| Tsamiyu
Guardò la luna e si accorse dell'oscurità, non ci aveva fatto caso, stava pensando alle battute di caccia, accidenti quanto gli mancava un vero scontro, sentire l'adrenalina che non ti fa stare fermo, le braccia che bruciano dalla fatica e la spada che sparge sangue ovunque, le fauci che spezzano arti e azzannano colli, i dolori delle contusioni sulla coda che continua a scalciare spezzando alberi e ossa mentre la punta trafigge qualsiasi cosa. Aveva tanta voglia di lottare e quelle cinque ombre che aveva ucciso quel giorno gli avevano risvegliato l'animo selvaggio rimasto assopito dai viaggi monotoni, passati a osservare paesaggi e a pensare,non era una cosa da guerriero, non era una cosa da cacciatore, ma soprattutto non era una cosa da lui, era gentile e socievole, questo era vero, ma era il più bravo tra i cacciatori del suo villaggio, più volte vollero proclamarlo cacciatore alfa, ma in cuor suo sapeva che la sua natura l'avrebbe portato ad allontanarsi dai suoi amici, per questo motivo non aveva mai accettato, se l'avesse fatto ora che era andato via sicuramente si sarebbero create dispute che avrebbero mandato in rovina il villaggio. "Tsamiyu, non ti fermi per riposare?" La voce di Lisse ruppe il silenzio della notte dolcemente, Tsamiyu la guardò, i suoi occhi gialli riflettevano la luce della luna e sembravano luminosi mentre la sua pelle si era fatta scurissima, su delle tonalità sul blu scuro e nero, capitava ogni notte, era una questione di mimetismo criptico, come i camaleonti che cambiano colore per mimetizzarsi meglio. < Le ombre possono essere dietro di noi ancora, penso di andare avanti e dormire quando fa giorno, tu vuoi dormire? Se vuoi dormire ci fermiamo. > Disse tornando a guardare davanti, la sua vista gli permetteva di vedere bene al buio e vide che davanti a sè vi erano alcuni laghi e una prateria che si perdeva all'orizzonte affiancata da alcuni piccolo boschi, probabilmente vi erano ancora alcuni giorni di marcia, prima di arrivare a Netra.
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