La prigione

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Kay93_
view post Posted on 1/8/2010, 12:56




Arrka

Mork stava provando ad aiutarla ma il masso era troppo ggrande.Lei continuava a guaire spaventata e per il dolore.All'improvviso la sentì: le creatura.Era dietro di loro.Abbaaiò un paio di volte.Ora si sentiva impotente.Mork si voltòa guardare la creatura senza poter fare nulla.All'improvvisso aRrka sentì la presenza di una forte energia vicino a lei e temette che le fosse stato fatto qualcosa.Un secondo dopo però il masso elpose e la sua zampa fu libera.Guaì di gioia.Pra poteva scappre anche se aveva la zampa rotta.Incitò Mork a scappare ma vide che ilfratello aveva gli occhi fissi sulla creatura.

Mork

La creatura aveva aiutato sua sorella.Dunque non era una minaccia per loro.Tuttvaia non sembrava neanche amica.Ma ora Mork gli era grato.Fu per questo che non corse subito via.Alle spalle della crautera un'ombramedia,armata di una spada affialta stava per trafiggerla.Con un ringhio furibondo MOrk balzò alle spalle della creatura e attrrò sull'ombra.Quella alzò la spada per difednersi ma Mork la afferrò con i denti e la scagliò via.Dopochè con un artigliata ina faccia uccise l'ombra.Non la morse,sapeva che erano disgustose.Sì voltò veros la creatura e la guardò negli occhi come per dire "ora siamo pari" poi abbaiò ad Arrka e insieme uscirono dalla prigione.
 
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view post Posted on 1/8/2010, 13:42
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Dannati dalla carne, salvati dal sangue.

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Khastiana

Si era fatta talmente prendere dai ricordi e si era talmente concentrata per distruggere quel masso che non si era accorta di un'Ombra alle sue spalle che tentò di ucciderla con la sua spada. Il mannaro grosso però se ne accorse e con un lungo balzo le saltò addosso per poi ucciderla. In quel momento Khastiana era leggermente confusa e disorientata, ma qualche attimo dopo capì cosa era successo. Gli occhi della creatura erano profondi, un netto contrasto con quelli luminosi di Khastiana ma sembravano comparararsi in quell'istante. Come bene e male che non esistono senza l'altro sembrava che i due sguardi creassero una certa reazione nello spazio tra le due creature. Il mannaro la superò e corse verso l'uscita con quello più piccolo. Era ferito ad una zampa, Khastiana vedeva chiaramente quanto zoppicasse.
< Andiamo > Disse tra se e se e si mise a correre verso l'uscita.

Una volta fuori si guardò alle spalle e vide la prigione crollare a pezzi dall'interno, sembrava di assistere ad un'implosione. Il trambusto creato avrebbe attirato le ombre di tutta la fortezza, doveva uscire subito da lì. Si avvicinò ai cancelli e vide che i prigionieri erano gia spariti tutti, avevano fatto bene, in quel momento erano liberi e dovevano seguire le vie del loro destino.
Khastiana si fermò poco oltre i cancelli e si voltò. Non sapeva bene il motivo, ma sentiva il bisogno di aspettare i due mannari. O per lo meno, se fossero usciti da quella parte l'avrebbero vista lì, ferma ad aspettarli. Altrimenti niente, avrebbe proseguito per la sua strada.
 
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Gigan
view post Posted on 2/9/2010, 21:06




Sthammer

<<prigionieri in fuga! Prigionieri in fuga!>>
<<stanno fuggendo! I mannari! C'è un Etereo con loro!>>
Anche gli umani. Piccole creature desiderose di troppo potere. Unirsi alle Ombre cosa avrebbe cambiato? Rimanevano ciò che erano, illusi. E si era illuso anche lui, uccidendo, massacrando, conquistando, distruggendo, obbedendo, e ora si chiedeva il perchè. Cominciava a odiare i propri padroni, l'arroganza di Hell, che fu solo la causa della sua morte, l'orgoglio delle Ombre, il potere di Baulgir. Ma ora basta, l'avrebbe fatta finita. C'erano solo due possibilità: uccidersi o ribellarsi. Sarebbe andato contro i propri creatori? Loro avevano plasmato non un esercito da conquista, ma un esercito di morte. Ma lui, lui non era così. C'era una luce, piccola, dentro di lui da sempre. E ora era esplosa. I fuggiaschi dovevano salvarsi, e lui avrebbe fermato le Ombre dall’interno. Perché lui non era un’Ombra vera. Lui era un esperimento riuscito male. Lui era…

