-Lupabianca- |
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| Manhel era seduta su una roccia, che spuntava dal terreno. Stava bene, il sole le cuoceva la pelle. Ma stava anche male. Metà di lei quasi non sopportava quel calore asfisiante. Sentì dei piccoli passi, come di animeletti o bambini. Sbarrò gli occhi e per un secondo fu accecata dalla luce. Poi li vide. Erano solo due piccole, insulse Ombre Minori. Due paia di occhi rossi carichi di rancore che la fissavano. <<ciao>> dissero in coro, in un basso sibilo. <<toglietevi dalle scatole>> disse Manhel, con voce glaciale. <<perchè?>> <<perchè ve lo dico io>> Ci fu un secondo di silenzio, in cui Manhel pensò a come fare fuori quelle creature dell' oltretomba. Prese la spada, dalla lama bianca e nera, l' elsa intarsiata da Rubini grigi. <<per l' ultima volta. Toglietevi di mezzo>> Non risposero. Si avventarono su di lei. Tre colpi, inferti con incredibile forza e velocità. Colpì una alla spalla, e l' altra al finaco e alla gamba. <<cattiva!!>> dissero con voce infantile. <<ma senti chi parla!>> disse lei. Le due Ombre sparirono, camminando veloci sul terreno asciugato dal sole. <<ma guarda te che cosa mi tocca fare per sopravvivere>> disse tra sè e sè Manhel. "Devo andarmene di qui. Non posso più stare in questo posto, o il sole mi farà rinsecchire". Prese la sua borsa, on qualche provvista. Non avrebbe trovato molta selvaggina in quella parte del paese. Si diresse verso ovest.
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