| Lyra
Dagli occhi di Lyra scendevano copiose lacrime. Da quand'era che non piangeva? Da quand'era che le sue guance non sentivano una goccia d'acqua, che non fosse di piogga? Si ritrovò piegata, distrutta, più vuota del normale, senza Anima e senza respiro. Ansimando e piangendo però, le parole di Shyranna fecero riaccendere la sua rabbia. "Non sei l'unica con una missione, Shyranna." ringhiò, con un tono acuto e sferzante "Anche io ho molto da fare, ancora." Lentamente e con uno sforzo enorme, mentre ancora l'altra stringeva la sua spada leggerissimamente piegata, lei alzò una gamba, flettè il ginocchio.. e un calcio potentissimo e vendicativo colpì in pieno lo stomaco della mezz'elfa, il tacco affilato come una lama penetrò nelle sue giovani carni e si infisse come un pugnale. Shyranna lasciò cadere la spada, e Lyra la raccolse subito, mentre le sue lacrime si esaurivano di colpo. L'osservò come se non fosse un'arma, ma sua figlia, nata dal suo ventre, l'accarezzò, e la baciò, quindi rivolse una gelida e intanto provata occhiata a quella guerriera che l'aveva sfidata e che era stata in grado di resisterle così a lungo. "Dovrei ucciderti, Shyranna, le mie regole lo impongono. Ma ti sei misurata troppo bene con me, per perire così, nel fango, come uno di questi schifosi Umani. Con questo, ti faccio una promessa: ci rincontremo, e a quel punto non ci sarà scampo, per una delle due." Per un attimo, glorioso, estremo istante, Lyra sembrò possedere di nuovo un'Anima, come se la spada tornata da lei le avesse donato la memoria di quando era una bambina innocente e completa, ma poi i suoi occhi si annebbiarono di nuovo e la sua mente, tornò vagante e astratta come lo era da molti anni, ormai.
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