Baulgir è davanti alla tavola di legno, fissa le catene che di lì a poco tratterranno un corpo. È il primo esperimento di quel tipo, un nuovo sistema per evocare le Ombre. È impaziente, comincia a tamburellare con le dita sul marmo freddo del muro. Ecco che, quando sta per mollare un pugno di rabbia sulla parete, entrano i sacerdoti evocatori. Sono vestiti di nero e sono tre. Il primo è calvo, e ha una cicatrice rosso sangue che va dall’occhio sinistro all’orecchio. Il colore di quell’occhio è cambiato. L’ultimo trascina dietro di sé un uomo legato. Viene sbattuto sul tavolo e tenuto fermo con forza, mentre viene legato alle catene. Baulgir lo osserva. Ha i capelli raccolti in una coda, una fascia sul braccio sinistro, indossa stracci di abiti coloratissimi. Ed è un elfo.
<<attendiamo il vostro ordine, mio signore.>>
Il re delle Ombre alza una mano verso l’elfo e la illumina di un bagliore viola. Lo sciamano si contorce dal dolore mentre si accende una piccola aura blu. Poi Baulgir chiude la mano.
<<procedete all’estrazione dello spirito.>>
Un sacerdote, il più giovane, sembra contrario.
<<mio signore, le ricordo che gli sciamani sono emissari del bene. Se convogliamo lo spirito nel corpo dell’Ombra lei sa cosa può succed…>>
Non finisce la frase. Cade a terra pallido e senza respiro.
<<non mi importa>> dichiara Baulgir <<e ne abbiamo già parlato. Procedete, o i prossimi sarete voi.>>


Seppe che fare. Impugnò la spada e iniziò a massacrare le Ombre che si trovava davanti. Più avanzava verso i cancelli e più sentiva un desiderio di giustizia crescere dentro di sé. Nella prigione era il caos più totale, perché gli umani fedeli a Baulgir non sapevano più chi era l’amico o il nemico. Notò i fuggiaschi. L’Etereo sopra un muro e i due mannari che lo seguivano. Decise di andare da loro. Non l’avrebbero mai accettato, ma lui prima gli avrebbe rivelato tutti i segreti delle Ombre. Poi, si sarebbe tolto la vita da solo. Sarebbe morto come meritava.
 
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Kay93_
view post Posted on 4/11/2010, 21:33




Arrka

Ora c'era qualcos'altro oltre alla Creatura. Un ombra,Arrka ne era certa. Eppure aveva qualcosa di diverso,si voltò e vide che quell'ombra che aveva sentito arrivare stava massacrando le altre,poi cominicò ad avvicinarsi a loro. Non sapeva bene come reagire,tuttavia piegò le orecchie indietro e ringhiò
 
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Gigan
view post Posted on 12/11/2010, 21:28




Sthammer

Il lupo lo fissava. Lo fissava con occhi strani, non sapeva se attaccarlo o meno, ma era in posizione d'attacco e sarebbe scattato ad ogni minimo segnale d'allarme. Infilzò un'Ombra alla sua destra e rinfoderò la spada, guardò dritto negli occhi il lupo e s'incamminò verso di lui. Anzi, era una lupa, lo capiva dal portamento del corpo, era più magra, minuta ed aggraziata rispetto all'altro licantropo. Non che fosse però piccola di suo. Al garrese arrivava al gomito di Sthammer, quindi con la spada nel fodero sarebbe stata una battaglia persa.
Uccidimi, se vuoi, forza! Uccidi l'Ombra che devastò Karin. Nulla deve rimanere di me. Nemmeno questa.
Strappò la custodia della spada dalla cintura e la gettò a terra, si tolse l'elmo e buttò anche quello. In preda alla disperazione e al desiderio di suicidio si inginocchiò a terra. Poi si portò una mano al viso. Qualcosa di bagnato gli scorreva giù dagli occhi.
 
