Villaggio di Lucea

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torf
view post Posted on 22/7/2012, 14:32




Thoril

Non badò al grido di Cremisi, ma continuò la sua magia. Quando finì di salmodiare quel rituale, il simbolo sul terreno si illuminò di un verde acceso ed una barriera si espanse, come una bolla, in tutte le direzioni in modo uniforme. I soldati che stavano per entrare furono ricacciati indietro dall'incantesimo ed alcuni caddero anche in malo modo, mentre quelli che erano entrati vennero schiacciati contro la parete di roccia e morirono con diverse fratture ed emorragie.
Sorridendo, il mago si sistemò le maniche ed iniziò a recitare altre formule di protezione. Pian piano, l'aria si colorava di diverse sfumature mentre barriere di divera efficacia e di divera utilità si sovrapponevano formando una cupola quasi impenetrabile.
Alla fine, il mago si asciugò il sudore con una manica dalla fronte e ristabilì il suo respiro affannato con un esercizio di respirazione imparato molti anni prima.
-Bene, questo li tratterrà per un po' e li stancherà. Nel frattempo, divertiamoci a bersagliarli dall'alto con qualsiasi cosa possa ferirli. Avanti, ti aiuto a salire- disse leggermente il mago prendendola in braccio e rialzandola in modo che potesse salire con facilità. Dopodichè, con pochi balzi si avvicinò alla ragazza.
 
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La G@tta Matt@
view post Posted on 2/8/2012, 14:39




Cremisi

La formula che il mago usò le suonava non nuova nelle orecchie, ma era più complessa di quando ricordasse. Proovò a vedere se la memoria la tradiva ancora e infatti si rese conto che non riusciva a riconoscere una parola ogni tre. thoril parlava svelto e infatti appena ebbe finito, a dimostrazione dell'assenza di errori nella sua magia, una barriera di classe abbastanza elevata sbattè i nemici contro la dura roccia della caverna. si sentirono i rumori delle ossa che si scheggiavano e i gemiti di dolore. Incurante di quei suoni agghiacciangi il mago si asciugò con discrezione la fronte imperlata di sudore nella manica della tunica, l'aria nel frattempo si colorò di diverse sfumature quasi impercettibili. Gli occhi di cremisi riconosbbero protezioni di vario genere. Cremisi si rese conto che stava facendo tutto lui, anche Aliseo era distratto a sorseggiare tra sorsi di sangue dai cadavari che presentavano ferite esterne. Cremisi lo richiamò quando il mago propose con un sorriso sornione di "andare a divertirsi" bersagliando i nemici appostati sotto la rocca. Cremisi accettò di buon grado offrendo la mano come per un ballo al mago, che in tutta risposta la prese in braccio senza sforzo. Eppure non era un peso piuma.
Si attaccò con le braccia al suo collo e si lasciò portare fino a dove, poco prima, avevano visto l'alba e i soldati arrivare assieme.
Arrivati in cima lanciò uno sgurdo penetrante di scherzosa sfida a Thoril e poi si portò sull'orlo della rupe. Aliseo le si affiancò e cremisi portò alla mente uno degli incantesimi più semplici che un negnomante apprende: l'evocazione degli spiriti della terra.
"sanguis, tellus, anima et mors. Venite ad me, advolate supra hoc aciem, disperdite animas hostis.
I soldati forse non notarono una liveve bruma nerastra alzarsi dalla terra e essere diretta come dei burattini dalle dita di cremisi. LA bruma prese forma di mani scheletriche che lambirono le caviglie dei soldati e li trascinarono a terra dove altre mani si chiusero sulle loro bocche e sui loro colli. Strangolando, soffocando e accedando senza pietà, facendosi guidare dalla danza delle dita di cremisi. Allungava leggermente le dita e le mani obbedivano a quel muto comando. Sembrava davvero una danza, ma il viso concentrato e teso di Cremisi facevno capire che in realtà era tutt'altro.
 
