Città di Belah

"Se lo hai incontrato il tuo Drago se ne é sicuramente accorto! I Draghi avvertono la presenza di Noah"

Rika seguitò a pensare ai draghi e agli sconosciuti che si era lasciata alle spalle. Volti, facce, stazze, occhi, parole, suoni e poi alberi e cieli.
Nulla.
Nulla le tornava alla mente, allora pensò a Myihaka, gran chiaccherona, esuberante cucciolona di drago, aveva colto un umano che le avesse fatto un qualche effetto?

- No, mi spiace. Non credo di averlo incontrato finora.

La cameriera lasciò le bistecche e se ne andò.

- Buon appetito!

Sorrise a June

June ricambiò il sorriso delusa. "Non ho nessuna traccia, nessuno lo ha visto. Noah ma dove sei finito?"
"Senti Rika mi piacerebbe molto viaggiare con te se mi accetterai. Posso esserti utile, sono una curatrice e so usare la magia!"
June osservò Rika attentamente. Avrebbe dovuto temerla, diffidare di lei. Non la conosceva minimamente, perchè doveva fidarsi di lei? Eppure June aveva un disperato bisogno di qualcuno che la sostenesse, da sola non ce l'avrebbe mai fatta. Rika le ispirava fiducia e lei gliel'avrebbe data.
"sono figlia di un elfo del mare, posso governare l'acqua!"

Rika continuò a mangiare tranquilla, un boccone dopo l'altro, la sua bistecca che era tanto cruda da sembrare viva.

- Perfetto! Allora andiamo insieme alla ricerca di questo Noah! Però prima finiamo di pranzare nonostante la gente si mangia bene in questo posto.

Rika sorrise tranquilla

June abbassò lo sguardo e vide un piatto fumante con una bella bistecca che la aspettava. Si mise a mangiare con calma mentre seguitava a guardare Rika. Più pensava a quello che si erano dette è più era convinta della propria decisione.
Si sentiva stanca e l'armatura le sembrava sempre più pesante. Quando ebbe finito la bistecca estrasse dal sacchetto che portava alla cintola un laccio dorato e si raccolse i lunghi capelli in una coda.
"Be Rika adesso che si fa?"

Rika sollevò lo sguardo dal piatto.

- Si mangia!... E poi... Si va verso Est! Dobbiamo andare verso le ombre o sbaglio?

"Siamo davvero una bella coppia!" rise June "Una mezz'elfo che riesce appena a usare i propri poteri e un selvaggio mezzo demone accalappia uomini". Scoppiò di nuovo a ridere come quando il ciccione si era fiondato fuori.
"Se hai finito di mangiare potremmo farci dare una stanza alla locanda più avanti. L'armatura mi sta uccidendo e non profumo certo di rose..."

Rika la guardò per un minuto

- Locanda?

Aggrottò la fronte

- Le locande spillano soldi a palate cerchiamo un laghetto e facciamo il bagno gratis! Non navigo nell'oro...

Sorrise tranquilla

"Come preferisci... Io sono nata sulla costa, fare il bagno nuda in un lago non mi crea nessun problema! Noah la prima volta ci è rimasto malissimo quando mi sono tuffata nuda dagli scogli" rise da sola ripensando alla faccia sconvolta del giovane uomo.
"Rika lo troveremo vero?"

Rika la guardò, come i cuccioli ti fissano quando cercano di capire cosa vuoi da loro.

- Intendi Noah? Chissà?! Non mi diventare melensa però... Adiamo! Voglio godermi un bagnetto con il sole.

Si alzò e fece per uscire tranquilla dalla locanda, il locandiere però urlò e fece per inseguirla con un coltello

- HEI! FERMA! NON HAI PAGATO!!!!

Ma si fermò quasi subito quando una delle ciocche di Rika si allungò e divenne una lama appuntita è argentea sotto il suo naso. Rika lo guardava, si era girata solo leggermente, con gli occhi di un verde più brillante che mai. L'uomo lasciò cadere il coltello e lei uscì tranquilla.

"Potevamo benissimo pagare.. Non mi paice truffare la gente!" esclamò June mentre uscivano "Potevo pagare io!"
June osservò Rika che sorrideva soddisfatta.
"Perchè hai deciso di aiutarmi Rika? Ti faccio pena? Sarò anche melensa, ma non sono così debole da perdere la mia determinazione per questo sappilo". June puntò i suoi occhi in quelli di Rika osservandola con sguardo deciso.
"Anche se sono debole sono capacissima di starle dietro e di non essere di peso! Ma credo che lei la pensi diversamente!" pensò.

Rika piegò indietro la testa tranquilla per guardare June.

- Non ho voglia di pagare per un pessimo servizio! In questo mondo devi essere cattiva più di lui oppure sarai sbranat...

Si interroppe e guardò diritta davanti a sè, un'ombra immensa, con le fattezze di un mammuth ed un demone di fuoco erano in mezzo alla piazza. Alcuni corpi a terra esanimi. La gente urlando correva in tutte le direzioni.
Il caos reganava sovrano.

- Sai combattere vero?

Rika sorrise sicura di sè, come sempre.

- Perchè qui c'è qualcuno con cui non potrai essere carina e cordiale...

"Certo che so combattere!" June era spaventata ma voleva dimostare a Rika quanto valeva. Chiuse gli occhi e concentrò tutta se stessa per richiamare l'acqua che aveva intorno. Una grande bolla di acqua cristallina si allargò sulla sua testa.
"Meno male che fuori città c'è un lago! Ancora, ancora più acqua! Le farò vedere!
"Quando questo è sistemato riprendiamo il discorso Rika! E se vinciamo non chiamarmi più melensa".
Si voltò per scoccarle un occhiata.

Rika le fece l'occhiolino, non aveva mai avuto dubbio che questa ragazza dalla faccia da bambola nascondesse un potenziale. Come tutti gli animali vivendo di instinto si riconosce a pelle se questo o quello saranno tuoi compagni.

- June a te il demone, sei avvantaggiata! Io mi becco la bisteccona!!!! Te li divido.

Gridò

- MYIHAKA!

E saltò per aria finendo sul dorso del suo drago del tutto invisibile in pieno giorno. Grazie a Miha catturò il demone con i capelli e lo lanciò davanti a June...

June era pronta. Prima ancora che il demone si fosse rialzato lo bombardò con una raffica di sfere di acqua. Il mostro urlò con quanto fiato aveva in corpo mentre si contorceva per il dolore mentre June ansimava per la fativa. Non si era ancora riposata dal giorno prima. bastò un attima al demone per cogliere un indecisione nell'attacco di June. Prima che lei capisse cosa succedeva gli fui addosso e la scarventò contro un muro. La ragazza mugolò mentre ogni aprte del suo corpo urlava di dolore.
"Eh no questo non lo dovevi fare!"
La ragazza si tirò su a fatica mentre il mostro la caricava e prima che lui potesse fare qualcosa ordino all'acqua sulla sua testa di precipitare. Il demone urlò e si contorse mentre la cascata di acqua lo investiva.
"ce l'ho fatta!" pensò, ma si sbagliava. Il mostro le sferrò un calcio e June cadde a terra boccheggiando. il demone la afferò per i capelli e la tirò su a forza.
"Debole ragazzina!"rise.
"Non sono debole!!!!" urlò June e solidificando un pugnale di ghiaccio lo trapassò. La creatura non emise nessun rumore, cadde a terra esangue.
June sfinita si lasciò cadere lungo il muro e svenne priva di forze.