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view post Posted on 14/11/2010, 21:39
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Khastiana

Finalmente i due mannari apparirono alla vista di Khastiana e si stavano dirigendo verso di lei, ma ad un certo punto si fermarono e il mannaro più esile cominciò ad osservare un atteggiamento aggressivo, verso qualcosa che Khastiana non riusciva a vedere.
" Che cosa sta succedendo? " Pensò Khastiana preoccupata, forse avevano deciso di rimanere lì a lottare? O forse era apparso qualche nemico abbastanza pericoloso da ottenere l'attenzione dei due mannari? L'avrebbe scoperto immediatamente e corse verso di loro, fino a fermarsi a pochi metri da loro. Davanti ai tre si stava avvicinando un'ombra: era molto potente, ma aveva qualcosa di diverso dalle altre, ciò che colpì maggiormente Khastiana era il fatto che stava massacrando altre ombre e gli uomini che erano alleati con loro. " Ma cosa...? " Khastiana non sapeva cosa pensare, non riusciva a credere a ciò che stava vedendo; un'ombra che uccide altre ombre, non poteva essere vero, doveva esserci un uomo sotto quella grossa armatura che portava, eppure gli occhi rosso fuoco tradivano i suoi pensieri e le davano la certezza che non potesse essere un umano. Ne fu più convinta quando egli si tolse l'elmo dalla testa e scoprì la sua vera identità, era un'ombra, senza alcun dubbio.
Gli occhi di Khastiana passarono dai mannari a quell'ombra, senza riuscire a trovare una soluzione per la situazione, sembrava addirittura complicarsi sempre di più; non sapeva se avesse dovuto balzare verso quell'ombra per mozzarle la testa con un colpo secco, o prenderla per portarla via da quel luogo, lontana dai suoi simili, da coloro che non erano come quell'essere. Le sembrò di sentirlo piangere con le mani sul volto, anzi, dopo alcuni istanti si rese conto che stava realmente piangendo; in quell'attimo ogni convinzione di Khastiana crollò, la sua convinzione che tutte le ombre fossero sanguinarie e crudeli, nell'istante in cui i singhiozzi di quella che si trovava davanti arrivavano alle sue orecchie, cadde rovinosamente, lasciandola spiazzata e senza la capacità di prendere una decisione. Provava compassione per quella creatura, in quel momento più vicina ad un essere umano di Khastiana.
L'etereo guardò i due mannari, cercando il loro sguardo e cercò di comunicare telepaticamente con loro.
" Decidete voi per la sorte di quest'ombra, io non ne sono in grado " Disse loro, trasmettendo parte della sua angoscia e della sua confusione che stava ancora demolendo ogni sua convinzione, forse da quel momento non avrebbe più combattuto contro le ombre come faceva prima. Rimase poi ferma, in attesa della reazione dei due mannari e tornò a guardare l'ombra davanti a lei e disattivò le sue lame psioniche.
 
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Kay93_
view post Posted on 14/11/2010, 22:42




Arrka

L'Ombra si era arresa,stava prona davanti a lei completamente disarmata.Emetteva dei singhizzi silenziosi e le lacrime le bagnavano il volto. Arrka era confusa:le ombre fino a quel momento erano state sue nemiche...ma questa non sembrava una minaccia.Smise di ringhiare ma continuò a guardare l'ombra con le orecchie ben dritte e l osguardo attento." Decidete voi per la sorte di quest'ombra, io non ne sono in grado " il messaggio mentale le arrivò improvviso facendola sussultare.Capì che proveniva dall'essere che aveva aiutato lei e Mork,la sua confsione però aumentò sempre di più,guardò il fratello in cerca di aiuto.

