| Taldeer
Continuò a fissarlo, come mai il comportamento scontroso del mago che conobbe giorni addietro sulla strada per karin ora era scomparso? Come mai tutto quel chiedere perdono? Ovviamente le faceva piacere e in cuor suo sperava tanto di essere accettata da tutto il gruppo e quelle parole dette dall'uomo che non la sopportava erano un grandissimo inizio. Sperava che anche gli altri come Aster ed Arrka potessero accettare la sua presenza un giorno e chissà, forse il gruppo si sarebbe allargato comprendendo anche coloro che aveva incontrato assieme a Riesti, erano persone allegre e tranquille ora che ci pensava e si pentì per aver mostrato un po' di scontrosità nei loro confronti, ma non era in lei, la Divoratrice la stava distruggendo e non ragionava liberamente. Guardò il mago e sentì le sue parole.
"Aster!Arrka!Mork!Luin!Tornate nella fortezza.Ci stiamo organizzando per l'ultima resistenza qui dentro.Venite o dovranno chiudere le porte!Avanti!"
Taldeer decise che l'avrebbe aiutato, con grande fatica aprì la mente e prima che potesse essere invasa dalle menti delle ombre lanciò un forte impulso verso tutti i suoi nuovi compagni e le persone che aveva nominato Elmer, un secondo dopo la serrò nuovamente dalle ombre prima che la loro malvagità potesse ucciderla. Aprì gli occhi e tornò a guardare le ombre in lontananza.
"amor mio...non posso alzarmi ora poichè il mio corpo me lo impedisce ma attraverso la magia che ti ho donato grazie allo smeraldo della mia spada sarò con te nello scontro e ti proteggerò anche se distante" Sentì la voce di Riesti nella sua mente e il suo corpo essere avvolto da una strana sensazione, come se potesse percepire una sorta di abbraccio o un velo che delicatamente la copriva. " Grazie amor mio, farò ciò che devo e tornerò da te " Gli disse amorevolmente e corse portandosi davanti ad Elmer. La lancia tornò a splendere di luce propria, una luce dorata che intensamente aumentava allungando la sua forma.
" La spada era spezzata, il grande principe cadde a terra e con lui cadde la speranza di vittoria. Ad uno ad uno gli altri novantanove principi morirono sotto i colpi delle armi corrotte dei nemici, ad ogni morto cadeva la speranza di un popolo, ad ogni spada divina che cadeva lontano dalle mani del suo possessore cadeva la furia e la determinazione di un popolo. " I pensieri di Taldeer entrarono nella mente di tutti coloro che erano lì, ombre e uomini senza alcuna differenza, lo scontro sembrò fermarsi. Taldeer cominciò a volteggiare in una danza complicata fatta di acrobazie lente e ben studiate, ogni movimento sembrava che sfidasse la gravità e il tempo. Intorno a lei apparvero un centinaio di arlecchini e apparvero migliaia di creature scheletriche e cominciò un violento scontro. Le creature scheletriche sembravano fatte di metallo, le ossa erano lucide e argentate, impugnavano lunghe alabarde dello stesso metallo rilucente. Ad uno ad uno gli scheletri cadevano sotto i colpi teatrali dei cento arlecchini e Taldeer partecipava allo scontro con entusiasmo e fermezza. Improvvisamente la scena si fermò, ogni attore sembrava essere diventato una statua, mentre la figura di Taldeer cadde a terra tragicamente, mentre la lancia che impugnava cadde a terra spezzandosi. In quel momento la scena riprese a muoversi e uno alla volta ogni arlecchino morì sotto i colpi degli scheletri. In tutto questo incredibile spettacolo lo scontro tra le ombre e gli umani si era fermato, nessuno più capiva chi fosse ora il nemico. Lo scontro continuò finchè anche l'ultimo arlecchino cadde a terra e venne infilzato da uno degli scheletri. " Ma quando ormai la speranza era svanita, le cento spade divine erano state distrutte e gli dei osservavano inorriditi la loro sconfitta qualcosa cambiò. La Lancia Splendente si riassemblò sotto le mani invisibili del dio Forgia e come la Fenice rinasce dalla cenere L'angelo Rosso fu destato e la sua furia si abbattè sul nemico. " In quel momento una imponente colonna di luce rossa si schiantò al suolo sopra Taldeer e il cielo fu oscurato. L'energia pulsante della colonna spazzò via come cenere gli scheletri argentati ed in una esplosione di luce gli arlecchini morti e tutto il resto della scena svanì lasciando una figura in piedi al centro dello spazio fattosi di nuovo vuoto. Taldeer aprì gli occhi e alzò lo sguardo verso le ombre, si sentiva cambiata, nuove energie la stavano invadendo. Si guardò le mani e notò che non aveva più il vestito multicolore degli Arlecchini ma aveva una armatura rosso scarlatto con bordature dorate. Si guardò il corpo e facendolo sentì qualcosa muoversi sulle spalle, si voltò a destra e a sinistra e rimase stupita. Vide delle piume rosse e arancioni scuro e solo dopo qualche secondo capì che erano ali. Non era solo una sensazione allora, era veramente cambiata in quel momento, la danza non era andata a finire come pensava, aveva avuto una piega diversa ed ora si ritrovava lo stesso corpo che ebbe quando uccise la Divoratrice. Era ancora stupita, non capiva come fosse accaduta una cosa simile e nel profondo sperò che fosse una cosa momentanea, anche se quella era la vera figura della sua anima. Si guardò intorno e notò che lo scontro era ricominciato, alcuni soldati e alcune ombre ancora la guardavano ma la furia di poco prima era tonata ad imperversare davanti alla fortezza. " Ma come..... " Si guardò intorno e vide dietro di se Elmer e più lontano la figura di Riesti e sorrise. " Come non mi interessa ora, in qualsiasi caso farò di tutto per portare in salvo questi soldati " Pensò e tornò allo scontro. Finalmente dopo tanto pensare e attendere raccolse le ali e si mise a correre verso le file delle ombre. " Capitano! Porti via i suoi soldati! " Urlò mentalmente all'uomo sul drago che annuì ordinando la ritirata. I soldati si muovevano lentamente e coninuavano a combattere avvicinandosi alle porte. Appena fu a pochi metri sbattè le ali per fare un balzo rapido e cominciò a lottare furiosamente, utilizzava le ali come lame e la lancia emanava scie di fuoco dorato ad ogni colpo.
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