| Gawain arrossì a sua volta, sentendo come la fata si sentisse protetta con lui, ed abbozzò un sorriso. "D'accordo. Torno subito.". Tornò di nuovo verso i famosi cespugli da cui aveva preso i fiori la sera prima e mentre camminava ripensava alle parole di Lisse: per lei era una sorta di protettore.....Gawain provava un misto di piacere, felicità ed euforia e, al contempo, si sentiva un ipocrita, un falso, un bugiardo; lui, che mai aveva protetto niente, neanche se stesso(a parte il suo diario), ora proteggeva, perfino nei sogni, qualcuno. E non un qualcuno qualsiasi: una fata, che era sopravissuta alle Ombre, forse l'ultima Narratrice di Tairis, che aveva volato, distrutta dalla stanchezza e dal dolore per la perdita delle persone a lei care, fino a Golas dalle lande di Netra, dimostrando di avere più forza di volontà di qualsisi guerriero. Come poteva una persona simile, perchè Gawain vedeva Lisse come una persona, quasi un'amica, sentirsi al sicuro con lui? Tornò con un po' di frutta per sè ed un fiore per Lisse, continuando a rimuginare silenziosamente sui suoi pensieri. Arrivato, pose il fiore alla fata e, sedutosi sulla coperta dove aveva dormito, rivolto a Lisse, disse:"Allora, buon appetito.".
Edited by gawain bekket - 14/1/2012, 22:32
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