Villaggio di Anadea

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Chiaretta Namikaze
view post Posted on 28/3/2010, 18:31




Briget scosse con forza il bambino.
-Siamo arrivati, pigrone!!-
-Meno male!!Non dovevamo passare per Netra?-
-Abbiamo fatto un tratto brevissimo lì....pensavo di cercare prima qui-
-Ok-fece lui guardando il portone enorme, sorvegliato da due guardie con l'aria decisamente annoiata. La terra di Nen era davvero bella, con tutti quei laghi e fiumi, con una vegetazione rigogliosa e florida.
-Fermi là...chi siete?-
-Viaggiatori dal Nord....cerchiamo una locanda in cui fermarci qualche giorno-
-Che viene a fare qui un elfa del nord?-chiede l'altro curioso
Briget fece una smorfia-Cerco una persona-
-Piu avanti c'è una locanda che fa a caso suo...."La luna d'argento"-
-Grazie-disse secca entrando nel villaggio mentre i due continuavano a guardarla.
Quando arrivò lasciò il cavallo nelle scuderie ed entrò nella locanda. C'era un clima confortevole all'interno e sorrise sollevata. C'era solo un gruppo di uomini che bevevano da un lato, ma per il resto era completamente deserta. La accolse una donna smagrita, dall'aria infantile
-Posso aiutarti?-
-Certo....una camera per me e mio figlio....non so quanto rimango, intanto la prendo per stasera-
-Benissimo...vi mostro le stanze-
 
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anaklusmos
view post Posted on 28/3/2010, 18:49




Redart

Redart era arrivato al villaggio di Anadea nel pomeriggio, o meglio, aveva volato fin li vicino e poi era entrato nel villaggio a piedi, come gli altri, era andato in quel villaggio perchè girava la voce che nella zona giravano certi tipi loschi che se approfittavano dei deboli "sempre torti da raddrizzare" pensava sempre con un sorriso, aveva vagato in città parlando con qualcuno fino a sera, per la notte si era fermato alla locanda "La Luna D'argento" e ora si trovava nella sala a pian terreno, seduto a un tavolo da solo a sorseggare una birra dal boccale, gli uomini al tavolo vicino al suo ridevano a crepapelle ogni due secondi, Redart cominciava a innervosirsi <<se non la smettono fra un po li faccio volare fuori dalla finestra>> borbottò fra se.
La porta si aprì ed entrò un elfa dalla lunga chioma con un bambino piccolo al seguito, come la guardò lo percorse un brivido perchè ogni elfo che incotrava gli rammentava sua madre, la donna scambiò qualche parola con l'oste e salì di sopra, i tizi al tavolo vicino a Redart la rimirarono, ubriachi fradici e le fischiarono dietro.
"prima o poi questi li faccio neri" pensò acido mentre finiva la sua birra e saliva per andare in camera.
 
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Chiaretta Namikaze
view post Posted on 28/3/2010, 19:07




-Mamma, ma hai visto come ti guardavano quelli là?-
L'oste non disse nulla, e si limitò a mostrare ai due le camere.
-Tesoro tu rimani qua. Se succede qualcosa usala-disse dandogli la spada. Uscendo richiuse la porta a chiave e scese al piano di sotto. Alcuni degli uomini si erano addormentati, ubriachi. Altri invece erano ancora svegli e ridevano rumorosamente.
Si avvicinò alla ragazza
-Cerco un uomo che abita qua. Si chiama Sylver Stone-
-Quel pazzo? E' curioso che tu lo stia cercando....pochi giorni fa sene è andato dicendo cose assurde-
-Che genere di cose assurde?-
-Qualcosa riguardo le ombre....diceva che stavano arrivando per ucciderlo-
-Sai dove posso trovarlo?-
-Non ne ho idea....prova a chiedere a Mark, il panettiere al centro della città. Erano amici-
-Grazie-
Risalì veloce. Eleazar dormiva nel suo letto. Se Sylver pensava che il villaggio sarebbe stato attaccato dalle ombre dovevano sbrigarsi ad andarsene...prima che decidessero di attaccare.
 
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anaklusmos
view post Posted on 28/3/2010, 19:26




Redart

Redart si mise a sedere di colpo sul letto urlando nella notte, era sudato e la collana era attaccata alla sua pelle, alzò istintivamente il braccio temendo un attacco, il marchio che riluceva tenuamente nel buio della stanza,quando fu sicuro che non c'era nessuno si mise a sedere inspirando forte, aveva fatto un sogno terribile: il villaggio dove si trovava veniva attaccato da un grande plotone di ombre, non solo ombre piccole, addirittura due grandi,<<quelli si che sono difficili da battere>> mormorò nel silenzio,tutte le case distrutte, il fuoco che divorava le strade e il freddo buio che dilagava ovunque, la gente trucidata urlava inutilmente.
Redart si alzò di scatto e si preparò in fretta:
non sapeva esattamente cosa fare, però non poteva lasciare quella città in mano alle ombre, certo era solo un sogno, ma non si poteva mai sapere, quando fu pronto si diresse di sotto per uscire e raggiungere un buon punto di osservazione sul villaggio...
 
