| Luin
La maga si pentì subito della sua domanda, non appena ebbe visto lo sguardo terribilmente vuoto di Eogan. Quando il compagno aprì bocca, il suo pentimento raddoppiò di dimensione. "Perchè non mi vogliono dire niente? Cosa ci sarà di così terribile? Cosa potranno mai fare le Ombre nel loro territorio? Parlano di morte.. di distruzione.. come un campo di battaglia? Come un cimitero?" Le domande nella mente della ragazza vorticavano come un nugolo di vespe. Eogan e Elmer tacevano per il suo bene, perchè anche se la conoscevano da poco avevano avvertito la sua profonda emotività, che si intuiva solo guardando i suoi occhi che cambiavano colore ogni cinque minuti. Ma Luin come faceva a capirlo? La sua curiosità, già stuzzicata dalla visione di Ombre e dall'ascolto di alcune storie, ora era stata riaccesa come un rogo. Fissò padre e figlio con uno sguardo un po' deluso, mentre le iridi diventavano di un colore simile al verde foresta. "Ma passiamo a discorsi più allegri.Mancano solo un centinaio di miglia alla prigione.Dobbiamo oltrepassare quel valico tra le montagne ma lo faremo domani.Non è saggio avventurarsi per mari e monti dopo il tramonto e noi arriveremo ai piedi dei monti giusto per il calar del sole.Su, in cammino." disse Elmer. Luin accarezzò il muso del cavallo e quello passò dal trotto ad un galoppo leggero. Non aveva più voglia di parlare, voleva solo pensare. Pensare, già.. o meglio immaginare. Immaginare la faccia desolata della sua terra natale, ora completamente diversa.. un deserto smorto e vuoto, di un colore unico. Il sole sembrava andare veloce come il cavallo e i pensieri di Luin. Non ci misero molto ad arrivare alla base dei monti, ma ormai il tramonto stava infiammando il cielo ed Elmer consigliò ai due giovani di fermarsi. Luin scese da cavallo senza guardare i due uomini. C'era, alla base dei monti, un bosco abbastanza fitto dove il gruppo decise di passare la notte. La ragazza prese in mano le redini del cavallo e seguì Eogan, mentre Elmer apriva la strada, in cerca di una radura. Luin era talmente presa nell'uragano dei suoi pensieri che la confondevano e l'attiravano voracemente che naturalmente non vide il rovo che le stava davanti e che Eogan ed Elmer avevano accuratamente evitato. Si accorse della sua presenza solo quando ci finì dentro. Quando Eogan sentì il "hooo" di Luin si voltò subito e la fissò mezzo sbalordito. "Sto bene!" esclamò lei, alzandosi con uno scatto, con le mani graffiate, e i capelli biondissimi pieni di foglie. Tentò di uscire dal cespuglio insidioso, ma si bloccò dando le spalle al giovane mago quando si udì il terribile rumore di un tessuto strappato. Prima di voltarsi chiuse gli occhi e si disse "no no no", invano. Si girò lentamente e controllò il danno. Il vestito, lungo fino alle caviglie, aveva uno strappo fino al ginocchio. Le venne un moto di rabbia. Eogan si mise a ridere. Gli occhi di Luin divennero di un intenso verde acido per la vergogna e le guance, il collo e la scollatura presero un colore rosso intenso. Considerò con uno sguardo rabbioso il vestito e con una decisione drastica decise di mettere fine alle sue insidie. Prese tra le mani il pezzo di pregiata stoffa e la strappò tutta, cosicchè il vestito si accorciò fino al ginocchio, con un taglio tutto arzigogolato. Mise nella bisaccia la striscia blu scuro. Solo in quel momento ebbe il coraggio di alzare gli occhi. "Non avevo visto cosa avevo davanti.. scusatemi." disse, con uno sguardo totalmente imbarazzato.
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