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torf
view post Posted on 27/8/2012, 22:04




Thoril

Il mago osservò soddisfatto il lavoro di Cremisi.
-Ben fatto! Davvero un ottimo lavoro!- disse il mago tracciando qualche invisibile segno a terra con le dita e mormorando un altro incantesimo. La terra sotto i piedi dei soldati iniziò a ribollire e prima che quelli potessero fare qualcosa, un'esplosione li travolse e li lanciò a parecchi metri di distanza. Una freccia volò solitaria verso la barriera, suscitando le risate del mago. Ma dall'ultima fila del piccolo esercito uscì una figura avvolta in un mantello azzurro: un vecchio. Distese una mano ed urlò qualcosa che Thoril capì fin troppo tardi.
-E' un mago! Brutto figlio di putt... Ah!- la freccia, guidata dai controincantesimi del mago, aveva oltrepassato tutte le barriere ed aveva colpito l'assassino alla spalla, provocandogli un dolore lancinante e facendolo cadere all'indietro, all'interno della grotta. Cadendo, batté la testa a terra e perse i sensi per qualche secondo: troppi. le barriere caddero e furono ancora vulnerabili.
-Cremisi! Non possiamo più combattere! Dobbiamo fuggire, sono troppi per poterli sconfiggere qui- chiamò il mago con la voce spezzata dal dolore. Doveva riuscire in tutti i modi ad evocare un dannato portale. Doveva riuscire a scappare. Doveva ASSOLUTAMENTE salvare Cremisi dalla suo errore dettato dalla troppa autostima verso se stesso.
-Cremisi, dannazione, scendi giù!- disse ancora il mago osservandola ancora in piedi sulla roccia.
 
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La G@tta Matt@
view post Posted on 3/9/2012, 09:12




Cremisi

Guardava le mani compiere silenziose il loro dovere e si stupiva di avere una certa dimestichezza nonostante il tempo passato. L'incantesimo del mago però la stupì, era ingegnoso e efficace eppure non pareva complesso; quell'uomo era una continua sorpresa, non finiva mai di stupirla con la sua affabilità e crudeltà assieme, per non parlare della maestria con cui operava la magia. I suoi complimenti la riempirono di orgoglio e non potè frenare che un sorriso le affiorasse lieve sulle labbra tinte di rosso. Dopo l'esplosione sentì aliseo soffiare qualcosa che non comprese ma dal tono capì che non era nulla di buono. Vide poi dalle file in fondo, partire una freccia solitaria. Avrebbe dovuto essere bloccata dalle barriere di Thoril ma la freccia continuò imperterrita nel suo viaggio. Una strana sensazione le prese la bocca dello stomaco, ma fu già troppo tardi. Diede per scontato che il mago avrebbe saputo difendersi. Non sentì il tonfo della caduta di Thoril, ne lo vide ferito. Se non fosse stato per Aliseo che comprese ciò che era successo e si affrettò dalla donna a riferire. Lo spirito le prese le mani e la costrinse a troncare l'incantesimo poi la obbligò a voltarsi. Il sorriso di prima le era morto sulle labbra, ora queste assunsero un'espressione di muta sorpresa e poi di sgomento. La freccia aveva colpito il mago, che ora, steso a terra la chiamava. Accorse verso di lui, dovevano riuscire ad andarsene, il più presto possibile.
 
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torf
view post Posted on 5/9/2012, 09:21




Thoril

Come la sua compagna scese, lui la afferrò per un braccio, gli occhi spalancati da un folle dolore.
-E' una freccia incantata, lo sento. Mettere del veleno qui sopra sarebbe stato troppo nobile per loro, ma hanno preferito la sicurezza della magia, che come ho appena dimostrato, non è sempre affidabile. Questo vuol dire che posso essere curato, ma dovrai farlo tu, e lontano da qui- disse l'assassino tenendola sempre più stretta per il braccio.
Dopodichè mormorò qualche parola per far aprire un portale, ma nn accadde nulla.
"Dannazione!" pensò il mago adirato.
Provòaltre due o tre volte, e solo allora si aprì quel portale tanto agognato. Entrarono e tutto svanì.
Riapparvero in un posto che non ricordava di aver visitato, tuttavia era abastanza lontano dal luogo della battaglia. COme toccò terra gli cedettero le gambe e cadde a terra, trascinando anche Cremisi.
-Ho bisogno di te. E' arrivato il tuo momento di ripagare il tuo debito. Salvami e poi non sarai più costretta a seguirmi, anche se io... mi farebbe piacere, insomma- disse il mago fissando il cielo. Sentiva la magia corroderlo dall'interno e quindi mandò l'ultima scarica di energia all'interno del suo corpo per tentare di fermare l'incanto della freccia.
Mormorò una preghiera agli dei, poi si svestì la parte superiore del corpo, rimanendo a torso nudo.
 
