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| Taldeer
" La guerra è la mia signora, la morte è la mia compagna " Quella frase rieccheggiava nella sua mente rapendola dalla realtà e il viso dell'arlecchino era tornato: la solita luce multicolore apparve dietro di esso e questa volta prese una forma più velocemente ma ancora indistinguibile, mentre la luce emanata aveva rivelato un grande ed imponente edificio diviso in tre lunghe navate, davanti alle numerose colonne vi erano statue di figure aggraziate rivolte verso la navata centrale immortalate in posizioni acrobatiche tutte differenti, la grande volta era adorna di pitture che ricordavano battaglie epiche mentre i muri delle navate laterali sembravano essere adorni di figure singole in posizioni anch'esse acrobatiche e diverse tra loro. Taldeer si guardò intorno e quell'ambiente fatto di affreschi colorati e di pietra nera simile all'opale nero le era familiare, l'aveva gia visto nei disegni sui libri di storia della sua gilda e stupita si rese conto di essere nella antica Cattedrale degli Arlecchini, l'imponente e maestosa costruzione scomparsa da tempi immemori. Davanti a sè non vi era più quel viso ma solo quella vetrata multicolore, unica fonte di luce in quel posto, ma non aveva alcuna forma. Ricordò il primo sogno che fece su questa cattedrale e si ricordava che sulla vetrata vi era raffigurato il Grande Padre ma ora non vi era nulla tranne quelle chiazze di colori sul vetro.
"Ignis" quella voce penetrò nella mente di Taldeer e la riportò alla realtà. Aprì gli occhi e notò di essere rimasta nella stessa posizione da troppo tempo, si alzò ed estrasse la spada dal corpo esanime dell'ombra media, si voltò verso Aster: il suo sguardo era spento, non esprimeva alcun tipo di emozione mentre una luce innaturale le illuminava il volto in maniera tale che gli occhi sembravano due fosse nere come l'abisso. All'improvviso scagliò la spada trafiggendo un'ombra alle spalle e fulminea ruppe il collo a quella più vicina mentre con un calcio potente al viso ne uccise un'altra, fatto ciò rotolò in avanti raccogliendo da terra un'ascia e una spada appartenute alle due ombre che uccise e falciò le gambe ad un'altra mentre trafisse quella affianco al collo. Lanciando l'ascia verso un'ombra davanti a lei che si conficcò nel cranio lanciando uno schizzo di sangue verso l'alto estrasse la spada dal collo della precedente, tracciando una linea di sangue nell'aria, e la affondò nel petto di un'ombra che si stava avvicinando dopo averle tagliato le braccia e abbandonadola assieme all'arma in un bagno di sangue balzò addosso ad un'altra assestandogli quattro pugni nei punti più deboli della testa spaccandola. Senza sforzo si sdraiò sopra il cadavere evitando un fendente, alzò elegantemente una gamba colpendo l'aggressore sulla tempia e sbilanciandolo, approfittando del colpo Taldeer si alzò in verticale e dopo aver tirato un calcio al braccio armato del nemico, roteò sulle braccia e lo colpì più volte in faccia con vari calci finchè non cadde a terra senza più rialzarsi. Portò finalmente le gambe a terra e delicatamente raccolse una lama lanciandola addosso ad un'altra ombra che cadde a terra rantolando col collo trafitto. " Devono morire tutte " Quel pensiero sembrò raggelare l'ambiente circostante e fu mandato a tutti coloro che erano lì presenti.
Edited by niawe makto - 15/3/2010, 20:38
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