Villaggio di Lucea

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La G@tta Matt@
view post Posted on 3/6/2012, 15:08




Cremisi

Continuava a sorridere Thoril in maniera strana, sembrava quasi innaturale vedere sorridere così un volto che normalmente si collegava a ben altro. Però era profondamente compiaciuto, soddisfatto, chissà cosa aveva scoperto. Ancora allegro indicó a cremisi un cavallo e lei, cn uno sguardo misto di paura e schifo per il cattivo odore mandato dall'animale, si Avvicinó un poco. Non osava quasi, non era mai salita su di un cavallo. Salì, e già le parve di essere in posto troppo alto e pericoloso e soprattutto dotato di propria volontà. Fu d'aiuto e scoraggiante al tempo stesso vedere Thoril salire agile e sedersi sulla sella di fronte a lei. Scoraggiante perche si rese conto di quanto avesse da imparare se avesse voluto viaggiare a cavallo da sola, incoraggiante iquanto subito, d'istinto, chiuse le braccia per tenersi al petto dell'uomo. Cme per cercare un disperato appiglio. Ma lo spavento più grande fu quando il cavallo partì di scatto e cremisi non poté fare a meno di lanciare un gridolino acuto da donnetta spaventata.
adesso cado...adesso cado...adesso cado.... il suo cervello continuava a mandarle questo messaggio.
Cavalcarono per circa un quarto d'ora, durante il quale cremisi non si rilassó nemmeno un momento. Aveva appena scoperto di avere paura di cavalcare. Ottimo momento o scoprirlo, meglio adesso che durante la fuga. Il vento le scompigliava i capelli un poco, e lei si rioarava con il viso sulla spalla dell'uomo. Si strinse tutto il tempo al mago, tanto che, a viaggio finito ebbe quasi l'istinto di scusarsi e la paura di avergli lasciato un livido. Scese barcollante da cavallo e rimase colpita dalla bellezza del posto, scabro e assolutamente poco accogliente, ma aveva il suo fascino. Cosi diverso dalla città affollata. In cima a quella sottospecie di torrione naturale di intravedeva qualcosa di piu scuro, forse una caverna. Non fece in tempo a parlare che Thoril inizió, agilissimo, ad arrampicarsi su.
per favore, non ditemi che ora devo farlo pure io!. Ma noce ne fu bisogno, tra quei due cremisi non era certo la piu previdente. Thoril buttó giù una corda e così anche la donna poté salire.
In effetti quella era davvero una caverna, probabilmente sarebbero andati li subito dopo il colpo.
Questo è un bel posto. Potremmo nasconderci qui ed attendere qualche giorno per far capire che siamo fuggiti. Dopodichè, i soldati di tuo cognato di darebbero la caccia, diminuendo le guardie nel palazzo. Sarebbe allora che colpirei per uccidere. Nel frattempo, oggi andrò dalla proprietaria del bordello per saldare un conto in sospeso. Si, è una buona idea, e nel frattempo prenderò qualcosa dal fornaio o da qualche cucina per mangiare e per il viaggio. Sei d'accordo con il mio piano? O devi fare qualche altra cosa in città? Perchè se devi anche prendere qualcosa, posso farlo oggi quando torno in città
Cremisi c penso un poco e poi rispose:
" davvero semplice ed efficace come cosa. Almeno, mi sembra....-si corresse per evitare di sembrare troppo stupida - inoltre possiedo davvero poche cose, molte delle quali non vedo l'ora di abbandonare qua. L'unica cosa che mi pare anche utile portare è una borsa che tengo in casa mia. È un edificio davanti al bordello, al secondo piano. La porta è aperta. In camera da letto c'e una mensola, sopra la mensola una borsa da viaggio in cuoio. Li ci sono delle fiale che tenevo. Quando studiavo, e anche dei pezzi di pergamena, ma soprattutto molto dell'occorrente per un viaggio improvviso. Quella mi potrebbe essere utile. Poi penso anche di avere io delle provviste in casa, se vuoi evitare di dover andare dal fornaio"
Cercava di rene si il piu utile possibile, se anche lei avesse avuto una borsa, Thoril non avrebbe dovuto portare le sue cose. E poi se lei se ne fosse andata quel pane e ció che aveva in di pensa non lo avrebbe mangiato nessuno, il che sarebbe stato un vero peccato.
 