Mork

L'ombra "buona" era davanti a loro in una posizione di resa e completamente indifesa.Se avesse voluto farla a pezzi avrebbe potuto farlo anche subito..eppure non lo desiderava. Arrka lo guardò cercando una risposta su come comportasi.Mork riflettè un attimo: Arrka era ferita,lui aveva poche energie oramai.Non era il caso di sprecarle per un essere non pericoloso.Fece capire ad Arrka che era melgio andarsene lasciando in vita l'obra,infine gettò a quest'ultima uno sguardo sprezzante per essersi arresa così,dopodchè si incamminò allontanandosi dalla prigione e aiutanto Arrka a camminare
 
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Gigan
view post Posted on 15/11/2010, 16:49




Sthammer

Se ne stavano andando. In fondo facevano bene. Lasciare un'Ombra nella sua umiliazione a morire sul campo di battaglia che fu la sua casa, il luogo in cui poteva mostrare tutta la propria rabbia e la propria mancanza di moralità. Ma non potevano andarsene, loro erano insieme ai salvatori di Karin. E tra loro c'erano la mezzodrago, l'Angelo, tutti coloro che erano riusciti a respingere l'attacco di Hell, che era miseramente morto. Doveva fermarli, anzi, lasciarli andare, ma almeno parlargli, spiegare il perchè di tutto ciò, il motivo vero per cui Baulgir aveva chiamato a sè le Ombre. Raccolse la spada e l'elmo. Era una storia troppo importante. I salvatori di Tairis dovevano esserne al corrente.
 
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view post Posted on 15/11/2010, 19:14
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Khastiana

I mannari avevano preso la loro decisione e cominciarono ad allontanarsi dall'ombra, verso l'esterno della città; forse Khastiana avrebbe dovuto seguirli, di certo sentiva un certo legame con quelle due creature, un qualcosa che non aveva mai provato prima, ma forse loro non percepivano la stessa cosa nei suoi confronti. I due mannari diedero le spalle all'ombra, ancora inginocchiata e piangente; povera creatura, si vedeva che era veramente pentita. Khastiana dedusse che fosse un membro alquanto importante all'interno dell'esercito di Ombre, forse un generale, e di sicuro aveva fatto tante cose terribili, in quel momento probabilmente se ne stava rendendo conto. Ma quello che più stava confondendo Khastiana era il dubbio che le Ombre potessero avere una coscenza, nascosta sotto le brutalità che erano costrette a fare dal loro signore; forse non nascevano come Ombre, forse erano un brutto esperimento, condotto e concluso da un folle tiranno con manie di grandezza.
Khastiana decise di lasciarlo andare e rispettare la scelta dei mannari, ma proprio quando stava per dare le spalle all'Ombra, essa si rialzò ed impugnò nuovamente le sue armi. " Dovevo immaginarlo! Era una farsa! " Pensò Khastiana, colpevolizzandosi di essersi lasciata impietosire e scuotere da pensieri infondati e ridicoli. Si voltò per fronteggiare l'ombra senza dire qualcosa ai mannari ed attivò sia lo scudo che le lame psioniche, pronta a duellare con il nemico.
 
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Gigan
view post Posted on 16/11/2010, 16:10




Sthammer

Perchè voleva ancora combattere? Non aveva più senso. Era vinto, si era arreso, non rimaneva che consegnarsi al nemico. Già, nemico. Chi era ora il vero nemico? Le Ombre da cui stava fuggendo e che gli avevano donato quella effimera energia condannata che chiamava vita oppure le creature che aveva davanti che bramavano di ucciderlo? Ormai per lui era finita, era finita qualcosa di più che la sola esistenza. Non voleva più sentir parlare di Tairis, di città assediate, ma avrebbe lasciato questo mondo a degli eroi che dovevano conoscere i precisi piani delle Ombre. Si rimise l'elmo in testa e gettò la spada ai piedi dell'Etereo.
<<mi arrendo. Avete vinto. Uccidimi, se vuoi, ma prima ho da parlarti.>>
 
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Kay93_
view post Posted on 17/11/2010, 20:35




