Città di Lìmni

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Madame Red
view post Posted on 16/9/2012, 20:00




"Possianmo andare a quella taverna?" chiese June indicando col dito l'elegante taverna con terrazza sul canale "Sembra davvero splendida e sono sicura che si mangia da favola!!!". Sorrise candidamente a Rika mentre aspettava la sua risposta.
 
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Senhime
view post Posted on 17/9/2012, 09:38




Rika le sorrise a sua volta.

-Andata!

E si avviò verso la taverna che piaceva a June
 
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Madame Red
view post Posted on 17/9/2012, 11:57




"Evvai!!!" pensó June soddisfatta mentre si avviava dietro a Rika.
La taverna era piena di gente, soprattutto ragazze, che occupavano la terrazza esterna. C'era un solo tavolo libero tra 2 occupati da 2 ragazze sole.
"Rika va bene quello?" chiese June indicando il tavolo con un cenno della testa mentre si legava i capelli fastidiosi in 2 code.

Edited by Madame Red - 17/9/2012, 14:03
 
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Senhime
view post Posted on 18/9/2012, 11:06




Rika annuì. Qualsiasi posto andava bene purchè si mangiasse!
Attraversò la sala e si sedette al tavolo tranquilla.
 
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Madame Red
view post Posted on 18/9/2012, 21:20




June

June si era avviata ancora prima che Rika le rispondesse. Già da un po' aveva capito che a Rika i dettagli non interessavano minimamente. La risposta della ragazza fu solo una conferma. Si sedettero al tavolo ed una giovane cameriera apparecchiò e disse loro che aspettava che decidessero prima di prendere le ordinazioni. Mentre pensava a cosa avrebbe voluto per pranzo June scorse lo sguardo sul canale che scorreva placido accanto alla terrazza. Si sentiva molto meglio ora che aveva dato uno scopo alle sue azioni.

Edited by Madame Red - 23/9/2012, 21:47
 
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Madame Red
view post Posted on 25/9/2012, 20:56




Kanon

Kanon raggiunse finalmente la città di Limnì. Attraversò l'ingresso e si trovò davanti un grande via piena di persone, ognuna intenta a svolgere i propri affari. Si accorse subito delle occhiate che la gente gli lanciava e non potè dare loro torto. Un ragazzino di 14 anni, solo, vestito di stracci e avvolto in un logorissimo mantello nero, il volto coperto dal cappuccio, una sciarpa di lana bianca lindissima e impeccabile. Mentre si guardava in torno il suo sguardo cadde su di un bambino che lo fissava mentre la madre lo tirava in una via laterale. Il bimbo lo salutò con la mano e lui ricambiò. La giovane madre gli sorrise e Kanon, arrossendo, distolse lo sguardo.
"Smettila di agitarti ogni volta che vedi una donna Kanon. Ti manca la mammina povero piccolo.. Sei patetico!".
"Dacci un taglio Konan".
Kanon avvertì il fratello ridacchiare. Detestava Konan, lo prendeva sempre in giro. Che c'era di male se gli mancavano i suoi genitori? In fondo era un bambino a cui era stata uccisa la famiglia quando aveva appena 7 anni. Ma Konan era talmente pieno di sè da non capire, lui non sentiva il bisogno di nessuno.
"La tua infinita autostima è la tua più grande debolezza Konan".
"Non dire sciocchezze! La mia più grande debolezza sei tu Kanon!".
Furioso smise di ascoltare le risate del fratello.
"In questo posto la gente è ricca! Faremo una vera fortuna fratellino".
"Non mi piace derubare le persone..".
"Vuoi morire di fame?".
Detestava dover dar ragione a Konan, ma in quel caso non ebbe scelta. Anzi forse una scelta l'aveva. All'angolo tra due vie Kanon notò un vecchietto malconcio che spillava spiccioli agli ingenui passanti con il vecchio trucco del cecio sotto i tre bicchieri.Kanon si frugò nelle tasche e, trovata una moneta, si avvicinò al vecchio.
"Posso provare anche io signore?" chiese sorridendogli ingenuamente "Se vinco mi da tutte le sue monete".
L'uomo scoppiò a ridere e accettò. Gli mostrò il cecio, lo nascose e spostò i tre bicchieri chiedendogli dove fosse finito.
"Il cecio è nascosto nei suoi vestiti. Nel tavolo che usa come appoggio c'è una piccola scanalatura. Quando muove i bicchieri, quello con il cecio ci passa sopra e il piccolo cecio scivola giù. E' così che truffa i passanti, con un gioco in cui perdono sempre".
Allungò una mano e afferò il cecio nascosto nelle vesti dell'uomo; glielo mostrò con un sorriso. Il vecchiò lo fissò sbigottito poi scattò verso di lui, ma Kanon, anzi Konan, fu più veloce. Un secondo prima che l'uomo scattasse aveva preso il possesso del loro corpo, afferrato l'arco, incoccato una freccia e ora gliela puntava contro sorridendo maligno.
"Non ti conviene fare il furbo con me nonnetto" esclamò beffardo.
Il vecchio emise un verso strozzato, lanciò ai suoi piedi le monete e sparì raccattando le sue cose. Kanon, tornato in sè, si lasciò scappare la freccia e l'arco di mano che poi raccolse e rimise in spalla. Non sapeva se l'uomo era rimasto più sconvolto dalla freccia puntata contro il suo naso o dal repentino cambiamento di voce, pettinatura, espressione e colore degli occhi del ragazzino che aveva di fronte.
"Ottimo! Adesso si mangia!!" esclamò mentre si avviava tra le vie della città.
"Se vuoi trovare soldi senza rubare almeno cerca di farlo senza che debba intervenire io fratellino..."

