La comunità del Faggio e dintorni

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Luithil
view post Posted on 1/5/2010, 13:04




Lisse

Lisse era seduta a gambe incrociate sul piccolo lettino della sua camera. La notte stava scendendo velocemente e il tramonto infiammava il cielo. Da uno spiraglio nel legno del Faggio, la fata osservava la meraviglia dell'imbrunire.
Quando infine, il cielo assunse le tipica tonalità scura e le prime stelle cominciarono a rilucere, Lisse si alzò con un sospiro e si avviò nella sala comune, dove era riunito il clan. Appena entrò, tutti i Brownies smisero di chiacchierare e la osservarono, con un misto di rispetto, timore e curiosità. Un fanciullo, di non più di cinque anni le corse incontro, con i grandi occhi neri spalancati.
Lisse sorrise e si fece scortare dal bambino nel suo solito incavo del legno. Lì sedette e finalmente tutte le fate si rilassarono.
"Cosa ci racconti oggi Lisse?" chiese una.
"Una leggenda!"
"No.. io voglio una fiaba!"
"Raccontaci un mito Lisse! Raccontaci un mito!" urlarono alcune.
Lisse sorrise e cominciò a raccontare una delle sue storie preferite, una leggenda che circolava nel Paese dove era nata, quello di Palan.
Raccontò della prima fata che abitò quella zona, una certa Ainu, che aveva conosciuto gli elfi del Vento e con loro aveva stretto un'alleanza per difendersi. Decantò la bellezza della piccola Brownie così coraggiosa, dei suoi capelli neri come la notte e gli occhi color ossidiana.
Tutti, fatine e adulti, la ascoltavano rapiti.
Quando la storia finì, tutti si complimentarono e ringraziarono la fata e ognuno cominciò ad avviarsi nella sua camera.
Lisse stette seduta, la mente persa in chissà quale mistero.
La luna era alta nel cielo, quando la giovane Browie sentì delle voci soffocate provenire dal grande corridoio settentrionale. Si alzò in piedi e andò incontro a quei suoni.
"Aran.. non so cosa stia succedendo. Karin è in preda a qualche assalto. Alcune fate dei dintorni sono giunte al Grande Olmo in cerca di rifugio. Erano terrorizzate e hanno detto che molte di loro erano morte a Netra!" disse una voce roca e profonda.
"Non so cosa fare Randir.. non voglio mettere in pericolo la comunità. Non si sa chi siano gli aggressori di Karin?"
"Le fate giunte al Grande Olmo non l'hanno riferito.. hanno solo rimembrato delle forme scure e alte, molto grosse. Forse sono quelli."
Ci fu un breve silenzio.
"Potresti mandare un gruppo di volontari a controllare." sospirò la voce profonda.
"E' pericoloso. Chi si offrirebbe?"
"Bisognerebbe chiedere alla Narratrice. Lei ha viaggiato molto."
Lisse trattenne il respiro.
"Randir, Lisse è troppo giovane. Non puoi chiederle questo."
"Secondo me, se glielo chiedessi tu, accetterebbe."
Aran non rispose.
Lisse arricciò le labbra in segno di sfida e si avviò nella sua camera.
 
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Luithil
view post Posted on 1/5/2010, 19:27




