Verso Palan

Shyranna

"mai stringere la mano a un'assassina. Potresti non ritrovarti più e basta."
Gli mollo',o meglio, lancio' via la mano e superatolo dandogli una spallata volontaria, torno' o governare il fuoco.

Loe

Fantastico... bofonchiò tra i denti.
Guardò la ragazza dal cuore di ghiaccio e dal mantello degli assassini del fuoco. Sembrava quasi una grandissima antitesi quella, tutto ciò non aveva senso.
Non si accorse di essere rimasto imbambolato in piedi a guardarla mentre giocava con il fuoco.
Domattina all'alba partiremo. Voglio sbrigare la faccenda al più presto. affermò spezzando l'immenso silenzio, la voce di Loe in mezzo al deserto sembrò un tuono prima di una tempesta.

Shyranna

Shyranna sentì quello che il tizio disse a prosito della partenza, ma non diede segno di voler rispondere. Quel tipo le dava sempre di piú sui nervi. Prese dallo zaino la coperta, la stese per terra e si mise a sedere, poi si slego' la bisaccia e il corpetto, sotto il quale portava un'anonima casacca nera maschile a collo alto. C'era un grande buco all'altezza dello stomaco. Alzò un attimo la casacca e facendo salire una fiamella sul suo braccio la premette sulla fresca ferita infertale da Lyra. Annegò nel dolore della cauterizzazione, senza curarsi della presenza dell'altro. Nel suo mondo di sangue non c'era spazio per quel ladruncolo.

Loe

Chi te l'ha fatto? domandò cercando di sembrare il più freddo e distaccato possibile. In verità gli importava, più che altro perchè avrebbe potuto causare rallentamenti inutili al viaggio. Aveva già avuto la sua dose di guai Loe, in tutta la sua vita e ora non voleva fidarsi davvero della compagna a lui affidata.

Shyranna

Al sentire quella domanda Shyranna s'irrigidì. "Qualcuno che ti assicurò prima a poi pagherà per questo. Ti auguro di non incontrarla mai. Comunque non sono cose che ti riguardano piccoletto. Meglio che tu non le sappia..."
Tolse la mano dalla ferita, si distese sulla coperta voltandogli le spalle. Senza nemmeno tolgliersi la ferraglia di armatura di dosso....mai fidarsi.

Loe
Sbuffò annoiato guardando quella ragazza. Era davvero glaciale quella tipa. Non rispose, si mise seduto per terra rimanendo sveglio. Dopo tutto il trambusto di quei giorni non gli sembrava il caso di riposare, sarebbe stato facile ritrovarsi qualche ospite indesiderato. Respirava piano per non fare rumore, attento ad ogni rumore o passo estraneo. Intorno il buio della notte che di solito accompagna i dolci sonni ristoratori di tutti, non di Loe.

Shyranna

Capì subito che il tipo voleva rimanere sveglio, bene, lei poteva dormire. E così si abbandonò a un dormiveglia teso e popolato dagli spiriti delle persone da lei uccise. Chiuse gli occhi su quel mondo per lei vuoto, passando a uno ancora più terribile, sperando in cuor suo di non doverli aprire mai più.

Loe

Piano piano passò la notte, minuto dopo minuto, il silenzio dei morti. Piano piano si schiarì il cielo, in un lento ed inesorabile momento in cui la notte si fonde con il giorno che oramai è alle porte.
Appena il blu si mischiò con i primi grigiori di quella giornata piena anch'essa di avventure Loe si mosse finalmente dalla sua immobilità notturna avvicinandosi delicatamente alla ragazza per svegliarla. Le mise una mano sulla spalla, squotendola leggermente come se fosse lui il guardiano del giorno e dovesse scrollarle di dosso l'odore della notte.

Shyranna

Una mano le si poggiò sulla spalla, lei scattò come una molla, prese un pugnale da lancio, rotolò su di un fianco e lo lanciò.
Solo pre fermarsi all'ultimo momento e deviare la traiettoria che avrebbe condotto il dardo avvelenato al cuore di Lermel.
"La prossima volta chiamami e basta capito?" disse per prima cosa.
Poi disse: "immagino che partiamo subito..."
Si rinfilò il corsetto e lo strinse come una seconda pelle che la avvolgeva dal seno ai fianchi.
Si caricò sulle spalle il bagaglio e si mise il mantello. Il fuoco era ormai morente nel suo cerchio.
"ci dirigiamo verso dove?"

Loe

Volò un coltello e per poco Loe non ci rimase infilzato, rimase a guardare la ragazza con gli occhi semi-spaventat iLa prossima volta cerca di reprimere tutto questo affetto scherzò alzandosi e sistemando i pantaloni in modo che i pezzi di stoffa stringessero bene la parte inferiore della gamba.
Al centro di Palan, a Megiste.

Shyranna

Lei prese la notizia con piacere, la città di Megiste era grande, la capitale di Palan, avrebbe potuto rifornire il suo arsenale da un vero armaolo e non al mercato nero...e poi vabbè c'era quella miassione che doveva compiere con il ladruncolo.
Gli occhi di Shyranna passarono impassibili e analizzavano sul ladro mentra camminavano spediti. Di notte non aveva fatto caso a lui, ma ora era il momento di osservarlo e capire se sarebbe stato all'altezza della missione. Non disse nulla.
E camminarono alla luce del mattino.
Ma lei potrava con se l'ombra, in netto contrasto con la figura solare del ladro che le stava accanto.
Due criminali in viaggio.

Continua a Megiste