volte la vita,ho visto fin troppe volte la morte in faccia..non teme più nulla.Salvati e va via di qui amor mio> concluse poggiandola dolcemente sul terreno.Taldeer muoveva lentamente la testa in segno di negazione e piangeva,Riesti sapeva che non voleva che attuasse quell'incantesimo ma lui sapeva che era l'unica soluzione.Prese una goccia del sangue di Taldeer e una sua immischiandole e poi poggiando il dito macchiato sulle labbra della ragazza pronunciò una formula in lingua arcaica
<exsemus deis in mi honere logoneri sanguignus Taldeer vita mii> alla fine della frase trasalì e rabbrividì: gli occhi divennero vitrei e la sua carnagione divenne pallida finchè non cadde inerme a terra come albero tagliato dalle sue radici.
 
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33 replies since 6/4/2010, 21:13   402 views
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