Foresta - incontro

"Tranquilla, non te ne daremo l'opportunità. Preferiamo tenerci la nostra pelle.", disse Gawain, rispondendo alla ragazza.

Mikki

"a parte il fatto che non me ne farei molto della vostra pelle."
Disse sommessamente. Sperava che il viaggio finisse presto, molto presto,. Voleva entra nella prima taverna che trovava, sedersi, mangiare qualcosa di decente e soprattutto bere qualcosa di decente. Al diavolo i marmocchi e i loro segreti, una bella pinta di liquore, ecco quello che ci voleva!

Gawain rise a quanto detto dalla ragazza, anche perché era vero.
"Già, non credo che potresti guadagnarci molto. Sarebbe controproducente. Ci ammazzeresti e ci avresti sulla coscienza per niente.".
E rise ancora un po', poi tacque.

Mikki

"E chi ha detto che vi avrei sulla coscienza"
disse di rimando,
DA quando io possiedo una coscienza?!

"Tutti abbiamo una coscienza, per quanto piccola che sia. Puoi fingere di non averne una o di non sentirla, ma lei e' sempre li', a tartassarti come un tarlo nella testa.".
Gawain sapeva che la ragazza aveva, doveva avere una coscienza, poiché essa fa parte dell'anima. E tutti, per quanto crudeli e malvagi, hanno una minima scintilla d'anima dentro.

Mikki

"allora la mia è davvero molto piccola, o per sbaglio l'ho annegata! Non mi sorprenderebbe. La tua invece deve essere molto ingrombrante, tutti i rompi hanno la coscienza ingombrante"
Concluse quella frase con una risata

Lisse

"Tutti i rompi hanno una coscienza ingombrante.." ripetè lei, facendole il verso "Sempre meglio averla così, che non averla."

"Lei l'ha, amore mio. E' solo che non lo vuole ammettere. La maschera con l'odio ed il menefreghismo, ma lo fa solo perché soffre dentro. Non la sto proteggendo, ma sto solo cercando di capirla.", disse Gawain conun sorriso dolce alla fatina.

Lisse

"Beh, scusa.. ma se lei non vuole capire me, io non voglio capire lei." ribattè stizzita, lanciandogli un'occhiata sospettosa, ma non arrabbiata.

Gawain rise e concluse dicendo:"Senza dubbio, Lissi."