| Lyra
La figura ammantata completamente di nero scivolava silenziosa e rapida come il vento, nell'ampia prateria d'erba alta e rari boschi del Paese di Palan. Il tramonto si stava avvicinando velocemente e la vegetazione secca, sembrava incendiarsi ai raggi del sole. Non faceva caldo però.. tutto in quel luogo sembrava freddo, e abbandonato, e tetro. Forse era per il fatto che non ci fosse anima viva attorno, tranne lei, o forse perchè il fruscio dell'erba sferzata dal vento metteva nell'animo un'inquietudine selvaggia e opprimente.. o forse solo perchè quel luogo era cosparso di cadaveri. Ossa, corpi semiputrefatti senza occhi, andati in pasto a corvi e altre bestie del luogo, corazze di bronzo, elmi ammaccati. Lyra non li vedeva, continuava a camminare imperterrita, calpestava con crudele grazia i corpi dei molti Umani maschi che su quel campo di battaglia si era scontrati nemmeno una settimana prima e avevano trovato la loro Fine. Lei aveva partecipato a quella battaglia. Naturale. Dove c'era un grande pericolo per Bauglir, c'era anche lei. Era stato quasi divertente sterminare tutti quei piccoli uomini pallidi e paurosi, stoltalmente fiduciosi delle loro stupide ed inutili protezioni. In quel luogo aveva ucciso forse il più grande numero di persone della sua vita. Eppure non provava nulla, niente di particolare. Non era orgogliosa, non era felice, non provava rimorso, non sentiva assolutamente, stolidamente, nulla. Per lei uccidere era un lavoro come un altro, un compito comune e giusto. Ecco, quando combatteva sentiva solo questo: che era una cosa giusta da fare. Proteggere il Lumbar e il suo adorato era tutta la sua vita. Ormai non si ricordava più del suo periodo di vita antecedente la sua modifica, il suo cambiamento. Non si rammentava cosa significasse provare dolore o colpa. Tutto era diventato così futile.. così inutile nella sua vita.. Ora i suoi compiti erano sacri. Non poteva venir rovinati da qualcosa come il rimorso. Piuttosto che rinunciare avrebbe dato la sua vita, soprattutto con l'aggiunta della nuova promessa di Bauglir, quella che le aveva fatto poco tempo prima di quella stessa battaglia. Sapeva di meritarsi quel premio. E se un gruppetto di imbecilli corazzati cercava di mettersi in mezzo tra lei e il suo agognato desiderio.. beh.. erano stati loro a volersi buttare in pasto alla Morte. Gli occhi della donna vagavano sperduti, confusi in quella landa. Stava seguendo la strada che portava al suo nuovo obiettivo, non le importava di dove si trovasse.
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