Karin: mura Ovest

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view post Posted on 6/4/2010, 21:13
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Dannati dalla carne, salvati dal sangue.

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Taldeer

Era successo tutto così in fretta che mentre stava salendo sulle mura doveva ancora farsi una ragione del motivo per cui un enorme masso infuocato era caduto in mezzo alla città.
Quando fu sulla sommità vide la terribile verità, davanti a lei vi erano solo ombre, un mare di malvagità e morte che puntava ad infrangersi contro Karin e per sommergerla.
" Ed è questo il grave pericolo quindi " Disse tra sè Taldeer, spaziando con lo sguardo lungo l'orizzonte mentre continui massi infuocati sfrecciavano sulle loro teste ed esplodevano contro le mura.
A qualche centinaio di metri dalle mura vi erano solo ombre, a guardarle una fiamma cominciò a bruciare dentro Taldeer, sentiva l'odio e la sete di sangue invaderla e cominciò a respirare sempre più forte, come se stesse ansimando.
Le iridi di Taldeer cominciarono a vorticare lentamente e il verde cominciò ad incresparsi ed a scurirsi con qualche luccichio verde come i riflessi del sole nell'acqua. Una strana aura verde e rossa cominciò a circondarla mentre gli occhi rimanevano fissi sulle ombre davanti, le mani si strinsero a pugni e sguainò repentinamente la spada, l'odio stava raggiungendo livelli che non aveva mai provato e sentì la sua anima abbandonarsi alla furia, la mano che impugnava la spada strinse l'elsa ancora più forte, mentre l'aura continuava ad aumentare.
" Devono morire tutte " L'unica frase che rieccheggiava nella sua testa era quella e con essa cominciò ad emanare una forte sensazione di odio verso le ombre e impazienza per il combattimento a tutti i soldati intorno a lei.


Rethel

Salì di corsa sulle mura e guardò l'orribile stuolo di ombre davanti ai suoi occhi rimanendo di pietra. Kriel arrivò qualche secondo dopo e trasalì a quell'immagine.
Erano tantissimi e si stagliavano circondando tutte le mura fin dove poteva vedere.
" Per tutti gli Spiriti " Non riusciva ad aprire bocca se non per dire quello mentre i proiettili dei trabucchi fischiavano tutto intorno e impaurivano leggermente i soldati.
Rethel si guardò intorno, c'erano tanti soldati sulle mura e qualcuno ancora stava arrivando, ma di fronte a quell'orda non sembravano chissà quanti, poco distante da sè vide un uomo in una tunica bianca e affianco a lui una ragazza con una strana aura intorno, appena posò lo sguardo su di lei si sentì mancare le forze per un istante e Kriel si avvicinò reggendola per le spalle.
" Che cosa succede Rethel? " chiese la ragazza preoccupata.
Rethel prese fiato per qualche secondo " La vedi quella ragazza, alla tua destra? Ecco...ha qualcosa di molto particolare e molto pericoloso. Dobbiamo tenerla d'occhio. " Disse sussurrando a Kriel che fece un rapido cenno con la testa.
Poi Rethel si guardò intorno, i soldati mantenevano la loro posizione ma il loro giustificato timore nei confronti delle catapulte li stava instillando paura.
Rethel si riprese e si portò fino ai merli delle spesse mura e si voltò a guardare i soldati, poi tornò a guardare le ombre e sguainò le spade.
" Avanti!! Non facciamoci intimorire da questi farabutti!!! " Urlò alzando una spada al cielo, in quel momento Kriel sguainò la sua e si portò al fianco di Rethel.
" Unite, contro qualsiasi avversità... " Disse lasciando la frase in sospeso.
" ....e anche nella morte. " Aggiunse Rethel guardando Kriel con uno sguardo amorevole, ella ricambiò e le accarezzò una guancia.
Rethel si rivolse di nuovo verso le ombre " Swizaw letxep " Dopo aver pensato quelle parole un raggio di luce si infranse sulla spada alzata e quando la diresse verso l'esercito delle ombre sprigionò una lancia di luce che si infranse nel terreno davanti ad alcune ombre in prima linea ed esplose sprigionando un'onda d'urto di energia sacra con un diametro di due metri arrivando contro un piccolo gruppo di ombre minori.
" Che vengano! " Urlò Rethel guardando il soldati. " Gli stiamo aspettando! " Sperava di infondere coraggio nei soldati in quel modo e sperava che la lancia di luce avesse fatto qualche morto, avrebbe fatto infuriare le ombre.

Edited by niawe makto - 6/4/2010, 22:51
 
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Forfeus
view post Posted on 6/4/2010, 22:15




Riesti

La battaglia infuriava già a nord e verso la fortezza mentre la pioggia di fuoco continuava senza tregua.Notò un soldato con una lieve criniera,doveva essere un capitano e perciò corse verso di lui.
<capitano azioni quelle balliste maledizione!> urlò per contrastare il fischio dei trabucchi.
Il capitano annuì e corse attraverso le torri ad avvertire di caricare.
<mirate ai trabocchi! Ai trabocchi!> urlò verso le balliste.
La pioggia continuava incessante ma alcuni dardi presero in pieni 2 trabocchi spezzandoli come fuscelli.
<ricaricate!> urlò ancora. Poi si volse verso i soldati
<sono Riesti Horner, cavaliere del drago quindi ascoltatemi bene: Prendete quei maledetti archi e preparate una salve di frecce. Non ci metteranno molto ad arrivare qui.Su Su!> urlò ancora e si fermò per prendere fiato e per nascondersi dalla pioggia di fuoco.
In tutto quel caos non si era accorto che Taldeer era rimasta immobile e avvolta da un'aura quasi infuocata
<cosa cavolo sta...> ma non riuscì a finire la frase poichè un masso colpì in pieno una delle torri facendolo volare i soldati e i detriti della ballista.Riesti si coprì il volto con le mani
<maledizione!> imprecò
La torre era danneggiata ma ancora utilizzabile.
<buttate giù quei trabocchi maledizione!> urlò ancora per poi fissare il resto della città:un miscuglio incomprensibile di case,fuoco,urla e altro.Vedeva che la battaglia infuriava anche sul resto delle mura e sperava che i suoi compagni non fossero in pericolo.
Si rialzò
<prepararsi!>
 
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view post Posted on 6/4/2010, 22:50
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Rethel