 
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Lady Gengar
view post Posted on 30/9/2012, 17:57




Khalestis dopo essersi spogliata dai suoi abiti, s'immerse dolcemente nelle acque del lago Azuria.
Era appena tornata da una missione affidatagli dal suo padrone Bauglir in cui aveva il compito di sterminare un gruppo di sovversivi; una un gioco da ragazzi.

La mezzaninfa si adagiò dolcemente tra le acque, circondata da alcuni animali della foresta che teneramente coccola e ascolta.

Era arrivata l'ora di pranzo e Khalestis, uscita dal lago, si rivestì, indossò il suo mantello nero, afferrò il suo Bastone evocatore e dopo un rituale fece apparire un possente cavallo nero che uscì dal centro di un cerchio luminoso di colore viola, avvolto da un fumo nero.
La ragazza si avvicinò al cavallo e dopo averlo accarezzato sul muso teneramente, si avviò verso Lìmni.
Arrivata in città con il volto coperto dal cappuccio nero, si diresse verso la sua locanda abituale che trovò chiusa: la porta era sprangata e le finestre rotte e all'interno era tutto buio e pieno di polvere e ragnatele e Khalestis pensò: “Probabilmente qualcuno dopo aver alzato il gomito ha scatenato una rissa e distrutto la betola”. Così andò in cerca di un altro posto dove pranzare.

Arrivò di fronte alla Piccola Locanda sul Canal , scese dal cavallo che legò al palo ed entrò. Si sedette su un tavolo in un angolo sotto una finestra e dopo aver ordinato qualcosa da mangiare aspettò.
 
