La costa

Arrka e Mork

"Tieni e non perderlo" le disse Anthera,lei la guardò dapprima sorpresa,poi con gratitudine "Grazie,davvero. Alla prima città comprerò una nuova spada e ti restituirò questo pugnale esattamente come stai facendo tu ora". Guardò poi Mork con preocupazione,anche lui era disarmato "Non preuccuparti,so come cavarmela" le disse lui con voce ferma cercando di tranuillizzarla

Anthera

Le uscì fuori un sorriso spontaneo. Non apprezzava il dono della condivisione da molti anni, sempre a vivere da sola, chiusa in sè stessa. Quel gesto significava molto. Perchè ormai non era più la sua guerra, era la guerra di tutti, era la guerra del mondo contro Bauglir. Inspirò quell'aria nuova, carica di speranza, e per un'attimo sentì che, qualunque cosa fosse accaduta, ce l'avrebbero fatta. Comunque.

Eogan

Il mago si grattò il mento pensando al fatto che i fratelli non erano provvisti di armi. Poi ad Arrka venne ceduto il pugnale dalla lama viola. Tuttavia Mork era ancora privo di armi.
-Hey, guerriero!- esclamò allora il mago colpito dal gesto della neo compagna -Prendi questa. Era la spada di mio padre, Elmer, che suppongo tu conoscevi. E' tutto ciò che mi rimane di lui ma qui tu sei il guerriero ed io il mago, potrò farne a meno per il momento. Custodiscila bene- disse con una pacca sulla schiena al compagno -Su, forza, in marcia. La strada non è certo breve e già siamo abbastanza stanchi- disse Eogan mettendosi di fianco a Luin e passandole un braccio intorno alle spalle.

Luin

La ragazza salutò entusiasta Anthera, era da tanto che non si vedevano, e come al solito la giovane donna non si smentiva mai! Generosa come sempre!
"Bravo Eogan, sei un vero cavaliere." sussurrò sorridendo, quando lui le passò un braccio attorno alle spalle, ammiccando ironica all'iroso cavaliere presente.
"Allora signori, in marcia!"

Mork

Eogan gli aveva ceduto la spada,nonostante lo conoscesse da pochissimo. Era veramente ammirato,quasi commosso dal gesto "Grazie. Non lo dimenticherò"

Eogan & Balinor

Il mago sorrise mentre il guerriero lo ringraziava, e con una scrollata di spalle, tornò accanto a Luin.
-Bravo Eogan, sei un vero cavaliere- esclamò con ironia la maga sbeffeggiando il cavaliere.

Balinor si trattenne a stento, ma non parlò. Era affascinato da quella ragazza, così carina, così dolce ma anche tagliente come una buona lama elfica, con così tanto carattere e personalità che al confronto molti dei suoi compagni cavalieri di un tempo sarebbero risultati soltanto degli inetti senza midollo.
Si passò una mano dietro il collo, pensante, osservando la nuca della giovane. Gli ricordava molto una donna, conosciuta molto tempo fa. Era un ricordo offuscato, ma gli pareva di ricordare che quella donna fosse maledettamente simile alla maga che aveva davanti.
"Chissà se... No, mi sbaglio sicuramente..." pensò Balinor continuando la sua marcia dietro agli altri.

Anthera & Vikhem

"Ma ora dove andiamo?" chiese Anthera.
"Si, insomma, dobbiamo dirigerci verso nord, ma precisamente dove? Sono tanti i villaggi in difficoltà, e forse dovremo anche dividerci... Forse sarebbe meglio andare a nord-est, avvicinandoci al Lumbar"
In quel momento Vikhem si riscosse dal suo stato di indifferenza.
"Il cammino sarà lungo. Potrei volare e precedervi, così da avvertirvi se ci sono pericoli imminenti"

Luin

Luithil sorrise alle parole del drago.
"Hai assolutamente ragione Vikhem. Io direi di seguire il consilio di Anthera: ci dirigiamo verso Nen e poi saliamo, in direzione di Netra e Forochel." disse sicura, osservando tutti i presenti con gli occhi fosforescenti e sgranati.

Eogan & Balinor

Il mago guardò Luin pensoso, poi guardò il drago.
-Si, si potrebbe fare. In tal caso, seguendo questo itinerario io potrei anche fermarmi a... a fare un paio di cose...- concluse Eogan tralasciando la parte finale della frase.
Balinor anche guardò la giovane maga.
"Nen, casa. Potrei convincerli a fare un giro più lungo del previsto per rivedere un ambiente familiare. Oramai manco da casa da parecchi anni e mi farebbe piacere rivedere la mia famiglia" pensò.
-Se mi volete con voi, seguirò questo viaggio in vostra compagnia, perlomeno fino a casa mia, a Nen, nelle terre di mio padre. Sarete i benvenuti se vorrete passare e rifocillarvi. Inoltre mio padre dispone di una grande armeria e quindi se qualcuno avesse bisogno di armi lì le potrebbe trovare. Se invece non vorrete passare, io andrò comunque, quindi ci saluteremo al momento giusto- disse il cavaliere.

Arrka e Mork

Nen sembrava un ottimo posto dove poter rifornirsi di armi,nonostante quelle ricevute in prestito avevano bisogno di armi loro e magari di qualche pugnale da lancio oltre alle spade. "Per noi Nen va bene"

Vikhem, Anthera & Arne

Vikhem passò una rapida occhiata su tutti, come per prepararli a qualcosa. Poi spiccò un balzo e si alzò in volo, gettando nubi di polvere e foglie secche ovunque.
Lo sguardo di Anthera cadde per caso su Arne. Era sempre cupo, benchè al suo arrivo sembrasse piuttosto allegro. Lo prese in disparte.
"Arne, che ti succede?"
"Oh" disse lui come interrotto in un lungo ragionamento "No, nulla, Anthera"
"Non prendermi in giro. Eri con me alla Prigione, e con tutti noi a Karin. Non ti conosco bene, ma abbastanza per dire che hai qualcosa che non va"
Lui per tutta risposta abbassò lo sguardo, e Anthera istintivamente accarezzò l'elsa della spada.
"Arne, cosa c'è?"
"Nulla, ma dobbiamo muoverci. Le Ombre sanno chi siamo, conoscono ognuno di noi. E Bauglir ci dà la caccia. Non so per quanto possiamo ancora nasconderci"
"Non è tutto quello che sai! Questo lo sappiamo benissimo tutti noi" senza volerlo aveva alzato la voce, quindi cercò subito di riprendere a sussurrare.
"Anthera, te ne prego" disse lui "non ho nulla, sono solo stanco e scosso, tutto qui" e accennò un debole sorriso.
La mezzodrago allora si allontanò lentamente da lui, continuandolo a fissare. Sperava che nessuno li avesse visti.

Arrka

Ci aveva messo un pò ma aveva ritrovato il suo ardore,guardò tutti i suoi compagni di viaggio con occhi fiammeggianti di decisione "Beh,allora? vogliamo rimanere qui a aspettare che le Ombre distruggano tutto? Muoviamoci!"

Vikhem

Dall'alto poteva vedere ogni cosa. Dietro di lui il mare infinito, davanti il grande fiume e le montagne di Netra. Quella vista gli rinfrancava lo spirito, finalmente era in viaggio. Un viaggio che l'avrebbe portato lontano da casa sua, e sempre più vicino a sè stesso. A sud-est, dalla lontana Palan, sembrava levarsi una leggera cappa di fumo nero. Si concentrò verso oriente, annusò l'aria. Poi diede un lento battito d'ali, e inizò il cammino verso Nen.

Continua in : "Paese di Falan - Il Fiume"