| Eogan & Erlend
-Muovetevi, piccioncini! Dobbiamo iniziare sin da subito con l'allenamento!- tuonò il monaco facendo entrare Eogan e Luin in quello che doveva essere un fienile. -Avanti. Bene, la prima cosa che dovrete imparare, sarà quella di cercare un modo di colpire un nemico di gran lunga superiore alle vostre forze. Per il momento ci sono io, ma Bauglir è di gran lunga più potente di me. Le sue arti solo malvage e si nutrono di oscurità, che pian piano avvelena tutta Tairis senza che ce ne accorgiamo, dunque ogni minuto che passa, lui diventa più potente- esordì il monaco dopo aver chiuso il fienile ed essersi sistemato. -Mpf, parli come se lo conoscessi da tanti anni, pazzo di un monaco- rispose aspro il mago. -Te invece lo conosci, giovane blateraincantesimi? Dubito che tu lo conosca come lo conosco io. Non immagini nemmeno, secondo me- lo rimproverò Erlend. -Te invece, secondo me sei folle e non sai di cosa stai parlando. Ma rimandiamo questa discussione a più tardi. Forza, continua il tuo "addestramento"- rispose Eogan ironico. -"Addestramento"? Bene, visto che sei così sicuro, perchè non inizi tu? Cerca un modo per colpirmi, con qualsiasi arma. Dalle mani, al pugnale che tieni nello stivale, alla stessa magia- disse ghignando il monaco. Poi si sistemò al centro del fienile, estraendo il bastone. Sbuffando, il mago iniziò a lanciare vari incantesimi, ma ogni colpo, quando arrivava ad un palmo dalla mano del monaco, svaniva. Tentò allora Eogan di fargli colpirlo dai lati, ma ancora i colpi svanivano non appena si avvicinavano al corpo del monaco, che prese a sbuffare divertito. -Come... come è possibile!- esclamò il mago. -Semplice, ti ho già detto che mi faccio scudo con l'energia circostante ed utilizzo la stessa per alimentare questo scudo invisibile, che così diventa quasi impenetrabile. Ma su, continua a tentare di colpirmi- sghignazzò malignamente il monaco. Eogan allora evoco delle illusioni, una ventina di ologrammi di se stesso che circondarono il monaco ed estrassero tutti e venti lo stesso pugnale. Con un grido, si fecero tutti avanti tentando di colpirlo, mentre da dietro Eogan lanciava incantesimi per distrarre il monaco. "QUesta volta è finito" pensò il mago con un sorriso trionfante, che tuttavia morì non appena vide il monaco fare un salto e varie contorsioni e capriole in aria per evitare i dardi, e poi quando lo vide saltare come un gatto da illusione ad illusione, evitando i loro colpi con immane velocità e colpendili con altrettanta rapidità. -Tutto qui? Mi aspettavo di meglio mago- lo denigrò il monaco. -Forse posso continuare ancora un po'- sussurrò il mago pensando rapidamente. "Si, è l'unico modo" pensò il mago. Mormorò ad alta voce una formula ed un istante dopo, un fulmine nero andò a cozzare contro lo scudo invisibile del monaco, infrangendolo e colpendo Erlend, il quale cadde a terra con un'espressione incredula. -Come... Cosa... Non è possibile!- esclamò il monaco boccheggiante. -Allora forse posso darti io stesso una lezione, monaco. Dunque non sei onnipotente. Il trucco è questo: tu puoi alimentare la tua barriera con l'energia presa dall'ambiente circostante, ossia ti alimenti degli elementi presenti in natura. Si da il caso che l'oscurita non sia un elemento della natura, perchè è la distorsione degli elementi, è l'annullamento della natura come intesa da noi. L'oscurità è alla base della distruzione, dunque non è stato possibile per te intercettare quel colpo semplicemente assorbendolo. Fai attenzione la prossima volta: io non avevo intenzione di ucciderti, ma qualcun altro potrebbe volerlo fare- sbuffò divertito il mago posando gli occhi sulla sua compagna. -Tu! Conosci la magia nera, tu... sei a conoscenza delle arti del nemico! Devi morire!- urlò furibondo il monaco. -Taci, pazzo! Non conosci minimamente la mia storia, dunque non puoi nemmeno immaginare cosa si cela dietro all'oscurità che alberga in me! Assicurati di sapere di cosa stai parlando, prima di dare fiato a parole vuote come la tua testa- rispose aspro ed offeso Eogan gettandosi su un mucchio di paglia.
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