Utimor

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Gigan
view post Posted on 1/2/2012, 21:09




Dàgun

“Certo, andiamo!”
Iniziarono ad incamminarsi verso la taverna dove avevano cenato prima. Ormai era quasi buio, anzi, avevano già acceso le lanterne intorno al villaggio. Certo che Luna era riuscita a dare una bella scrollata a quel gruppetto di case ammassate, troppo tranquillo perfino per lui. Intanto, cercava di farsi tornare in mente i punti salienti della mappa, almeno per essere sicuro di ricordare a memoria i posti più importanti. Doveva assolutamente evitare di addentrarsi per più di un quarto di miglio nella foresta di Golas. L’ideale sarebbe stato costeggiare l’Anyugol fino al più vicino ponte, e poi sostare di nuovo a Palan. Da lì attraversare le pianure desolate sino a Galir, a campo scoperto. Una traiettoria puramente rettilinea.
“Avremo molto da camminare, ti senti pronta? Hai idea di dove sia la città dove dobbiamo andare? È distante cinque volte la strada da qui sino al lago Azuria, se non di più!”
Il Nano la stava perlopiù canzonando, tanto sapeva che nemmeno se le montagne fossero crollate e si fossero rimesse in piedi da sole, quella ragazzina avrebbe potuto cambiare idea.
 
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Luithil
view post Posted on 1/2/2012, 21:16




Luna

Rivolse uno sguardo tra il divertito e l'orgoglioso al Nano.
"Tu credi che io non sappia resistere? Ah, povero illuso che non sei altro! Io cammino per Tairis da quando ho dodici anni, sai? Anzi, camminiamo, scusa Astrella!"
Si fermò di scatto, le mani sui fianchi e un'espressione caparbia negli occhi porporini, verso Dagun.
"Non ti mollerò mai, lo giuro, Dagun! Da questo momento sarò, anzi, saremo, per sempre al tuo fianco!" affermò sicura, portandosi una mano al cuore e dando una gomitata alla gemella immaginaria affinchè facesse lo stesso.
 
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Gigan
view post Posted on 1/2/2012, 21:40




Dàgun

Anche lui fece un sorrisetto, quel po’ che le sue guancione quadrate gli permettevano. Guardò un attimo il cielo e vide una piccola lucina che scintillava nel nero.
“Ehi, guarda là! Quella è la Stella del mattino, è la prima stella che appare nel cielo e l’ultima a sparire. Pensa che ho sentito gente nella mia città dire che secondo gli elfi quella non è una stella, bensì un pianeta. Che sciocchezza! E poi cosa sarebbe un pianeta?”
Emise una sorta di risolino mischiato ad un borbottio, poi appoggiò la mano sulla porta della taverna.
“Allora, penso sia il caso di prendere due camere separate. Così non potrai sentirti obbligata a pagare! Forza, riposiamoci bene. Domani ci troveremo lì” e indicò un tavolo pulito in un angolo della sala “Un’ora dopo l’alba. D’accordo?”
 
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Luithil
view post Posted on 1/2/2012, 21:45




Luna

Ecco che di nuovo il suo sorriso svagato scomparve.
"Non ci pensare nemmeno! Pago tutte e due io! Siamo soci in affari, no? Perciò.. ci penso io! Anzi, ci pensiamo noi, vero Astrella? - di nuovo di gomito all'aria - Perchè è giusto così! E non voglio obiezioni!" affermò, urlando, nel mezzo della taverna.
 
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Gigan
view post Posted on 2/2/2012, 20:48




Dàgun

Si picchiò forte con il palmo sulla fronte ruvida.
“Ma perché a me?” disse sottovoce.
“Non è il caso che tieni un po’ di soldi per te? Insomma, con tutti quegli spettacoli… Hai idea di cosa significa il verbo risparmiare?”
Riprese a camminare verso il bancone cacciandosi nervosamente la mano nella tasca, già pronto a pagare.
 
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Luithil
view post Posted on 2/2/2012, 20:52




Luna

Non attese altro e si parò dinnanzi a Dagun, con un'espressione assurdamente testarda sul visetto da bambina.
"Risparmiare? Io risparmio, Dagun! Ma se ho un amico non lascio che lui paghi! Mai! E' questione d'onore!"
E detto ciò si voltò e sganciò all'oste i soldi per entrambe le camere.
 