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torf
view post Posted on 4/6/2012, 19:51




Thoril

Il mago ascoltò le parole di Cremisi.
-Non sarebbe saggio andare a casa tua: dopotutto, siamo in fuga, ed il primo posto che metteranno sotto controllo delle guardie sarà proprio casa tua ed il bordello- disse pacato l'assassino guardando il villaggio in lontananza -Bene, allora suppongo che per oggi ci accamperemo qui. Io, questa sera, andrò al villaggio. Ruberò qualcosa dal fornaio, tanto la notte sono sempre in produzione per il giorno successivo, ruberò un cavallo dalla stalla e poi ucciderò tua sorella. Tu aspettami qui, ma soprattutto aspettami SVEGLIA: riposati ora, perchè stanotte cavalcheremo fino a lasciarci alle spalle la regione. Siamo intesi?- chiese il mago strizzando l'occhio alla donna dai capelli rossi e scendendo giù dalla collina. Si avvicinò al torrente che scorreva da Lucea, il torrente Lucea, e bevve un sorso d'acqua fredda.
-Piuttosto dimmi, sei veramente sicura di tutto ciò? Vuoi andare fino in fondo?- chiese poi a bruciapelo Thoril.
 
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La G@tta Matt@
view post Posted on 4/6/2012, 20:29




Cremisi


Si rese conto della serietà della situazione. Thoril propose velocemente un piano d'azione, e lei non rispose nulla. Aveva chiesto il suo aiuto e quindi, come Thoirl aveva già specificato, doveva prendere il pacchetto completo. Per quanto fosse freddo nel dire che avrebbe ucciso sua sorella, faceva comunque effetto. Annuì a tutto ciò che diceva e deglutì a vuoto, era la resa dei conti. Avrebbe dovuto aspettarlo sveglia, si poteva fare.
" grazie per tutto questo" fu tutto ciò che riuscì a sussurrare.
Poi il mago si diresse verso il fiume Lucea, che dava il nome al villaggio, e bevve. Cremisi anche lei si chinò verso l'acqua e vi immerse la mano, provando il piacevole pizzicorino dell'acqua fredda sulla pelle.
Piuttosto dimmi, sei veramente sicura di tutto ciò? Vuoi andare fino in fondo?
Cremisi sussultò.
"si, ora è inutile tornare indietro, pagherà per quello che mi ha fatto. Accetto benvolentieri la colpevolezza pur di vedere tutto questo finire. TI chiedo solamente un ultima cosa, portami la collana che lei mi rubò quando mi sbattè nel bordello. riportami ciò che è mio"
Quelle parole le uscivano a fatica. Era un passo decisivo e non poteva tornare indietro. Ma la cosa la faceva sentire a disagio, come una bambina appena nata. In effetti dopo quella sera, avrebbe letteralemnte iniziato una nuova vita.
 
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torf
view post Posted on 4/6/2012, 21:15




Thoril

Il mago annuì e continuò a fissare pensoso il torrente.
Asperrò tutto il giorno senza fare niente: si stese sul prato vicino a Cremisi per qualche ora, si curò qualche altro taglio utilizzando meno energia possibile, camminò a lungo, si fece una nuotata nel torrente; mentre faceva tutto questo, pensava continuamente alla donna che era con lui. Quando gli aveva dato la conferma, a Thoril era sembrato che stesse piangendo dentro di lei, dunque ora era preso dal rimorso ed era indeciso sul da farsi. Oh, certo, non gli interessava di far vivere o morire la sorella di Cremisi, poichè era un assassino e come tale non aveva scrupoli. No, era dispiaciuto per Cremisi.
"Cosa mi stai facendo, dannata donna? Perchè ora provo tutte queste emozioni? Perchè ora il mio cuore affianca la mia mente? Non starai mica tramutandomi in ciò che mi sono sempre rifiutato di essere?" pensò il mago ad un certo punto chiudendo gli occhi e sospirando.

A notte inoltrata, il mago si decise a partire. Cremisi si era addormentata qualche ora prima, quindi non si preoccupò minimamente di svegliarla. Invece si avvicinò, lasciò vicino a lei un pugnale e, facendo comparire dal nulla un foglio di pergamena, vi scrisse sopra con la magia "Usalo contro chiunque si avvicini. Da ora sei ricercata" e lo legò all'elsa del pugnale. Dopodichè, le sfiorò una guancia con le labbra, dolcemente, e scomparve.

