Confine Palan-Golas, Città di Aceria

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Luithil
view post Posted on 3/8/2012, 13:12




Fabricius


Aceria era una città tutta nuova, per Fabricius. Era uno dei punti più importanti delle vie carovaniere che portavano nel Nord di Tairis, e per questo dimostrava tutta la propria magnificenza e opulenza in splendide strade lastricate con mosaici complicati, quartieri residenziali da ricchi, in cui i pingui mercanti soggiornavano con le loro famiglie durante i loro commerci in città, e un palazzo di giustizia enorme al centro della piazza principale, completamente in marmo bianco e verde. Fabricius, nonostante avesse girato per mesi Tairis, non aveva mai visto una città così bella. Certo, Falan non era rientrata nel suo itinerario, così non aveva mai nemmeno intravisto le vere metropoli che dominavano il paese, ma per lui questa già significava essere arrivato al paese di Bengodi.
Era arrivato in città da solo un paio d'ore, eppure il suo fiuto volpino lo aveva già portato a individuare nella fiera del paese, che quel giorno era dedicata ai beni di suppellettili e stoffe preziose, il punto da cui incominciare la sua attività preferita e di solito la più lucrosa, quella di scrivano. Estrasse dalla borsa di pelle un rotolo di pergamena di qualità, una penna d'oca piuttosto consunta e una boccetta di inchiostro, che aveva prodotto con le sue mani, per poi trovare un punto della piazza ottimale ai suoi scopi e cominciare a proclamare ad alta voce: "Da questa parte, signori! Avete bisogno di scrivere una lettera, una missiva, un reclamo? Questo è quello che fa per voi! Ottima pergamena e una grafia elegante, senza errori, tutto per poche monete d'argento! Prego, signori!"
Peccato che, nonostante si sgolasse, nessuno sembrava sentirlo o almeno vederlo. Fabricius era invisibile. Scornato, dopo più di un'ora passata ad urlare e a incantare i suoi non clienti, si stancò, mise via i suoi strumenti e decise di passare al secondo piano per far soldi: rubare.
 
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La G@tta Matt@
view post Posted on 3/8/2012, 13:38




Shyranna

Piangeva per Lermel, non le era mai dispiaciuto tanto lasciare una persona. Nessuno le era mai stato così caro come lui, forse nemmeno Zibrith. Quella sera era stat auna delle peggiori della sua vita, le aveva sbattuto in faccia la sua presunzione, la sua poca esperienza. Lei si era creduta forte e pronta a tutto, navigata...e invece non aveva mai combattuto contro dei non morti, e per questa sua presunzione non aveva saputo salvare LErmel. Era fuggita. Era uscita da palazzo saltando fuori da una finestra, ancora avvolta inq uel maledetto vestito che era solo l'ennesima prova del suo fallimento, era una debole. non aveva nemeno avuto il coraggio di rimanere li a morire. Ma non poteva crucciarsi per tutta la vita, erano passati ormai 9 giorni dall'avvenimento. Ma il tutto le bruciava nella mnte ancora ora. Dopo essere uscita dalla finestra del terzo piano e ucciso le guardie delle carrozze per riprendere la sua, aveva preso la borsa con le sue cose e quelle di Lermel, poi aveva preso un cavallo ed era fuggita nelle praterie sconfinate di Palan. si era fermata dopo un giorno intero di ccavalcata. Aveva le piaghe alle gambe, che grande idea cavalcare senza sella in gonna. Si era fermata al di fuori di un minuscolo ammasso di casupole, li si era accampata, aveva acceso un fuoco e si era rimessa i suoi abiti poi aveva bruciato il lungo abito rosso che prese fuoco con una fiammata che sapeva di seta bruciata. frugando poi nella borsa di loe aveva trovato il suo antibraccio di pelle. Se lo infilò sicura, non si sarebba mai dimenticata di quella notta, avrebbe vendicato Lermel.
Dopo essersi riposata qualche ora era poi ripartita, ora di nuvo nei panni dell'assassino senza nome dal mantello blasonato in rosso.