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Gigan
view post Posted on 2/2/2012, 21:16




Dàgun

“Oh, per tutti i diamanti! Non so cavarmela con te, Luna!” disse ad alta voce, tra il divertito e l’arrabbiato. Quando l’oste, sorpreso, con uno sguardo stralunato aveva dato loro le indicazioni per le stanze si incamminò verso la sua camera, quando qualcosa attirò la sua attenzione. C’erano tre energumeni seduti ad un tavolo, uno di loro portava una corta spada alla cintola, gli altri due avevano un elmo che pendeva dalla sedia. Davano l’impressione di essere soldati di Falan, mentre quello senza elmo era probabilmente un mercenario o roba simile e aveva preso la parola.
“… E sembrerebbe che ciò abbia attirato un sacco di Ombre in quella zona. I villaggetti nei dintorni si sono già mobilitati, alcuni hanno fatto pure evacuare la popolazione.”
“Non capisco” disse un soldato “Quella è ormai una zona insicura. Chi è quel pazzo che illuminerebbe mezzo miglio di foresta in piena notte? Probabilmente era un mago.”
“Ed è per questo che mi ritiro dal servizio!” Gridò l’altro, agitando il boccale di birra in aria e poi facendolo cadere sul tavolo. Non era ubriaco, ma solo molto impaurito e frustrato.
“Ne ho fin sopra i capelli di queste Ombre! Io me ne torno a casa, ecco!”
“Tanto non sarai al sicuro per molto” continuò il mercenario “Sembri come quei tizi di quel villaggetto… come si chiamava… Juves! E non solo loro. Quella è gente semplice, è convinta che basti una palizzata di legna secca a fermare un esercito di quei grumi neri” e sputò a terra. L’oste non gradì il gesto.
“Saranno problemi di quel tizio che ha acceso la luce, ecco!”
Dàgun non volle sentire di più. Era stanco morto e si sarebbe dovuto svegliare presto. Salutò Luna ed entrò nella stanza.
“Buonanotte, Luna! Mi raccomando, un’ora dopo l’alba. E vedi di essere lucida come uno specchio di ametista! E buonanotte anche ad Astrella”
 
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Luithil
view post Posted on 2/2/2012, 21:44




Luna

Seguì Dagun saltellando da un piede all'altro e prima di entrare nella sua camera, opposta a quella del Nano, si aprì in un grandissimo sorriso, soprattutto per la buonanotte che lui le aveva dato.
"Buonanotte anche a te, mio caro Dagun! E anche Astrella ti ringrazia e dice la stessa cosa! Non ti preoccupare, sarò assolutissimamente puntuale, di me ti puoi fidare!"
Scoppiò a ridere così forte che tutti i presenti al piano di sotto alzarono confusi gli occhi dalle loro occupazioni, quindi fece una giravolta, aprì la porta e sparì all'interno della camera. Senza nemmeno accendere la candela presenta appoggiò borsellino e sacca con strumenti sulla sedia vicino al tavolo che occupava una parte della stanzetta e si gettò sul letto, facendosi piccola in un angolo per permettere alla sua gemella di fare altrettanto. Diamantina si accomodò sul bordo della finestra, ed emise un gracchio divertito.
"Svegliami domani, mi raccomando." le disse Luna, prima di chiudere gli occhi e perdere immediatamente conoscenza.
 
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Gigan
view post Posted on 6/2/2012, 20:05




Dàgun

Si alzò esattamente al sorgere del sole. Non attese un attimo e prese tutti i suoi bagagli e le armi. Scese e si sistemò sul tavolo che aveva scelto la sera prima. Non c’era nessuno, nemmeno l’oste, dovevano essere ancora tutti a letto. Annoiato, trasse dallo zaino un paio di pezzi di carne secca, li divorò e spiegò la mappa in modo che ogni punto fosse visibile. Da fuori proveniva un silenzio impressionante.
Se dovessi gridare qualcosa, ci sarebbe l’eco come in un tunnel di roccia.
Prese dal taschino la sua pipa di legno. La accese ma constatò deluso che era ormai a corto di tabacco e di fiammiferi. Si controllò la tasca interiore. Sì, la pietra di Forochel era ancora lì. Non se l’era mai tolta di dosso da quando era partito ed era certamente l’oggetto che meno che mai si sarebbe lasciato per strada. Desiderava molto visitare suo cugino, ma certo non poteva farsi trovare a mani vuote.
 
