La costa

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Kay93_
view post Posted on 27/11/2010, 18:48




Arrka

L'umana bionda stava ritornando verso di loro e continuava a chimarli. Ora con lei c'era anche un altro umano,un maschio.Arrka alzò la testa e osservò la luna,poco prima era perfettamente al centro ora cominciava a spostarsi,presto sarebbe stata più debole e così anche Mork.Sorda ai richiami cminciò a correre usando le sue tre zampe sane
 
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torf
view post Posted on 6/12/2010, 19:39




Eogan

I lupi fuggirono quando giunse anche Luin.
-Non possiamo farli scappare.Non dopo quello che abbiamo fatto per ritrovarli-disse il mago facendo un passo avanti.Poi mormorò una formula e i due lupi furono circondati da una barriera di energia invisibile che non permise loro di fuggire.
-Te sei quella che li conosce meglio.Vai lì e fai qualcosa per farli rimanere- disse Eogan avvicinandosi lentamente alla barriera sferica.
 
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Luithil
view post Posted on 30/12/2010, 20:41




Luin

Gli occhi di Luin si scurirono appena mentre la determinazione prese il posto dell'indugio. All'inizio aveva avuto paura di ciò che Arrka e Mork erano diventati: avrebbero potuta ucciderla come niente data la loro taglia, la loro razza, la loro ferocia e altre tremila cose, ma ora ne aveva abbastanza. I due lupi le parevano solamente due cuccioli scalmanati che non aveva voglia di ascoltare. E questa cosa le diede coraggio.
Si avvicinò alla sfera di energia e senza premunirsi ci entrò dentro. Preparò un incantesimo mentalmente, pronta ad utilizzarlo in caso di pericolo, poi prese a marciare verso i due canidi che si agitavano e ringhiavano.
"Arrka. Mork." disse con voce imperiosa. I due licantropi si volsero. Per un secondo la squadrarono confusi, poi abbassarono di colpo le orecchie e arricciarono le labbra a mostrare le lunghe zanne candide. Luin deglutì nervosa.
Non abbassò gli occhi dal muso dei suoi due amici e li fissò intensamente.
"Sono Luin. Arrka, Luin. Ricordi?" disse più calma, per non far pensare ai due licantropi che avesse intenzioni aggressive.
 
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torf
view post Posted on 13/1/2011, 19:20




Eogan

I lupi ringhiarono e scoprirono le zanne quando Luin si avvicinò.
-Fai attenzione- disse soltanto il mago, ma nella mente teneva pronto l'incantesimo offensivo che avrebbe usato se Luin fosse stata in pericolo.
 
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Gigan
view post Posted on 30/1/2011, 18:08




Vikhem

Le Ombre lo attaccavano da ogni lato. Presto fu costretto ad alzarsi in volo ma al sibilo delle frecce che viaggiavano a pochi metri dal suolo dovette desistere e non tentò la fuga. Con una spazzata di coda si liberò la via che portava alla spiaggia poco lontano. Le Ombre non avrebbero lasciato di certo il confine della città per seguirlo. Quindi si voltò e inizio a correre verso la vegetazione per nascondersi nel caso ci fosse qualcuno. Mentre procedeva acquattato tra i cespugli controllò le ferite. Le ali non erano danneggiate, ma perdeva sangue da una coscia ed era pieno di graffi e tagli di lame fino all'altezza del collo. Si abbassò ancora di più quando, preso dalla concentrazione, udì un rumore provenire al di là degli alberi. Allungò il capo per osservare. C'erano un'uomo e una ragazza, la ragazza stava davanti a una sfera luminosa che racchiudeva due creature. Ma dalla superfice increspata e luminosa non si riusciva a capire quali. Vikhem annusò l'aria.
Lupi. Mannari per la precisione.
Avvertiva una certa tensione nell'aria. I due umani non sembravano avere cattive intenzioni, ma i mannari avevano una mente quasi distorta. Poi annusò qualcosa di strano. La ragazza non era umana! Aveva n odore quasi simile, che all'inizio aveva confuso. Ma allora cos'era?
Abbassò il collo di scatto, ma fece troppo rumore. Lo avevano sentito.
 