Arrivò al confino il 9 giorno di cavalcata e si fermò nel villaggio che le sue mappe era segnato come Aceria. Era vivo, solare e pieno di gente. Una cittadella non troppo grande ma molto vivace. La gente la fissava qualdo passava come un ombra tra le persone, seguendo il flusso della massa di persone giunse ad un grandde mercato che vendeva stoffe e simili. Le donne si accalcavano attorno alle bancarelle come cani attorno ad un pezzo di carne. Pronte a psendere per quei fazzoletti colorati. C'erano anche molti bambini in giro, con della frutta in mano....forse l'avevano rubata. continuò a camminare per la via, la sua intenzione era quella di trovare una locanda e un lavoretto per rimpolpare le sue finanze. Ma tutto ciò le era abitudinario, non le dava soddisfazione. E i ricordi le assalivano ancora. Che cose le aveva fatto quell'uomo? Perchè ora sentiva sentimenti che non le era mai capitato prima di setire? Perchè si sentiva così triste?
Tutte domande a cui non sapeva rispondere. Prese dentro qualcuno di molto corpulento, fece per guardarlo ma il suo sguardo fu attirato da qualcos'altro: una mano infilata nella tasca del ciccione, il quale, essendo stato preso dentro da lei si accorse della manina inilata nella sua tasca e il suo faccione rubicondo di infiammo ancor di più.
"Tu!" fu tutto ciò che il tipo gridò. Shyranna trattenne una risatina e sperò che il ragazzino fosse più veloce del ciccione a correre. A muoversi era scoordinato e rallentato dal grande peso, Shyranna semplicemente gli diede un colpetto alla caviglia, uno sgambetto che fece barcollare pesantemente il ciccione.
 
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Luithil
view post Posted on 3/8/2012, 13:46




Fabricius

I capelli rosso cupo gli si rizzarono in testa per lo spavento e la sorpresa quando il grasso mercante che stava alleggerendo di un po' di monete con tanta grazia ed educazione si voltò e si mise ad urlare. Per un soffio riuscì a sfilare la mano dalla sua tasca prima che il ciccione gliela afferrasse, ma Fabricius si rese subito conto di essersi cacciato nei guai. La donna che girava con quell'uomo si era accorta di lui ed ora urlava in preda ad una crisi isterica, come se avesse davanti chissà che brigante. Il ragazzino cercò di non scomporsi più di tanto, arretrò in silenzio, senza attirare troppo l'attenzione, ma la sua quasi vittima sembrava intenzionata a vendicarsi. Si slanciò verso di lui e Fabricius si sentì per un attimo preso in trappola e di nuovo alla gogna, quando una donna con un lungo mantello spuntata praticamente dal nulla - o forse non l'aveva notata? - fece lo sgambetto al grassone, che ondeggiò pericolosamente. A Fabri non parve vero di avere una via di fuga. Sgusciò praticamente tra la ciccia dell'uomo, scivolò accanto alla donna ancora urlante e si profuse in un gentile sorriso alla ragazza, per poi sparire nella folla come un filo di fumo. Non si era accorto nella fretta, di aver lasciato cadere la sua preziosa pergamena nella polvere.
 
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La G@tta Matt@
view post Posted on 3/8/2012, 14:00




Shyranna

Il piccoletto fu rapido, anche fulmineo. Tolse la mano dalla tasca e si scostò, non si lasciò distrarre dalla moglie del cicione che urlava come un'ossessa. Quanto le venne voglia di tagliare la lingua o meglio, le corde vocali....no aspetta, azioen radicale: la gola. Il ciccione crollò al suolo e il piccolo sgusciò via dal grasso in caduta libera, sparendo tra la folla con qualche moneta in più. Perdendo però qualcosa d'altro per terra, un pezzo di pergamena. Shyranna con un leggiadro salto scavalcò il ciccione prima che la donna potesse rimettersi ad ulrare contro di lei, e si dileguò nella folla anche lei, continuando a muoversi invisibile tra le persone; raccolsse la pergamena, di buona fattura, vuota e con i suoi occhi, abituati a scovare obiettivi, vide i capelli rossi passeggiare veloci tra la folla. Tenendolo d'occhio iniziò a seguirlo, e sembrava proprio che il piccolo non si fosse accorto di essere seguito. Rapido ma ingenuo?
In pochi minuti lo raggiunse e inizò a camminare al suo fianco quasi con non curanza, con un sorrisino nascosto dal cappuccio. Voleva proprio vedere se si accorgeva di lei?
Voleva giocare un po'.
 