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Chiaretta Namikaze
view post Posted on 28/3/2010, 19:50




Briget afferrò Elazar e tutto quello di cui necessiatava per la battaglia.
Uscì velocemente. Aveva visto un elfo alla taverna. Se la citta stava per essere assalita sicuramente poteva esserle d'aiuto.
Lo vide appena fuori sulla strada che correva nervoso da qualche parte
-Ehi aspetta!-lo chiamò cercando di raggiungerlo. Eleazar era rannicchiato sulle sue spalle e stringeva con tutta la forza che aveva un pugnale d'argento, spaventato.
 
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anaklusmos
view post Posted on 28/3/2010, 20:04




Redart stava correndo nella strada buia quando si sentì chiamare, si fermò e si girò, l'elfa della locanda lo stava raggiungendo insieme al bambino,"cavolo questo non è un posto per un bambino" pensò irritato, poteva essere pericoloso, però attese che l'elfa lo raggiungesse, quando gli fu davanti gli chiese <<cosa vuoi?>>
 
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Chiaretta Namikaze
view post Posted on 28/3/2010, 20:28




-Ti ho visto prima. Sei un elfo anche tu giusto?Allora devi aiutarmi: ho saputo che un mio amico ha scoperto che le ombre attaccheranno questa città-disse agitata. L'aura di lui era strana, quasi selvaggia, magica.
Eleazar si stava innervosendo, ma taceva guardando la scena impassibile.
 
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anaklusmos
view post Posted on 28/3/2010, 20:37




Redart scrutò l'elfa per lunghi istanti; avvertì la vena della magia in lei e notò la spada, sapeva indubbiamente combattere, però portava un bambino piccolo, e la città stava per essere attaccata dalle ombre, magari le sarebe servito un po d'aiuto, e lui doveva difendere il villaggio.
<<va bene ti aiuterò a trovare quest'uomo, fammi strada>> disse infine, mentre correvano per la strada le disse
<<a proposito, io mi chiamo Redart>>
 
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Chiaretta Namikaze
view post Posted on 28/3/2010, 20:54




-Io sono Briget, lui è mio figlio Eleazar-disse cominciando a correre con lui-Mi hanno detto che abita verso il centro della città, in uno studio accanto al fornaio. Ho bisogno di lui per trovare una persona. Ci aiuterà a combattere. Ma come facciamo con le ombre?Siamo troppo pochi e i soldati qui sono pochi-
 
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anaklusmos
view post Posted on 28/3/2010, 21:09




Mentre correvano a grandi falcate la mente di Redart pensava nervosamente "come cavolo faccio ora?devo aiutarli, voglio aiutarli, ma appena vedranno la mia vera natura Briget mi caccierà via considerandomi una minaccia" sbuffò nervoso,
<<non preoccuparti del fatto che siamo pochi Briget, se serve la forza me ne occuperò io al momento giusto, se sarà necessario...>> disse Redart enigmatico, dopo pochi minuti videro un basso edificio di paglia, il forno che si affacciava sulla grande piazza del villaggio, deserta e rischiarata dalla luna piena,<<dove andiamo ora?>> chiese a Briget, nel silenzio risuonò un forte rombo come quello di un tuono lontano, e dei versi gutturali risuonarono in tutta la citta.
<<troppo tardi>> disse Redart <<le ombre sono dentro>>
 
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Chiaretta Namikaze
view post Posted on 28/3/2010, 21:35




-E' qua!E' l'edificio qua accanto-esclamò ma sentendo il corno capì che ormai era troppo tardi. Eleazar voltò il capo ed urlò
-Mamma guardali!-
-Dobbiamo sbrigarci!Entriamo, veloci-disse correndo verso una casa lì vicino. Le luci all'interno erano accese, ma la porta era aperta, sfasciata.
Entrarono dentro velocemente, ma dentro trovarono soltanto il corpo di un uomo, riverso sul pavimento, sgozzato crudelmente
-Dannazione!-disse mentre Eleazar guardava l'uomo con una certa indifferenza-Dobbiamo difendere questa città!Ormai per Sylver è tardi-
 
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anaklusmos
view post Posted on 29/3/2010, 15:28




