In esilio

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Gigan
view post Posted on 7/9/2011, 20:35




Sthammer

Continuava a correre, non sapeva da quanto. Per quel che ricordava, fin da quando aveva lasciato la Prigione non si era più fermato. Aveva da poco superato i confini, ma non volle arrestarsi. Avanzava come per inerzia, mentre dentro di lui la sua mente lottava contro sè stessa. Aveva tradito Bauglir, aveva svelato il suo piano! Ma ormai era troppo tardi, per tutti e due. Aveva già un piano. Doveva infiltrarsi nelle foreste di Golas, far perdere le sue tracce, fare il possibile per sopravvivere e tornare indietro. Avrebbe trovato altre persone valorose, avrebbe svelato tutto ciò che sapeva, ormai per lui tutto era perduto e non poteva fare altro. Se solo ci fosse un modo per impedire ciò! Lui sapeva del piano di Bauglir, ma non sapeva per mezzo di cosa sarbbe stato messo in atto. All'improvviso si fermò. Dei movimenti arrivavano dalla Torre. Chi era? Alcune delle sue capacità da Ombra si erano affievolite, e dovette concentrarsi. Ma appena capì, alzò lo sguardo, costernato, spaventato, quasi riverente.
"No... Non lei..."
Sembrava volersi dirigere a ovest, verso il mare, verso...
Falan
Le notizie raggiungevano presto Lumbar, Bauglir aveva già sguinzagliato il suo giocattolo preferito. Ma questa volta avrebbe incontrato lui. Qualcosa gli stava crescendo dentro, un desiderio di libertà, di vendetta. Ogni giorno che passava, malgrado tutto, temeva sempre meno la morte. I cambiamenti iniziavano a notarsi anche a livello fisico: la nube di oscurità che lo avvolgeva si faceva più debole, e gli occhi erano più chiari, quasi tendenti all'arancio.
Molte cose erano nelle sue mani ora. Avrebbe combattuto quest'ultima volta e non invano. Doveva raggiungere la Prigione in meno di una settimana. Fremeva al pensiero di misurarsi con il più grande seguace di Bauglir. Avrebbe voluto strappargli dalle mani quella giovane vita, privarlo di quel sentimento, dell'amore, che il creatore non aveva mai donato alle sue creazioni. E per questo lo odiava. Il re delle Ombre poteva vivere, vivere davvero. Ma la sua avarizia, la sua bramosità di sentimenti avevano fatto in modo che condividesse la sua vita con una persona sola. E con la morte. Le Ombre ora conoscevano solo l'odio e la violenza, e Sthammer non poteva perdonarlo per il fatto di aver risparmiato per sè fino all'ultima goccia di anima. Bauglir poteva creare esseri dotati di una volontà, di una ragione, ma non lo fece.
Si voltò, iniziò a correre nella direzione opposta. La rivolta era iniziata.
 
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