Città di Galir

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La G@tta Matt@
view post Posted on 14/7/2011, 21:13




Shyranna

Arrivò in città poche ore dopo la campana della sera. Sgome scure si stendevano sul terreno proiettate dalla luce del rosseggiante tramonto che illuminava il cielo di un colore sanguigno. Mosse una mano e vide la sua ombra muoversi con lei. Strano che a quegli esseri malvagi avessero lo stesso nome di quelle cose che ti seguivano sempre senza mai tradirti. La propria ombra per molte persone è l'unica compagna.
Le guardie alla porta chiusero le lance al suo passaggio, lei con la noncuranza di chi è abituato a queste cose tirò fuori dal mantello una missiva del signore della città di Galir. I due lasciarono aperto il passaggio...poveri stupidi non avevano riconsociuto il mantello. Dovevano essere davvero nuovi all'incarico.
Shyranna camminò in fretta verso una locanda dall'insegna sudicia: La stella del nord. Entrò e nel locale fu silenzio, un vecchio dai capelli unti venne a riverirla, lei senza curarse lo spinse via e si avviò verso le scale senza dire nulla, versola stanza che era sempre pornta per lei. Entrata salutò i suoi ospiti. Già perchè la stanza era piena di gente. Un ricco signore vestito bene, come a dimostrare la sua opulenza in un luogo di povertà e depreavazione come quello; più tutte le sue guardie del corpo. Si mise a sedere e si tolse il mantello, in quel momento tutti sgranarono gli occhi.
"Si, sono una donna. E ora ditemi, che cosa devo fare?" mentre diceva queste parole fissava compiaciuta i volti dei suoi interlocutori e si sedeva su una sedia accavallando le gambe in maniera molto femminile.
Il signore si fece avanti. "Bene. Vedo che vuole andare subito al punto. Deve sapere che due mesi fa i miei due figli primogeniti, gemelli, hanno avuto un cattivo incontro con due..." stava ancora parlando quando una pugnale dalla lama bronze si conficcò nel tavolino a pochi millimetri dalla sua mano su di esso appoggiata.
"Chi-Come-Quando, e soprattuto QUANTO. Questo è tutto ciò che mi importa. Sono una porfessionista non si accettano mai informazioni dal datore potrbbe mentire. Io le cose che mi servono me le procuro da sola sempre." Disse con freddezza l'assasina piegata a guardare in faccia il signore, ancora tremante a fissare prima gli occhi di lei poi il pugnale.
"Mio cognato Bothil Sargoy, come non importa, quando non importa. Offro 700 Shizi e la garanzia della fuga."
"800, e la fuga me la cerco da sola. Procurami un buon cavallo e sarà più che sufficiente. Puoi andare"
Uscì e dopo di lui le guardie. Shyranna le sentì borbottare: "Questa è pericolosa...quando lo dirò a..." ma non fece in tempo a finire la frase che lo stesso pugnale di prima volò dal centro della stanza allo stipide della porta tra i due gendarmi.
"voi non mi avete mai vista, non mi avete mai parlato. non siete mai venuti qui."
"Ehi -disse uno dei due, il più spavaldo- ti abbiamo già pagata abbstanza, nonn rognare."
"Ma questo non è un pagamento per me, ma una garanzia per le vostre vite. Sempre che ci teniate."
andò rimprese il pugnale e chiuse la porta alle spalle dei visitatori. un'altra notte di sangue l'aspettava...e non solo.
 
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La G@tta Matt@
view post Posted on 15/7/2011, 20:18