I colpi dei trabucchi nemici erano sempre più precisi e colpivano spesso le mura, facendole tremare sotto la cascata di colpi infuocati. Con orrore Rethel si accorse che il bersaglio era cambiato e una torre esplose colpita da due colpi mentre altri massi si schiantavano tra i soldati sulle mura.
Rethel continuò a fissare i movimenti dei massi " Attenzione!! Ci vogliono schiacciare contro le mura!! " Urlò a squarciagola e i soldati cominciarono a muoversi cercando di evitare i massi.
Kriel cominciò a creare grosse sfere di fuoco per far scoppiare in aria alcuni massi, Rethel guardò davanti a sè e vide che l'esercito delle ombre non avanzava ancora.
" Maledetti! Vogliono ridurci allo stremo prima di attaccare! Soldati, non vi muovete!! " Urlò, ma non fu ascoltata.
" Fermi!! " Urlò ancora ed essi si fermarono ma erano molto agitati per quell'ordine.
Velocemente Rethel incrociò le spade davanti alla bocca. " Tìhawnu " Subito dopo un'enorme cupola dorata rivestì le mura e assorbì i colpi delle catapulte.
Con lo sguardo sofferente per lo sforzo si concentrò su un punto tra le prime file delle ombre minori. " Tangek letxep!! "
Improvvisamente in quel punto cadde una colonna di luce radiosa che sprigionò una continua sferzata di energia tutto intorno massacrando e sparpagliando le truppe nemiche, l'onda non era più larga di cinque metri ma bastò per portare confusione tra le ombre minori.
" Soldati! Non posso tenere più questo scudo! Armatevi di arco e frecce e preparatevi a rispondere al fuoco! " Dettò ciò dovette abbandonare lo scudo che si affievolì velocemente, Kriel le si avvicinò e la aiutò ad alzarsi, mentre le sue forze ritornavano.
" Spero che questo basti a farle infuriare " Disse, mentre Kriel si rimise a scagliare in cielo altre sfere di fuoco e anche lei la aiutò ad intercettare i massi con globi di energia dorata.


Taldeer

I massi continuavano a cadere intorno a lei ma l'unica cosa che le interessava erano le ombre. Erano lì ferme e non si decidevano di avanzare, mentre la rabbia che non riusciva a sfogare le stava corrodendo l'anima.
" Perchè non venite? Perchè non venite!!! " Le sue urla erano atroci e lanciò nell'aria un fortissimo impulso psichico carico di odio.
L'aura che la circondava aumentò sproporzionalmente diventando un faro nella notte, mentre dagli occhi scaturirono delle grosse fiamme verdi.
All'improvviso un forte boato, un secondo e un terzo, tre massi si schiantarono vicino a Taldeer e uno di essi la colpì in pieno, fortunatamente l'aura che era aumentata era di pura energia e distrusse il masso prima che potesse nuocere a Taldeer ma la forza del proiettile fece lo stesso cadere Taldeer a terra, le fiamme si erano spente e l'aura era scomparsa.
Taldeer non si muoveva più e non apriva più gli occhi.


Un battito di ciglia, un secondo e un altro, ne servirono molti per mettere a fuoco, si guardò intorno: era una grande sala circolare tanto grande che le pareti da dove si trovava lei erano molto distanti, tutto era sormontato da una cupola enorme e altissima, di cui a stento si vedeva la punta. Guardandosi intorno vide alle sue spalle un cerchio di colonne di marmo nero che circondavano una struttura di marmo bianco che con una scalinata portava ad un trono.
Taldeer sgranò gli occhi e si alzò veloce sguainando la spada, continuando a fissare quella figura.
" Benvenuta nel mio palazzo Taldeer. " Di nuovo quella voce, di nuovo quel volto, di nuovo lei. " Strano che sia arrivata così presto,allora dovremo iniziare senza il mio amico per adesso. " Quella sgradevole moltitudine di voci e quella dannata presenza stava scendendo dal suo trono per le scale, brandiva un'alabarda fatta con un materiale nero come la pece.
" E' un peccato che tu non possa usare i tuoi poteri qua dentro cara, mi sarebbe piaciuta un po' di competizione "
La sua pelle rossa, la corona di corni e i capelli bianchi....
" Mi dispiace ucciderti facilmente. "
La sua armatura e le sue ali.....
" E' sgradevole rivederti...Divoratrice " Disse Taldeer " Ma non penso di farmi battere tanto facilmente " Aggiunse dopo.
La Divoratrice sorrise e portò la punta dell'alabarda in direzione di Taldeer " Lo vediamo subito " .
Le due donne si scagliarono una contro l'altra in un complesso gioco di acrobazie e fendenti, ma Taldeer stava sulla difensiva, l'aggresività della Divoratrice era opprimente e non riusciva a contrattaccare molte volte.

Qua sotto lo spoiler con l'immagine della Divoratrice, è alta quanto Taldeer:
SPOILER (click to view)
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Edited by niawe makto - 7/4/2010, 11:09
 
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-Lupabianca-
view post Posted on 7/4/2010, 13:25




Manhel

Arrivò in cima alle mura. Pensò che sarebbe svenuta sul colpo.
Miliardi, migliaia...non risuciva a contarle.
Avrebbe dovuto sentirle! Avrebbe dovuto avvertire un simile spostamento di Ombre!! Come era potuto succedere?!
Bauglir voleva radere al suolo la città? bene, lei avrebeb raso al suolo il suo esercito, anche a costo di perdere un braccio!
La sua vista si fece rossa. Pensò al bambino che aveva lasciato alla locanda. Come le era saltato in testa di lasciarlo da solo?!
Si sedette per terra, socchiudendo gli occhi. A mali estremi estremi rimedi.
Cominciò a mormorare una lunga nenia. La punta delle sue dita di accese di azzurro ghiaccio, come il suo occhi da elfa.
Introno alle mura, almeno quelle che riusciva a vedere lei, si creò una leggera linea di scqua gelata e fuoco. La linea crebbe con lentezza esasperante. Doveva riuscirci, anche a costo di usare magia e combattere insieme.
<<ciao, Manhel>> chiamò una vocetta stridula metri e metri sotto di lei.
<<crepa!>> urlò. L' Ombra chinò la testa di lato, e rimase ferma per un paio di secondi, poi tornò in mezzo alle altre sue compagne.


Edited by -Lupabianca- - 7/4/2010, 15:12
 
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Forfeus
view post Posted on 7/4/2010, 14:01




Riesti

Vide quel masso volare e precipitare in direzione di Taldeer, infrangersi e infine vide cadere la ragazza al suolo come un manichino.Non si muoveva, non respirava!
<taldeer no!> urlò correndo verso la sua direzione disperato e quando giunse si chinò tenendola tra le braccia.La scosse sperando in una reazione ma nulla.
<taldeer rispondimi...Taldeer!> provò a chiamarla senza ottenere una risposta.
In quel momento era come chiuso in una bolla: non sentiva le urla dei soldati, non sentiva nè il fischio dei trabocchi, nè i boati dei massi che si fracassavano contro le mura e gli edifici.Nulla a parte il silenzio che incombeva su di lui come una cappa di piombo.Sentiva che il corpo della ragazza diventava sempre più freddo e lui sempre più triste e oppresso da una agonia sentimentale.
Aveva fallito, aveva causato la sua morte, aveva perso la cosa più importante della sua stessa vita.Non avrebbe più servito a nulla combattere per salvare una città se non era riuscito a salvare la propria amata.Voleva piangere ma nemmeno più le lacrime riusciva a scivolare sul suo viso.Strinse a se la ragazza
<non ho avuto il coraggio di farlo prima di tutto ciò> disse con la voce spezzata<e lo farò ora sperando che ti giunga amor mio> concluse baciandola sulle labbra e stringendola a se come non aveva mai fatto prima.
Sentiva le candide labbra della ragazza ancora calde e seni che premevano contro la sua tunica, sentiva quel poco calore che era rimasto alla ragazza.Era una sensazione magnifica ma avrebbe voluto provarla in una situazione diversa da quella in cui si trovava.Fu invaso da una miriadi di emozioni e quasi estasiato da sapore delle labbra di Taldeer, finalmente stava provando l'amore, finalmente si sentiva unito alla ragazza che tanto amava, ma in cuor suo sapeva che come era stato il primo,sarebbe stato l'ultimo.
 
