| Taldeer
Guardò Elmer con gli occhi gonfi di lacrime e ascoltò le sue parole mentre ormai la gravità dei fatti la stava distruggendo, non riusciva più a reagire, forse non aveva mai reagito da quando aveva trovato Riesti lì alla breccia, non poteva levarsi dalla mente quegli occhi vuoti, il viso senza espressione e la pelle fredda come il ghiaccio. Non poteva concepire l'idea di averlo perso, della sua anima che viaggiava verso il mondo dei morti mentre lei era lì, con il corpo di colui che aveva amato, amato per così poco tempo....ma doveva accettare questo destino, doveva farsi forza e alzarsi in piedi per vendicarlo...ma vendicarlo uccidendo chi? Hell? Lui era gia morto....Le ombre in generale allora, ma cosa serviva? Anche se fosse riuscita ad ucciderle tutte e ad uccidere lo stesso Baulgir cosa ne avrebbe ricavato? Riesti non sarebbe tornato indietro e probabilmente lei stessa non avrebbe potuto compiere quella vendetta.... Guardò ancora il viso pallido di Riesti e lo baciò di nuovo, una seconda volta come se potesse infodergli la sua vita. <tal....Taldeer...> Una voce, debole eppure così forte, così vicina e così familiare, non poteva crederci, non poteva essere la sua. Rimase di pietra con le labbra attaccate a quelle di Riesti, poco dopo sentì il suo respiro affannato e con la mano sul suo petto sentì il cuore battere, un battito che la riempì di stupore, un battito che le infuse una felicità indescrivibile, ma ancora non poteva crederci. Si allontanò dal suo viso quel poco che seriviva per guardarlo negli occhi e rimase sorpresa, non erano più vitrei, il loro colore sembrava emanare calore mentre le palpebre stanche sembravano sforzarsi per rimanere aperte, poi vide il suo sorriso. " Riesti! Per gli Spiriti sei vivo! " Esclamò riempiendogli la mente di felicità e lo baciò nuovamente, un bacio carico di emozione e di rinnovata passione mentre con le mani cercava le sue per stringerle forti. " Ti amo...ti amo... " non sapeva cos'altro dire, era troppo felice persino per esprimere quel pensiero, le mani tremavano di gioia mentre il cuore batteva forte, solo per il suo amato.
Rethel
< Avanti Rethel! Ci siamo quasi! > Kriel stava cercando di accelerare il passo ma più volte la sua amica cadeva a terra urlando per le fitte che aveva, sicuramente ormai la ferita aveva fatto infezione e si sentì in colpa per quello, ma non poteva lasciarla morire dissanguata su quelle mura " Per questo ho usato la magia per interrompere l'emorragia " Pensava per cercare di giustificarsi. Ormai vi erano solo più poche persone fuori, tutti accorrevano all'interno della fortezza e nessuno si fermava a darle una mano, stava urlando aiuto ma nessuno sembrava sentirla. " Per gli Spiriti! " Pensò < Manca poco! > Disse a Rethel per rassicurarla, ma non era vero, distavano almeno un centinaio di metri dai cancelli che si stavano chiudendo lentamente e sentì le urla delle ombre dietro di lei, probabilmente non sarebbero riuscite ad entrare. Si guardò intorno disperata, Rethel cominciava a perdere i sensi e diventava sempre più difficile reggerla per un braccio, continuò a chiedere aiuto ma nessuno si fermava e pure i cancelli sembravano chiudersi per paura del nemico che incombeva mentre lei era lì. Distavano ancora più o meno ottanta metri quando Rethel cadde a terra priva di sensi, Kriel velocemente prese un suo braccio e se lo mise intorno al collo e la tirò su di forza per poi continuare a camminare lentamete verso le porte. In lontananza vide un uomo anziano, portava una cotta di maglia e affianco a lui vi era un capitano delle truppe di Karin, subito riconobbe il vecchio della locanda che si era seduto al bancone per ordinare da bere. < Ehi! Ehi!! Ehi!!! Aiuto! Aiuto!! > Kriel urlò a squarciagola sperando di attirare l'attenzione dell'uomo ed emanò dalle dita della mano destra una lunga fiammata verso l'alto per aumentare le possibilità di essere vista. < Aiuto!! Aiutatemi!!! > Continuò ad urlare.
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