Shyranna

Quando rimase sola nella stanza si rimise a sedere sulla sedia e tirò fuori dalla bisaccia una mappa della città di Galir. Individuò il palazzo e il cancello più vicino. Ora si doveva solamente trovare le informazioni giuste e scovare tutto ciò che era possibile sapere su quell'uomo. si precisò una data. Una settimana per un uomo solo sarebbe bastata. Per prima cosa si tolse di dosso i vestiti "da lovoro", di pelle nera e scarlatta, e si infilò un vestito da donna color notte. Per ultima cosa si mise in testa una parrucca. Era fatta di capelli neri, tutta boccoli raccolti uin una coda; si guardò nel pezzo di specchio che teneva sempre con se; poi insoddisfatta si slegò i capelli. Non ci teneva a sembrare bella, ma a sembrare qualcun altro e basta. Infine sollevò la gonna e si allacciò con una cinghia il pugnale alla coscia...non si sa mai quando quello possa essere utile. così uscì dalla bettola e si avviò per le strade.
La città era affollata ma senza problemi seguì il flusso e in pochi minuti si trovò davanti ad un grande palazzo di pietra, la porta d'oro erano enormi, con sopra istoriate le grandi eruzioni dei vulcani della zona. Entrò di fianco ad un carretto come se faccese parte della sua carovana e, appena dentro si infilò in un porticato e di diresse verso la parte del palazzo che non era aperta ai vili plebei. La residenza Signorile.
Dentro passavano molte guardie ma così malorganizzate che anche un bambino avrebbe potuto entrare senza il minimo problema.
Corridoio, stanze....per forutna aveva rubato dal mercato li nella piazza una cesta così avrebbe potuto passare per una serva e avrebbe potuto interrogare le altre serve....non esiste creatura più pettegola.
Stava passando davanti all'ultima porta di un corridoio quando una mano spuntò dalla porta e le accarezzò la spalla. Lei si trattenne dal non reagire in modo violento e rivelare la sua identità, fece finta di spaventarsi lasciando cadere il cesto.
Davanti a lei era apparso un uomo sull trentina con i capelli biondo grano, vestito elegante, con un sorriso ammaliatore stampato in faccia. Per qualche strano motivo la sua presenza la disturbava....era sgradevole. Con un piccolo inchino e con rapidi movimenti raccolse la cesta senza dire una parola ma l'uomo di prima la seguì e le prese una spalla, lei strattonò e si liberò, non l'avesse mai fatto. L'uomo allora le prese i capelli. Purtroppo per entrambi i capelli gli rimasero in mano. Shyranna scoperta mollò la cesta.
"Ohoh ma chi abbiamo qui?!" disse l'uomo con una voce affascinante "Una giovano e stupenda donna con i capelli tagliati da uomo....strano"
"Ridammi la mia parrucca" fu tutto quello che disse Shyrana in risposta alla provocazione.
"Non ti ho mai vista da queste parti? Sei nuova...allora non mi conosci!"
"Si mi hanno appena assunta (il che era vero). Rendimi ciò che mi apprtiene o vengo a riprendermelo da sola."
" Io sono Bothil Sargoy, non mi dire che una bella donna come te non ha mai sentito dire il mio nome. Su vieni da me..." e iniziò a far dondolare la parrucca da una mano all'altra. Shyranna capì, era lui. mosse la mano per prendere la parrucca, troppo lentamente di proposito per capire gli intenti dell'uomo.
Bothil spostò la aprrucca all'utlimo secondo e le prese il braccio. allora Shyranna capì....povero illuso, qualsiasi donna sarrebbe morta per lui, ma lei non era una donna qualsiasi. Appena notò il suo sguardo sul suo corpetto stringato, si mosse e sollevata la gonna tirò fuori il pugnale, glielo puntò al collo e lo trascinò nella stanza da cui era appena uscito.
"Se parli muori" furono la sue parole.
Bothil non sorrideva più.
Era giunta la sua ora....ma porpio in quel momento l'allarme del castello inizò a rimbombare per i corridoi e un gruppo di armigieri irruppe nella stanza.
Si scatenò l'inferno e per pochi minuti piovve sangue.
 
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La G@tta Matt@
view post Posted on 31/7/2011, 21:54




Shyranna

Le suole degli stivali, che aveva tenuto su nonostante il travestimento, s.alzavano da terra con un risucchio. Il sangue era sparso per tutta la stanza, 8 morti. Tutti soldati del corpo di guardia primario... Armati pesantemente con corazze a placche e spadoni. Shyranna era corsa fuori dalla stanza appena possibile, chi aveva dato l'allarme? Chi era a conoscenza della sua missione? Ma il tempo di farsi queste domande non c'era. Pugnale alle mano correva per i corridoi. Sentí dei passi di marcia alle spalle, l' avevano vista; al diavolo la gonna, l'afferro` per un lato e vi aprí un ampio spacco per correre. Appena girato un angolo entró in una porta a caso. Erano anni che non si trovava in un frangente simile, di solito prima di compiere una missione studiava la pianta del luogo, ma la situazione era stata imprevedibile. Si chiuse la porta alle spalle, si voltò e vide una piccola scaletta che portava in basso. La stanza pareva essere una latrina ma Shyranna sentiva che c'era qualcosa che non andava... Scese la scaletta e si ritrovò davanti ad un corridoio seminterrato in fondo al quale stava un portone di ferro e pietra. Shyranna sorrise dentro di sé... Sentiva di aver trovato la sala del tesoro.
 
