Taldeer
La sala era totalmente vuota e si sentiva ovunque l'eco delle lame che cozzavano l'una contro l'altra e le urla di sfida lanciate dalle due guerriere.
Taldeer inarcò la schiena all'indietro, in tempo per evitare di qualche centimentro l'alabarda che voleva staccarle la testa, poi utilizzò le braccia per fare una ruota all'indietro. Appena guardò la Divoratrice dovette spostarsi con il busto a sinistra evitando la punta che mirava a perforarle la fronte, facendosi un piccolo taglio sulla guancia a causa della lama dell'alabarda. La respinse con una mano e con una piroetta cercò di aprire uno squarcio sul petto della Divoratrice ma essa lo evitò in tempo e approfittò del momento in cui il braccio armato di Taldeer si trovava in alto sulla sua testa per balzarle incontro colpendola con una fortissima ginocchiata all'altezza del ventre facendola balzare indietro di qualche metro.
Taldeer si alzò a fatica, il fiato quasi mozzato dal colpo e sputò del sangue per terra pulendosi le labbra.
" Cara Taldeer...Volevo finirti prima che arrivasse lui ma ormai è gia qui. " Disse la Divoratrice con un'aria quasi dispiaciuta, poi fece roteare l'alabarda e si avvicinò al suo trono, poi guardò Taldeer alzando le spalle.
" Dovrò lasciare a lui il compito. "
Taldeer non capiva, di cosa o meglio, di chi stava parlando?
Improvvisamente un'esplosione di luce azzurra apparve vicino a Taldeer e l'onda d'urto prodotta la travolse facendola ruzzolare a terra.
Si alzò a fatica, lo scontro con la Divoratrice le stava togliendo le forze e in quel mondo non poteva neppure aiutarsi con la magia.
Un grido la fece girare e sussultò alla vista di quell'essere enorme che scintillava di energia blu e spiegava le sue ali piumate, mentre un lungo bastone che teneva in mano era la sorgente di molti fulmini che zampillavano da una parte all'altra.
Era almeno alto una decina di metri e le sue enormi ali lo rendevano ancora più mostruoso, anche se sembrava troppo magro per poter reggere quella mole si muoveva agilmente, aveva la testa di un avvoltoio e il suo piumaggio blu era scurito dalle continue scintille azzurrine che la punta del suo bastone emanava.
Quando l'essere la vide urlò ancora e Taldeer rabbrividì, ma risoluta si alzò da terra e impugnando più forte che poteva la spada si lanciò verso di lui che stava gia correndole contro.
Dopo attimi interminabili i due si trovarono faccia a faccia e l'enorme creatura cominciò a far roteare il bastone cercando di colpire la minuscola creatura sotto di lui ma era veloce e riusciva a prevedere le sue mosse. Infuriato sferzò colpi sempre più rabbiosi e veloci finchè non la colpì.
" Dannazione non riesco ad avvicinarmi! " Taldeer continuava a muoversi veloce saltando e facendo acrobazie per evitare il bastone dell'enorme demone ma se provava ad avvicinarsi rischiava di essere calpestata. Si buttò a terra evitando il bastone, quando si rialzò corse velocemente fino ad arrivare circa sotto il petto della creatura e con un grande salto fatto utilizzando la carica della corsa girò su se stessa colpendo trasversalmente il nemico in pieno petto ma appena la lama lo toccò una forte scossa elettrica la scagliò indietro e in quel momento un'estremità del bastone la colpì al volo su un fianco facendola cadere rovinosamente a terra dopo molti metri di volo.
Quella botta l'aveva colta impreparata, era stata tremenda e probabilmente si erano rotte alcune costole sul fianco sinistro mentre il rispettivo braccio non rispondeva più, come se fosse morto. Con grande fatica si poggiò sull'avambraccio destro e cercò la creatura, la vide poco più lontano che si stava avvicinando lentamente. Cercò di arrivare alla spada ma era troppo lontana e non aveva la forza di trascinarsi, il fianco le faceva troppo male, dopo l'ultimo sforzo sentì una forte fitta e vomitò sangue.
" No....n...non voglio....morire... " Era disperata, sentiva i passi della creatura sempre più vicini.
" Riesti....Riesti..... " Stava piangendo sia per il dolore che per la disperazione, c'erano tante cose da dire ma le mancavano sia la forza che il tempo, in quel momento capì che sarebbe morta e che non avrebbe più visto Riesti, a quel pensiero si lasciò sprofondare sul terreno e chiuse gli occhi cercando di trovare una sua immagine, voleva vederlo prima della fine e anche se non serviva più doveva dirgli che l'amava, che aveva capito cos'era quel forte sentimento che aveva ogni volta che lo guardava; avrebbe preferito dirglielo in faccia ma solo ora l'aveva capito e lì Riesti non poteva sentirla, ma sentì le risate della Divoratrice, e sentì il terreno tremare sotto i piedi di quel demone, sentiva la morte che la chiamava a gran voce.
Il demone era soddisfatto, finalmente l'aveva colpita. Si avvicinò a lei e lasciò cadere il bastone a terra e strinse la creaturina in una mano tendendola poi davanti a sè, mentre nell'altra mano apparve un grosso globo di energia azzurra, ormai era finita per lei. Ma all'improvviso sentì il braccio con cui la teneva riscaldarsi fuori misura ustionandolo ma non riusciva a liberarsi della bestiola, sembrava paralizzato in quella posizione da una forza sconosciuta, urlò per il dolore al braccio ma non potè fare altro.