Redart imprecò e si volse verso la porta, fuori le fiamme già lambivano le case e le persone assonnate uscivano per vedere cosa succedeva, ma subito cercavano di fuggire visto che un orda di orrende ombre si faceva avanti fino alla piazza mietendo tutte le vite che potevano, i loro occhi erano rossi come l'odio e la follia che li guidava.
Videro i soldati che si facevano avanti per tentare di eliminare gli assalitori, ma i loro sforzi servivano solo a rallentare le ombre e a cadere sotto i loro terribili colpi.
<<maledizione, dobbiamo per forza combattere>> esclamò Redart, gettò uno sguardo a Briget; lei poteva combattere, ma Eleazar non avrebbe retto contro le ombre,moromorò qualche parola e la pelle del bambino risplendette debolmente, come se fosse avvolta da una nebbia scintillante, <<ho evocato un incantesimo sul bambino, tutti i colpi che riceverà verranno riflessi sul mio corpo e non subirà danni, ma qualunque cosa succeda mettiamolo in mezzo a noi, sarà più sicuro>> disse a Briget, fece qualche passo avanti pronunciando un altro incantesimo: all'improvviso i suoi avambracci e le mani, così come i piedi fino all'altezza del ginocchio, furono ricoperti da grosse fiamme verdi, anche se il fuoco non lo scottasse minimamente,<< di solito così combatto le ombre>>,
Briget lo guardò stranamente e Redart le sorrise in modo feroce <<fra poco vedrai>> disse serio e si mise in posizione d'attacco, pronto ad affrontare la mare crescente di ombre.
 
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Chiaretta Namikaze
view post Posted on 29/3/2010, 19:07




Briget guardò Redhart sorpresa. Chi era quell'uomo per curarsi così tanto della sorte di un bambino?Perchè aveva quel desiderio così ardente di proteggerli? Un senso di gratitudine la pervase, insieme ad un senso di sollievo. Sapeva quello che faceva. Non aveva tempo però di lasciarsi guidare da quelle emozioni. Sguainò la spada e si mise in posizione di attacco
-Eleazar mettiti tra me ed Redart!-esclamò lasciandolo scivolare a terra. Si guardava il corpo sorpreso, dimenticando per un attimo le ombre che si avvicinavano.
-Che hai in mente?-chiese Briget guardandolo ma la prima ombra si avventò contro di lei e la sua attenzione si spostò sul combattimento.
-Ice make: Snowstorm!-esclamò facendo apparire una specie di sigillo dalla sua mano. Da quello si scaturì una tempesta ghiacciata che congelò le ombre lì vicine, spezzandosi poi, e facedole scomparire col ghiaccio. Si voltò verso Elazar e parò un colpo a lui indirizzato mentre il bambino trafiggeva l'ombra col pugnale.
 
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anaklusmos
view post Posted on 29/3/2010, 19:23




le ombre si fecero avanti e Redart non perse tempo, muovendosi con la rapidità di un serpente si abbassò per evitare un fendente e sferrò un pugno all'ombra, grzie al suo incantesimo la forza del pugno fu esplosiva e scagliò l'ombra a una decina di metri lasciandogli uno squarcio fumante nel petto, con un sorriso selvaggio, affrontò tutte le ombre che gli si pararono davanti con calci pugni gomitate e ginocchiate, ogni tanto lanciava uno sguardo a Briget ma l'elfa se la cavava benissimo da sola, era veloce tanto quanto lui e addirittura più precisa nel colpire.
Notò unimbra alle sue spalle temendo un attacco, ma quando si girò vide che l'ombra non puntava lui ma Eleazar, tentò di fermarlo ma invano perchè l'ombra mirò un fendente, ma il bambino era agile e venne colpito al braccio, urlò di paura ma non subì alcun danno perchè l'incantesimo che Redart gli aveva gettato si attivò subito: infatti il tagliò venne riflesso e comparve sul braccio di Redart, inzuppandogli la manica di sangue, con una smorfia di dolore tirò un calcio dietro la testa dell'ombra facendogliela saltare, continuò a combattere, tenendo sempre a portata d'occhio Eleazar.
 
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Chiaretta Namikaze
view post Posted on 29/3/2010, 19:44




Briget notò subito il braccio insanguinato e per un attimo vacillò sorpresa ma riprese velocissima, nella furia della battaglia, senza perdere d'occhio il bambino. Quando aveva urlato si era sentita morire. Lo aveva salvato, facendo quell'incantesimo. Era così....
-Mamma, alle spalle!-urlò Eleazar indicando con un dito alle spalle di Briget. Un'ombra piu grande delle altre stava per colpirla.
-Ice make: Shield!-
Dal sigillo da lei evocato comparve uno scudo di ghiaccio che parò il colpo a loro indirizzato, rimbalzandolo contro l'ombra. Lo spezzò, frapponendosi tra l'ombra e il suo bambino. Saltò verso di essa ma riuscì a parare il colpo con uno spadone enorme.
Un ombra media disse fra sè preoccupata.
 
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