Arrivò al villaggio immediatamente: comparve alle porte del villaggio in una nuvola di fumo e, senza farsi scrupoli, decise di cambiare leggermente il piano iniziale: avrebbe ucciso, sempre con discrezione, tutti coloro che lo avrebbero visto o, perlomeno, gli sarebbero capitati davanti. Fu proprio per questo che, quando si trovò le guardie del villaggio davanti, lanciò loro due pugnali che si conficcarono direttamente nella gola. Li raccolse velocemente e si avvicinò al palazzo dell'obiettivo, sempre mantenendosi nell'ombra. Come arrivò davanti al maniero, si acquattò e, spiccando un salto in alto, si aggrappò alle mura e vi salì. Accovacciato in quel modo, sembrava quasi un avvoltoio pronto a saltare sulla propria preda morente. Ma in fondo era proprio quello un cacciatore che puntava una preda nettamente inferiore a lui.
Osservò un pochino le guardie e memorizzò i turni di guardia ed i percorsi delle ronde. Dopo un'ora, si decise a procedere. Una volta che il primo battaglione di guardie passò, si calò agilmente dietro un albero e si chinò dietro ad un cespuglio. Le siepi del giardino erano alte, così come le aiuole dei fiori molto ben curate. Grave errore. Camminò fino a quella che aveva identificato come la sala delle guardie e, spingendo la porta che cigolò appena, entrò e se la richiuse alle spalle. La luce era soffusa e proveniva solo da una torcia, posta in uno stanzino di guardia, mentre il dormitorio e l'armeria erano nel buio più totale. Nello stanzino, erano presenti solo due guardie.
Sbuffando, Thoril entrò sorridendo macabramente.
-Ma cosa...- disse uno ma fu ucciso prima di terminare la frase con un pugnale nell'addome. il secondo, tentò di sfilare la spada, ma Thoril lo neutralizzò con un colpo sui nervi del collo, immobilizzandolo e lasciandolo svenuto. Sorridendo beffardo, piantò la stessa spada del soldato nel petto di quest'ultimo.
Andò poi nella stanza delle guardie. Le uccise lentamente una ad una, eccetto le ultime tre che si svegliarono a causa del mugolio causato dall'ultima uccisione. Volteggiando, uccise il primo conficcando il pugnale sul collo, il secondo passando la corda intorno al collo del soldato e tirando così forte da spezzagli il collo, mentre semplicemente immobilizzò il terzo con la magia. Dopo averlo interrogato sulla struttura del palazzo, gli diede un sinistro sul naso e lo lasciò svenuto per terra.
Passò per la scala interna rivelata dal soldato e si trovò in un passaggio segreto dietro un arazzo. Lo scostò, salendo poi al piano superiore rapido e silenzioso, nascondendosi tra vasi ed armature posti come trofei nei corridoi. Uccise un altro paio di guardie, velocemente, e finalmente si trovò nella camera degli sposi.
Accando a quella c'era la camera dei figli. Si diresse spedito in quella, dopodichè uccise i figli maschi essiccando la loro energia vitale con la magia. Prese solo la femmina ma la fece sveire con un altro incantesimo. Quindi si diresse di nuovo dalla madre e dal padre.
-Ehi, dormiglioni- disse il mago puntando la lama alla gola della bambina, mentre la teneva per i capelli.
I due si svegliarono e, vedendo la loro figlia in mano ad un essere coperto di sangue, fecero per urlare: vennero invece fermati dal mago, che minacciò di uccidere la ragazzina.
-Che cosa vuoi, mostro?- chiese la sorella di Cremisi.
-Ma guardatevi, siete due debosciati. Vengo per commissione di una tua conoscenza, donna. Vengo per richiesta di tua sorella Cremisi. Se non vuoi morire, dovrai rispondere ad un paio di domandine che ti farò. Se non vuoi morire tu, tuo marito e tutti i tuoi figli, rispondi con la verità- aggiunse poi, tralasciando il fatto che due dei suoi figli erano già stati mandati prematuramente nell'aldilà.
 
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La G@tta Matt@
view post Posted on 5/6/2012, 21:11




Cremisi

La giornata passò lenta, come mai le era capitato di passarne. Il sole sembrava aver rallentato il suo incedere dai secondi alle ore, e Cremisi si era ritrovata senza nulla da fare, a fissare il cielo sdraiata nell'erba di fianco all'uomo. Lei aveva chiuso gli occhi lasciandosi scaldare dalla tenue ma clada luce dell'astro luminoso. Il vento leggero e lo sciacquio del fiume Lucea; avrebbe potuto rilassarsi e invece il suo pensiero continuava a vagare sul futuro.
Era davvero conveniente seguire Thoril? Passare dalla parte dell'Oscuro era una buona idea?
No, se qualsiasi persona lo avesse scoperto, sarebbe stata immediatamente linciata. Ma non poteva mettere in discussione che la sua liberazione era tutto opera del mago. Doveva trovare una via di mezzo per soddisfare il suo opportunismo ma al contempo mantere la promessa fatta di seguire Thoril ovunque e di aiutarlo con la missione affidatagli da Bauglir, l'oscuro signore.
Persa nei suoi pensieri non badó troppo al mago che invece iniziò a camminare in giro. Cremisi invece cercó di richiamare alla memoria quegli incantesimi imparati a memoria tanti anni prima che non usava da tempo. Dal semplice creare fiammelle o curare tagli al evocare evanescenti illusioni, non ebbe problemi. Ma quano arrivó a cercare di ricordare formule più utili e difficili nn ne cavó un ragno dal buco. Avrebbe dovuto chiedere a Thoril di aiutarla a fare memoria. Quando aprì gli occhi il sole stava calando e ricordando il consiglio di dormire, cremisi andó nella caverna dove cadde addormentata in poco tempo. Forse stanca, o forse solo distrutta dalla tensione.