Improvvisamente sentì la fredda e forte presa del demone attorno al suo corpo e un'altra fitta le fece sputare altro sangue, digrignò i denti per il dolore.
" Riesti, ti amo Riesti " Sussurrò a se stessa, per calmarsi, sperava invano che sentisse quelle parole ma era pronta a dargli il suo amore, il suo cuore era aperto a lui come doveva essere tempo prima.
Improvvisamente sentì del calore sulle labbra, un calore strano che velocemente scese fino a bruciarle il petto, suibito dopo chiuse gli occhi colta da quel nuovo dolore e un bagliore di luce dorata apparve intorno a lei, si sentiva caldissima, come se stesse bruciando ma non provava dolore, anzi le fitte che le affliggevano il fianco si fecero sempre più deboli.
Sentì il demone urlare dal dolore e in quel momento lo guardò in faccia, due raggi di luce dorata colpirono il viso della creatura facendola urlare ancora di più finchè tutti e due furono coinvolti in una fortissima esplosione di luce dorata che fece sparire i loro contorni e costrinse la Divoratrice a chiudere gli occhi.
Quando aprì gli occhi vide il demone steso per terra carbonizzato, si alzò in piedi e si sentiva carica di nuove forze, forze molto più potenti di prima. Per caso notò uno strano movimento alle sue spalle e quando si voltò si accorse che erano ali con un pennaggio arancione e rossastro, erano le sue ali! Stupita si guardò le mani e il corpo, non aveva più i vestiti di prima ma una suntuosa armatura, i suoi capelli erano slegati e correvano lungo la schiena tra le ali fino a toccare terra. Quando posò lo sguardo a terra vide davanti a sè un'arma, non era la sua.
" La Lancia Splendente? " Erano successe troppe cose tutte insieme e non capiva, un momento prima stava per morire e ora era un angelo e aveva ai suoi piedi l'arma leggendaria del Grande Padre?
La raccolse quasi incantata da quella bellezza e appena la toccò le tornarono in mente le parole del Grande Padre.
" L'amore Taldeer. Il sentimento più grande per un arlecchino e anche il più pericoloso, ma anche l'unico che la Divoratrice teme. Devi provare amore per poter affrontarla e sconfiggerla...." Tra i tanti pensieri quella frase la sentì nitida
"....Ricorda che l'amore è più vicino di quanto tu possa pensare. "Allora aveva provato amore, vuol dire che anche Riesti l'amava e ne fu felicissima.
" NOOOOO !!!! " Sentì in lontananza l'urlo della Divoratrice e la vide correre verso di lei facendo roteare l'alabarda. " Non riuscirai a battermi comunque!! "
Taldeer la guardò freddamente, la lancia splendente emanò una piccola aura dorata che circondò l'intera arma facendola sembrare più lunga del normale.
Con un battito d'ali Taldeer saltò addosso alla Divoratrice e ricominciarono a lottare, questa volta la Divoratrice era in difficoltà.
Rethel
Improvvisamente dei massi colpirono la ragazza multicolore.
" Dannazione! "
Cercò di avvicinarsi ma si dovette fermare assieme a Kriel per intercettare altri massi.
Guardò un attimo davanti a se e vide che finalmente la marea di ombre si stava avvicinando rapidamente con delle lunghe scale, mentre i colpi di catapulta diminuirono fino a cessare. In quel momento ci fu un attimo interminabile di silenzio, si guardò intorno e le sembrò che il tempo stesse rallentando mentre i suoni si stavano ovattando. I soldati guardarono oltre i merli.
< Le ombre! Si stanno avvicinando!! > Cominciarono ad urlare e fecero passare la notizia lungo tutte le mura Ovest.
Rethel sentì distrattamente quelle urla e si avvicinò anch'essa seguita da Kriel.
" Bene, si incomincia " Mormorò, poi si volto verso i soldati.
" Avanti! Prendete arco e frecce!! Fategli vedere che i soldati di Karin non le temono!! Fuoco a volontà! " Urlò e poi si mise al fianco di Kriel e fecero cadere sui nemici continue sfere di fuoco, globi magici e lance di energia sacra sul fronte nemico in rapido avvicinamento. Subito dopo anche i soldati cominciarono a far piovere frecce sul nemico, finalmente la battaglia avrebbe compreso il combattimento corpo a corpo.
Rethel si voltò verso la ragazza svenuta a terra e vide un uomo affianco a lui, la ragazza però ora presentava segni di ferite e perdeva sangue da un fianco.
" Com'è possibile?? Quando è stata colpita dal masso non aveva niente!! " Pensò.
" Kriel stai qui! Torno subito " Kriel annuì.
Si avvicinò di corsa alla ragazza e si inginocchiò affianco a lei, le toccò il polso ed esaminò se era ancora cosciente, ma non c'era alcuna risposta, neppure dal cuore. Guardò in faccia l'uomo davanti a sè e lo vide piangere, fu colta dalla compassione.
" Mi dispiace per lei " Disse cercando di essere più dolce possibile.
Qua sotto l'immagine del grande demone:Qua sotto l'immagine dell'angelo rosso, la nuova figura dell'anima di Taldeer: