Foresta - incontro

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Luithil
view post Posted on 6/1/2012, 22:07




Lisse

Di nuovo, di nuovo sola. Non poteva crederci. Erano tutti morti, tutti! Perfino il suo amico, il suo migliore amico e protettore, Tsamiyu. Non c'era più. Le Ombre le avevano tolto ogni cosa, ogni appiglio.
Lisse si imbrattò per l'ennesima volta il viso con la cenere che le sporcava le manine minuscole, nel vano tentativo di asciugarsi il torrente di lacrime che le rigava il volto. Era in volo da ore ormai.. aveva attraversato il Paese di Nen, sfuggita all'assedio di Karin.. no, aveva superato ogni suo limite. Era stata la disperazione e la paura a spingerla ad andare avanti.. ma ora che anche il terrore era diminuito e in lei rimaneva solo il dolore, le sembrava che le ali divenissero sempre più pesante, ogni secondo che passava. Non aspettò altro, non controllò neppure che la situazione fosse sotto controllo, e si lasciò cadere a peso morto nel prato che sotto di lei scorreva veloce, ombreggiato da alti alberi, e ricominciò a piangere, soffocando il viso nella sua figurina di pochi centimetri.
 
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gawain bekket
view post Posted on 7/1/2012, 14:50




Gawaini camminava da diversi giorni, all'incirca tre, e cominciava a sentire molto la stanchezza, sebbene fosse abituato a tratte ben peggiori.
Si era spinto fin nell'entroterra del Paese di Golas per cercare nuove strade per i mercanti, da disegnare su una mappa e vendere in qualche città, come ormai era abituato a fare ormai da due anni a questa parte.
Arrivato in un'ampia pianura, decise di fermarsi sotto un albero a schiacciare un pisolino.
 
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Luithil
view post Posted on 7/1/2012, 21:46




Lisse

Una figura enorme, un'ombra colossale si stagliò dinnanzi a lei. Istintivamente lei alzò gli occhi, emettendo un gemito, e notò l'enorme creatura umana che stava per schiacciarla. Nonostante tutto il dolore, che tentava di tenerla ancora al terreno, sbattè le ali intorpidite e si alzò in volo di circa mezzo metro, cercando di spostarsi dalla traiettoria dell'umano e allo stesso tempo di non farsi vedere, ma quasi subito le sue deboli e affaticate appendici la tradirono, e Lisse cadde di nuovo in mezzo all'albero emettendo un breve ed acutissimo urlo, come un lamento di insetto.
 
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gawain bekket
view post Posted on 7/1/2012, 22:38




Incuriosito da quello che sembrava un gemito, Gawain si volse di scatto verso l'albero da cui proveniva quello strano suono. Si avvicino' alla pianta, un po' timoroso, ed allungo' il collo per vedere meglio.
Dire che fosse stupito e' un eufemismo, quando vide l'essere che aveva provocato quel suono così acuto. Si strofino' gli occhi, credendo di avere un'allucinazione, ma alla fine ne ebbe la conforma: sull'albero, semi accasciato, c'era il piccolo ed esile corpo di una FATA.
Gawain aveva letto di queste creature solo sui libri, con immagini e rappresentazioni varie, ma vederne una dal vivo era tutta un'altra cosa !
La creatura sembrava ferita e, in uno stimolo di pietà, decise di aiutarla: allungo' la mano e la cinse, il più delicatamente possibile, intorno al corpicino lungo poco più di 11 centimetri, temendo di rischiare di spezzarle le ossa.
La porto' alla luce del sole, che ormai tramontava; non sapeva come, ma avrebbe aiutato quella creaturina.
 
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Luithil
view post Posted on 7/1/2012, 22:46




Il cuore di Lisse mancò alcuni una decina di battiti quando l'ombra dell'umano puntò verso di lei e una sua garguantesca mano si avvicinò al suo corpo. Urlando per la paura cercò di allontanarsi, ma con l'impaccio delle ali era difficile, e in meno di due secondi lo straniero la ghermì, avvicinandosela poi al viso, per guardarla meglio. Lei, istintivamente, si fece piccola piccola, rattrappendosi tutta, senza però riuscire a scollare i grandi occhi color ossidiana dal viso dell'Umano. Era giovane, si rese conto, ma ciò che non toglieva che avrebbe potuto ucciderla solo chiudendo la mano.
 
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gawain bekket
view post Posted on 7/1/2012, 23:08




"Non aver paura, piccolina. Non voglio farti del male. Voglio aiutarti, se tu me lo permettarai. Mi sembri messa male, e vorrei rendermi utile. Io mi chiamo Gawain, Gawain Bekket. E tu, hai un nome ?".
Furono le sole parole che uscirono dalla bocca del ragazzo, ancora mezzo sconvolto per quell'esserino che teneva nella mano destra, sempre col terrore di romperla come un giocattolo.
Sperava che la Fata gli avrebbe risposto, anche se non era del tutto convinto, ad essere sincero.
 
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Luithil
view post Posted on 7/1/2012, 23:12




L'Umano aveva parlato. Aveva parlato, con tono gentile e calmo. Le aveva chiesto il suo nome. Dopo un ultimo sguardo sospettoso, si sciolse dalla sua posa rattrappita e si mise seduta in ginocchio. Si indicò, appoggiando una mano sul cuore.
"Io sono Lisse. Lisse O'Uial. Sono una fata, della Comunità del Faggio di Golas. E tu.. tu sei Umano, vero?" disse, cercando di parlare ad alta voce, per farsi sentire dall'enorme creatura.
 
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gawain bekket
view post Posted on 8/1/2012, 00:13




"Si, sono un umano. Felice di conoscerti, Lisse. Hai un nome molto particolare; mi piace. Scusa, forse mi sto allargando un po' troppo. Io sono di Falan. Posso sapere che ti e' successo ? Sembri messa male.".
E mentre parlava, un po' emozionato, Gawain si era messo a sedere sotto l'albero dove aveva recuperato Lisse, a gambe incrociate.
Il giovane continuava a guardare la creatura con uno sguardo che era un misto di curiosità e sorpresa, con ancora un pizzico di paura e timore.
 
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Luithil
view post Posted on 8/1/2012, 10:00




Lisse non riusciva a staccargli gli occhi di dosso per la curiosità, e lentamente percepiva che la sua paura stava svanendo. Si sedette a gambe incrociate nel palmo del giovane.
"Sono scappata da Karin. C'è stato un assedio lì.. tutti i miei amici sono morti. Io ho volato da Netra fino a qui senza fermarmi." bisbigliò, cercando però di farsi sentire.
 
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gawain bekket
view post Posted on 8/1/2012, 18:16




"Sin da Nedra?! E' un viaggio lunghissimo fino a qui. Mi sorprende che tu ce l'abbia fatta. Devo ammettere che hai una grandissima forza di volontà. Comunque, non hai bisogno di alzare la voce; ti sento bene lo stesso. Hai detto che a Karin c'è stato un assedio; come sei sopravvissuta?"
Gawain non era curioso, era curiosissimo di sapere ciò che era successo a Lisse, anche se dentro di sè aveva la sensazione di far soffrire ancora di più la povera creatura.
"Senti, vuoi restare con me stanotte? Potrai rimetterti e riposarti. Ho delle medicine con me; spero possano esserti utili."
 
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Luithil
view post Posted on 8/1/2012, 20:02




Lisse

Come era sopravvissuta? Bah.. non ne era sicura nemmeno lei.
"Sono scappata quando i miei amici sono stati attaccati." disse, mentre gli occhi senza pupille le si riempivano per l'ennesima volta di lacrime, per la vergogna di averli abbandonati.
Si riscosse, nonostante tutto, quando il gentil giovane le propose di rimanere con lui per la notte, per rimettersi in sesto. Senza pensarci più di tanto, annuì.
"Grazie." bisbigliò, appoggiando una mano minuscola sul palmo del raazzo.
 
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gawain bekket
view post Posted on 8/1/2012, 20:54




Gawain era stranamente felice della risposta di Lisse. La fata era la prima persona che avesse avuto il piacere di avere accanto in uno dei suoi viaggi, dato il suo carattere schivo e malfidente.
"Io stavo per mangiare qualcosa. Ho con me del pane ed altre cose. Ti andrebbe qualcosa, o vuoi che ti aiuti a cercare dell'altro cibo? Sai ho letto di fate sui libri, ma non si faceva mai menzione di cosa mangino creature come voi."
E mentre parlava, appoggiata la fata su una roccia, cercava di accendere un piccolo fuocherello, visto che ormai erano ben oltre l'imbrunire ed il cielo cominciava a riempirsi di stelle.
 
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Luithil
view post Posted on 8/1/2012, 21:08




Lisse

"Io mi nutro.. come le farfalle. Di polline e nettare." spiegò, osservando Gawain che accendeva il fuoco. Si dondolò avanti e indietro, stringendo le braccia attorno al corpicino, infreddolita a causa del vestito che si era inzuppato di lacrime e poi, timidamente, chiese: "Gawain.. sei un.. mercante?"
I mercanti la terrorizzavano, perchè dalle sue parti raccontavano che fossero loro a catturare le fate che poi venivano vendute come portafortuna.
 
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gawain bekket
view post Posted on 8/1/2012, 21:20




"No, non sono un mercante. Io sono....un esploratore; sai, io vaggio senza una meta precisa, mosso solo da un puro spirito di curiosità. Vaggiando poi faccio delle mappe dei luoghi che visito, che poi copio e vendo nelle grandi città in cui mi capita di arrivare...Ma perchè non ti avvicini al fuoco ? I tuoi vestiti sono bagnati e non c'è bisogno di essere un genio per capire che hai freddo. Comunque, se ti nutri di polline, forse posso esserti utile. Mentre raggiungevo questo giardino ho visti molti cespugli fioriti; forse troverai qualcosa che potrà piacerti. Hai gusti precisi o ti va bene qualsiasi cosa? Non sono un esperto di botanica."














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Luithil
view post Posted on 8/1/2012, 21:28




Lisse

Gli si mise a fianco, sempre studiandolo con attenzione. Era sollevata però: non era un mercante.
"Per il polline.. va bene tutto, grazie." mormorò piano, rivolgendo le sue attenzioni al fuoco, che si rifletteva nei suoi grandissimi occhi neri come in uno specchio di vetro nero.
"Lo sai.. anche i miei genitori facevano gli Esploratori. Con loro, da piccola.. ho girato mezza Tairis. Abbiamo abitato per molto tempo nel Paese di Palan.. ma poi loro sono morti."
La sua voce si estinse in un soffio, e per un lungo istante la fata dai capelli rossi non aprì più la bocca, ma poi, riprese, per eliminare la tensione.
"Lo sai che le fate, nelle comunità, vengono suddivise per mestieri? Io sono una Narratrice, l'ultima di Golas." affermò, con tono leggermente orgoglioso.
 
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