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La G@tta Matt@
view post Posted on 5/9/2012, 21:33




Cremisi

Appena inginocchiata accanto a Thoril gli prese una mano e percepì un forte flusso di magia essere inoculata dalla freccia nel corpo del mago, e la sua temperatura continuava a scendere. nonostante questo lui continuava a tentare un incoantesimo, e lei non sapeva che dirgli, se fermarlo o meno. Fece bene in fondo a non fare nulla perchè dopo un paio di tentativi, durante i quali Cremisi continuò a sussurrare preoccupata per tranquillizzarlo, thorril riuscì ad aprire un portale che in un batter d'occhio li portò tutti e tre chissà dove. Sentì lo stomaco ribaltarsi per effetto di quel trasporto innaturale e la testa prse a girarle quando arrivarono a destinazione, dovunque essa fosse.
Doveva rimanere lucida.
Ascoltò le parole del mago e iniziò ad osservare la ferita, in sangue ne usciva lento e imbrattava il petto di thoril. Si tirò su le maniche e iniziò a sudare freddo, come poteva togliere la magia che si irradiava per il corpo del mago?
Aveva due scelte, antiche reminescenza dei suoi insegnamenti riaffioravano, praticare una magia che attirasse fuori l'altra oppure inoculare con lo stesso metodo una magia curativa attraverso la stessa ferita.
non aveva troppo tempo per pensare, respirò e si tirò da parte i capelli e disse: "Calmati, questo farà male..."
Prese la casacca di thoril la arrotolò e gliela porse da mordere per evitare di ferirsi da solo e non urlare troppo poi si preparò.
Con uno scatto secco sfilò la freccia, la purificò con delle semplici parole, che eppure le costarono una grande concentrazione, poi la reincantò con un incantesimo curativo.
"Scusami Thoril"
Fu tutto ciò che sussurò prima di rinfiggere la freccia nella ferita apera.
 
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torf
view post Posted on 6/9/2012, 13:33




Thoril

Il mago non fece in tempo a capire le intenzioni di Cremisi che lei aveva già reinserito la freccia nella ferita.
Il dolore lo straziò, ma lui no urlò. Chiuse gli occhi e mandò solo un gemito, prima di riaprlirli.
-La prossima volta... beh, la prossima volta magari preferirò morire- schezò il mago, stringendo nelle mani la sua casacca. Si rifiutava di morderla perch era sporca e lui, per principio, non ingeriva nulla di cui non conosceva nei partcolari gli effetti, il sapore, le proprietà, la consistenza. Non volontariamente, almeno.
Sentì le forze crescergli nel corpo, e come fu in grado di muoversi appena, lanciò a sua volta un incantesimo di cura all'interno del corpo.
Alla fine, lei estrasse ancora la freccia con uno strattone, provocandogli altro dolore.
-Dei, basta! Esistono diversi incantesimi per far si che non faccia male una cosa del genere, come ridurre le dimensioni della freccia, rendere insensbile al dolore un'area circoscritta, rendere la freccia incorporea, potresti sedarmi e poi estrarla, ma ti prego, non estrarla più in quel modo- scherzò il mago. Poi, seppur a fatica, si alzò, rifiutando l'aiuto di Cremisi.
Poi inchinò leggermente la testa e le baciò il dorso della mano in modo quasi impercettibile.
-Grazie per avermi salvato la vita. Ora sei libera di fare ciò che vuoi, come ti avevo promesso. Ma devi dirmelo ora, perchè devo rimettermi al più presto in viaggio, e se vuoi venire dobbiamo ripartire adesso. Cosa decidi?- chiese l'assassino guardando fissa Cremisi negli occhi.
 