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~Lord†Tenebra™
view post Posted on 7/4/2010, 16:09




Storm(Il drago di Tenebra)

Un enorme masso stava per abbattersi sulle mura, e un'imponente, grande, due ali, quattro sampe, due corna, 16 artigli e tante altre belle cose spazzò via il masso e si posizionò davanti alle baliste in attesa che si ricaricassero proteggendole. Intanto con la lunga coda spazzava via piccole frecce che arrivavano dall'alto.

Il drago lanciò una sacchetto verso Riesti. Tungdil dall'alto aveva visto la sua morte e aveva preparato molto velovemente un saccetto con Polvere di Mandragora misciata con Estratto di Estragone.
"Madragora misciata con Estragone. Spargila sulla bocca dovrebbe illuminarsi, guarirà"
 
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view post Posted on 7/4/2010, 16:46
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Taldeer

La sala era totalmente vuota e si sentiva ovunque l'eco delle lame che cozzavano l'una contro l'altra e le urla di sfida lanciate dalle due guerriere.
Taldeer inarcò la schiena all'indietro, in tempo per evitare di qualche centimentro l'alabarda che voleva staccarle la testa, poi utilizzò le braccia per fare una ruota all'indietro. Appena guardò la Divoratrice dovette spostarsi con il busto a sinistra evitando la punta che mirava a perforarle la fronte, facendosi un piccolo taglio sulla guancia a causa della lama dell'alabarda. La respinse con una mano e con una piroetta cercò di aprire uno squarcio sul petto della Divoratrice ma essa lo evitò in tempo e approfittò del momento in cui il braccio armato di Taldeer si trovava in alto sulla sua testa per balzarle incontro colpendola con una fortissima ginocchiata all'altezza del ventre facendola balzare indietro di qualche metro.
Taldeer si alzò a fatica, il fiato quasi mozzato dal colpo e sputò del sangue per terra pulendosi le labbra.
" Cara Taldeer...Volevo finirti prima che arrivasse lui ma ormai è gia qui. " Disse la Divoratrice con un'aria quasi dispiaciuta, poi fece roteare l'alabarda e si avvicinò al suo trono, poi guardò Taldeer alzando le spalle.
" Dovrò lasciare a lui il compito. "
Taldeer non capiva, di cosa o meglio, di chi stava parlando?
Improvvisamente un'esplosione di luce azzurra apparve vicino a Taldeer e l'onda d'urto prodotta la travolse facendola ruzzolare a terra.
Si alzò a fatica, lo scontro con la Divoratrice le stava togliendo le forze e in quel mondo non poteva neppure aiutarsi con la magia.
Un grido la fece girare e sussultò alla vista di quell'essere enorme che scintillava di energia blu e spiegava le sue ali piumate, mentre un lungo bastone che teneva in mano era la sorgente di molti fulmini che zampillavano da una parte all'altra.
Era almeno alto una decina di metri e le sue enormi ali lo rendevano ancora più mostruoso, anche se sembrava troppo magro per poter reggere quella mole si muoveva agilmente, aveva la testa di un avvoltoio e il suo piumaggio blu era scurito dalle continue scintille azzurrine che la punta del suo bastone emanava.
Quando l'essere la vide urlò ancora e Taldeer rabbrividì, ma risoluta si alzò da terra e impugnando più forte che poteva la spada si lanciò verso di lui che stava gia correndole contro.
Dopo attimi interminabili i due si trovarono faccia a faccia e l'enorme creatura cominciò a far roteare il bastone cercando di colpire la minuscola creatura sotto di lui ma era veloce e riusciva a prevedere le sue mosse. Infuriato sferzò colpi sempre più rabbiosi e veloci finchè non la colpì.

" Dannazione non riesco ad avvicinarmi! " Taldeer continuava a muoversi veloce saltando e facendo acrobazie per evitare il bastone dell'enorme demone ma se provava ad avvicinarsi rischiava di essere calpestata. Si buttò a terra evitando il bastone, quando si rialzò corse velocemente fino ad arrivare circa sotto il petto della creatura e con un grande salto fatto utilizzando la carica della corsa girò su se stessa colpendo trasversalmente il nemico in pieno petto ma appena la lama lo toccò una forte scossa elettrica la scagliò indietro e in quel momento un'estremità del bastone la colpì al volo su un fianco facendola cadere rovinosamente a terra dopo molti metri di volo.
Quella botta l'aveva colta impreparata, era stata tremenda e probabilmente si erano rotte alcune costole sul fianco sinistro mentre il rispettivo braccio non rispondeva più, come se fosse morto. Con grande fatica si poggiò sull'avambraccio destro e cercò la creatura, la vide poco più lontano che si stava avvicinando lentamente. Cercò di arrivare alla spada ma era troppo lontana e non aveva la forza di trascinarsi, il fianco le faceva troppo male, dopo l'ultimo sforzo sentì una forte fitta e vomitò sangue.
" No....n...non voglio....morire... " Era disperata, sentiva i passi della creatura sempre più vicini.
" Riesti....Riesti..... " Stava piangendo sia per il dolore che per la disperazione, c'erano tante cose da dire ma le mancavano sia la forza che il tempo, in quel momento capì che sarebbe morta e che non avrebbe più visto Riesti, a quel pensiero si lasciò sprofondare sul terreno e chiuse gli occhi cercando di trovare una sua immagine, voleva vederlo prima della fine e anche se non serviva più doveva dirgli che l'amava, che aveva capito cos'era quel forte sentimento che aveva ogni volta che lo guardava; avrebbe preferito dirglielo in faccia ma solo ora l'aveva capito e lì Riesti non poteva sentirla, ma sentì le risate della Divoratrice, e sentì il terreno tremare sotto i piedi di quel demone, sentiva la morte che la chiamava a gran voce.

Il demone era soddisfatto, finalmente l'aveva colpita. Si avvicinò a lei e lasciò cadere il bastone a terra e strinse la creaturina in una mano tendendola poi davanti a sè, mentre nell'altra mano apparve un grosso globo di energia azzurra, ormai era finita per lei. Ma all'improvviso sentì il braccio con cui la teneva riscaldarsi fuori misura ustionandolo ma non riusciva a liberarsi della bestiola, sembrava paralizzato in quella posizione da una forza sconosciuta, urlò per il dolore al braccio ma non potè fare altro.