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Kay93_
view post Posted on 1/2/2011, 20:28




Arrka

Quell'umana.Propio non voleva arrendersi....il suo istinto sarebbe stato di attaccare ma,a parte la zampa ferita,c'era qualcos'altro che glielo impediva ma non avrebbe saputo dire cosa.Continuò a rignhiarle per un pò insieme a Mork ma dopo un pò sentì un rumore.Annusò l'aria: odore di drago,si voltò allarmata e lo vide : un enorme drago verde li stava osservando
 
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Luithil
view post Posted on 1/2/2011, 20:34




Luin

Il cuore di Luin era un battere sordo e veloce, che le fischiava nelle orecchie. Nonostante i suoi sforzi di farsi riconoscere, i due lupi proprio non ne volevano sapere di fidarsi di lei. E lei non riusciva ad avvicinarsi oltre, perchè il timore e il senso di sopravvivenza erano troppo forti. All'improvviso i due mannari smisero di ringhiare e alzarono il muso, annusando l'aria, e poi si misero a sbuffare nervosi, sicuramente per qualcosa che avevano sentito. Anche lei alzò gli occhi al cielo e subito vide l'enorme drago che volava sopra di loro. Uscì dal cerchio di energia andando all'indietro, sbattendo contro Eogan.
"Abbiamo un problema." bisbigliò, indicando al compagno il nuovo personaggio.
 
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Gigan
view post Posted on 1/2/2011, 21:13




Vikhem

Che senso aveva rimanere nascosto? Uscì dalla vegetazione e si mostrò in tutta la sua grandezza. Inarcò il collo in segno di allerta, ma non poteva nascondere un certo timore verso quelle creature. Sarebbe stato anche svantaggiato in un combattimento, contro due muscolosi mannari, un umano e la ragazza, che certamente sapevano usare la magia, mentre lui non era in grado di sputare fiamme, la sua unica arma erano gli artigli, la coda... Poteva contare solo su attacchi fisici. Insomma, non si sarebbe fatto altri nemici. Abbassò la testa enorme fino all'altezza della ragazza. Era più vicina a lui degli altri e sentiva provenire da lei una strana forza interiore. Era diversa, sapeva solo questo. E aveva l'aspetto di un essere umano, ma solo all'apparenza. Aveva davanti un essere arcano, forse più antico dei draghi stessi. Notava che i suoi occhi erano di un colore innaturale e ci si leggeva dentro quasi una sensazione di smarrimento, simile a quella di Vikhem, ma una determinazione molto più grande della sua. Una determinazione che sfociava in odio. Odio per qualcosa, per qualcuno. Baulgir, le Ombre. Abbassò di nuovo il muso fin quasi a toccare terra e si avvicinò al volto della ragazza.
<<il mio nome è Vikhem, ultimo rimasto dei Draghi Verdi di Golas. Sono qui per annientare le Ombre.>>
Lo disse come se fosse stato possibile distruggere il nemico quello stesso giorno.
 
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Luithil
view post Posted on 1/2/2011, 21:22




Luin

Luin si impietrì all'improvviso, mentre il drago le veniva incontro. Eogan si agitò, alzò una mano per preparare un'incatesimo, ma lei lo bloccò. Avanzò di un passo verso l'enorme creatura verde, che la fissava quasi in soggezione. Il suo sguardo sembrò penetrarle l'anima e all'improvviso i suoi occhi divennero di un verde acceso, quasi fosforescente.
Il drago si presentò con il nome di Vikhem, ultimo drago verde di Golas, e subito mise in chiaro che era nemico delle ombre.
Il fantasma di un sorriso si profilò sul magro viso di Luin e le sue iridi virarono su un azzurro dentro cui, come i riflessi di una bolla di sapone, uno spettro verde acido si muoveva inglobato.
Abbassò leggermente la testa davanti al nuovo conoscente.
"Io sono Luithil, l'ultima Elementare di Tairis." disse, con una voce ferma, quasi innaturale per il suo aspetto così delicato ed etereo "E sono qui per il tuo stesso motivo."
 
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Kay93_
view post Posted on 1/2/2011, 21:35




Arrka

Il drago si avvicniò e il suo cuore accellerò: nonostante la forza nemmeno Mrok avrbbe potuto affrontare un drago..ingoioando l'orgoglio abbassò le orecchie e indietreggiò leggermente nonostante i ldrago sembrasse pacifico
 
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torf
view post Posted on 1/2/2011, 21:45




Eogan

Il drago si presentò.
-Abbiamo un fine comune allora.Salute a te,o possente,io sono Eogan figlio di Elmer,maestro dell'Accademia Magica di Arwind- si presentò Eogan inchinandosi -Abbiamo uno scopo comune, non attardiamoci- continuò imperterrito davanti al drago.
 
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Gigan
view post Posted on 6/2/2011, 22:05




Vikhem

Sembrava volessero entrare nella città per prendere parte all'attacco. Lui c'era appena stato e aveva rischiato grosso, se non fosse scappato probabilmente l'avrebbero ammazzato. Pensò a quanto si era reso codardo con quel gesto, forse doveva rimanere a combattere fino al limite. Ma, in fondo, a chi importava l'onore in quella guerra? Non faceva differenza il coraggioso o il vigliacco. Faceva differenza il vivo o il morto. Stava per parlare quando sentì un peso opprimente sulla coscia, un forte bruciore come se tutta la zampa fosse diventata inerte. I muscoli cedettero e si ritrovò disteso per terra, quasi scagliato. Osservò la ferita. Anche se si era quasi rimarginata del tutto la forma del taglio si era scurita, era diventata nera, e attorno si dipanavano delle venature dello stesso colore. Percepiva con orrore che più si espandevano e più perdeva la sensibilità della zampa e non riusciva più a rialzarsi.