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La G@tta Matt@
view post Posted on 7/9/2012, 14:57




Cremisi

Le tremava la mano, e sapeva che quello non diminuiva, anzi acuiva il dolore che in quel momento il mago stava provando. Iniziò involontariamente a piangere dalla tensione e si sentì sollevata quando potì finalemtne estrarre la freccia. Era pallida, tremava ma Thoril era salvo.
Lui imprecò sulla sua poca delicatezza e dimestichezza che lo aveva fatto soffrire, quasi in modo scherzoso, ma sapeva che era vero. Si vergognava di essere così impacciata e poco abile con la magia, tanto disabituata ad usarla che non vi aveva nemmeno pensato al momento di estrarre la freccia.
Lanciò via la freccia come se fosse un serpente velenoso poi fece per porgere una mano a Thoril per aiutarlo, lui rifiutò sdegnosamente, rimettendosi in piedi a fatica, ma senza aiuto; barcollava leggermente ma appariva comunque più lucido, svveglio e determinato di lei, che non era nemmeno stata sfiorata da una scheggia durante il combattimento. Si alzò anche lei in piedi e Thoril le baciò impercettibilmente la mano che eppure erano sporche del suo sangue, non sapeva dove pulirsele, non voleva sporcare quel vestito con cui avrebbe dovuto viaggiare a lungo...no aspetta....poteva scegliere.
Grazie per avermi salvato la vita. Ora sei libera di fare ciò che vuoi, come ti avevo promesso. Ma devi dirmelo ora, perchè devo rimettermi al più presto in viaggio, e se vuoi venire dobbiamo ripartire adesso. Cosa decidi?
Le parole la impensierirono ulteriormente, abbassò lo sguardo da quello freddo dell'altro e iniziò a pensare. La battaglia le aveva fatto paura, avrebbe preferito non ritrovarsi in una situazione dell genere però cosa avrebbe fatto se avesse deciso di non seguirlo?
Si strinse nella casacca dell'abito, rialzò lo sguardo e tentò timorosa di fissarlo negli occhi del mago.
"Dove potrei andare se decidessi di non seguirti? Non so fare nulla...non voglio tornare in un bordello qualsiasi a vendere il mio corpo. - e qui la voce si fece tristemente ironica - Ho passato un'intera vita a non fare nulla, ora non voglio fermarmi più. Continuare a camminare anche se ormai la strada che mi mostri è piena di sangue. Non tornerò mai più quella di prima. "
 
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torf
view post Posted on 20/9/2012, 19:27




Thoril

L'assassino sorrise e si voltò a guardare il territorio, senza dire una parola.
-Sai cosa, Cremisi? Mi piaci. Si, sei una persona decisa, tenace. A questo punto non credo che avrei potuto fare una scelta migliore, come alleato. Si, sono molto soddisfatto- disse lui voltandosi ancora a guardarla.
-Ma ora dobbiamo muoverci: Siamo a piedi e siamo ricercati, ma soprattutto dobbiamo attraversare l'intera regione. Avanti, dobbiamo andare- disse lui allacciandosi il mantello e tirandosi sulla testa il cappuccio. Quando viaggiava era solito farlo in incognito, quindi non voleva mostrare il suo volto fino a che non fosse stato necessario.
Si portò accanto a Cremisi, le sorrise e cominciò a camminare per l'aperta campagna, scendendo dalla collina erbosa mentre le ultime luci mandate dal sole bagnavano loro ed il paesaggio circostante.
Sarebbe stata una scena pittoresca, persino romantica, se loro non fossero in fuga. Braccati da soldati in cerca delle loro teste. Sghignazzando, l'assassino iniziò il suo cammino accanto a Cremisi.
 
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La G@tta Matt@
view post Posted on 24/9/2012, 21:39




Cremisi

Il sole calando sparse delle ombre sanguigne su tutto, anche sul volto assorto di Thoril intento a guardare l'orizzonte verso il quale sarebero fuggiti. Verso dove? Non lo sapeva. Dovevano camminare e camminare essendo fagocitati da quelle due braccia aperte e infinite di spazio che si stendeva a perdita d'occhio. Il mago si alzò il cappuccio e iniziò a camminare con passo sicuro con un non so che di spavaldo, nonostante tutto ciò che era appena successo, e la donna lo seguì ancora scossa, e con le mani ancora imbrattate di sangue. Lo seguiva con i suoi passi piccoli da donna, e cercava di stargli dietro.
doveva essere forte, mantenere quella decisione che la stava muovendo in quel momento. forse era tutto dovuto alla tensione dei nervi ma doveva diventare abitudinaria, non era più tempo per i molli atteggiamenti da bordello. Per i sorrisi e le carezze.
"Thoril, quando non saremo più...braccati....potresti aiutarmi a reimparare la magia?"
chiese con voce incerta al mago dopo alemno un ora di cammino lungo il quale il paesaggio continuava a cambiare poco, come se non si muovessero di un passo. La stanchezza cominciava a farsi sentire come dei pesi di piombo nelle gambe che la facevano quasi barcollare. Era davvero disabituata al movimento.
 
