Karin: La Fortezza

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view post Posted on 30/4/2010, 20:19
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Dannati dalla carne, salvati dal sangue.

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Taldeer

Era pronta a lanciarsi alla carica, sentiva ogni parte del suo corpo carica di energia che non la facevano stare ferma, forse doveva usare una nuova Danza, le ombre erano in continuo aumento di numero e se i soldati là fuori dovevano ritirarsi niente si sarebbe messo tra le porte e le ombre e sarebbe stata la fine. Serviva tempo affinchè si attuassero delle valide difese e con il fiato del nemico sul collo non si poteva fare nulla.
Guardò intensamente le ombre davanti a sè, cominciò a sentire un forte calore invaderle il corpo e percepì un bagliore provenire dalla lancia posizionata dietro di sè con una punta che mirava all'indietro. Improvvisamente però percepì una presenza familiare, una forte sensazione di disagio e di tristezza, proveniva dietro di sè ed era familiare, la traccia psichica l'aveva gia sentita più volte e aveva anche comunicato con quell'individuo.
" Elmer! " Pensò voltandosi, gli stava dando le spalle così si avvicinò a lui. Appena arrivò gli appoggiò una mano sulla spalla e con delicatezza lo scosse.
" Elmer, stai male? " Gli chiese con una voce dolce e affettuosa, la voce di un caro amico che vorrebbe consolarlo o la voce della sorella o della madre che si preoccupano per lui. Lo stava guardando negli occhi e le sembrò che emanassero una luce più debole del solito, sembravano carichi di stanchezza.


Rethel

< Ho finito! > Esclamò il guaritore, quasi con soddisfazione e fatica assieme, aveva la fronte sudata ma sembrava stare bene. Kriel lo guardò un secondo e si avvicinò ancora di più a Rethel.
< Ehi, Rethel, mi senti? > Chiese mormorando, Rethel aprì a fatica gli occhi e dopo qualche secondo la guardò e annuì sorridendo. Kriel sorrise e le diede un delicato bacio sulle labbra e un altro sulla fronte, poi si voltò verso il guaritore e sorrise < Grazie mille, ti sono infinitamente grata per ciò che hai fatto > Disse con la voce strozzata dalla gioia, il guaritore la guardò e sorrise asciugandosi la fronte con un panno. < E' il mio dovere signorina, non deve ringraziarmi > Disse. Kriel fece un cenno con il capo in segno di gratitudine e quand'egli se ne andò si sedette affianco a Rethel facendole poggiare a testa sul suo ventre coccolandola.
 
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Forfeus
view post Posted on 1/5/2010, 09:37




Riesti

Taldeer era partita all'attacco leggera come una piuma ponendo fine a quel momento carico di felicità, dopotutto doveva aspettarselo, erano nel bel mezzo di un assedio e l'ultima difesa rimasta a Karin era la fortezza che a parer suo non sarebbe resistita a lungo di quel passo.
Cerco di alzarsi ma si sentì una terribile fitta al cuore, segno che ancora il corpo non si era ripreso del tutto.
<maledizione> imprecò poggiandosi di nuovo alla fontana.
Osservava i soldati correre da ogni parte,sporchi di sangue e terra, demoralizzati e stanchi per la lunga battaglia.Non aveva visto più i suoi compagni di viaggio da quando si erano divisi per raggiungere la città e questo lo inquietava.
Voleva aiutare nella difesa ma era ancora troppo debole, e questo lo rendeva nervoso, fin troppe volte era restato con le mani in mano per colpa di qualche ferita o altro e ora voleva agire.
Vide Taldeer fremere prima della scontro e pensò" se non posso aiutare tutti voglio almeno aiutare lei" e invocata la Luminì al suo fianco pronunciò un piccolo incantesimo verso la ragazza
<invocum Luminì poterem beneficium>
poi si rivolse mentalmente a lei
<amor mio...non posso alzarmi ora poichè il mio corpo me lo impedisce ma attraverso la magia che ti ho donato grazie allo smeraldo della mia spada sarò con te nello scontro e ti proteggerò anche se distante> disse con un tono un pò malinconico, non accettava l'idea di veder combattere la propria amata senza poterla aiutare e difendere.
 