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Luithil
view post Posted on 3/8/2012, 14:05




Fabricius

Sapeva di essere inseguito, ma aveva già classificato la ragazza incappucciata non come una possibile nemica, visto che l'aveva aiutato, ma per non dare l'impressione nè di essere un codardo nè di essere furbo com'era, si lasciò seguire in silenzio. Lei gli si accostò alla fine, quando, sentendosi al sicuro, Fabricius aveva semplicemente cominciato a camminare tranquillo, dando la meravigliosa ed utile impressione di essere il solito servetto di proprietà di qualche proprietario di merci. Solo quando, con la coda del suo occhio sinistro, quello azzurro, notò un balenare di denti, un sorriso, sotto la cappa del mantello della giovane donna, fece un salto dinnanzi a lei, sbarrandole la strada, e si profuse in un inchino.
"A chi devo la mia salvezza?" chiese, con il suo tono più modesto e gentile, gli occhi in uno sguardo sbarazzino e il suo immancabile sorriso volpino in volto.
 
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La G@tta Matt@
view post Posted on 3/8/2012, 14:14




Shyranna

Il piccoletto la notò e con un saltino le si parò davanti, era davvero basso e dotato di un visino furbesco e di un sorriso degno di una volpe. E come una volpe era rosso di capelli. Aveva gli occhi di colori diversi.
Shyranna analizzò chi gli si parava davanti, cercò la presenza di armi, analizzò se quello fosse un travestimento e cercò di capire dal suo aspetto chifosse quel ragazzino. Ma era come se ci fosse qualcosa che non capiva e che le sfuggiva. Era un tipo interessante.
Fece un inchino pomposo chi devo la mia salvezza? , chiese con una voce modesta e tranquilla.
Shyranna imitò com euno specchio i suoi movimenti, facendo svolazzare il mantello in maniera cavalleresca e tenendo la testa bassa in modo che il cappuccio calasse ancor di più. Non voleva parlare, c'era troppa gente, avrebbe dovuto capire da solo chi era.
 
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Luithil
view post Posted on 3/8/2012, 14:17




Fabricius

La giovane donna non gli rispose, ma gli occhi di Fabricius si illuminarono lo stesso. Nel suo lungo girovagare aveva conosciuto davvero molte persone, e sapeva per esperienza che quelle che non parlavano subito erano le più interessanti. Le fece un gran sorriso.
"Posso offrirvi qualcosa?" chiese, amabile. Aveva già notato una piccola taverna poco distante dalla piazza, sicuramente un posto affollato in cui due sconosciuti potevano benissimo passare inosservati. Mostrò le due monete, tenute tra indice e medio della mano sinistra e con nonchalance aggiunse: "Visto che questo guadagno, non è solo merito mio."
 
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La G@tta Matt@
view post Posted on 3/8/2012, 20:28




Shyranna

Il ragazzo non si offese per il suo silenzio ma invece si illuminò come se avesse detto chissà che cosa, comprese che non era una persona che poteva rientrare nello standard di "mediocre". Sapeva leggere dove gli altri non potevano, aveva inteso il suo silenzio non come un atto ostile, ma bensì come un mistero intrigante, o forse le leggeva nella mente. Di sicuro era una persona interessante , da come aveva reagito.
Le sorrise come una volpe e gli occhi eterocromi brillarono. No, non era pericoloso. Anzi, era interessante.
con la sua vocetta amabile le chiese le desiderasse qualcosa da bere, in effetti le taverne erano luoghi dove si pooteva parlare e lei aveva tempo da perdere, Oltre tutto nelle taverne si trovavano i migliori lavori. Annuì da sotto il mantello e gli osrrise di rimando e imitò il suo gesto di invito, come uno specchio, come prima. Poi gli fece cenno di guidarla, nonostante avesse benissimo capito a che taverna si riferiva. Un bicchiere di qualcosa l'avrebbe rinfrescata.
 
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Luithil
view post Posted on 3/8/2012, 20:46




Fabricius

Si piegò in una nuova riverenza, e le indicò la taverna che aveva scelto prima. La porta aveva vetri smerigliati blu e rosso, i colori dello stemma della città, e sopra di essa dondolava pigro un cartello a forma di albero rosso, con la scritta in lettere gotiche: AL VECCHIO ACERO.
Fabricius si avvicinò ed educato spalancò il battente per la ragazza incappucciata. L'interno del locale era stranamente illuminato, grazie alle grandi vetrate inondate di sole che spargevano sui tavoli stille di luce multicolore. La locanda era quasi vuota, ma quasi tutti i presenti erano uomini piegati sui loro piatti di fagioli e mangiavano rumorosamente come porci.
Fabricius decise di far scegliere a lei dove sedere.
 