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La G@tta Matt@
view post Posted on 1/8/2011, 20:01




Shyranna

Il portone pareva chiamarla con i suoi enormi battenti dorati. Si avvicinò e osservò i cardini....che idiozia!
Dei semplici cardini a tenaglia, anche un bambino ci sarebb riuscito. Prese una torcia e la avvicinò ai cardini, la fiamma non arrivava dove voleva naturalemnte, ma improvvisamente una lingua di fuoco partì da essa e si insinuò come una mano nella fessura. pochi secondi per cardine e quelli cedettero. Bastò dare un colpo e la porta cadde. Lei la prese sulle spalle. Non era pesante per lei, era ben allenata. Le si strappò il vestito sulla schiena appoggianto la porta la muro. A volte erssere mezzelfa era utile, più forza e resistenza.
Entrò nella sala con la torcia di prima, cassoni piani trabboccanti d'oro si diramavano nella sala. Sparsi dapperttutto, anche su alcuni ripiani di pietra posti in alto nella sala.
Guardò tutto quel ben di dio e pensò a tutto ciò che aveva visto in città, tutta la povertà e fame della zone ai margini. Provò disgusto per essere stata ingaggiata da un uomo simile ma subito represse la sensazione, per un assassino disgustarsi del padrone è imperdonabile.
Prese un saccherta da 100 Shizi e se lo attaccò alla cintura, uscì di soppiatto dalla stanza solo dopo aver, senza problemi, rimesso a posto la porta.
Stava uscendo quando una mano la colse da dietro e le diede un gran colpo sulla nuca, tutto il mondo ondeggiò e disparve in un grande brulichio di forme indistinte.
Quando li riaprì quello che le si mostrò era molto probabilemnte un posto che per tutti sarebbe stato l'inferno.
Il problema era che lei, all'inferno c'era già stata, ed era anche tornata.
Non sarebbe stato un problema.

Edited by La G@tta Matt@ - 8/9/2011, 18:31
 
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La G@tta Matt@
view post Posted on 6/9/2011, 20:54




shyranna

Le mani le erano state legate sopra la testa ederano ormai insensibili per la mancanza di sangue. la vista era nebulosa e la sua bocca sapeva di sangue. dovevano averla picchiata e drogata. nonn riusciva a connettere più di un pensiero alla volta, ma lei era abituata a questo tipo di situazioni e tentò di mettersi a sedere decentemente ma la schiena rispose dando una fitta dolorosa. notò che c'era qualcuno in piedi davanti alle sbarre della sua cella con in mano un mazzo di chiavi. Era Bothil, un sorriso sardonica aleggiava sul suo volto.
"la principessa si è svegliata...poverina, chissà come si sente!" disse con tono irrisorio, doveva aver visto le smorfie di dolore sul suo volto mentre tentava di alzarsi. Gli occhi di Shyranna fiammeggiarono al sentirsi deridere da un uomo simile, ma la rabbia era come assopita dentro di lei, effetto della droga.
"Sai dove ti trovi in questo momento, assassina da strapazzo?" chiese sillabando molto lentamente ogni parola, forse pensava che l'effetto del farmaco se impeddise di capire le parole...o la stava di nuovo deridendo?
Shyranna so sapeva più che bene ma comunque rispose di no, tenendo la bocca semiaperta come se fosse davvero semincosciente.
"siamo nelle prigioni di Galir, decine di metri sotto la città, sotto terra. Da qui non portà fuggire nemmeno la grande assassina. non potrai uscire di qui finchè non ti avremo estorto ciò di cui abbiamo bisogno...fino al giorno dell'esecuzione." parlava con voce suadente, capì che forse la scena di prima non era stata tutta una recita, a Bothil Sargoy piaceva davvero parlare con le donne.
Ma shyranna aveva già capito come fare a uscire da quel posto, e non lo avrebbe di certo fatto alla sua esecuzione, ma prima meglio lasciarli credere di avere vinto. La speranza è l'ultima a morire, dicono in tanti; ma è anche vero che ancora dopo la speranza muore il desiderio di vendetta.
Come se stesse delirando iniziò a mormorare parole senza che si capisse il loro significato, iniziò a produrre versi inarticolati, Bothil rise guardandola delirare chiese alla guardia di aprire la cella, entrò e si accostò a lei.
Lei smise di muoversi e lo guardò con occhi vacui, semichiusi poi si sporse con per veder meglio. certo, vedere meglio cosa Bothil portava addosso. Notò uno stiletto ricurvo legato alla cintura.
"Certo però che è uno spreco, mandare a morte una cos giovane e bella fanciulla...piange il cuore..." contiuava Bothil accarezzandole con un dito la curva del collo. Le veniva il vomito all'dea di essere toccata in quel modo da un uomo, ma doveva sopportare.
Si alzò e disse: "Magari potessi fare qualcosa, ti aiuterei ma non posso..." con voce da finto-compassionevole.
"non ti preoccupare- pensò Shyranna- l'hai già fatto..."
E quando Bothil uscì il cervello di Shyranna dietro le parpebre chiuse elaborò il piano di fuga.
mormorò: "Grazie, Sargoy..." e ridacchio con fare malefico. La guardia all'entrata della cella si spaventò, e guardò dentro.
I loro occhi si incontrarono e la guardia fu come spinta via da uno sguardo infuocato di vendetta.
Pensavano di farle passare il peggio per una donna, "si facciano avanti-diceva quello sguardo- accetto la vostra sfida"

