sempre meglio morire

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Cedric Ris
view post Posted on 8/7/2012, 18:14




-Svegliati guerriero d'altri tempi-
“No!” ruggì nei pensieri Dante che solo lui riusciva a sentire “Perché mi state svegliando dal mio sonno eterno? Perché ?”
-Io ti ho cercato per anni e ora che ti ho trovato voglio che tu mi ubbidisca!-
“Chi sei tu maledetto infame che osi svegliarmi? Ora che ho trovato la pace, tu hai il coraggio di richiamarmi? Non voglio ubbidirti e non voglio svegliarmi!”
La voce che sentiva non si fermò, il guerriero non riconosceva alcuna nota familiare, anzi sembrava una voce vuota e senza personalità -Avanti alzati ora- e cominciò una formula magica con parole per Dante incomprensibili.
Sentì un gelido attraversagli la spina dorsale, un segno del suo corpo dopo tanto tempo “FERMO! Smettila te ne scongiuro... io non voglio tornare tra i vivi! Io...” non fece in tempo a finire il pensiero che si trovava in piedi.
-Apri gli occhi guerriero-
Cosi fece.
-Rieccoti nel mondo dei vivi-

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La stanza era illuminata da torce con fiamme verdi, vedeva un po' sfuocato, ai suoi piedi c'era una bara, quella che probadilmente l'aveva ospitato per anni; alzò lo sguardo e Dante in lontananza vide una persona incappucciata e ricoperta da una veste nera che lo copriva completamente.
“Un negromante!” pensò il guerriero “ Tu mi hai riportato qui... lurido verme! Te ne pentirai!”
-Fatti avanti- disse lo stregone. Dante aveva pieno controllo sul suo corpo, era chiaro, fin dalla nascita aveva un dono particolare, evitare ogni sorta di controllo mentale, nessuno era riuscito a sottometterlo con la magia, e se lo ricordava bene.
Malgrado tutto ubbidì, mentre avanzava l'ormai non morto Dante scrutò i dintorni alla ricerca di un' arma, vide solo bare vuote, nemmeno un sasso, il terreno era fatto di piastrelle lisce e quando si trovò davanti allo stregone era disarmato ma non era veramente un problema, poteva semplicemnte rompergli il cranio a pugni, inclinargli le costole, farlo morire in un modo lento e doloroso.
-So che non mi ubbidirai solo se te lo chiedo per questo ti chiedo di prestare giuramento alla mia causa- quando il negromante finì di parlare ci fu un un lungo silenzio.
Dante parlò, la sua voce era più roca e tenebrosa di quanto si ricordasse -E cosi credi che io ti giurerò fedeltà? Pazzo! Tu interrompi il mio sonno e speri- venne interrotto dallo stregone -Osia-
Dante si inginocchiò "Cosa sto facendo? Come conosce quella parola?"
-Io Dante , della famiglia dei mercenari Seraix-
"Fermati!"
-Giuro sul mio onore di guerriero-
"No!NO! Fermati fermati!"
Ci fu un attimo di silenzio
-Io ti ubbidirò come tuo servo e risponderò ai tuoi ordini in qualsiasi momento. Per sempre a meno che tu mi chieda di sciogliere il giuramento. Questo è quanto!-
Dante si alzò "Perchè l'ho fatto?"

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