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La G@tta Matt@
view post Posted on 3/8/2012, 21:02




Shyranna

Arrivarono ad una taverna dall'aspetto accogliente e dall'apparente buona nomea. Era luminosa e vociante di allegria, non era abituata ad ambienti simili, frequentava locali più malfamati per via del suo lavoro. La gente era poca ma parecchio rumorosa. Un odore di zuppa di fagioli aleggiava nell'aria.
Entrò ringraziando con un cenno del capo il ragazzo e una volta dentro, senza levarsi il cappuccio, cercò un tavolo abbastanza nascosto ma vicino ad una via di fuga. Addocchiò un tavolo vicino alle scale che portavano al piano di sopra, sempre ottima via di fuga, e anche vicino ad un comodo separè che precludeva ai più nella sala la loro vista. Così si sedette sulla panca che era tutt'uno con il separè e sospirò.
Una sedia, che bello. Basta terra battutta per almeno dieci minuti. Si guardò in giro circospetta, ma era ancora restia a parlare.
 
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Luithil
view post Posted on 3/8/2012, 21:05




Fabricius

Fabricius si premurò di ordinare un boccale di birra alla signorina e solo un bicchiere di sidro di more per lui, dopodichè tornò da lei con tutto ciò che aveva preso e fece scivolare elegante la birra nella sua direzione. Le si sedette dinnanzi, sorridendo, e si mise a morbicchiare il bicchierino, fissandola curioso come un cucciolo, in attesa di vedere una qualche reazione.
 
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La G@tta Matt@
view post Posted on 3/8/2012, 21:18




Shyranna

Il tipetto sperì e tornò con due bicchieri, uno di birra per lei. Lei lo prese e bevve un porofndo sorso, degno del più assiduo frequentatore di taverne. Concluse la sorsata con un grande : "ahhh".
Si asciugò la bocca nella manica e poi, dopo aver guardato bene che non ci fosse nessuno nelle vicinanze, si decise a parlare.
"Allora, a chi ho l'onore di aver salvato la vita?"
La voce era come arrochita dai molti giorni di silenzio.
 
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Luithil
view post Posted on 3/8/2012, 21:23




Fabricius

Le rivolse un sorriso smagliante, pieno di simpatia, ma rispose, in maniera un po' sibillina: "In realtà, prima di chiedere, dovreste rispondere. La mia domanda rimane comunque senza risposta."
Sorseggiò appena il suo bicchierino e piegò leggermente la testa, in attesa.
 
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La G@tta Matt@
view post Posted on 3/8/2012, 22:36




Shyranna

Il rispetto rispose con un altra domanda, in maniera intelligente e vispa. Non riusciva a determinarne l'età, rispondeva maturo ma aveva un corpo da bambino, e gli occhi...parevano vecchi.
"mi spiace,non ti posso dire direttamente chi sono, per via del lavoro che faccio. Peró ti posso dire che chiedendo a molte delle persone qui te lo potrebbero dire....solo una cosa - bevve un altro sorso- fallo quando sono uscita o rischieresti il linciaggio. Ora tu invece, chi sei?"
Lo guardò da sotto il mantello interrogativa, voleva sapere chi era.
 
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Luithil
view post Posted on 4/8/2012, 09:30




Fabricius

La cosa si faceva sempre più intrigante, per Fabricius. Una sconosciuta che non voleva nemmeno rivelargli il suo nome, che si diceva così famosa, e così odiata, da fargli rischiare la gogna. La cosa lo divertì immensamente.
"Io?" chiese, stupito, quando lei gli rivolse la stessa domanda "Ma io non sono altro che una piantina di gramigna in questo vasto campo di grano che è Tairis." rispose, facendole un gran sorriso, e portandosi una mano al petto "Tuttavia.. potrei anche avere un nome. Ma mi hanno insegnato che è meglio non confidarlo, se l'altro non ha intenzione di fare lo stesso. Potrebbe essere pericoloso anche per me, far conoscere come mi chiamo. Sono pur sempre.. un criminale."
Buttò giù con eleganza tutto il sidro di more, e la guardò furbo.
 
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49 replies since 3/8/2012, 13:12   278 views
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