Arrka

Si erano lasciati alle spalle l'Ombra e l'altra creatura e aveano attraversato la città,le urla degli abitanti spaventati continuavano a risuonarle nelle orecchie ma non aveva tempo ne forza per fermarsi.Finalmente le vide: le porte della città! Erano quasi liberi. Due ombre molto robuste eranop ai lati delle porta,armate di pesanti lance.Avvicinando Arrka ringhiò il più minacciosamente possibile,sperando di spaventarle. Quelle si misero il posizione da combattimento ma subito dopo Mork emise il verso più spaventoso mai sentito e quelle batterono in ritirata. Con un colpo di fianchi spalancarono una delle ante e uscirono
 
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view post Posted on 17/11/2010, 21:56
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Khastiana

L'ombra aveva lasciato cadere la sua spada a terra, di nuovo un segno di resa ma questa volta sarebbe stato vero? " Era meglio tenerla " Pensò Khastiana e si scagliò contro il nemico, pronta a colpirlo sul collo con una delle sue lame psioniche, ma si fermò all'improvviso, interrotta dalle parole dell'ombra.

<<mi arrendo. Avete vinto. Uccidimi, se vuoi, ma prima ho da parlarti.>>

Si arrendeva veramente così facilmente? No, non poteva essere possibile, avrebbe portato il suo contrattacco non appena ne avesse avuto l'occasione, però non poteva ucciderla, non nel momento in cui mi voleva parlare, forse di cose importanti. Rimasi ferma a pochi metri da lui, con il braccio destro alzato verso il cielo, la lama bluastra sfrigolava e scoppiettava come la legna sul fuoco. Cosa doveva fare? La scelta più logica sarebbe stata quella di porre fine al suo attacco e uccidere quell'infima creatura, ma le sue parole potevano rivelare addirittura cose importanti per la guerra contro le ombre, avrebbe avuto la possibilità di porre fine alla guerra o di dare quelle informazioni a chi lo poteva fare. Prese la sua decisione infine, e abbassò il braccio, distanziandosi di qualche passo dal nemico, pronta ad attaccarlo in caso di necessità.
" Parla, dunque. " Disse all'ombra tramite contatto telepatico, il suo unico modo di comunicare.
I mannari intanto erano scappati dalle mura, forse in direzione di una via di fuga, Khastiana avrebbe voluto seguirli, ma probabilmente li avrebbe incontrati più avanti, sentiva che prima o poi si sarebbero rivisti.
 
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Gigan
view post Posted on 18/11/2010, 15:50




Sthammer

Provò a riflettere un attimo. Non poteva parlare in quel luogo. Dovevano allontanarsi e allora avrebbe confessato tutto ciò che sapeva. Le Ombre potevano percepire quando qualcuno le tradiva. Per questo voleva allontanarsi il più possibile, per lasciare tempo all'Etereo di scappare e vedersela lui stesso con loro.
<<non posso parlare qui. Ci sentirebbero, si concentrerebbero tutte qui, non avremmo speranze. Dobbiamo allontanarci. Quando saprai, loro correranno da me per uccidermi. Tu devi sapere perchè se Baulgir continua nel suo intento distruggerà tutto ciò che è conosciuto, perfino lui stesso.>>
Alzò le mani in segno di resa.
<<tieni la spada, ma sbrigiamoci. Loro non tarderanno ad accorgersene.>>


Vikhem (già, grande ritorno!)

Durante la battaglia nella foresta aveva perso il drago bianco. Sapeva che se la sarebbe cavata, purtroppo aveva perso un grande amico, ma prima o poi si sarebbero incontrati di nuovo. Il caos che regnava nel paese di Netra era indescrivibile, per questo si erano persi di vista. E si era diretto lì, alla prigione di Falan caduta in mano alle Ombre. Dopo l'incontro col drago bianco aveva smesso di scappare. Si era reso conto della flaccida resistenza che gli umani opponevano alle Ombre, toccava a qualcun altro combatterle. Puntò un luogo affollato, chiuse le ali e atterrò con forza schiacciando tre Ombre sotto le zampe. Poi iniziò ad artigliare le altre riducendole a brandelli informi. Dilaniava, uccideva, era in preda ad una strana euforia e avrebbe voluto annientare il suo nemico quello stesso giorno. Il tempo della vendetta era iniziato.
 
