Enta - Città bassa

Mikki

Si vide aggredita dalle domande di Maly.
"ehm...io? Ci ho già viaggiato assieme da Palan....ehi aspetta! Non puoi decidere di smetterla di leggere nel pensiero? lo fai apposta?"
La guardò con occhi interrogativi. Cercando di non pensare nulla che potesse essere letto da Maly, si concnetrò sull'idea semplice che ingannasse i super sensi della ragazza: birra.

"Non pensare ad altro! É inutile, credimi. Raun ha già provato. Comunque, no, non posso farne a meno. É completamente autonomo ed incontrollato. É come se le menti e i cuori mi si aprissero davanti per la mia sola presenza. A volte è davvero frustrante. Ti senti una spia, senza neanche che tu lo voglia. É vergognoso. Mi sento una criminale alle volte.".
E si strinse nelle braccia, come se avesse freddo.

Mikki

e così non faceva apposta.
"deve essere terribile...vedere tutto di tutti, un sovraccarico d'informazioni, le persone non possno fare nulla per aiutarti?"
Le dispiaceva davvero per lei, sinceramente. Se c'era un modo per aiutarla voleva attuarlo.

Accennò ad un sorrisetto, anche se piuttosto stentato, tenendosi sempre con le braccia.
Poi riprese:"Purtroppo no. È qualcosa di naturale ed incontrollabile. È un potere che ho dalla nascita, ma le cose sono peggiorate in seguito alla morte dei miei genitori. I miei poteri sono incontrollabili. Non c'è modo di "trattenerli". Un tempo, però, non avevo di questi problemi, anche perché i miei poteri non erano così grandi.".

Mikki

Una persona così per non sentire nulla dovrebbe vivere in anestesia. Che peso sentire tuttO il dolore, la gioia, la felicita o magari la malvagità di una persona senza nemmeno conoscerla. Le posó una mano sulla spalla minuta. Era fredda, forse aveva davvero freddo. Pensó che tutto ció che a maly poteva servire era umana comprensione.
"tu conosci Gawain?"

"Non direttamente. Qualche notte fa però ho avuto uno strano sogno, riguardo a questo misterioso ragazzo dai cappelli ad istrice. Il suo nome poi mi è come apparso a lettere infuocate. Ciò che me lo fà rimanere in mente è che ho sentito come un legame tra lui e Raun, quasi di sangue. Non l'ho subito ricosciuto quando è arrivato alla locanda, ma ora che tu l'hai nominato, mi è tornato alla memoria.".
Maly alzò la mano, appoggiandola sopra a quella di Mikki, sorridendo.

Mikki

Certo che quella ragazza faceva sogni strani anche più dei suoi. Arrivarono i primi tre o quattro clienti e si sedettero ad un tavolo. Parlavano tra di loro e non sembravano frettoloso di ordinare. Quindi aveva tempo di finire il discorso con Maly.
"e quindi se chiedo a Raun lui saprà dirmi perché mai gawain si sia diretto qui..non me l'ha detto. Non andiamo molto d'accordo e io e il ragazzino con i capelli a porcospino"

"Non è necessario che tu ci parli. Ci parlerò io. Basta che mi confermi che è il Gawain che ho sognato io. Ti prego. Sento che per il destino suo e di Raun è molto importante. Anche per il destino di un'altra creatura, molto importante per Gawain. Tu ne sai niente?".

mikki

"si...potrebbe essere la Lisse che ho nominato prima. È una fatina che viaggia con lui... Penso siano tanto innamorati. Ma, sarò cinica, non penso durerà molto tra un umano e un topo con le ali alto 11 centimetri." . Non che fosse razzismo il suo, pensava però che gli uomini fossero tutti uguali. Prima o poi gawain si sarebbe stancato della piccolezza di lisse e si sarebbe trovato un'altra donna capace di rispondere di più alle sue esegenze di umano.

"Una Fata? Ecco spiegata quella specie di interferenza. La presenza di Lisse, essendo una creatura magica, impediva al mio potere di percepire il mio potere. Comunque, Mikki, sono certa di una cosa: di quel poco che ho percepito di lui, Gawain è un ragazzo dal grande cuore, e dall'amore semplice e sincero. Sono rare le persone come lui. Ne se trovano di simili di questi tempi. Ma certo c'è il problema della specie. Ma sono certa che lo supereranno, in qualche modo.".

Mikki

"ti sembrarà insensibile, ma anche avendolo incontrato non credo che dureranno, e soprattutto non credo all'esisteza di persone del genere; ci sono solo nei sogni e nelle favole. Mi spiace, ma sono certa che la specie sia un ostacolo più che insormontabile."
Tirò fuori dalla tasca il taccuino su cui le avevano detto di segnare le ordinanzioni, dalla tasca.
"E' ora di lavorare...comunque dove hai detto che alloggia?"

"Proprio qui. Ma credo che non si farà vedere stasera. È uscito stamattina presto e non è tornato neppure per pranzo. Rimarrà solo un altro paio di giorni. Se hai modo di farmelo incontrare, te ne sarei grata. È davvero importante, me lo sento.".
E cominciò ad occuparsi dei clienti, che nel frattempo cominciavano ad aumentare di numero, con notevole aumento del vociame.

Maly però si ferma di colpo, come se avesse ricevuto un colpo d'armi. In piedi, ad occhi sbarrati, percepisce qualcosa, un disturbo che ha già percepito.
"Pensavo restassero fuori fino a stanotte.........".
In quel mentre, entra Gawain, con un'aria distrutta. Si siede al primo tavolo della locanda a tiro. Pone la borsa sul tavolo, avvicinandosi alla famosa tasca.
"Tutto ok Lissi?".

Lisse

Stravolta dalla stanchezza, Lisse fece spuntare il capino dalla borsa in cui s'era infilata quando Gawain era sceso nella locanda. Annuì, a malapena, e cercò di rivolgergli un sorriso, per rincuorarlo un po'.