Improvvisamente sentì la fredda e forte presa del demone attorno al suo corpo e un'altra fitta le fece sputare altro sangue, digrignò i denti per il dolore.
" Riesti, ti amo Riesti " Sussurrò a se stessa, per calmarsi, sperava invano che sentisse quelle parole ma era pronta a dargli il suo amore, il suo cuore era aperto a lui come doveva essere tempo prima.
Improvvisamente sentì del calore sulle labbra, un calore strano che velocemente scese fino a bruciarle il petto, suibito dopo chiuse gli occhi colta da quel nuovo dolore e un bagliore di luce dorata apparve intorno a lei, si sentiva caldissima, come se stesse bruciando ma non provava dolore, anzi le fitte che le affliggevano il fianco si fecero sempre più deboli.
Sentì il demone urlare dal dolore e in quel momento lo guardò in faccia, due raggi di luce dorata colpirono il viso della creatura facendola urlare ancora di più finchè tutti e due furono coinvolti in una fortissima esplosione di luce dorata che fece sparire i loro contorni e costrinse la Divoratrice a chiudere gli occhi.
Quando aprì gli occhi vide il demone steso per terra carbonizzato, si alzò in piedi e si sentiva carica di nuove forze, forze molto più potenti di prima. Per caso notò uno strano movimento alle sue spalle e quando si voltò si accorse che erano ali con un pennaggio arancione e rossastro, erano le sue ali! Stupita si guardò le mani e il corpo, non aveva più i vestiti di prima ma una suntuosa armatura, i suoi capelli erano slegati e correvano lungo la schiena tra le ali fino a toccare terra. Quando posò lo sguardo a terra vide davanti a sè un'arma, non era la sua.
" La Lancia Splendente? " Erano successe troppe cose tutte insieme e non capiva, un momento prima stava per morire e ora era un angelo e aveva ai suoi piedi l'arma leggendaria del Grande Padre?
La raccolse quasi incantata da quella bellezza e appena la toccò le tornarono in mente le parole del Grande Padre.
" L'amore Taldeer. Il sentimento più grande per un arlecchino e anche il più pericoloso, ma anche l'unico che la Divoratrice teme. Devi provare amore per poter affrontarla e sconfiggerla...." Tra i tanti pensieri quella frase la sentì nitida
"....Ricorda che l'amore è più vicino di quanto tu possa pensare. "
Allora aveva provato amore, vuol dire che anche Riesti l'amava e ne fu felicissima.

" NOOOOO !!!! " Sentì in lontananza l'urlo della Divoratrice e la vide correre verso di lei facendo roteare l'alabarda. " Non riuscirai a battermi comunque!! "
Taldeer la guardò freddamente, la lancia splendente emanò una piccola aura dorata che circondò l'intera arma facendola sembrare più lunga del normale.
Con un battito d'ali Taldeer saltò addosso alla Divoratrice e ricominciarono a lottare, questa volta la Divoratrice era in difficoltà.


Rethel

Improvvisamente dei massi colpirono la ragazza multicolore.
" Dannazione! "
Cercò di avvicinarsi ma si dovette fermare assieme a Kriel per intercettare altri massi.
Guardò un attimo davanti a se e vide che finalmente la marea di ombre si stava avvicinando rapidamente con delle lunghe scale, mentre i colpi di catapulta diminuirono fino a cessare. In quel momento ci fu un attimo interminabile di silenzio, si guardò intorno e le sembrò che il tempo stesse rallentando mentre i suoni si stavano ovattando. I soldati guardarono oltre i merli.
< Le ombre! Si stanno avvicinando!! > Cominciarono ad urlare e fecero passare la notizia lungo tutte le mura Ovest.
Rethel sentì distrattamente quelle urla e si avvicinò anch'essa seguita da Kriel.
" Bene, si incomincia " Mormorò, poi si volto verso i soldati.
" Avanti! Prendete arco e frecce!! Fategli vedere che i soldati di Karin non le temono!! Fuoco a volontà! " Urlò e poi si mise al fianco di Kriel e fecero cadere sui nemici continue sfere di fuoco, globi magici e lance di energia sacra sul fronte nemico in rapido avvicinamento. Subito dopo anche i soldati cominciarono a far piovere frecce sul nemico, finalmente la battaglia avrebbe compreso il combattimento corpo a corpo.
Rethel si voltò verso la ragazza svenuta a terra e vide un uomo affianco a lui, la ragazza però ora presentava segni di ferite e perdeva sangue da un fianco.
" Com'è possibile?? Quando è stata colpita dal masso non aveva niente!! " Pensò.
" Kriel stai qui! Torno subito " Kriel annuì.
Si avvicinò di corsa alla ragazza e si inginocchiò affianco a lei, le toccò il polso ed esaminò se era ancora cosciente, ma non c'era alcuna risposta, neppure dal cuore. Guardò in faccia l'uomo davanti a sè e lo vide piangere, fu colta dalla compassione.
" Mi dispiace per lei " Disse cercando di essere più dolce possibile.

Qua sotto l'immagine del grande demone:
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Qua sotto l'immagine dell'angelo rosso, la nuova figura dell'anima di Taldeer:

SPOILER (click to view)
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-Lupabianca-
view post Posted on 7/4/2010, 17:34




Manhel

Manhel vide che cominciavano a gettare fuoco e frecce suelle Ombre.
"Bene, niente più incantesimi doppi" si disse.
E cominciò a buttare spruzzi d' acqua ghiacciata sulel Ombre.
prese un arco abbandonato li vicino, caricò la prima freccia, la bagnò, e con essa colpì la prima Ombra esattamente al centro del collo.
"Questa è la miglior festa a qui abbia mai assistito!" ululò mentalmente.
E con la seconda freccia atterrò un Ombra Media.
 
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view post Posted on 8/4/2010, 14:03
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Taldeer

Si sentiva carica di energia e una nuova determinazione la spingeva a non avere pietà per la creatura che aveva davanti, si muoveva lesta e faceva balzi da una parte all'altra utilizzando le ali confondendo e cercando di colpire da più punti la Divoratrice.
Si mise davanti a lei e cominciò a far roteare la Lancia Splendente mentre frequenti scintille segnavano i tentativi di parata della Divoratrice. Fece un balzo improvviso e dopo una proiezione in aria atterrò alle spalle del nemico colpendolo con l'asta della lancia e poi calciandole un ginocchio la fece inginocchiare e cercò di strozzarla con l'arma.

La Divoratrice lottava con grande odio e paura, sapeva che la profezia diceva che sarebbe stata sconfitta dall'angelo rosso, ma lei non credeva a quelle stupide parole incise su un muro e credeva nelle sue abilità, sicuramente l'avrebbe uccisa, dopotutto era ancora una ragazzina anche se con le ali rosse.
Dovette schivare più affondi e mai riusciva a sbilanciarla, costringendosi a tornare sulla difensiva più e più volte. Improvvisamente Taldeer cominciò a far roteare la sua arma tentando di trovare un buco nella sua difesa per ferirla, rispose colpo su colpo, riuscendo a parare tutti quelli letali e riportando solo qualche piccola botta specialmente sulle gambe e sulle braccia.
Finalmente Taldeer rallentò il ritmo e ne approfittò per tentare di tagliarle il corpo a metà, ma appena la lama della sua alabarda cominciò la proiezione orizzontale all'altezza del bacino, Taldeer fece un balzo in alto sparendo dalla sua vista.
In quel modo l'alabarda viaggiò a vuoto e la forza che aveva messo nel colpo la fece sbilanciare, ad un certo punto sentì una botta sulla schiena seguita da un calcio sulla gamba e sentì il manico della Lancia Splendente bruciarle la gola mozzandole il fiato.
Sopportando il dolore mise le mani sull'arma di Taldeer e con molta forza la usò per proiettare in avanti la ragazza che cadde a pochi metri davanti a lei.