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torf
view post Posted on 27/9/2012, 16:21




Thoril

L'assassino osservò Cremisi interessato. Pensò per qualche minuto prima di rispondere.
-Non è facile imparare una cosa di nuovo, dopo essersela dimenticata. Soprattutto se si tratta di magia. Comunque sei fortunata, dal momento che adoro le sfide. Si, posso aiutarti, anche se non ti assicuro dei progressi o dei risultati- disse il mago.
Ormai il sole stava calando oltre l'orizzonte, assumendo l'aspetto di una sfera dal penetrante colore sanguigno che mandava le ultime luci sui prati di margherite. La notte stava giungendo.
-Ci fermiamo ora. Non è saggio farlo qui, tuttavia questo panorama continua immutato per decine di chilometri di margherite ed erba verde. Di conseguenza, dovremo fare dei turni di guardia. Ah, inoltre dovremo mangiare qualcosa di freddo e scaldarci con le coperte: se accendiamo un fuoco qui, ci arriveranno addosso come mosche sullo sterco- disse il mago caustico.
-Io farò il primo turno di guardia. Ora mettiamoci comodi e mangiamo qualcosa- disse l'assassino sedendosi a gambe incrociate ed afferrando la piccola sacca che portava accanto.
 
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La G@tta Matt@
view post Posted on 27/9/2012, 20:07




Cremisi

Mentre camminavano il suo cervello smise di funzionare propriamente dalla stanchezza che si sentiva in corpo. Si sentiva le gambe di piombo che porcedevano con un incedere regolare, quel tipo di passo che ti distrugge di stanchezza. Il mago invece ccamminava elastico e rapido.
Si sentiva gli occhi gonfi, ma non di certo più gonfi della mente e del cuore. La mente piena di pensieri turbinanti, ormai non più sotto il controllo del cervello e il cuore di sentimenti contrastanti e paure che serpeggiavano in tutto il suo essere.
Il mago rispose alla sua domanda in maniera assolutamente professionale, ma con una nota interessata nel tono di voce. La guardava, incuriosito....sembrava che la guardasse come si guarda una persona che ha qualcosa di strano tra i capelli. La fissava e lei non sapeva perchè.
Il sole inesorabile toccò l'orizzonte e iniziò a scendere sotto quella linea e il buio cominciò a calare.
thoril annunciò che si sarebbero fermati li, in quell'immensa distesa di margherite ma che non avrebbero acceso un fuoco o i loro inseguitori li avrebbero trovati in fretta. Il pensiero la sconfortò non poco.
Cibo freddo.
notte fredda.
E non aveva nemmeno delle coperte sue.
Si lasciò cadere nella margherite con lo sguardo stanco, le facevano malissimo i piedi, li sentiva gonfi. Alzò lo sguardo sul mago e vide che prendeva qualcosa dal suo borsello. Non si trattenne dal sospirare dallo sconforto....tutta l'adrenalina e l'energia era scomparsa.
In quel momento s chiedeva cosa avrebbero mangiato e come avrebbe fatto a tenersi calda se di coperte non ne aveva.
"Cosa prevede la cena?"
 
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torf
view post Posted on 16/10/2012, 23:11