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Luithil
view post Posted on 6/2/2012, 20:09




Luna

Accidentaccio a Diamantina! Si era addormentata, e non l'aveva svegliata in tempo!
"Mai più mi fiderò di te, brutta traditrice!" sibilò Luna, recuperando in fretta e furia la propria borsa e il borsellino, per poi uscire di corsa dalla camera e correre per le scale che portavano al piano inferiore.
Notò subito il solitario Nano seduto al loro tavolo, così gli si avvicinò di soppiatto e una volta vicinissima scoppiò in un: "Scusa il ritardo, Dagun!"
 
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Gigan
view post Posted on 6/2/2012, 21:26




Dàgun

Quando Luna le urlò nell’orecchio ringraziò la prima persona che gli capitò a tiro nella testa, perché se si fosse trovato in una miniera avrebbe colpito il soffitto dallo spavento. La pipa gli cadde sulla mappa e lui fu svelto a pulire tutta la cenere che si era rovesciata sul tavolo. Mise via la pipa e squadrò Luna con un cipiglio da rimprovero. Non disse nulla.
Le indicò una sedia.
“Forza, siediti.”
Le indicò un punto sulla mappa picchiando con l’indice. Una zona poco distante da un lungo fiume. A sud di essa, una distesa di verde scolorito dall’usura della carta.
“Ecco, noi siamo qui”
Poco più su del punto indicato c’era una scritta: “Terim
Poi spostò il dito su un altro luogo, circondato dal rosso delle montagne fumanti.
“Ed è qui che dobbiamo andare. Percorreremo questo fiume, l’Anyugol. Vedi questa città grande? È Megiste, la capitale di Palan. Avevo pensato, salvo imprevisti, di procedere fin lì e sostare in un villaggio vicino, non nella città. Tu hai qualche idea?”
 
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Luithil
view post Posted on 24/3/2012, 20:14




Luna

Si limitò a scuotere la testa, spensierata.
"No, io vado sempre a caso durante i miei spettacoli.. non seguo mai un percorso vero e proprio." rispose serafica, accarezzando il capino della gazza ladra che le si era appena posata sulla spalla "Perciò.. mi fido completamente da te, contento?"
 
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Gigan
view post Posted on 24/3/2012, 22:13




Dàgun

"Benissimo, allora senza indugi si parte, quanto è vero il diamante!"
Raccolse tutte le sue cose con rapidita e le ripose alla bell'e meglio nello zaino. Si sistemò le armi alla cintola e riaccese la pipa.
"Bè, che c'è? Niente colazione! Aspetta ancora due ore, la faremo in viaggio. Solo carne e qualche frutto per un sacco di miglia"
 
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Luithil
view post Posted on 2/6/2012, 20:02




Luna

Si alzò e a passi di danza saltellò al suo fianco.
"Tanto io non ho fame!" esclamò allegra, dandogli di gomito "Forza Dàgun, ci divertiremo assieme!"
E detto ciò, emise una risata quasi agghiacciante.
 
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Gigan
view post Posted on 11/8/2012, 21:24




Dàgun

La guardò storto. Nel modo in cui si guarda qualcuno che non pare troppo sano di mente. Non sapeva che aspettarsi da quella ragazzina, anche se in fondo, ormai, si era affezionato. Forse portarla con sè non era l'ideale, il cammino era potenzialmente rischioso, anche se Dàgun aveva scelto le vie più sicure, evitando comunque i sentieri più battuti. In fondo Luna poteva cavarsela, ma lui si sarebbe tenuto sempre al corrente della situazione nei dintorni. Raccattò tutto e si alzò dal tavolo.
"Forza, inizia il viaggio. Prossima tappa, Megistem a Palan. Seguiremo il fiume Anyugol, faremo brevi tappe in qualche paesino. Procederemo spediti e con pause solo necessarie. Dormiremo fuori per poche ore, poi di nuovo in piedi a camminare. Andiamo"
Aprì la porta della taverna e la accompagnò aspettando che Luna uscisse. Erano pronti a lasciarsi Utimor alle spalle.
 
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59 replies since 16/11/2011, 21:13   312 views
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