Anthera

L'avevano ferita più volte. In faccia, sui fianchi, sulle braccia e le gambe, ma non si era tirata indietro. Ora, però, era troppo. Stava perdendo le forze e iniziava a vedere le cose con contorni sfocati. Oltretutto aveva perso il coltello da lancio, e per gli attacchi a distanza poteva far affidamento sollo su Thalir, la pietra magica che Arne aveva recuperato per lei. Con un unico balzo entrò nella vegetazione e corse verso la costa. Doveva trovare un posto dove curarsi. Aveva già finito le pozioni, che non erano servite a molto. Ma certamente Thalir l'avrebbe aiutata. Notò qualcosa di strano. L'erba era stranamente appiattita, sembravano le tracce di un grosso quadrupede. Osservò le tracce più da vicino. Era certamente sprovvisto di pelliccia, ma munito di artigli e si era mosso cautamente. Un tonfo la fece trasalire. Si alzò di scatto estraendo istintivamente la spada ma rallentò subito i movimenti. Davanti a lei c'erano due enormi lupi, a un soffio di distanza, e poco più lontano un drago verde disteso per terra. Stava per gioire, la presenza di un drago significava molto per lei, ma la felicità le morì subito. Sulla zampa di quella creatura c'era una ferita che conosceva fin troppo bene, la stessa che le Ombre le avevano inferto poco lontano da Karin, quella in grado di portare a galla tutti gli orrori dell'anima.
 
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Luithil
view post Posted on 6/2/2011, 22:12




Luin

Luin aspettò la risposta di Vikhem con un sorriso, il quale scomparve quasi immediatamente, perchè il drago si era improvvisamente lasciato andare sull'erba, come se una zampa non riuscisse più a reggerlo.
Lo osservò confusa, mentre dentro di lei una voce le spiegava cosa quella ferita comportasse per una creatura vivente.
"Vikhem, quella che hai sulla coscia è una ferita provocata da un'Ombra." disse seria, avvicinandosi cauta. Non sapeva bene come avrebbe reagito il drago.
"Posso aiutarti a curarla, perchè molto velocemente la cancrena comincerà a diffondersi."
 
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torf
view post Posted on 7/2/2011, 12:14




Eogan

Il mago si avvicinò a Luin ed esaminò la ferita.
-Mmm.Ad occhio e croce sembrerebbe essere stato ferito da un'arma da taglio, di quelle maledette possedute dalle ombre. E la ferita sembra essere quasi rimarginata, se non fosse per la maledizione contenuta in essa. Suvvia, non preoccupatevi più di tanto, poichè la ferita può essere curata, e con noi abbiamo una maga che fa medicazioni davvero incredibili, perciò Luin, lascio a te lo spazio, se ti dovesse servire aiuto, io sono qui-concluse poi.
Fu allora che sentì un sibilo che ricordava molto il rumore di una spada sguainata. Si voltò e vide una figura che li osservava ai margini della radura, in mano una spada. Si vedeva chiaramente che era stata ferita in più punti. Eogan così si avvicinò di corsa alla figura, chiedendole se le servisse aiuto
 
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Gigan
view post Posted on 7/2/2011, 17:21




Anthera

L'uomo le venne subito incontro, si era esposta troppo, e le chiese se serviva aiuto. Ad Anthera venne voglia di stringersi le mani alla testa e disperarsi. Quel mondo stava crollando! Non ci si poteva fidare più di nessuno. C'erano persone disposte ad aiutare il prossimo, come quella che aveva davanti, altre a cui bastava voltare le spalle per ritrovarsi pugnalati alla schiena. Per esempio Seslar, il mercenario di Karin. Era impossibile vivere a Tairis, si poteva contare solo su se stessi. Ma sapeva che in quella gente che aveva davanti c'era del buono, e allora rifiutò gentilmente l'offerta. Si avvicinò al drago e si chinò per osservare la ferita. La ragazza la guardava ma fece finta di niente. Istintivamente iniziò ad accarezzarsi il fianco, lì dove l'avevano colpita con la lama posseduta. Non disse niente. Chiuse gli occhi, abbassò la testa. E poi si rialzò, e andò a curarsi. Estrasse Thalir dal piccolo fodero, si sedette poco lontano a gambe incrociare e si lasciò andare. Aveva solo un pensiero fisso in testa, come un chiodo: ferite, guarire. Bastava questo e la pietra già si metteva in moto, s'illuminava di una tenue luce rossa e le ferite si rimarginavano lentamente.
 
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132 replies since 30/10/2010, 20:26   608 views
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