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torf
view post Posted on 1/5/2010, 12:45




Elmer

Una voce lo scosse dai suoi pensieri.Taldeer.
"Stai bene?" gli chiedeva.Lui la guardò a lungo come senza capire.Poi sorrise.
-Sto bene.Per lo meno non sono ferito- aggiunse rabbuiandosi un pochino.
-Scusami- disse poi guardando la mezzelfa che lo guardò senza capire.
-Scusami se ti trattai male poco tempo fa,appena arrivasti.Ora capisco l'errore che ho fatto,disprezzando tu e Riesti.Scusami ancora- disse chinando il capo.Poi si avvicinò ai portoni.Espanse la mente,cercando le coscienze degli amici.E finalmente li trovò.
"Aster!Arrka!Mork!Luin!Tornate nella fortezza.Ci stiamo organizzando per l'ultima resistenza qui dentro.Venite o dovranno chiudere le porte!Avanti!" disse loro sperando che lo sentissero.Con o senza la magia,avrebbe combattuto.E poi...chissà.
 
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view post Posted on 1/5/2010, 13:36
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Dannati dalla carne, salvati dal sangue.

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Taldeer


Continuò a fissarlo, come mai il comportamento scontroso del mago che conobbe giorni addietro sulla strada per karin ora era scomparso? Come mai tutto quel chiedere perdono? Ovviamente le faceva piacere e in cuor suo sperava tanto di essere accettata da tutto il gruppo e quelle parole dette dall'uomo che non la sopportava erano un grandissimo inizio. Sperava che anche gli altri come Aster ed Arrka potessero accettare la sua presenza un giorno e chissà, forse il gruppo si sarebbe allargato comprendendo anche coloro che aveva incontrato assieme a Riesti, erano persone allegre e tranquille ora che ci pensava e si pentì per aver mostrato un po' di scontrosità nei loro confronti, ma non era in lei, la Divoratrice la stava distruggendo e non ragionava liberamente. Guardò il mago e sentì le sue parole.

"Aster!Arrka!Mork!Luin!Tornate nella fortezza.Ci stiamo organizzando per l'ultima resistenza qui dentro.Venite o dovranno chiudere le porte!Avanti!"

Taldeer decise che l'avrebbe aiutato, con grande fatica aprì la mente e prima che potesse essere invasa dalle menti delle ombre lanciò un forte impulso verso tutti i suoi nuovi compagni e le persone che aveva nominato Elmer, un secondo dopo la serrò nuovamente dalle ombre prima che la loro malvagità potesse ucciderla.
Aprì gli occhi e tornò a guardare le ombre in lontananza.

"amor mio...non posso alzarmi ora poichè il mio corpo me lo impedisce ma attraverso la magia che ti ho donato grazie allo smeraldo della mia spada sarò con te nello scontro e ti proteggerò anche se distante"
Sentì la voce di Riesti nella sua mente e il suo corpo essere avvolto da una strana sensazione, come se potesse percepire una sorta di abbraccio o un velo che delicatamente la copriva.
" Grazie amor mio, farò ciò che devo e tornerò da te " Gli disse amorevolmente e corse portandosi davanti ad Elmer. La lancia tornò a splendere di luce propria, una luce dorata che intensamente aumentava allungando la sua forma.