Taldeer non fece in tempo a rompere il collo della Divoratrice che essa usò la sua stessa arma per liberarsi dalla morsa e farla cadere a terra. Subito dopo si rialzò impugnando salda la sua arma sacra e si avventò di nuovo sulla nemica.
Ripresero la furiosa lotta che divenne sempre più carica di colpi.
Dopo molti minuti di scontro la Divoratrice si allontanò un poco da lei e tentò di affondare la punta della sua alabarda nel suo ventre, ma con rapidità mise la lancia in verticale e spostò verso l'esterno la punta disarmando la nemica. In quel momento fece un salto in avanti e portando la lancia in alto con la punta rivolta verso terra l'affondò nel petto del nemico facendolo sussultare.
Il viso della Divoratrice era invaso dal dolore e dallo stupore. Taldeer si avvicinò e affondò ancora di più la lancia fino a farla toccare per terra e la guardò negli occhi, per la prima volta vide il dolore nel suo volto e provò compassione, una compassione che represse subito ricordando le torture subite.
" E' finita, Divoratrice. Hai perso. " Disse guardandola con occhi ardenti.
La Divoratrice boccheggiò e le strinse una spalla, poi estraette lentamente la lancia dal suo petto e lasciò che cadesse a terra facendo scivolare la mano sul suo braccio.
Improvvisamente il trono della creatura si illuminò e l'intera struttura esplose lasciando solo un vuoto nero.

Suoni di battaglia, esplosioni e urla.
" Ehi sveglia! Svegliati! " Una voce debole le fece eco nella testa, era femminile ma non l'aveva mai sentita prima. Aprì lentamente gli occhi e ci volle un pò prima di mettere bene a fuoco, ai suoi fianchi vide una ragazza sconosciuta e il volto famigliare di Riesti.
Aveva lo sguardo confuso di una persona appena svegliatasi dal sonno, guardò ancora Riesti e lo abbracciò forte cingendogli il collo.
" Riesti! Che bello rivederti! " Disse felice e lo guardò negli occhi commossa.
Il suo cuore batteva fortissimo come la sera prima in cui le diede un bacio sulla guancia mentre la sua anima si stava scaldando piacevolmente.
Ricordò la prima volta che si incontrarono, ricordò quando le tolse quella stupida maschera e capì che fu da quel momento che la sua vita era cambiata. Gli avvenimenti successi alla capanna, quando si era buttata in suo soccorso e quando gli stette vicino mentre era agonizzante sul letto piangendo e pregando che guarisse....da quel momento invece capì che imparò ad amarlo e ora che lo sapeva, che il pericolo era passato e che la Divoratrice era morta, c'erano soltanto più lei e quell'uomo davanti ai suoi occhi.
Era molto agitata, lentamente si avvicinò al suo viso fino legare le labbra con le sue in un lungo bacio, stringendolo a se per fargli capire che nient'altro avrebbe dovuto dividerli.
" Riesti, ti amo " Disse infine.

Rethel

Improvvisamente vide le ferite sul corpo della ragazza rimarginarsi e poco dopo una luce dorata le illuminò illuminò la pelle. Poco dopo sentì il battito del polso e rimase stupita. In qualche modo era tornata dal mondo dei morti, o forse non l'aveva mai raggiunto.
" Ehi sveglia! Svegliati! " le disse e poco dopo la vide aprire gli occhi. Sorrise quando i due felici si abbracciarono e decise di lasciarli soli tornando alla battaglia.
Quando si affacciò ai merli sussultò, le ombre erano gia arrivate sotto le mura e stavano piazzando delle enormi scale su di esse.
" Attenzione alle scale! Attenzione! " Urlò evocando una colonna di luce sotto le mura uccidendo una ventina di ombre minori, ma ciò purtroppo non bastò per farle rallentare e improvvisamente le scale, gia gremite di nemici cominciarono ad essere issate.
" Sguainate le spade!! " Urlò, mentre Kriel le si portò a fianco, Rethel la guardò.
" Si comincia" disse, poi sorrisero e all'unisono rivolsero alle scale un forte urlo di guerra come se volessero buttarle giù con la voce e rimasero a qualche metro dai merli in attesa che la prima scala riversasse i nemici davanti a loro.
 
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Forfeus
view post Posted on 8/4/2010, 14:34




Riesti

D'un tratto sentì che il suo braccio veniva ricambiato, sentiva le sue labbra accarezzate da quellw di taldeer,sentiva il suo calore e sentiva lei che parlava" Riesti, ti amo "
"Anch'io" riuscì soltanto a dire affogato dal mare di emozioni che stava provando.Ormai credeva che la sua vita aveva perso ogni significato e invece lei era viva e l'amava.Un uomo non poteva desiderare altro, lui non poteva desiderare altro.Ricambiò con passione ardente il bacio e la strinse a se come per dirle" non lasciarmi mai più,amor mio".
La guardò a lungo negli occhi verdi , le accarezzò i capelli rossi, il viso candido, il corpo sinuoso.Voleva bloccare il tempo e restare lì insieme a lei poichè mai aveva provato una felice come questa, mai aveva provato amore e lo aveva ricevuto.L'abbraccio ancora per poi alzarsi:"Amor mio, non vorrei interrompere questo momento così meraviglioso ma abbiamo ancora un compito da concludere, dobbiamo fermare le ombre e difendere la città e i nostri compagni.
La ragazza piangeva per la felicità ma lui asciugò il suo viso e sorrise" Non potrò mai descrivere con le parole ciò che sto provando, e tutto ciò lo deve a te Taldeer, ti difenderò a costo della vita, non ti perderò di nuovo" disse serio.Si voltò verso i soldati." Rispediamoli da dove sono arrivati!" urlò sguainando la Luminì e lanciandosi contro le ombre che stavano salendo le scale.Lanciava fendenti da ogni lato, rinvigorito da quel bacio e dal ritorno della sua amata,
sentiva che era l'amore ad alimentare la sua forza,sentiva che nulla l'avrebbe fermato.Getto con un calcio una scala schiacciando le ombre che vi si trovavano vicino e con un colpo di spada spezzò gli scalini finali di un'altra facendo precipitare le ombre che stavano salendo, ma erano troppe e non sarebbe resistito da solo e da lontano le torri d'assedio avanzavano pericolosamente pronte per posizionarsi lungo le mura.
Arretrò e prese un soldato per la maglia di ferro:
<se quelle torri arrivano qui siamo finiti! Avverti le balliste di colpire le ombre giganti che muovono le torri,Presto!> urlò.
<respingiamoli!> urlava correndo lungo le mura per moralizzare tutti i soldati e aiutandoli in caso di necessità
<difendiamo queste mura, queste case, questa città.Difendete i vostri figli, le vostre moglie, i vostri amori> e a queste parole volse lo sguardo verso Taldeer sorridendo lievemente.
Hell
Il generale osservava come una statua lo svolgersi dell'assedio
<questi insulsi umani sono dei tipi duri, ma non resisteranno in eterno.Muovete le torri, fate avanzare l'ariete e preparate l'arma speciale> un ghigno attraversò le sue labbra sotto l'elmo.
<vedete quell'uomo vestito di bianco?> disse indicando Riesti alle ombre <bene, lo voglio morto!Sta infondendo coraggio e continua a far persistere l'ideale di difendere queste insulse mura di pietra che presto cadranno come foglie sotto i nostri colpi.Avanzare prima squadra d'assalto e ariete!>Urlò alzando lo spadone.
 
