La G@tta Matt@ |
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| Shyranna
Applaudì la risposta appoggiando la schiena al séparé, allontanandosi così Dal ragazzo. Dopo aver battuto le mani un paio di volte incroció le braccia al petto e nascose completamente il volto sotto l'ombra del cappuccio. Fece tornare la voce dal tono scherzoso e gioviale, al tono basso, sibilante e Roco dell'assassina che era. L'aveva scoperta, aveva capito tutto. Ma non aveva paura del fatto che sapesse. Non era impaurito da lei, non ancora, e serbava più che altro intrigato. "E così hai capito, piccola volpe. Un'assassina che miete le vite degli altri. È ciò che sono. E devo dire che hai capito anche di più, io sono la morte, la morte che danza. " Poi si riportó con i gomiti sul tavolo, senza far frusciare il mantello, Tese una mano e alzò con un dito il mento del ragazzo, passando poi il dito freddo come una lama sulla giugulare. "le ombre, ti hanno costretto a fuggire, in ricerca di fortuna per te e la tua famiglia. Giri in ricerca di un luogo migliore e nel frattempo racimoli qualche monetine rubando o scrivendo. Nonostante tu sappia scrivere tutto ti stupisce molto, vieni da un paese non grande, e non sei di famiglia ricca. Ti manca casa tua e la tua famiglia. Sei giovane e non sei in viaggio da molto. Sei un giovane ragazzino in viaggio. É corretto?"
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