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view post Posted on 26/11/2010, 22:13
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Khastiana

L'ombra che si innalzava dinanzi a Khastiana dichiarò la necessità di allontanarsi da quel luogo, poiché, a suo dire, le altre ombre avrebbero percepito il suo tradimento e sarebbero accorse per ucciderla. Khastiana valutò bene la situazione, il carico di informazioni che sembrava avere quell'ombra era molto importante, avrebbe avuto la possibilità di apprendere certi tipi di segreti utili contro Bauglir e le sue truppe.

<<tu devi sapere perchè se Baulgir continua nel suo intento distruggerà tutto ciò che è conosciuto, perfino lui stesso.>>


Quell'affermazione l'aveva lasciata perplessa, ma allo stesso tempo pensò a quanto potesse essere importante proteggere quella creatura malvagia il tempo necessario affinché svuotasse il sacco, permettendo all'eterea di fare proprie le sue dichiarazioni. Khastiana decise, così, di affrettarsi ad uscire dalla città, continuando a muoversi finché non avesse deciso di trovarsi al sicuro, però avrebbero dovuto combattere.
" Bene, come voi tu. Seguimi senza fare stupidaggini, indipendentemente da quello che hai da dirmi ti ucciderei se provassi ad attaccarmi. Ok? Andiamo" Disse Khastiana e prese la spada lasciata a terra dall'ombra per poi lanciargliela incontro, affinché la afferrasse, infine attivò lo scudo psionico, una lieve distorsione dell'ambiente attorno all'eterea e su se stessa poteva essere notato solo da un osservatore attento. " Prendi, ti servirà per uscire " Disse all'ombra mentre le consegnava la spada, poi attivò le sue lame psioniche che apparirono sfrigolando come due lingue di fuoco e cominciò a correre verso l'uscita della città, cercando di evitare il più possibile lo scontro, ma non si lasciò scappare quelle ombre che si misero sulla sua strada.
 
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Gigan
view post Posted on 11/1/2011, 17:27




Anthera

La prigione. Si ricordava ancora quando ci era stata qualche anno prima. Una cosa da nulla, l'avevano messa dentro per un furto. In due giorni, prima che finisse la pozione, neutralizzò le guardie e si ritrovò sulla riva del fiume prima che avessero iniziato a cercarla. Quella volta aveva agito con fermezza ed eccezionale efficenza, ma ora era diverso. Ora la costruzione nera bucherellata da fori sbarrati e coperti di ruggine la chiamava, lei doveva entrare là dentro e combattere. Sorrise quando sentì un fruscio dietro la sua coda. Senza girarsi parlò.
<<sai, la chiamavano La Giustizia Eterna, o anche il Dedalo dei Dannati. Qui è dove le anime dei mercenari, dei banditi e dei criminali della peggior specie riposano senza pace. Sei instancabile, cosa cerchi?>>
<<c'è un motivo per cui hanno preso la prigione.>> disse Arne sbucando da un albero e atterrando silenziosamente a terra.
<<anime. Gli servono anime per creare nuove Ombre. Quelle create dalle anime umane sono più potenti. Tre mesi fa hanno occupato l'edificio, corrompendo gli umani, uccidendo tutti i prigionieri e aumentando le entrate di detenuti. Ora si sono mostrate.>>
Anthera scosse la testa. Tutto questo per cosa? Le Ombre non avevano emozioni, non avevano cuore. Erano solo fatte di quella materia nera e riprovevole che si incollava alla lama ogni volta che la si affondava. Ma allora cosa spingeva Baulgir a fare tutto questo? Perchè era bramoso di morte e uccideva tutte le creature di Tairis, partendo dalle più innocenti? Ma non era tempo per pensare. La prigione la chiamava. Era là, che si ergeva su delle fondamenta nere che sembravano fondersi col sangue delle Ombre e assorbirlo come radici di un albero. Sguainò la spada e iniziò a correre. Arne la seguì senza scomporsi.
 
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34 replies since 22/6/2010, 20:35   226 views
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