" La spada era spezzata, il grande principe cadde a terra e con lui cadde la speranza di vittoria. Ad uno ad uno gli altri novantanove principi morirono sotto i colpi delle armi corrotte dei nemici, ad ogni morto cadeva la speranza di un popolo, ad ogni spada divina che cadeva lontano dalle mani del suo possessore cadeva la furia e la determinazione di un popolo. " I pensieri di Taldeer entrarono nella mente di tutti coloro che erano lì, ombre e uomini senza alcuna differenza, lo scontro sembrò fermarsi. Taldeer cominciò a volteggiare in una danza complicata fatta di acrobazie lente e ben studiate, ogni movimento sembrava che sfidasse la gravità e il tempo.
Intorno a lei apparvero un centinaio di arlecchini e apparvero migliaia di creature scheletriche e cominciò un violento scontro. Le creature scheletriche sembravano fatte di metallo, le ossa erano lucide e argentate, impugnavano lunghe alabarde dello stesso metallo rilucente. Ad uno ad uno gli scheletri cadevano sotto i colpi teatrali dei cento arlecchini e Taldeer partecipava allo scontro con entusiasmo e fermezza. Improvvisamente la scena si fermò, ogni attore sembrava essere diventato una statua, mentre la figura di Taldeer cadde a terra tragicamente, mentre la lancia che impugnava cadde a terra spezzandosi. In quel momento la scena riprese a muoversi e uno alla volta ogni arlecchino morì sotto i colpi degli scheletri. In tutto questo incredibile spettacolo lo scontro tra le ombre e gli umani si era fermato, nessuno più capiva chi fosse ora il nemico. Lo scontro continuò finchè anche l'ultimo arlecchino cadde a terra e venne infilzato da uno degli scheletri.
" Ma quando ormai la speranza era svanita, le cento spade divine erano state distrutte e gli dei osservavano inorriditi la loro sconfitta qualcosa cambiò. La Lancia Splendente si riassemblò sotto le mani invisibili del dio Forgia e come la Fenice rinasce dalla cenere L'angelo Rosso fu destato e la sua furia si abbattè sul nemico. "
In quel momento una imponente colonna di luce rossa si schiantò al suolo sopra Taldeer e il cielo fu oscurato. L'energia pulsante della colonna spazzò via come cenere gli scheletri argentati ed in una esplosione di luce gli arlecchini morti e tutto il resto della scena svanì lasciando una figura in piedi al centro dello spazio fattosi di nuovo vuoto.
Taldeer aprì gli occhi e alzò lo sguardo verso le ombre, si sentiva cambiata, nuove energie la stavano invadendo. Si guardò le mani e notò che non aveva più il vestito multicolore degli Arlecchini ma aveva una armatura rosso scarlatto con bordature dorate. Si guardò il corpo e facendolo sentì qualcosa muoversi sulle spalle, si voltò a destra e a sinistra e rimase stupita. Vide delle piume rosse e arancioni scuro e solo dopo qualche secondo capì che erano ali. Non era solo una sensazione allora, era veramente cambiata in quel momento, la danza non era andata a finire come pensava, aveva avuto una piega diversa ed ora si ritrovava lo stesso corpo che ebbe quando uccise la Divoratrice. Era ancora stupita, non capiva come fosse accaduta una cosa simile e nel profondo sperò che fosse una cosa momentanea, anche se quella era la vera figura della sua anima.
Si guardò intorno e notò che lo scontro era ricominciato, alcuni soldati e alcune ombre ancora la guardavano ma la furia di poco prima era tonata ad imperversare davanti alla fortezza.
" Ma come..... " Si guardò intorno e vide dietro di se Elmer e più lontano la figura di Riesti e sorrise. " Come non mi interessa ora, in qualsiasi caso farò di tutto per portare in salvo questi soldati " Pensò e tornò allo scontro.
Finalmente dopo tanto pensare e attendere raccolse le ali e si mise a correre verso le file delle ombre. " Capitano! Porti via i suoi soldati! " Urlò mentalmente all'uomo sul drago che annuì ordinando la ritirata. I soldati si muovevano lentamente e coninuavano a combattere avvicinandosi alle porte.
Appena fu a pochi metri sbattè le ali per fare un balzo rapido e cominciò a lottare furiosamente, utilizzava le ali come lame e la lancia emanava scie di fuoco dorato ad ogni colpo.
 
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torf
view post Posted on 1/5/2010, 15:41




Elmer

Il mago osservò rapito la mutazione di Taldeer.
"Il potere alberga in lei.La sua anima è potente come potente è il suo cuore" disse una voce nella mente del mago.
Stupito scosse la testa e sguainò la spada.Molte ombre erano giunte davanti ai portoni della fortezza.
-Elmer,devo chiudere!- urlò un uomo.
-NO!Non chiudere!- ordinò secco falciando un nemico.
-Non posso mettere a repentaglio la vita di molte persone per quattro ragazzi!- urlò il capitano.Aveva ragione.
-Non chiuderai!O ti prometto che se non ti uccideranno le ombre,ti trasformerò in qualche insulso animaletto e ti farò divorare da un piccione!- urlò il mago.La minaccia ebbe effetto perchè il capitano impallidì e continuò a combattere.
Poi dietro di loro il suono di un corno.Tutti si voltarono.Venti cavalieri erano presenti ora nel cortile della fortezza.Leord e i suoi uomini rimanenti.
-Uomini del Lach!Siamo giunti fin qui sotto suggerimento di un grande mago!Eravamo riluttanti a lasciar le nostre famiglie ma lo abbiamo fatto!Abbiamo portato un pò di speranza qui,ma non è bastato!Ora vi chiedo di vendicare i vostri commilitoni caduti e di riaccendere la speranza!Un ultima carica!Fianco a fianco!Avanti soldati,marciate su quei mostri neri!- urlò Leord iniziando a galoppare.Uscì dalla fortezza e l'impeto della carica lo portò a travolgere molti nemici.Un urlo collettivo si alzò dai soldati che combatterono con rinnovato vigore.
-Ma si,se dobbiamo morire,che almeno ricordino che un branco di leoni cadde combattendo contro un esercito di lupi!- urlò lanciandosi fuori dai portoni aperti ed iniziando un nuovo combattimento.
-Vendetta!Vendetta!Vendetta!Riprendete ciò che è vostro!- urlò sfilando la spada dal petto di un nemico.
 
