| Lisse
Lisse era seduta a gambe incrociate sul piccolo lettino della sua camera. La notte stava scendendo velocemente e il tramonto infiammava il cielo. Da uno spiraglio nel legno del Faggio, la fata osservava la meraviglia dell'imbrunire. Quando infine, il cielo assunse le tipica tonalità scura e le prime stelle cominciarono a rilucere, Lisse si alzò con un sospiro e si avviò nella sala comune, dove era riunito il clan. Appena entrò, tutti i Brownies smisero di chiacchierare e la osservarono, con un misto di rispetto, timore e curiosità. Un fanciullo, di non più di cinque anni le corse incontro, con i grandi occhi neri spalancati. Lisse sorrise e si fece scortare dal bambino nel suo solito incavo del legno. Lì sedette e finalmente tutte le fate si rilassarono. "Cosa ci racconti oggi Lisse?" chiese una. "Una leggenda!" "No.. io voglio una fiaba!" "Raccontaci un mito Lisse! Raccontaci un mito!" urlarono alcune. Lisse sorrise e cominciò a raccontare una delle sue storie preferite, una leggenda che circolava nel Paese dove era nata, quello di Palan. Raccontò della prima fata che abitò quella zona, una certa Ainu, che aveva conosciuto gli elfi del Vento e con loro aveva stretto un'alleanza per difendersi. Decantò la bellezza della piccola Brownie così coraggiosa, dei suoi capelli neri come la notte e gli occhi color ossidiana. Tutti, fatine e adulti, la ascoltavano rapiti. Quando la storia finì, tutti si complimentarono e ringraziarono la fata e ognuno cominciò ad avviarsi nella sua camera. Lisse stette seduta, la mente persa in chissà quale mistero. La luna era alta nel cielo, quando la giovane Browie sentì delle voci soffocate provenire dal grande corridoio settentrionale. Si alzò in piedi e andò incontro a quei suoni. "Aran.. non so cosa stia succedendo. Karin è in preda a qualche assalto. Alcune fate dei dintorni sono giunte al Grande Olmo in cerca di rifugio. Erano terrorizzate e hanno detto che molte di loro erano morte a Netra!" disse una voce roca e profonda. "Non so cosa fare Randir.. non voglio mettere in pericolo la comunità. Non si sa chi siano gli aggressori di Karin?" "Le fate giunte al Grande Olmo non l'hanno riferito.. hanno solo rimembrato delle forme scure e alte, molto grosse. Forse sono quelli." Ci fu un breve silenzio. "Potresti mandare un gruppo di volontari a controllare." sospirò la voce profonda. "E' pericoloso. Chi si offrirebbe?" "Bisognerebbe chiedere alla Narratrice. Lei ha viaggiato molto." Lisse trattenne il respiro. "Randir, Lisse è troppo giovane. Non puoi chiederle questo." "Secondo me, se glielo chiedessi tu, accetterebbe." Aran non rispose. Lisse arricciò le labbra in segno di sfida e si avviò nella sua camera.
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