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view post Posted on 8/4/2010, 21:49
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Rethel

Mancava pochissimo, tra poco le scale si sarebbero abbattute sulle mura e sarebbe cominciato un altro inferno.
" Hufwe " Intorno alle lame di Rethel apparve un'aura bianca che si attorcigliava attorno alle armi con la forma del fumo d'incenso.
" Reypay " Intorno a Kriel apparvero tante goccioline di sangue che volteggiavano nell'aria e una strana aura violastra circondò la lama della sua katana.
Finalmente le scale arrivarono e le ombre minori si lanciarono sulle mura ingaggiando furente battaglia con i soldati. Rethel scattò in avanti e dopo aver evitato abbassandosi l'ascia di un'ombra la trafisse con una lama mentre con l'altra trafisse una seconda ombra. Le due improvvisamente furono crivellate dall'interno ed esplosero mentre il sangue si raccoglieva in spirali create dal vento attorno alle lame e veniva spazzato ovunque.
Kriel aspettò che i pezzi di carne andassero a finire tra le file dei nemici che si facevano sempre più folte e puntò una mano in avanti " Kxangangang !! "
Improvvisamente i pezzi di carne finiti tra le ombre esplosero in getti di sangue bollente che ustionarono le ombre circostanti. Si voltò e parò un fendente ricambiando con una gomitata in faccia e con un taglio alla gola. Gli schizzi di sangue andarono a vorticare attorno alla sua katana.
Rethel stava menando fendenti a destra e a manca, ma fu circondata da alcune ombre.
" Fkew ahufwe " Attorno a Rethel apparve un turbine di vento che sferzò le cinque ombre facendole a pezzi e spazzando nuvole di sangue ovunque.
Kriel guardò Rethel e con un movimento della spada alcune di quelle nuvole si cristallizzarono in lance di sangue gelato e le scagliò contro i merli affianco ad una scala, esse esplosero rilasciando sangue bollente che a contatto con il legno della scala prese immediatamente fuoco. Alcune ombre piccole caddero dalla scala in fiamme mentre pezzi di pietra dei merli vennero scagliati verso i piedi delle mura uccidendone alcune.

Taldeer

Si alzarono e continuarono a guardarsi.
" Non potrò mai descrivere con le parole ciò che sto provando, e tutto ciò lo deve a te Taldeer, ti difenderò a costo della vita, non ti perderò di nuovo"
Taldeer lo guardò seria e gli strinse le mani prima di lasciarlo andare.
" Neppur io voglio rischiare di perderti ancora " Disse infine, mentre Riesti si allontanava per dare ordini.
Si guardò intorno, vi erano morti e macerie per terra, ma di ombre neppure una traccia, com'era possibile tutto ciò? Infine ricordò i colpi di catapulta e anche l'orribile furia che provava prima di cadere nel vuoto e ritrovarsi nelle sale della Divoratrice.
" Attenzione alle scale! Attenzione! " Di nuovo la stessa voce e di nuovo la stessa donna, non l'aveva mai vista prima eppure sentiva di potersi fidare, emanava una traccia psichica benevola e serena, la vide fare una colonna dorata al di sotto delle mura e rimase stupita, non aveva mai visto quei poteri nei suoi viaggi.
Poco dopo vide le scale avvicinarsi, immediatamente fece per sguainare la spada ma si accorse che non era nel fodero, si guardò intorno e notò con stupore un'arma ai suoi piedi, era la stessa che aveva visto ai suoi piedi poco prima, era la Lancia Splendente.
La afferrò e subito il volto del Grande Padre le apparve in testa.
" quest'arma appartiene a te. Che tu possa servirtene per eliminare il male da questo mondo "
Taldeer sorrise e immaginò di inchinarsi e ringraziò. Guardò nuovamente la sua nuova arma lunga quanto la sua altezza: era fatta con un metallo strano, aveva un colore bronzeo ma con i riflessi della luce diventava argentata, su tutta l'asta erano incastonati rilievi di rami e foglie fatti d'oro; alle due estremità aveva due punte a forma di foglia strappata in alcuni punti, dando l'idea di tre lame che si diramavano dall'asta, i loro contorni erano affilati ed erano fatte con un materiale argentato estremamente lucente. I suoi colori erano talmente brillanti che sembravano esattamente l'opposto dell'oscurità delle ombre.
La sua attenzione fu rubata da grida e colpi metallici, alzò lo sguardo in tempo per accorgersi della lama di un'ombra che voleva colpirle la faccia e parò velocemente il colpo contrattaccando e trafiggendola. La creatura urlò disperatamente e ad un certo punto dal petto oscurato apparve una forte luce dorata che la inglobò e sparì portando via il suo corpo. Taldeer guardò ancora la lancia e cominciò a farla roteare tra le dita, era estremamente leggera ma sembrava anche molto robusta.
Poco dopo saltò in mezzo ad alcune ombre che tentavano di proteggere una scala mentre altre salivano, appena atterrò fece roteare sopra la sua testa e attorno alla sua vita la lancia, fece alcune giravolte assieme ad essa e cominciò a ferire più volte le ombre attorno a sè veloce come un turbine finchè alcune non caddero a terra urlanti e scomparvero in un lampo di luce.
" Per il Grande Padre! " Urlò Taldeer mentre continuava a volteggiare e a seminare colpi ovunque attorno a sè, riducendo lievemente il numero di ombre lì presenti e riuscendo a buttare giù una scala.
 