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Gigan
view post Posted on 2/5/2010, 18:25




Sthammer


<<vendetta! Vendetta! Vendetta!>>
Fiato gettato al vento. Dopo aver duellato con parecchi soldati decise di accelerare. Cominciò a trucidare guerrieri ad una velocità impressionante, e in pochi minuti fu davanti alle porte socchiuse. Il vecchio mago guidava la difesa. Se gli umani avessero fallito, le Ombre sarebbero entrate nel palazzo divenendo inarrestabili. Era però l'unico ad essere giunto fin lì. Tornò indietro e saltò sull'Ombra grande. Alzò la spada insanguinata e con un incandesimi riflettè con la lama la luce del sole per renderla rossa, in modo da farsi notare da tutti.
<<vendetta? Chi di voi è degno di pronunciare questa parola? Siamo noi i vendicatori, Tairis ci ha banditi decine di secoli or sono, noi siamo qui per riprenderci il mondo! Colui che vi parla è Sthammer Blu, il distruttore, e sappiate che Baulgir non sarà clemente con nessuno di voi! Il mondo cadrà per risollevarsi con noi vincitori, il mondo sta già cadendo!>>
I suoi doveri di Ombra erano prepotenti, dimenticò in un attimo la sua riflessione, e si lanciò sui soldati trafiggendo l'armatura di un cavaliere.
 
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view post Posted on 2/5/2010, 18:44
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Dannati dalla carne, salvati dal sangue.

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Taldeer

" Per il Grande Padre!! " Il suo urlo psichico penetrò nella mente delle ombre vicine come uno stridio e alcune di esse caddero a terra tappandosi le orecchie.
Taldder stava facendo roteare la lancia tutto intorno a se e ovunque colpisse fiammate di fuoco dorato esplodevano ferendo sempre più ombre.
Tutto ciò che sfuggiva alla sua arma veniva tagliato dalle ali che si fecero taglienti come un rasoio e le apriva a destra e a manca e le utilizzava anche come scudo, infatti oltre che essere taglienti sembravano diventate proprio resistenti come il metallo.
Fece un balzo e atterrò in mezzo a sei ombre medie, raccolse le ali e roteando su se stessa le distese recidendo il busto di quel gruppo di nemici, poi le chiuse di nuovo e si lanciò contro due ombre medie, prima di arrivare allungò la lancia e un fulmine dorato trafisse il petto di una delle due e proseguì la sua traiettoria passando in altri cinque corpi di ombre minori dissolvendole. Si avventò sulla seconda ombra media e con una serie di colpi diretti alle gambe che il nemico parò la distraette per trafiggerle il collo con un colpo secco e rapido, l'ombra si dissolse come tutte le altre che aveva ucciso con la magia della lancia ed essa stessa.

<<vendetta? Chi di voi è degno di pronunciare questa parola? Siamo noi i vendicatori, Tairis ci ha banditi decine di secoli or sono, noi siamo qui per riprenderci il mondo! Colui che vi parla è Sthammer Blu, il distruttore, e sappiate che Baulgir non sarà clemente con nessuno di voi! Il mondo cadrà per risollevarsi con noi vincitori, il mondo sta già cadendo!>>
Quella voce la sentì da lontano e percepì solo poche parole, tuttavia vide l'ombra grande e un uomo sopra di essa. Furiosa piantò la lancia a terra facendo scoppiare il terreno attorno a lei e le ombre presenti in un raggio di 2 metri furono scaraventate in aria dal'onda d'urto. Non si era creato un cratere ma il terreno era pieno di crepe che si illuminavano di una luce dorata. Si alzò in piedi e rivolse lo sguardo verso quell'ombra tanto diversa dalle altre.
" TU! La vendetta sarà solo mia, troppo a lungo il male sotto ogni forma ha inquinato queste terre, ora tu pagherai per tutti gli altri! " Il suo urlo mentale sfrecciò rapido verso la mente di Sthammer e si avvicinò lentamente ad egli mentre continuava a colpire le ombre che le si paravano davanti in una continua esplosione di fuoco dorato.

SPOILER (click to view)
Spero che sthammer abbia voglia di un piccolo scontro con l'angelo rosso ^^
 
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torf
view post Posted on 2/5/2010, 19:15




Elmer

Il mago stava già per lanciarsi su quell'ombra che aveva parlato quando vide Taldeer sfidarlo.
"Ma si,infondo io sono vecchio e ho avuto già i miei momenti di gloria.Spazio ai giovani!" pensò trafiggendo un'ombra.
-Combattete!Non badate a quell'ammasso di melma putrida,siete umani!Il coraggio alberga in voi,liberatelo!Combattete,fino alla morte!Molto tempo fa li scacciammo perchè invasero le nostre terre,ora ci invadono di nuovo!IO dico,scacciamoli ancora una volta!Morte!- urlò saltando su un'ombra media che gli dava le spalle e tagliandogli la gola.Menò un colpo a destra ed uno a sinistra,poi si ritirò per riprendere fiato.Il moncherino iniziò a sanguinare.Senza speranza provò a pronunciare la formula di guarigione ma non accadde nulla.Scoraggiato,ritornò in prima linea,sperando in cuor suo che un colpo di spada lo raggiungesse al petto.
"Taldeer,uccidi quell'essere viscido.Dona speranza agli uomini" disse il mago nella mente della mezzelfa.
-Avanti!Prendete sicura la piazza!Scacciateli per le strade!- urlò.Anche se in cuor suo avvertiva solo dolore e morte,era l'anima della resistenza.
-Avanti,scacciateli nelle vie e formate un muro di scudi per bloccare tutti gli accessi alla piazza!- urlò.Ad un certo punto,un grido di guerra.Il mago si voltò per vedere Ayden lanciarsi nella piazza,munito di lancia e spada.Una sfera di fuoco partì dalla sua mano andando a carbonizzare delle ombre.
-Avanti,avanti!Spingete!Non cedete terreno!- urlò.Pensò sbuffando ironicamente che durante quell'assedio aveva urlato quella frase almeno venti volte.
"Guerra.Sono gli ordini" pensò poi.
-Elmer!Sono troppe!Dobbiamo chiuderci nella fortezza- disse il capitano ad un tratto.Il mago lo guardò.Del sangue gli colava dalla bocca e dal naso e da un fianco.Stava combattendo valorosamente.
-Nossignore.Dobbiamo resistere.Stanno arrivando anche altri soldati.Da nord è appena arrivato un contingente di venti uomini e da sud uno di quaranta- disse trafiggendo un altro mostro.
-Cosa pensi di farci con sessanta uomini?Li ucciderai così facendo!- urlò uccidendone uno a sua volta.
"Non posso lasciare i miei amici in balia dei mostri.Devo dar loro del tempo!ASTER!LUIN!ARRKA!MORK!RITIRATEVI ORA!NON POSSIAMO PIU' ATTENDERE!" disse cercando le menti degli amici.Sperò che i quattro lo avessero udito,altrimenti per loro non poteva far più niente.
 
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Kay93_
view post Posted on 3/5/2010, 13:49




Continua da Karin :Entrata principale

Mentre percorrevano la strada per arrivare alla fortezza Arrka notò che LUin era nuovamente strana.Sembrava avesse unaa sorta di febbre..di certo stava soffendo,lei però non sapeva come comportarsi:quando si era preccupata per lei avevano litigato e quando aveva lascito da parte la preuccpazione Luin era quasi affogata..comiciva a essere confusa.Decise di chiedere una aiuto esterno,si accostò al fratello e parlò in modo da non essere udita dalgi altri "Luin sembra strana..non voglio turbarla ancora..puoi chiederle come sta?"

Mork

Si erano incamminati verso la fortezza quando Arrka gli chiese di verificare la salute di Luin,effettivamente la giovane maga non sembrava troppo in salute.çE poggiò una mano sulla spalla "Lui..ti senti bene? Non mi sembri molto in salute..." gli chiese preuccuapato e aspettò la sua risposta.In quel mmento la sua mente venne attrvaersata da un urlo di Elmer che diceva di ritirarsi,lui però voleva vedere cosa stesse accadendo "Voi andate via..io devo vedere" disse corredno verso la presenza di Elmer che aveva percepito con il pensiero
 
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Luithil
view post Posted on 3/5/2010, 14:02




Luin

Luin camminava dietro Arrka, in silenzio. Non si accorse subito della presenza di Mork di fianco a lei e saltò sul posto quando sentì la sua mano sulla spalla.
"No.. io.. non so.. credo di star bene di salute.. però.." non finì la frase, perchè Mork corse da Elmer e lei lo vide allontanarsi con la bocca crucciata.
 
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skulblaka95
view post Posted on 3/5/2010, 14:40




Aster

Non potevano più attendere, "devo dare supporto a Elmer e gli altri" si disse, poi prese la decisione, quale momento più adatto per usare il suo potere se non quello di salvare i suoi amici, colei che amava e altre centinaia di persone?
"Arrka, Luin, Mork, io vado avanti, serve supporto o cederanno, Arrka,prendi il comando degli uomini che ho portato dalle mura!", aveva infatti ordinato di seguirli ad un' ottantina di uomini, lancieri e spadaccini.
"Imperium tenebrae!" sussurrò, sentì un fremito e poi un acuto prurito sulla schiena quando le ali iniziarono a spuntare dalle scapole, ali nere come la notte, come la sua pelle, nero come il fuoco che lo avvolgeva il potere premeva da dentro il suo corpo, smanioso di uscire, la trasformazione acuì i suoi sensi, sentiva il fragore delle armi a poco di distanza, sentiva l'odore pungente del sangue , sentiva chiaramente le coscienze dei soldati che combattevano, percepire la loro paura era come sentirla propria, era ancora cosciente ma la coscienza del demone sopito dentro di se che voleva prendere il controllo.
"vado!" disse spiccando il volo, poco dopo si librò nell'aria, e dopo un paio di minuti di volo arrivò al luogo dello scontro, ridusse l'apertura alare e si affiancò agli alleati, le ombre premevano contro i soldati che arretravano cercando di tenerle a bada, estraendo Freoh dal fodero si avvicinò a Elmer e gli disse "Gli altri stanno arrivando con un manipolo di uomini,sono poco distanti", vedeva che i soldati erano spaventati dalla sua forma di demone, ma a lui non interessava, si scagliò sulla prima ombra media squarciando l'armatura e la "carne" della creatura, uccidendola all' istante un paio di frecce lo raggiunsero ma l'aura infuocata che lo avvolgeva le respinse, "Avanti!" disse ai soldati per incoraggiarli e avanzò vero l'avversario seguente.
 
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anaklusmos
view post Posted on 3/5/2010, 17:24




Ashamyru

Rimase immobile alucni secondi, la lama della katana affondata nella carne di Redart, che lo guardava allibito, sempre più bianco, quando Briget gli corse incontro, tolse la spada dal corpo del mezzelfo,ormai svenuto e in fin di vita, senza dire nulla lo prese sottospalla insieme a Briget e corsero verso la fortezza, che ormai sembrava l'unico luogo sicuro, Ashamyru sperava che il sigillo funzionasse e così fu;Redart aveva ripreso il suo aspetto normale e Ashamyru non avvertiva più la presenza in lui. era libero.
Perfino Redart sembrava sollevato, eppure la ferita era terribile e perdeva moltissimo sangue.
<<se non fosse stato anche un drago sarebbe già morto>> pensò Ashamyru addolorato da quello che aeva fatto, mentre correvano via cominciò a recitare alcune formule di guarigione, soprattutto per bolccare l'emorragia, col passare dei minuti il sangue iniziò a rallentare fino a smettere di uscire, anche se la ferita c'era ancora.
<> ansimò l'elfo, era stanco dopo tutta quella storia, ma non rallentò e continuò a correre.
 
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Chiaretta Namikaze
view post Posted on 3/5/2010, 19:27




Briget guardò lo sciamano aiutare Redart. Subito pensò a come aiutare e posò la mano libera sulla ferita del ragazzo. Un piccolo strato di ghiaccio la cosparse, fermando solo temporaneamente l'emorragia, permettendo al gruppo di spostarsi piu velocemente verso i portoni. C'era tantissima gente lì intorno che continuava a combattere. Non potevano fermarsi, dovevano portare al sicuro Redart, poi sarebbero tornati a combattere in prima linea con gli altri.
 
