Sala del trono

Altàis

Come scariche elettriche le scosse di desiderio lo percorrevano. Aveva tanto aspettato quel momento, il momento in cui quelle porte si sarebbero spalancate e avrebbe finalmente visto il signore oscuro. Colui che poteva infliggere dolore con uno sguardo, colui che lo avrebbe capito. Colui che le avrebbe mostrato la strada su cui percorrere.
Arrivò vicino alle porte e una sentinella gli sbarrò la strada con una lancia. Da sotto il suo anonimo cappuccio nero Altàis sorrise e passò un dito sulla lama della lancia, assporando il leggero pizzicore della lama nella carne.
"bell'arma....vorrei vedere il signore oscuro. Il grande Bauglir"
La sua voce rimobombò per il corridoio. tlse la mano dalla lama e appoggiò il dito alle labbra.
Così avrebbe visto ciò che agognava, morte, distruzione, torture...e se avesse incontrato di nuovo la sua ossesione avrebbe saputo come comportarsi....Dolore era tutto quello che voleva.

Bauglir (ahaha)

C'era.. uno straniero, alle porte del suo palazzo. Strano, di solito gli stranieri non veniva al Lumbar volontariamente.. di solito era il Lumbar, sotto forma di Ombre, che andava da loro.
Le possibilità erano due: o era uno di quei soliti ambasciatori di pace che tentavano, con le lacrime e i doni di addolcirlo (facevano naturalmente tutti una brutta fine) oppure era una qualche strana creatura in cerca di un signore.
Curioso, lo fece entrare.

Altàis

Entrò nella sala, estasiato al veder le porte schiudersi al suo passo. Vide un uomo giovane iseduto voluttuosamente su di un trono in cima ad una corte sclinata. Camminò facendo risuonare le suole degli stivali sul lucido pavimento.
Arrivato a pochi metri dalla sclaintata cadde su di un gnocchio, pur mantenendo la sua dignità : "signore del dolore, v chiedo se vorreste avermi come vostro uomo".
Niente preamboli inutili, diritto al punto come era solito fare....e attese febbricitante nella sua perverione mentale.

Bauglir

Ghignò, improvvisamente la sua curiosità si era completamente risvegliata. I suoi sensi e il suo istinto non lo ingannavano mai: quello era matto.. ma non senz'anima come lui. Il suo fiuto da Ombra captava una piaga mentale molto profonda.
"Ah sì? Interessante.." abbozzò, con finta indifferenza "E come ti chiami? Da dove vieni?"

Altàis

Sentì la domanda che si era immginato tante volte:
"Sono Altàis, la serpe, vengo da Palan, ma ho da tempo dimenticato la mia patria. Il mi cognome è Morrigan ma la mia famiglia l'ho dimenticata da tempo.
Desidero essere al vostro fianco e servirvi"
Questo era tutto ciò che deiderava...."Desidero capire cosa è il dolore. non ho nessun altro scopo"
Ancora inginocchiato, tremava dalla gioia.

Bauglir (ahah)

I suoi occhi rossi si fecero sottili a quelle parole.
"Vuoi.. conoscere il dolore? E a che scopo?" chiese, senza nascondere una leggera curiosità.

Altàis

Alla domanda dell'oscuro signore altàis sentì la curiosità in essa.
eppure nel profondo quel bisogno non aveva mai avuto un perchè...ma forse la risposta che diede fu esauriente per spiegare a se stesso più che a Bauglir tutto ciò.
"Io sono cresciuto in un accademi per assassini, da sempre ho conosciuto il dolore, e mi è sorta la domanda se in qualche modo l'essere umano possa comprendere il dolore. Il suo perchè, e capire se quello che proviamo è solo un illusione...poi il dolore è una cosa affascintante, il più forte delle sensazione che spegne tutto e copre con il suo nero velo."
La risposta sperò fosse di suo gusto.

Bauglir (ahaha)

Trovò la risposta abbastanza soddisfacente, nonostante fosse piuttosto filosofeggiante.
"Bene.. supponiamo che io accetti la tua richiesta.. cosa chiederesti tu in cambio?"

Altàis

"non chiedo nulla di prezzo. Già l'essere al vostro cospetto mi ripaga. L'unica cosa che mi sentirei di chiedervi è la possibilità in futuro di partire per far mia colei che desidero."

Bauglir (ahah)

"Far.. tua?"
Quelle parole, quella motivazione, lo sorpresero più di ogni altra cosa. Non pensava di avere al suo cospetto un.. maniaco ossessionato. Tuttavia si aprì in un tenue ghigno.
"Di che razza è?"

Altàis

La domanda del signore oscuro lo colse preparato, pensava a lei sempre.
"E' un'assassina, come me. La migliore. Si fa conoscere col nome di morte che danza. è una mezzelfa di 18 anni."

Bauglir

Mezz'elfa.. poco interessante per la mia collezione.. ce ne sono ancora troppi in giro..
L'uomo si appoggiò lentamente all'alto e scuro schienale del suo trono, senza distogliere i suoi occhi inquisitori dall'assassino.
"Va bene.. avrai ciò che vuoi."

Altàis

"Grazie signore. Vi sono grato, grazie a voi l'ultima assassina del fuoco, la temibile Shyranna potrà diventare mia. Vi sono grato anche perchè mi prendete con voi, non vi deluderò."
Esitava ad alzarsi, ma poi si risolve mostrando un sorriso, o meglio malsano ghigno, sul suo volto.
Aveva raggiunto il suo scopo.

Bauglir

"Non mi deluderai.. per forza, che non mi deluderai."
Sul suo viso era sorto un ghigno malvagio, furbo però, diverso da quello dell'assassino.
"Per metterti alla prova, voglio che tu compia una cosa, per me. Semplice, direi. Molto semplice."

Altàis

Già un compito, una buona occasione per mostrare al suo nuovo signore dic he cosa era capace.
"ditemi, mio signore"
E attese con orecchio attento, agli ordini della sua nuova missione.