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torf
view post Posted on 9/4/2010, 13:41




Elmer

-Cavalleria!CARICA!Sotto le mura!Sotto le mura!Abbattete le scale!Uccidete!Carica!- urlò il mago come un ossesso cavalcando tra le ombre.
-Fulmen!- esclamò stendendo una mano verso un'ombra gigante che cadde a terra ululando dal dolore.Finalmente giunsero sotto le mura ovest.La prima cosa che il mago vide in quell'oscurità fu il candido abito di Riesti ed una lancia lucente in mano a Taldeer.
Il mago li vide ed alzò la spada in saluto.Poi la mosse avanti impartendo un ordine.Molti cavalieri lo superarono andando verso le scale.Alcune furono abbattute.
-Forza!Combattete sotto le mura!Arcieri!Copriteci da sopra!- urlò poi a Riesti che sembrava avere in mano le redini della situazione.Una salva piovve dall'alto eliminando alcune ombre.
"La nostra presenza infonde coraggio ai soldati sulle mura.ma noi?CAdiamo uno ad uno.Siamo già stati decimati.E le ombre non finiscono mai.No,non abbandonerò ora gli amici,a costo della morte!" pensò poi con rinnovato coraggio.
-Spingete le ombre lontane dalle mura!Ricacciatele indietro!- urlò.Ma vide subito che era impossibile.I cavalieri stavano venendo accerchiati.Le ombre erano troppe ed i cavalieri troppo pochi.Una freccia colpì il fianco di Elmer che gemette ma che continuò a combattere.
-Elmer!Non si può continuare così!Ci schiacceranno!Non lascerò morire così i miei uomini!- urlò Leord avvicinandosi al mago con l'armatura imbrattata di sangue nero e rosso dove era stato ferito al fianco.
-Hai ragione.Il nostro tempo qui è finito.Abbiamo aiutato per quel che potevamo.Torniamo indietro,Date solo il tempo ai difensori di riprendersi!- esclamò il mago caricando sul fianco sinistro due nemici.Ma delle voci giunsero concitate.Ora intorno a se vedeva solo un mare di ombre.Solo alcuni amici erano rimasti in piedi vicino al mago.
-Stanno accerchiandoci!Sono troppe!Non possiamo scappare!- sussultò Ayden accanto ad Elmer nella sua armatura rossa.
-Non possiamo fuggire!Soldati!Cerchiamo rifugio in città!Salite sulle mura dalle scale!SAlite sulle mura!Scutum!Scutum!- urlò infine alzando una barriera in modo da guadagnare tempo.Detto ciò,con un centinaio dei mille sopravvissuti si gettò dal cavallo su una scala e velocemente la risalì.Quando lo sforzo fu troppo per mantenere alto lo scudo,lo infranse.Gli ultimi soldati salirono sulle mura ed infine gettarono giù alcune scale.Elmer si avvicinò poi a Riesti.
-Mi dispiace amico.Non ce l'ho fatta- disse ansimando dal dolore.Ora perdeva molto sangue.Detto questo si allontanò dalle mura per appoggiarsi a ciò che rimaneva di una torre in fiamme.Si strappò l'asta della freccia e,togliendo anche la punta,si curò seppur a metà.
-Ayden!Ayden!Aiutami!Vieni qui- disse all'elfo che si avvicinò e che curò la ferita della freccia.
-Grazie amico.Se mi cercano,di loro che vado a difendere i portoni principali!- disse scendendo le scale e gettandosi tra la folla di soldati e cittadini per le strade.

CONTINUA IN KARIN:ENTRATA PRINCIPALE
 
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view post Posted on 9/4/2010, 18:44
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Rethel

Le mura erano sempre più invase dalle ombre nonostante il coraggio e l'abilità dei soldati di Karin, le mura erano molto danneggiate, vi erano profondi solchi specialmente alla base, causati dai bombardamenti precedenti ma reggevano ancora.
Davanti alle mura vi erano ancora centinaia di ombre piccole e si scorgevano ombre medie sparse qua e là tra le file, cominciarono anch'esse a salire tramite le scale.
" Troppo poche e non vedo altre unità più forti " Pensò Rethel approfittando di un attimo di tregua per guardare la situazione, alzò lo sguardo e noto con stupore sei torri a meno di cinquecento metri da loro.
Con la coda dell'occhio vide arrivare della cavalleria da un lato e fu sorpresa capendo che erano alleati.
Essi diedero tempo prezioso ai soldati sulle mura e riuscirono ad interrompere il flusso di ombre sulle scale riducendo di molto il numero di fanteria prima di fuggire sulle mura utilizzando le scale nemiche, quando arrivarono ormai sulle mura non vi era più un nemico vivo e tutti ripresero fiato portando sotto le mura alcuni feriti che velocemente vennero portati via da alcuni cittadini coraggiosi che si offrirono per dare conforto a coloro che non potevano più combattere.
" Soldati di Karin, degli alleati si sono aggiunti a noi in questo scontro. Ma non dobbiamo gioire perchè il nemico non è stato sconfitto! Guardate davanti a voi! Guardate quelle torri! " Urlò Rethel, i soldati fecero come disse e alcuni sospirarono lasciando cadere le braccia lungo i fianchi.
" Sono cariche di altra morte e dobbiamo essere pronti a riceverle con la punta delle nostre spade! Avanti! Spostate i cadaveri e preparatevi! " Disse infine, poi si voltò in cerca dell'umano vestito di bianco e lo vide poco più distante e si avvicinò.
" Salve " Disse chinando la testa " Il mio nome è Rethel, ex guerriera maga degli elfi della luce, ora al tuo fianco in questa battaglia. Cosa ci è rimasto per contrastare le torri prima che arrivino? " Disse infine, poi fu raggiunta da Kriel che rivolse un cenno di saluto all'uomo e guardò Rethel.
" Posso usare una bomba di sangue sufficiente per dare fuoco ad una torre. " Disse, gocce di sangue continuavano a fluttuare attorno a se, mentre la sua spada era coperta da un rivestimento fluttuante di sangue. Rethel annuì e guardò di nuovo l'uomo.
" Lei è Kriel, era nello stesso reparto degli elfi della luce in cui ero io. "
Kriel rivolse di nuovo un cenno col capo e dopo qualche secondo si allontanò appostandosi poco più distante e portò la spada davanti alla faccia, le sue labbra si muovevano scandendo le parole di un rituale.

Taldeer

Nella furia della battaglia non si rese conto di essersi allontanata di molto dal punto in cui era prima ed ora era circondata da ombre.
Continuò a volteggiare mentre la lancia splendeva colpita dalla luce del sole che stava salendo verso l'alto. Altre ombre furono risucchiate da lampi di luce dorata lasciando cadere le proprie armi e il loro numero diminuiva drasticamente.
Un'ombra media si avvicinò e scostò le altre, Taldeer si fermò e la fissò.
Subito balzò in avanti e ingaggiò un duello con essa.
Cercò di colpirla più volte ma era agile e riusciva a parare gran parte dei suoi fendenti e dopo l'ennesima parata contrattaccò con un fendente all'altezza del collo, l'evitò inarcando all'indietro la schiena e facendo perno su un braccio si portò in verticale e colpì ripetutamente l'ombra media in faccia con una serie rapida di calci e ruotando leggermente sul posto poggiò anche l'altro braccio a terra e si diede uno slancio in avanti, atterrò sulle spalle dell'ombra media e saltò alle sue spalle tagliandole la testa con un fendente atterrando poco più distante.
Il corpo dell'ombra svanì in un esplosione di luce dorata che atterrò le altre intorno.
In quel momento arrivarono dei nuovi soldati che uccisero le ombre rimaste, gli ringraziò con un cenno del capo e guardò in lontananza le torri avvicinarsi ma appena mise lo sguardo su di esse fu colpita da una forza invisibile che la fece cadere a terra e fece illuminare la lancia con una luce dorata. Si alzò lievemente confusa.
" Quelle torri sono piene di ombre più potenti di queste " Lanciò il pensiero a tutti coloro che la circondavano e anche a Riesti.
 
