città di eluxi regione di netra

« Older   Newer »
  Share  
-Fan-ky-
view post Posted on 23/10/2011, 18:32




mimì

schivarono l'ennesimo cadavere e proseguirono. erano ormai una ventina di minuti che si stavano facendo strada nel tipico caos che succede in una città dopo la fine di una giornata di combattimento. si facevano strada e continuavano a salire. era ad eluxi da una ventina di minuti e non faceva altro che schivare cadaveri e procedere dietro il piccolo, vecchio druido che la precedeva nell'ascesa alla cittadella. l'odore era terrificante: ovunque cadaveri e membra, ovunque sangue, ovunque morte con il suo puzzo orribile ed insensato. procedevano arrancando su di una strada stretta e tortuosa, una viuzza laterale di quella che doveva essere stata la città intorno alle mura del castello, procedevano dirigendosi verso le mura. le ombre assedianti erano erano accampate nei campi coltivati tutt'intorno alla città, riposandosi dopo un lungo giorno di massacro e desolazione. "ma perchè capitano tutte a me , mia Signora?" pensò mentre il piccolo druido si fermava perplesso davanti ad un incrocio, palesando di essersi dimenticato la strada per l'ennesima volta. "perchè a me? prima la zuppa che mi parla, poi questo piccoletto che mi viene a prendere in un valico e mi porta attraverso l'accampamento nemico, perdendosi almeno quattro o cinque volte, e poi la neve che sembra stordirlo e disorientarlo ancora di più" il filo dei suoi pensieri venne interrotto dal driudi che dopo essersi rimesso a camminare aveva cominciato a saltellare su di un piede indicando una lastra di marmo liscia e ben nascosta. guardava la sua compagna con aria di intesa e di giubilo, ma notando che ella non capiva il perchè di entrambe, le conìmunicò: "questo è il passaggio che stavamo cercando, quello segreto, quello che porta dentro la cittadella fortificata" "ohohoh QUEL passaggio" disse lei di rimando con aria sarcastica. "abbaite fede" ribattè lui giocondo, dimostrando di non aver notato il suo tono critico "siamo quasi arrivati". spostò la lastra ed una corrente gelida li investì. entrarono entrambi e si richiusero la lastra alle spalle. oltre il corridoi sbucarono in una strada che portava ad un'immensa piazza gremita di superstiti e di driudi che si affacendavano al loro capezzale. appena misero piede nella piazza un bel druido, giovane gli si avvicinò "salve a voi, vi stavamo attendendo, grazie michel per il tuo aiuto, ora puoi andare". il vecchietto dopo un breve inchino si allontanò. lei guardava pensierosa il giovane finchè non eslclamò: "tu sei il tipo della zuppa, cioè quello NELLAa zuppa, cioè quello che PARLAVA nella zuppa!". il giovene sembrava aver inteso"mi scuso per il metodo poco ortodosso con cui mi sono messo in contatto con voi, prego da quasta parte" e fece strada. lei lo seguì guardandosi intorno "non mi è chiara una cosa: perchè mi trovo qui? avete un sacco di guaritori e sopratutto io ero nel paese delle steppe perchè avete voluto me?" lui non rispose e procedette in maniera spedita verso una tenda che sembrava più grande delle altre. vi entrarono e dopo che lui ebbe fatto un profondo inchino al proprietario di questa tenda disse "mio signore, ecco la guaritrice che chiedevate" "grazie thomàs ora lasciaci" fece lui di rimando congedando thomàs che lasciò la tenda senza fiatare. "wow chi non muore si rivede. cosa ti è successo charlie per cui richiedi i mie servigi?" ora tutto le era chiaro: il generale SVEN BARBA FORCUTA, paziente di suo padre la aveva fatta chiamare in quanto suo paziente (dopo la morte del padre aveva ereditato anche i suoi clienti). "vedi mimì, mi hanno conficcato una freccia nel fianco sinistro solo che era meledetta, appena me la hanno sfilata una maledizione ha cominciato a spandersi per il mio corpo e fa un male cane. tuo padre era il migior gueritore che io abbia mai conosciuto... tiprego di auitarmi"
 
Top
0 replies since 23/10/2011, 18:32   41 views
  Share