Thoril

Il mago tirò fuori dalla bisaccia due focacce avvolte in un panno e le tirò a Cremisi.
-Mangiale. Io non ho fame tanto. Vado a fare un giro. Torno tra una mezz'ora- disse solo l'assassino prendendo il pugnale ed infilandolo nella cintura.
Si allontanò nella prateria finché non vide, percepì o sentì più Cremisi, dopodiché mormorò un incantesimo e si sedette a terra. Presto una famigliola di conigli si arrampicò sulle sue gambe, attirati in superficie dalla magia. Furono seguiti da altre lepri che si accalcavano intorno al mago. Thoril sorrise ed accarezzò le teste soffici e le orecchie lunghe. Sorrise anche mentre sollevava due lepri particolarmente panciute. E continuò a sorridere mentre torceva loro il collo, tuttavia era un sorriso vuoto, privo di vita. Non aveva mai amato andare a caccia, perché rispettava gli animali più di molti uomini.
-Perdonatemi piccoli amici. Meglio voi che io- disse secco prendendoli per le zampe e legandoli alla cinta con della corda sottile.
Trascorse il resto del tempo cercando erbe, radici, piante commestibili da aggiungere alla cena. Trovò ben poco, ma si avvicinò al campo soddisfatto.
-Nonostante siamo braccati e non possiamo accendere il fuoco, posso sempre cuocere la carne con la magia- disse l'assassino. Così, senza proferire altre parole, cominciò a scuoiare le lepri, tolse le interiora e separò le teste, per poi nascondere tutto sotto terra. Dopodiché rimediò una pietra, vi stese sopra la carne e cominciò a scaldarla magicamente. Presto la carne iniziò a cuocere, fino ad assumere un ottimo odore ed un bel colorito bruno. La condì con quel poco che aveva trovato e la passò anche alla sua compagna.
-La cena è servita. Mangiamo e poi dormi, io farò il primo turno di guardia- disse Thoril staccando un pezzo di carne con un morso e mangiandolo, affamato come un lupo.

Dopo che Cremisi si fu addormentata, il mago si sedette a terra e tirò fuori dalla sua bisaccia una pergamena arrotolata. La aprì e fissò il cielo. Poi prese una penna e dell'inchiostro ed iniziò a tracciare le stelle sul foglio, tracciandone i minimi particolari, le distanze precise, quelle più o meno luminose.
"Un giorno qualcuno dovrà arrivarci, mio caro. Pensaci" gli aveva detto il suo vecchio maestro.
"Io voglio essere il primo ad andare su una stella!" aveva ingenuamente affermato Thoril, suscitando le risate del suo mentore. Ovviamente non si poteva arrivare sulle stelle, ma il mago si accontentava con il senno di poi, di studiarle, tracciarle, farne una vera scienza.
Tracciò per tutta la notte costellazioni, stelle, comete, pianeti, tutto ciò che poteva vedere, finché non giunse l'alba. Allora asciugò l'inchiostro, ripose tutto e svegliò Cremisi, sapendo che avrebbe protestato perché non l'aveva svegliata per il suo turno di guardia.
 
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La G@tta Matt@
view post Posted on 23/10/2012, 21:07




Cremisi

Guardò la figura del mago scomparire poco a poco, rimpicciolendosi all'orizzonte fiorito.
si sentiva terribilmente stanca e con le gambe pesanti, piccola come in una bambina in un modo che non avrebbe mai immaginato essere così grande, e ne aveva percorso solo un pezzetto minuscolo che non era nemmeno un centesimo della terra di Thil. Era davvero così grande il mondo?
Si girò tra le mani le due focaccie, erano poco unte e avevano un aspetto leggermente stantio, ma non se ne curò; semplicemente se ne infilò un pezzetto in bocca e iniziò a masticare senza pensarci. Non ne sentiva nemmeno il sapore, era distratta, fissava ora una ora un'altra margherita senza veramente guardarle. non aveva nemmeno la forza di pensare correttamente.
Chissà dove era andato Thoril, aveva detto di non avere fame ma secondo lei era andato a cercare cibo. Stette ad aspettare mentre il tempo si avviava sempre di più verso la notte finchè non lo rivide apparire. In effetti era stata così in uno stato di dormiveglia che quasi si spavento quando questo riapparve.
Aveva in mano due cognigli panciuti
"Meno male che non avevi fame...mi paiono ben pasciuti quei due conigli!".
Le focacce le avevano aperto lo stomaco e non disdegnò di mangiare n po' di carne, e la fece quasi sorridere vedere thoril cucinare come un cuoco, solamente con la magia.
Poi sentì. Il torpore della stanchezza prendere il sopravvento e si addormentó senza troppi complimenti, senza nemmeno accorgerei delle parole del mago, annui distrattamente e si stese nell'era fredda. Chiuse gli occhi in un sonno senza sogni e li riaperse quando il mago la sveglió la mattina dopo, di sicuro trop presto per i suoi gusti.

Edited by La G@tta Matt@ - 11/11/2012, 11:44
 
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