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anaklusmos
view post Posted on 3/5/2010, 20:06




Ashamyru

Finalmente arrivarono in vista dei cancelli, era pieno di gente ma nessuno badò a loro, < disse indicando un posto riparato lontano da sguardi indiscreti, lo adagiarono a terra, Redart aveva gli occhi chiusi e faceva strane smorife in preda al dolore, il sangue si era quasi completamente arrestato, ma la ferita era ancora aperta, si poteva scorgere il cuore che batteva debolmente, <<andate a combattere, io devo occuparmi di lui, immediatamente>> disse Ashamyru all'elfa.
si inginocchiò vicino a Redart e pose le mani sopra la ferita, inizò a recitare un lungo incantesimo di guarigione, la sua cantilena durò ininterrotta per moltissimi minuti, eppure la ferita aveva appena iniziato a richiudersi, <<troppo grave>> sibilò l'elfo.
Si slegò la bandana dal collo, Kurowa vicino a lui osservava la scena silenzioso e immobile.
Ashamyru distese la bandana ben tesa sulla ferita, poi prese il piccone e con la parte affilata si tagliò la parte dell'avambraccio tra il polso e l'incavo del gomito, non troppo profonda ma abbastanza per permettere al sangue di fluire continuamente.
<<ashmayru che diavolo fai?>> esclamò KUrowa allarmato.
<<con il mio sangue l'ho purificato e con il mio lo guarirò>> rispose l'elfo leggermente scosso.
Ashamyru pose il braccio sopra la ferita in modo che il sangue che colava si infilasse nello squarcio sul petto di Redart, dopo un po l'elfo tolse il braccio e coprì la ferita con la bandana recitano brevi parole, la bandana si illuminò di verde e tornò normale, per molti altri minuti Ashmayru fece quest'operazione altre sette volte, alla fine gli girava la testa per il sangue che aveva perso, ma constatò soddisfatto che la ferita era completamente rimarginata, almeo dentro, fuori era rimasto solo un lungo taglio, ma poteva spettare, bastava solo fasciarlo.
l'elfo si guarì il braccio e sedendosi pesantemente a terra infilò una mano nella sacca, cacciò una corta foglia carnosa e rosso scuro, la masticò rapidamente, era dolciastra, terribile.
<<non dovresti consumare così tante erbe speciali in così poco tempo>> disse Kurowa.
<<è necessario>> disse Ashamyru, sentendosi rinvigorire le membra, il suo sangue si era ripristinato, alzandosi trascinò Redart a peso morto vero una casa mezza distrutta al buio.
<<tornerò a prenderti>> disse l'elfo e corse via.
 
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Gigan
view post Posted on 5/5/2010, 17:05




Anthera



Erano arrivati in prossimità delle mura. Le Ombre parevano infinite. Ad Anthera toccò attaccare anche con la torcia, invece di usarla solo per neutralizzare le creature definitivamente. Lo sciamano portò Redart in un posto isolato mentre lei e Briget continuavano a combattere. Al centro della piazza, poco distante, si ergeva una gigantesca Ombra, sulla cui spalla sembrava distinguersi una figura umana. Si era distratta di nuovo. Pagò l'ala destra. Un'Ombra media armata di ascia le squarciò la membrana, una ferita più lunga di quella sull'ala sinistra. Ora erano entrambe fuori uso. Mentre il sangue gocciolava debolmente, lei tratteneva a stento le lacrime.
Le mie ali... Le mie bellissime ali...
è questo che sono le ali per un mezzodrago. Rappresentano la propria anima, la propria misteriosità, la propria bellezza. Strapparle significa strappare un cuore, lacerarle significa ferire uno spirito nel profondo. Un emblema dal senso profondo, che nessuno capirà mai se non Anthera. E ora le Ombre le avevano rovinate. Le sue ali. Le sue bellissime ali. Le avrebbe riportate com'erano prima con l'incantesimo, ma se la locanda fosse stata distrutta avrebbe dovuto sopravvivere con quel peso addosso fino al prossimo ritorno a Golas, dove crescevano le uniche piante che fornivano l'unguento. Cominciò a battersi più rabbiosamente, e senza accorgersene stava avanzando tra la massa di Ombre, aprendo un varco che Briget e suo figlio avrebbero fatto bene a sfruttare subito. Era faticoso, tanto, ma ce la stavano facendo. Una via per il palazzo di Karin.
 
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314 replies since 6/4/2010, 21:17   2104 views
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