Edited by La G@tta Matt@ - 8/9/2011, 18:31
 
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La G@tta Matt@
view post Posted on 7/9/2011, 21:16




Shyranna

Due giorni di torture passarono per lei, le avevano coperto le braccia di tagli, l'avevano picchiata...avevano anche provato a ferirla con dei tizzoni ardenti. Ma le torture non avevano funzionato, soprattutto perchè Shyranna aveva capito perchè la avevano arrestata. Pensavano fosse una spia della città di Enta, alle pendici del grande vulcano, ma avevano sbagliato, solo il fatto che non se ne rendevano conto. Lei non aveva spiccicato una parola anzi ogni volta che le chiedevano qualcosa ghignava, e faceva spaventare i suoi aguzzini con uno sguardo da pazza. Quando avevano tentato di marchiarla a fuoco, lei aveva riso di gusto. Guardava tutti con occhi da folle, rabbia vendicativa sembrava trasudarle da tutti i pori.
Il terzo giorno ritornò Bothil, era vestito come va viaggio, non portava i vestiti elaborati della scorsa volta. Entrò nella cella e andò verso di lei...
"mi hanno detto chenon spiccichi parola, è così?" chiese con voce dura.
Non c'era più bisogno di fare la finta drogata, non le davano da mangiare da quando Bothil era venuto l'ultima volta, e quindi non aveva avuto occasione di ricevere altre dosi della suddetta droga.
"non ho niente da dirvi" disse sorridendo Shyranna.
"CAttiva bambina, ma vedrai che, tra poche ore confesserai il tuo mandante, so che ti manda Enta...ma non mi importa....Guardi - e fece cenno alle guardi di fuori- slegatela!"
Povero illuso, pensò, ma slegare un prigioniero, è la prima regola di tutte le prigioni.
Le guardie la liberarono dalle pesanti manette che avevano iniziato a lasciare dei segni rosseggianti che stillavano sangue e liquido biancastro. Le manette fecero CLAK e caddero per terra, lei fece finta di essere stravolta e si lasciò cadere a terra. Bothil, la lasciò per terra pochi secondi poi ordinò di prenderla, le immobilizzarono le braccia e la trascinarono via. Bothil seguiva il tutto e sghignazzava.
Ma shyranna, oltre la facciata terrorizzata, rideva dentro.
Altro sangue sarebbe piovuto quel giorno.

Edited by La G@tta Matt@ - 8/9/2011, 18:32
 
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La G@tta Matt@
view post Posted on 7/9/2011, 21:32




Shyranna

La portarono in una stanza del pian terreno dentro alla quale troneggiava una sedia di legno.
BOthil la fece sedere, poi le andò accanto.
"So che non scapperai, quindi non ti lego. Se i così bella quando fai quella faccina terrorizzata...però mi sento offeso di essere stato rifiutato la prima volta, forse dovrei andare più diretto questa volta?"
Intanto le scostò la sua ciocca rossa dal volto, poi ocntinuò sul collo.
Poi la prese ci colpò e cercò le sue labbra e le diede un bacio forzato, lei respinse con tutte le sue forze, allungò la mano verso la cintura di Bothil , ma improvvisamente la sua mano fu presa come in una tenaglia da quella dell'uomo.
"Affrettata, o trami qualcosa?" inturruppe il bacio, ridacchiando.
Con una torsione del polso si liberò e prese lo stiletto che aveva identificato il giorno prima. Lo prese solo per reinfilarlo subito, ma questa volta nello stomaco dell'uomo. Bothil boccheggiò e com mani tremanti tocco la ferita, solo per non vedere arrivare addosso a lui un calcio ben assestato, che, nonostante i piedi nudi e le fatiche di quei giorni lo sbattè a terra.
Shyranna andò verso di lui con occhi fiammeggianti, estrasse il pugnale dalla ferita.
sorrise a pochi centimetri dal suo volto impietrito, gli sussurrò con voce suadente all'orecchio: "La mortre che Danza, l'assassina che sono io, non fallisce mai il bersaglio, anche se è una trappola..."
così dicendo riaffondò lo stiletto.

Poche ore dopo Bothil Sarogy fu trovato con una stiletto infilato nell'occhio, morto.
Shyranna nel frattempo fuggiva, con gli Shizi rubati dal tesoro, era ritornata alla locanda aveva ripreso i suoi vestiti e era fuggita all'istante.
La bocca ghignante.
Gli occhi pieni di energia.
Le mani piene di sangue.

Edited by La G@tta Matt@ - 8/9/2011, 18:32
 
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