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Madame Red
view post Posted on 30/9/2012, 20:29




Kanon

Kanon si guardava intorno mentre camminava per le vie di Lìmni. Nonostante fosse già stato a Nen non era mai stato in quella città. Lìmni era diversa dalle altre città di Nen, era caotica e piena di vita. Kanon si sentiva a disagio tra tutta quella folla e si abbassò ancora di più il cappuccio sulla testa. Era sempre stato solo in quei 3 anni di ricerca e Konan certo non era un compagno di viaggio ideale. Mentre camminava a testa bassa lo sguardo gli cadde sulla sua sciarpa; diverse gocce rosso scuro macchiavano uno dei bordi. Sapeva da dove veniva quel sangue. Si avvicinò in fretta al bordo di un canale, vi immerse il lembo di sciarpa e prese a strofinarla.
"Ma che accidenti fai Kanon? Sei una lavandaia adesso?"
"Taci Konan! Non avresti dovuto uccidere quei due briganti..."
"Per quale motivo scusa? Ci hanno attaccati loro. Sai quanto adoro il colore del sangue... Il rosso è il mio colore preferito!"
Kanon ignorò il senso di piacere del fratello. Poco prima di raggiungere Lìmni, durante la notte, era stato attaccato da due omoni enormi, briganti, che lo volevano derubare. Preso dal panico aveva permesso a Konan di possedere il loro corpo e aveva guardato impotente il fratello uccidere i due uomini senza nemmeno estrarre l'arco. Il sangue schizzato ovunque aveva macchiato la sua sciarpa.
"Dovresti lasciarlo. Le macchie di sangue metteranno in guardia i briganti mostrando loro cosa succede ai tuoi nemici. Certo loro non possono sapere che tu sei un inutile buono a nulla, ma neanche che ci sono io con te".
Kanon continuò a strofinare la lana ignorando le lamentele del fratello fino a quando tornò bianca e candida come prima. Soddisfatto riprese a camminare per le vie fino a quando vide una locanda davanti a se con una grande terrazza sul canale.
"Trovata la locanda. Quella andrà benissimo!" sussurò.
 
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Senhime
view post Posted on 3/10/2012, 18:39




Rika si voltò di scatto verso Khalestis che si era appena seduta ad un tavolino accanto a lei e June.

Mezzaninfa...

Pensò

E' perfetta! Sento la magia di qui... Deve essere abbastanza potente.

Si rigirò verso June.

- June! Vuoi imaprare a sentire la magia negli altri?

Sorrise all'amica e le fece un cenno verso Khalestis

- E' una mezzaninfa, emana una fortissima magia. Chiudi gli occhi, rilassati e prova a sentirla... E' un'istinto primitivo. Devi lasciare che venga fuori!
 
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Madame Red
view post Posted on 3/10/2012, 18:57




June

June scoccó un'occhiata alla ragazza che aveva accanto. Alta e snella, nonostante fosse avvolta nel mantello una ciocca dei suoi capelli color argento spuntava. Sorrise a Rika e provó a fare quello che le aveva detto. Si concentró sempre più fino a che i suoni intorno a lei divennero lontani. Se chiudeva gli occhi e provava a concentrarsi come quando usava la magia le sembrava di avvertire una sorta di energia provenire da quella ragazza e anche da Rika... Era quella la magia? Aprí gli occhi e fece quella domanda a Rika.
 
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Senhime
view post Posted on 11/10/2012, 21:44




Rika sorrise a June.

- Beccata! Brava!

Rika si girò ancora una volta verso la fata che le sedeva vicina. L'aria era densa del suo potere magico.

- Ehi!

Chiamò la ragazza...
 
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Madame Red
view post Posted on 12/10/2012, 11:08




June

"Che strano! Quando ero al villaggio non ho mai avvertito questa energia" esclamò, piú a se stessa che a Rika "Eppure quando ho visto Noah, o quel che penso sia lui l'ho sentita..."
June si zittí pensierosa mentre il suo sguardo scivolava di nuovo lungo il canale. D'un tratto si fermò sulla ragazza seduta al suo fianco. C'era in lei qualcosa che la muoveva. Stava seduta composta al suo tavolo con lo sguardo perso come un'estraneo che osserva tutto dall'alto. È poi, come lei e Rika, era diversa. Prima che potesse aprire bocca Rika la precedette.
"Vuoi venire a mangiare qui con noi?" aggiunse.
 
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41 replies since 7/9/2012, 16:03   452 views
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