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Forfeus
view post Posted on 9/4/2010, 20:42




Riesti

Si fermò per riprendere fiato, l'arrivo di Elmer con la cavalleria era stata una manna dal cielo oltre che un attimo di tregua nella battaglia che infuriava.D'un tratto una giovane donna lo raggiunse e cominciò a parlare dicendo di chiamarsi Rethel e presentò anche una sua amica, una certa Kriel.
Chiedeva una soluzione contro le torri che si avvicinavano.
Si voltò ad osservarle:avanzano massicce in due linee da 3 e la centrale della seconda fila sembrava più grande e robusta delle altre.
<maledizione> imprecò sottovoce.
Si volse verso le due donne
<molto piacere,io sono Riesti e sono un cavaliere del drago ma a quanto pare sono più adatto io a fare il capitano che il reale occupante> disse in tono ironico.
<voglio far arrivare la torre grande sulle mura, se quella ci riesce, avremo un grosso guaio per le mani.Dobbiamo abbatterle, useremo le balliste per danneggiarle o qualcos'altro ma non devono arrivare alle mura!> disse.Stava per avvertire i soldati addetti alle balliste quando sentì un sibilio fendere l'aria
<oh no...tutti giù!> urlò gettandosi a terra mentre una nuova pioggia di fuoco precipitava sulle mura ovest distruggendo completamente le balliste rimaste e i soldati che le utilizzavano.
<figli di...rethel difendi questa zona!> urlò allontanandosi e prendendo lo strumento per suonare la melodia macabra: si nascose dietro una delle torri e suonò lievemente per alcuni secondi.Un ruggito in lontananza ed Eselar giunse atterrando accanto a lui.
<amico mio,rendiamo onori ai caduti dell'accademia salvando questa città> disse salendo in groppa al drago e alzandosi in volo sfrecciò verso la posizione di Taldeer e la raggiunse in pochi attimi.
<taldeer sali!> le urlò<dobbiamo fermare quelle torri o almeno rallentarle> concluse porgendole la mano.Sorrise alla ragazza per infonderle fiducia e coraggio.

Hell

Sorrise nel vedere che la piccola scarica aveva funzionato a dovere.Le torri avanzavano lentamente ma inesorabilmente in tutti i punti ma sapeva che il punto cedevole erano le mura ovest e il portone.La creatura stava per essere conclusa e fortunatamente i difensori non potevano vederla, mentre l'ariete sarebbe entrato in azione dopo le torri.Tutto procedeva nel verso giusto.Guardò le mura ovest
<avrò la tua testa come ferma carte,guerriero dal vestito bianco> disse stringendo i denti.
 
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view post Posted on 9/4/2010, 21:31
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Rethel

Stava guardando le torri, quella centrale era più grossa come diceva Riesti, ma era troppo robusta per essere abbattuta dalla bomba di sangue di Kriel, probabilmente avrebbe deciso di fargliela lanciare contro una di quelle laterali che sicuramente sarebbe caduta, erano sempre nemici in meno sulle mura.
Vide in lontananza dei punti neri viaggiare in cielo e poi un fischio, velocemente scagliò una lancia di luce dorata contro uno dei massi distruggendolo ma non potè fare qualcosa per gli altri che ridussero in macerie le cime delle ultime torri armate di ballista rendendole inutilizzabili.
" Dannati vermi " Disse Rethel.
<rethel difendi questa zona!> Si voltò verso Riesti e annuì, poi si avvicinò a colui che doveva essere il capitano.
" Da questo momento comando io capito? " Gli disse prendendolo per il colletto della maglia di ferro " Dillo agli altri soldati " Il capitano era seccato ma riferì il messaggio alle truppe mentre Rethel si avvicinò a Kriel.
Quando arrivò la vide concentrata e la sentì mormorare la litania di preparazione per la magia e le poggiò delicatamente una mano sulla spalla cercando di non deconcentrarla. In quel momento sentì un ruggito e vide l'ombra di un drago oscurarla e passare oltre. Dopo qualche secondo lo vide ripartire con in groppa Riesti e la ragazza multicolore, notò che aveva una nuova arma, era strana e ne poteva percepire la forza e l'energia pura della luce che tentava di uscire dal suo involucro di metallo. Era un'arma portentosa ma aveva il dubbio che la sapesse usare per bene.
Poi si avvicinò all'orecchio di Kriel. " Distruggi una delle torri ai lati " Le sussurrò, poi si allontanò e tornò a dare ordini di posizione ai soldati.
In quel momento Kriel aprì di scatto gli occhi, erano inniettati di sangue e l'iride era diventata bianca, poco dopo cominciarono a colare lacrime di sangue che le rigarono il viso. Il sangue raccolto attorno alla spada si alzò fin sopra la testa di Kriel, prese una forma sferica e divenne sempre più grossa finchè non raggiunse i 5 metri di diametro lasciando cadere una leggera pioggia di sangue su Kriel.
" Aruml reypay rekx... " La sfera prese fuoco, un fuoco rosso carmino "...sì kxangangang si! " Alzò la spada verso la sfera e la puntò verso la torre a destra di quella centrale, immediatamete la sfera cominciò a muoversi lentamente prendendo velocità, era un'enorme sfera fatta di sangue ribollente, uno spettacolo macabro.
Qualche secondo dopo raggiunse una grande velocità e si schiantò frontalmente con la torre esplodendo e lanciando metà torre in aria e detriti ovunque, mentre la base prese repentinamente fuoco, non vi fu scampo per le ombre all'interno.
Gli occhi di Kriel tornarono normali e perse per un secondo l'equilibrio per il forte calo di energia ma piano piano esse tornarono.
Si passò due dita sulla guancia destra e assaggiò il sangue colato dagli occhi, aveva un sapore magnifico.


Taldeer

Stava controllando che le ombre uccise dai soldati arrivati un suo soccorso fossero morte e ogni volta le infilzava facendole sparire in un abbaglio di luce dorata. Non capiva come poteva succedere quel fenomeno, pensava fosse per la sacralità dell'arma, stava il fatto che i corpi delle ombre sparivano quando feriti mortalmente e a quanto sembrava anche i corpi morti colpiti sparivano.
Poco dopo apparve il drago di Riesti con egli in groppa che le porse la mano.
<taldeer sali!>
Sorrise rivedendolo, le sembava di non averlo visto gia da troppo in quel momento.
<dobbiamo fermare quelle torri o almeno rallentarle>
Vide le torri in lontananza e annuì aiutandosi con la mano di Riesti a salire sul drago dietro di lui, lo abbracciò forte con un braccio mentre l'altro impugnava la lancia.
" Se dovrò affrontare la morte per te lo farò " Disse, mentre il drago si alzò in volo.
In quel momento vide una grossa sfera rossa in fiamme dirigersi verso una delle torri e poco dopo la fece saltare in aria.
 
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33 replies since 6/4/2010, 21:13   402 views
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