Nel frattempo a casa di Vermillia tutti svolgevano le loro mansioni. Lei e Loth salutarono distratti i figli Stiofan e Geralt, mentre Ëllidia riponeva i suoi gioielli, presi in prestito dalla madre, in uno scrigno altrettanto prezioso. Vermillia attese che le figlia fosse uscita, poi, senza prestare troppa attenzione al marito stette a rimirare i suoi amati tesori. Le sue amate pietre. Stava li, vi si specchiava, le lucidava. Felice e beata della sua ricchezza, felice e beata della povertà di cremisi. Era andata a trovarla giusto una settimana prima e l'aveva trovata più irritata l solito al vederla. La cosa l'aveva profondamente compiaciuta. Accarezzo il ciondolo tondo pieni di iscrizioni che portava al collo. Che piacere stare così bene, niente e nessuno avrebbe turbato la sua vita felice.
Si addormentó tranquilla, dando un rapido bacio a suo marito che ricambió alettanti frettolosamente.
L'arrivo del mago la sorprese dormiente, con i capelli rossi spento e lisci, sparsi sul cuscino. Il viso non coperto come durante il giorno, dal trucco, che rivelava i suoi 40 anni. In camicia da notte, svegliata all'improvviso da quello che le parve un incubo.
"Ma guardatevi, siete due debosciati. Vengo per commissione di una tua conoscenza, donna. Vengo per richiesta di tua sorella Cremisi. Se non vuoi morire, dovrai rispondere ad un paio di domandine che ti farò. Se non vuoi morire tu, tuo marito e tutti i tuoi figli, rispondi con la verità
Vermillia tremó nel letto e si strinse a Loth che tremava non meno che lei.
Deglutì, non aveva mai pensato che sua sorella potesse giungere a tanto, a ingaggiare un sicario. Con che cosa l'aveva pagato?
"se ti ha ingaggiato Cremisi, sono sicura che posso offrirti di meglio rispetto a ció che ti ha offerto lei. Non toccare Ëllidia, possiamo trattare"-

Edited by La G@tta Matt@ - 6/6/2012, 19:52
 
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torf
view post Posted on 7/6/2012, 21:17




Thoril

-Se ti ha ingaggiato Cremisi, sono sicura che posso offrirti di meglio rispetto a ció che ti ha offerto lei. Non toccare Ëllidia, possiamo trattare- disse la donna, ritenendo che il mago fosse un mercenario della peggior specie.
-Mmm... voglio metà della tua riserva di denari, ed in più voglio quella collana che porti al collo. Tua sorella mi aveva ingaggiato per ucciderti e rubarla, ma il prezzo per il doppiogioco è lo stesso che ha pagato tua sorella, donna. Voglio non meno di un centesimo di quello che ho chiesto- disse poi.
Vermiglia, Vermillia, o come diavolo si chiamava la sorella di Cremisi, protestò. Ovviamente non voleva separarsi dalle sue ricchezze, ma nemmeno sottostare agli ordini di un assassino qualsiasi, un pazzo sconosciuto.
-TACI!- gridò l'assassino, e troppo tardi, anche se aveva messo a tacere la donna, si rese conto che probabilmente aveva messo in allerta metà delle guardie del palazzo, dal momento che l'altra metà era defunta. La donna sbiancò e si alzò dal letto di corsa, correndo in fretta nella stanza adiacente e prendendo qualche sacchetto d'oro. Si slacciò a malincuore la collana, porgendola al mago.
-Sei un maledetto bastardo. Ti auguro la morte più atroce che ti possa capitare- disse il marito, che era rimasto in silenzio fino ad allora -Ed ora lascia mia figlia, è un ordine- disse l'uomo severamente.
L'assassino inarcò un sopracciglio, ironico. Si permetteva persino di dare degli ordini? Comunque, Thoril prese collana e soldi e, con un incantesimo ridusse la dimensione delle borse fino a quella di una moneta, che infilò poi in tasca. Si avvertiva oramai lo scalpiccio degli stivali delle guardie.
-Beh, per me è tardi. Addio- concluse drastico l'assassino, passando la lama sulla gola della ragazzina, che cadde a terra senza un lamento. I genitori urlarono, ma Thoril li uccise rapidamente con la magia.
-Eccolo!- urlò una guardia e, vedendo lo scempio, si fermò atterrito. Questo diede al mago il tempo di lanciarsi dalla finestra ed atterrare sul prato, planando dolcemente con il supporto della magia.
-Prendetelo!- si udì dal palazzo, ma Thoril non ci fece più caso. Avrebbe abbattuto tutto. Si chinò a terra, tracciò dei segni, delle rune magiche sul terreno. Mormorò una breve formula e le rune si illuminarono. Contemporaneamente, un rombo scosse la terra e la casa crollò su se stessa, prendendo poi fuoco, uccidendo definitivamente le guardie intrappolate. Uccise agilmente le poche guardie che gli stavano correndo incontro, uscendo con calma dal cancello abbattuto. Montò a cavallo e galoppò verso il forno.
Aprì le porte di scatto, agguantando per il collo il fornaio che gridò come un maiale.
-Dammi rifornimenti, o morirai ora- disse l'assassino brutalmente, lasciandolo. Quello si sbrigò a dargli più pane possibile e glielò lanciò addosso, per scappare. L'assassino rispose con un fulmine nero, che lo trapassò da parte a parte, lasciandolo sanguinante sui mattoni sporchi di farina. Dietro di sè, una guardia tentò di assalirlo. Thoril estrasse il pugnale ma la guardia glielo fece partire con un colpo di lancia. Un'altra guardia lo prese da dietro, ma il mago, con un colpo di mano al pomo di adamo, la uccise, spezzandoglielo, impedendogli così la respirazione e lasciandolo soffocare nel suo sangue, a terra. Una sfera di luce uccise la seconda guardia, con la lancia. Riprese il pugnale e montò a cavallo, partendo verso l'uscita del villaggio.
Arrivato alle porte, una cinquantina di soldati si frapposero tra lui e la fuga.
"Chi diamine sapeva che sarebbero accorsi tanti uomini!" pensò il mago sbuffando dalla fatica che iniziava a farsi sentire.
Senza tentare di combattere, il mago decise di tentare una formula su cui stava lavorando da parecchio tempo. Mormorò l'incantesimo ed un portale dimensionale si aprì, chiudendosi poi dietro di lui, una volta dentro. Fu strattonato e sentì un vuoto allo stomaco, trascinato dalla magia. Sperò solo di sbucare nel punto giusto.

Il portale si riaprì accanto alla roccia da dove era partito. Con un urlo di trionfo, Thoril cadde da cavallo, ridendo. Era riuscito nella sua missione, aveva praticamente massacrato un'intera guarnigione di stanza in un villaggio, aveva fatto funzionare una formula che, a quanto sapeva, nessuno aveva mai utilizzato prima. Non sono abbastanza, mi chiedo, i motivi per ridere? Fattostà che l'assassino salì sulla roccia e trovò una Cremisi ancora addormentata. Saltò giù sorridente e poggiò accanto a lei le borse con l'oro, fatte tornare a dimensione normale, e la collana presa dalla sorella. Dopodichè tornò su, appollaiato su una roccia, attendendo l'alba e controllando la pianura circostante, non volendo svegliare la stanca donna che dormiva pià sotto.
 
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La G@tta Matt@
view post Posted on 8/6/2012, 17:48




Cremisi

Vermillia ebbe un moto d'ira verso quell'uomo che la stava privando della cose a lei più care, e la cosa peggiorò solamente quando vide la lama passare sul collo della sua amata bambina. Si sentì improvvisamente il cuore fermo, sembrò che i secondi rallentassero, sembrava che ogni suo respirio togliesse vita al corpo ormai vuoto di Ellidia. Non riuscì nemmeno a urlare o a guardare suo marito, fu questione di millesimi di secondi e la vita li abbandonò entrambi, precocemente strappata da quell'uomo.

Nella caverna Cremisi dormiva ignara di tutto. Ma continuava a fremere nel sonno, agitata incoscentemente in attesa del ritorno di Thoril. L'avrebbero ferito? Lo avrebbero scoperto oppure lo scempio sarebbe venuto alla luce solo una volta fatto giorno?
A svegliarla non fu un Thoril frettoloso e impegnato a progettare la fuga, ma la tenue luce dell'alba. Aprì gli occhi improvvisamente pensando che quella luce fosse quella di una torcia nella notte, invece era tutto tranquillo. Si alzò dolorante per aver dormito sul terreno e il primo pensiero che le venne in mente fu :" l'hanno catturato, per questo non è qui"
Poi il secondo fu più realista, d'altronde Thoril era un mago e assassimo di professione, non poteva essere stato catturato in maniera così blanda.
"Mi ha lasciata qui ed è scappato con il bottino" Ma poi vide i sacchetti d'oro di fianco a dove era stesa fino a pochi istanti prima. Vide anche il pugnale.
E allora cos'era succcesso?
Per sicurezza evocò Aliseo che subito le si affiancò quando uscì per vedere cosa fosse successo e dove fosse Thoril. Vide che era sulla cima della formazione rocciosa a guardare il giorno nascente. Tenendosi la gonna per non inciampare iniziò a salire per raggiungerlo. ALiseo la teneva per la vita per assicurarsi che non cadesse. Arrivata in cima lo guardò, era vittorioso.
"E' finita quindi?"
 
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torf
view post Posted on 8/6/2012, 19:11




Thoril

-E' finita quindi?- chiese Cremisi, osservandolo.
Voltandosi con infinita lentezza, senza staccare gli occhi dall'orizzonte, il mago disse enigmatico -Non finirà mai. Ma si, ti informo che tua sorella è morta, così come suo marito, i suoi figli e la maggior parte delle sue guardie. E morto anche il fornaio e qualche soldato della guarnigione del villaggio. Ho avuto un contrattempo: mi sono fatto prendere la mano e mi hanno scoperto troppo presto. L'esercito è sulle nostre tracce, ma non mi preoccuperei più di tanto; siamo al sicuro qui- disse il mago.

Le ultime parole famose: non fece intempo quasi a finire la frase che da dietro una collina accando alla loro, un manipolo di uomini (non troppi, ad occhio e croce erano venticinque o trenta soldati) li sorprese sulla roccia.
-Dannazione! Devono aver organizzato squadre di ricerca da stanotte. Non possiamo scappare ancora, perchè ci inseguirebbero fino in capo al mondo. Inoltre, il mio cavallo è stanco ed io pure, quindi sarebbe solo questione di tempo prima che ci prenderebbero, ed allora dovremmo comunque combattere. No, meglio farlo in una posizione migliore. Abbiamo questa fortezza naturale, loro hanno dei lenti soldati in cotta di maglia. Sfruttiamo questo vantaggio, che ne dici?- chiese a Cremisi, ma effettivamentesi era già messo al lavoro per difendere quel baluardo.
 
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La G@tta Matt@
view post Posted on 10/6/2012, 19:31




Cremisi

ERa finita, Vermillia era morta e anche Loth. Nulla la teneva più legata a quel posto che era stata la sua prigione. Qeulla prigione camuffata da casa del piacere, da cui era stata liberata da un salvatore sotto le spoglie di uno spietato assassino. Paradossalmente piacevole.
Non gliene importava nulla del fornaio o degli innocenti che non conosceva presenti tra le vittime della strage, era LEI l'importante, lei e la sua libertà. Non li conosceva, perchè doveva importarle della loro morte? Tutti i dubbi di ore prima sull da farsi in proposito erano scoparsi una volta compiuto il misfatto. Il sangue era anche sulle sue mani. RIncuorata e allo stesso tempo spaventata da quei suo stessi pensieri ascoltò le parole di Thoril.
Ma non fece in tempo a formulare un altro pensiero che si udì un forte vociare. ERano arrivati i soldati.
Cremisi ebbe un attimo di smarrimento ma il mago parevo sicuro di cosa fare. Lo guardò interrogativa.
" sfruttarlo ....come?"
 
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torf
view post Posted on 11/6/2012, 21:06




Thoril

-Combattendo, è ovvio! Io mi apposto qui sopra e cerco di abbatterne quanti più possibile e di proteggerci allo stesso tempo. Tu, se possibile, uccidi senza fare distinzioni- disse Thoril salendo ancora più in alto sul baluardo. Aspettò appollaiato e nascosto finchè quelli non si avvicinarono alla roccia.
-Capitano, devono essere entrati qui, ci sono due cavalli legati sul retro della collina, su uno sperone di pietra. Uno di quelli è sudato e stanco, cosa che presuppone che si sia fermato qui da poco. Capitano, potrebbero essere loro- sussurrò poi il soldato poggiando la mano sull'elsa della spada.
-Estraete le armi uomini, sono qui. Fjesir, vai al villaggio e fai venire quanti più uomini ti è possibile port...- il pugnale andò a conficcarsi nella gola del capitano, suscitando le grida degli altri soldati. Il militare designato in precedenza dal capitano, urlò e corse verso il villaggio prima che l'assassino potesse colpirlo.
"Dannazione, presto avremo l'esercito alle calcagna" pensò il mago afferrando un sasso. Gli uomini alzarono i grandi scudi e si ritirarono alla base della collina lentamente, mai voltando le spalle, formando un grande cerchio.
-Cremisi, siamo circondati! E presto arriveranno molti altri uomini, ma non possiamo esporci. Loro sono troppi per combatterli allo scoperto, ma dopo sara difficile trattenerli anche al riparo di queste rocce. No, ma non possiamo uscire perchè ci sarebbero addosso in un baleno, come delle bestie su una carogna. No, aspetteremo e vedremo quanti soldati arriveranno. Quando saranno a portata della mia magia, in caso, potrò colpirli con facilità, dal momento che saranno raggruppati in battaglioni. No, per il momento non c'è da preoccuparsi. Sei contenta comunque? Dalla tua condizione di solitudine, dal momento in cui eri richiesta solo da vecchi rapaci avidi delle tue grazie, ora sei richiesta anche dalle guardie. Facciamo passi avanti- concluse ironico il mago mormorando una formula magica per cui avrebbe creato uno scudo intorno alla roccia per difendersi, e tornando giù da Cremisi.
-Tranquilla, non ci sfioreranno nemmeno- disse poi abbracciandola e dandole un bacio sulla guancia per rassicurarla, vedendo il terrore nei suoi occhi.
 
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La G@tta Matt@
view post Posted on 12/6/2012, 12:48




Cremisi

I soldati si avvicinavano alla base della collinetta rocciosa sulla quale si erano accampati e il sole, proveniente dalla loro stessa direzione li illuminava di dietro. Non erano molti ma erano abbastanza accaniti dal modo in cui il capitano dava imperiosamente gli ordini.
La battuta di Thoril era di bassa lega, ma in quel frangente qualsiasi cosa pareva divertente al confronta della prospettiva di essere presi da un plotoncino agguerrito. Involontariamente il terrore le si dipinse sul volto, era si stata una volta in una missione illegale ma non era mai stata inseguita da un esercito. E nemmeno aveva mai combattuto nonostante Aliseo fosse uno spirito guerriero. Lo spirito sentì la sua insicurezza e sibilò con rabbia in direzione del esercitò tendendo il suo latteo copro in attesa di un ordine della sua padrona.
"Ma non è piacevole essere desiderata da dei soldati in QUESTO modo!"
Disse d'istinto la donna. Si era ripromessa che non avrebbe mai più lasciato il suo corpo per soldi o contro la sua volontà, dopo aver lasciato il bordello. E ora quell più che il suo corpo, parevano volere la sua testa.
Erano troppo per combatterli allo scoperto, anzi, Cremisi dubita fossero troppi da combattere punto e basta, ma non voleva mostrarsi così debola alla pirma avversità. CErcò di riprendere controllo di se e delle sue emozioni; possedeva della capacità magiche (arrugginite ma presenti) che potevano aiitarli a sfuggire a quella situazione.
"POsso aiutarti...Aliseo è uno spirito combattente..." Aliseo sentendosi nominato scattò al fianco suo. Ma Cremisi non fece int empo a finire la frase che venne abbracciata e baciata sulla guancia da Thoril. Aveva paura e lui l'aveva capito.
Tranquilla, non ci sfioreranno nemmeno. Sperò avesse ragione. Ma decise di continuare il suo progetto originale.
"E' inutile avere apura adesso. Sono qui per quello che IO ti ho chiesto di fare...voglio rendermi utile" disse continuando a tenersi abbracciata al mago, che improvvisamente appariva quasi tenero nei suoi confronti.
 
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torf
view post Posted on 27/6/2012, 12:04




Thoril

Il mago si staccò dalla ragazza e la guardò: nei suoi occhi c'era la determinazione che poteva notarsi in poche persone. Era di una forte tempra morale e per questo la rispettava. In fondo, era proprio come lui.
-Bene, dunque prepara il tuo spirito a nutrirsi in abbondanza. Li uccideremo con calma. Molto probabilmente aspetteranno gli altri soldati prima di fare qualsiasi mossa. Il loro capitano è morto, dunque per il momento sono spaesati e possiamo contare sull'attesa. Dopodichè, quando arriveranno tutti gli altri soldati, conto sul fatto che vorranno il minor numero di feriti possibili, quindi suppongo che manderanno solo pochi soldati all'inizio, per sondare le nostre abilità e, comunque, per non far muovere un esercito per due persone. Noi uccideremo con facilità quei pochi soldati, quindi a quel punto si bloccheranno un momento per decidere la strategia, che presumo consisterà nel tenersi al riparo degli scudi, accerchiandoci lentamente e scalando poi su tutti i lati questo bastione, mentre altri soldati ci bersaglieranno con le freccie per coprire i loro commilitoni. Lento ed abbastanza efficace, come metodo. Ma noi abbiamo dalla nostra parte un assassino, perdona la franchezza, piuttosto abile ed una guerriera, assassina, maga o come vuoi essere identificata che combatte con uno spirito al fianco. Inoltre, in caso di difficoltà, conosco un po' di formule distruttive, molto pericolose, che farebbero molto male a loro, anche se prosciugherebbero gran parte della mia energia. Ma comunque, l'importante è che tu sia la mio fianco. Il problema della stanchezza, può essere superato con il tuo aiuto- disse il mago a Cremisi, in realtà pensando ad alta voce.
Conosceva bene il tipo di strategia adottata solitamente dall'esercito degli uomini. Aveva studiato a lungo le tattiche dei reparti e si poteva auto affermare un maestro nella storia della guerra, nelle strategie, nelle tattiche e nei tipi di reparti, eserciti, armi ed armamenti generici. Si, era convinto fermamente che sarebbero sopravvissuti.
 
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La G@tta Matt@
view post Posted on 28/6/2012, 12:10




Cremisi

Il mago aveva le idee assolutamente chiare, e la donna decise di fidarsi di qualcuno che pareva saperne davvero tanto dell'arte della guerra. Parlava di un piano sicuro che avrebbe fatto il modo che i soldati non sarebbero stati problema, sarebbero potuti li partire assieme. Ma adesso si poneva un altro problema: per dove?
La donne prese un profondo respiro e guardó i soldati mentre, ormai privi di capitano, cercavano di Organizzarsi in attesa dei rinforzi. Aliseo si era avvicinato a thoril e lo osservava sospettoso, o forse affamato.Era uno spirito sospettoso, e thoril gli pareva pericoloso per la sua padrona. Sibilava e gli girava intorno, come un cane in agguato. Cremisi cercó di riportarlo al vero obiettivo, ma lo spirito pareva distratto molto da quell'uomo che lui riteneva n pericolo per la padrona, e allo stesso tempo attratto da quel suo sangue corrotto da decine di omicidi.
"Aliseo!" disse forte come per reguardire lo spirito che in risposta si giró verso di lei giusto per due secondi, continuando poi a rivolgere le proprie attenzioni al mago.
"scusalo, thoril. Non ha mai visto altri maghi a parte un paio che hanno cercato di portarlo via da me. È solamente sospettoso...visto che il capitano qui sei tu, dimmi ru quando potrò fare qualcosa...sembri molto sicuro che scamperemo anche a questa. È da tantissimo tempo che non mi trovo in una battaglia, seppur piccola. Forse da quando abbiamo collaborato la prima volta... Ma l'attesa è snervante come allora".
 
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torf
view post Posted on 9/7/2012, 13:59




Thoril

Il mago osservò lo spirito soffiargli e guardarlo sospettoso, con un non so che di inquietante nello sguardo. Fu così che, dopo qualche minuto, l'assassino arrivò alla conclusione che, se non ci fosse stata Cremisi in quel momento, lo spirito avrebbe fatto di tutto per ucciderlo e, anzi, era quasi sicuro che avrebbe provato in futuro a farlo. Oh, non che aveva paura di uno spiritello combattente indebolito dalla monotonia della vita quotidiana nel bordello! Ovviamente, Thoril era convinto (e qui sorrise internamente notando la sua superbia e la sua autostima) che sarebbe riuscito a battere anche facilmente quello spirito, tuttavia lo turbava il fatto di doversi proteggere e guardare le spalle una volta di più, e inoltre da qualcuno che, almeno a parole, combatteva al suo fianco.
Fattostà che il mago decise di non preoccuparsi al momento e, non appena se ne fosse presentata l'occasione, convenne che era abbastanza saggio fortificare le sue difese e trovare un oggetto da portare sempre con se per infondergli uno scudo di energia, così che sarebbe stato protetto in ogni momento, anche da uno spirito.
I suoi pensieri furono interrotti dalla voce di Cremisi.
-Non importa, non importa, sono abituato all'ostilità delle persone. Si, comunque sono abbastanza sicuro del fatto che scapperemo da questo buco e riportando danni minimi, tra l'altro. Ho fiducia in me, ma ancora di più in te. Non ci sono ordini particolari o regole alle quali ti devi attenere, in questa battaglia, ti basta solo sapere che devi uccidere il maggior numero di persone nel minore tempo possibile, poichè se dovessero entrare dentro questo buco, probabilmente potremmo venire sopraffatti e quindi dovrei utilizzare qualche formula che non amo, per ucciderli. Solo questo. Ma ti starai chiedendo dove siamo diretti, giusto? Beh, il mio obiettivo è per il momento una vecchia prigione, dalla quale sono evasi alcuni prigionieri pochi mesi fa. Niente di che, dobbiamo solo ritrovare... un vecchio amico. Si, e poi andremo in un bosco vicino ad un villaggio ai margini del mondo civile, per salutare un altro conoscente. Dopodichè, ovviamente, dovremo scovare il gruppo che sto seguendo e massacrarlo con l'aiuto di questi due "amici". E' per questo che ho bisogno di te e che necessito del tuo aiuto. Io non ho più l'età per risvegliare i morti, o meglio, ho l'età ma mi mancano le capacità fisiche. Si invecchia Cremisi, si invecchia!- aggiunse poi con un ironico fare teatrale.
Si affacciò ancora dalla roccia ed una freccia sibilò vicino alla sua testa.
-Sta calando la notte. E stanno arrivando- disse il mago noncurante, preparando le sue armi ed iniziando a tracciare simboli sul terreno mormorando strane ed oscure parole.
 
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La G@tta Matt@
view post Posted on 20/7/2012, 17:56




Cremisi

Il rumore delle armi giunse assieme al termine del lento calare delle notte. Non si sentivano i rumori della città ma nemmeno gli animali, i soldati li avevano spaventati. Erano soli, con loro stessi. La donna si sforzava di rimanere tranquilla, lucida e pronta a ricordare come si combatteva. Si ricordò di aver preso il pugnale che thoril le aveva lasciato. Lo strinse forte fino a farsi diventare le nocche bianche. Nel momento in cui lei cercò di aprire la bocca per parlare tre soldati, poi seguiti da altri, entrarono. Cremisi trattenne un gridolino, ma in fondo era sicura che non sarebbe morta, non quella notte e non assieme a quell'uomo.
 
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43 replies since 27/5/2012, 16:16   378 views
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