Lisse

"Si può?" chiese Aran, bussando piano allo stipite della stanza di Lisse. La fata teneva gli occhi chiusi e sedeva sul letto a gambe incrociate.
"Prego Aran." disse piano.
Il saggio, dai corti capelli bianchi e gli occhi scuri si avvicinò alla ragazzina cautamente e si appoggiò alla parete.
"Sai già tutto vero?"
Lisse aprì un occhio. "Sì. Ho sentito la vostra conversazione ieri."
Aran abbassò gli occhi, leggermente contrito.
"E.. cosa ne pensi?"
"Sì."
"Sì?"
"Sì, partirò."
Aran alzò immediatamente la testa ed osservò la fata con occhi seri.
"E' pericoloso."
"Lo so."
"Non ti preoccupa?"
"No."
Aran stette in silenzio. Quella ragazzina era incredibile.
"Quando saresti disposta a partire?"
"Anche subito."
"Bene. Vado a chiamare i volontari."
"Quanti sono?"
"Cinque. Vanno bene?"
"Sì. Chiamami quando tutto è pronto. Spero di ricordarmi la strada per il paese di Netra nei miei ricordi."
"Sarà fatto." promise l'uomo, mentre usciva a passo svelto.
Lisse richiuse gli occhi ed inspirò profondamente.
Nella sua mente si profilò il ricordo dei suoi genitori e poi, velocemente, i ricordi dei loro viaggi.

 
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Luithil
view post Posted on 1/5/2010, 20:04




Lisse

Aran tornò presto con i cinque volontari: erano tutti uomini, alti almeno tredici centimetri ciascuno.
Lisse li osservò dai suoi undici centimetri con uno sguardo sereno, che celava la sua crescente preoccupazione.
"Possiamo partire Narratrice." disse il primo, un uomo moro dall'altezza e i muscoli incredibili.
"Bene. Andiamo." sospirò Lisse.
Aran li salutò e i sei partirono alla svelta, nella luce di mezzogiorno. Volarono in silenzio per qualche ora, poi un volontario si accostò timidamente a Lisse.
"Fate fatica, narratrice?" chiese gentile.
Lisse lo guardò tranquilla. "No, grazie."
Di solito le fate del clan la chiamavano per nome e non le davano quasi mai del Voi. Questo doveva essere straniero.
"Da dove vieni?" gli chiese.
Il brownie biondo indicò con un dito il Nord. "Vengo dal clan del Pino. Vicino a Forochel."
"E' lontano!" esclamò Lisse sorpresa.
Il biondino annuì. "Sono venuto a sentire le Vostre storie, Narratrice."
"Chiamami Lisse." sorrise la fatina.
Anche l'altro sorrise. " Io sono Forod."
Dopo qualche attimo di silenzioso imbarazzo, I due cominciarono a chiacchierare.
Poco dopo anche gli altri quattro volontari si avvicinarono timidi ai due e anche loro si unirono alla conversazione.
Per questo non udirono gli strani sibili che lentamente circondarono il gruppo.
 
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Luithil
view post Posted on 2/5/2010, 14:32




Lisse

Lisse e i suoi compagni si accorsero troppo tardi delle Ombre nascoste nei cespugli.
Ad un tratto cinque piccoli nemici uscirono dai nascondigli e corsero sibilando rabbiose verso il gruppo.
Lisse li vide e urlò.
La prima Ombra prese al volo il brownie moro incredibilmente muscoloso e lo fece a pezzi.
I cinque sopravvissuti puntarono in alto, terrorizzati, ma un altro gruppo di mostri uscì dalla selva e catturò altri tre volontari.
Forod prese pe mano Lisse, trascinandosela dietro, mentre la piccola Narratrice paingeva e urlava.
Quando il biondino capì che li avrebbero presi, decise, per amor di Lisse, di sacrificarsi.
Sempre volando abbracciò la Narratrice e le sussurrò di fuggire.
Lisse non voleva, ma a nulla valsero le sue proteste.
Forod la allontanò da sè e, mentre grandi lacrime scorrevano dalle sue guance, creò una spessa barriera di nebbia.
Lisse singhiozzò. Il browie non le aveva detto che era un Creatore di Nebbie.
E capì anche che Forod sarebbe morto per lei.
Cercò di entrare nella nebbia, ma fu tutto inutile. Quando udì le urla del suo compagno, scoppiò in un nuovo pianto e battendo le ali freneticamente di allontanò velocissima.
Era rimasta sola, senza nessuno e senza una destinazione.

"Continua in Nen."
 
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3 replies since 1/5/2010, 13:04   78 views
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