-La Poetessa della Strada |
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| Undine
Tanto tempo aveva passato da sola, camminando per tutta la regione di Nen, aveva visto molti laghi e ancor più fiumi e ogni giorno camminava senza una meta precisa. Durante le ore di luce seguiva il più possibile i laghi cercando qualcosa da mangiare, bacche e frutti per lo più, poi quando calava il sole iniziava a cercare qualche sentiero in cerca di un villaggio sicuro dove stare. Si muoveva come fosse un'ombra la mezz'elfa, senza fare rumore e senza lasciare tracce. Molte volte, per via dei vestiti impolverati e strappati, veniva confusa per una dolce eremita e veniva ospitata con calore dalla gente del posto anche per più giorni. Poi se ne partiva di nascosto, all'alba, lasciando agli ospiti come ringraziamento un paio di foglie che le capitava di raccogliere durante il suo cammino. Provava un grande rispetto per coloro che si prendevano cura di lei ma si era promessa di non affezionarsene troppo, per il suo bene. Di sentiero in sentiero, di lago in lago, Undine raggiunse le cascate di Augeop, sotto le quali vi era una grotta immensa abitata da gente cordiale dalla pelle candida e dagli occhi blu. Sorrise, sentendosi più al sicuro vicino a quella curiosa città dietro le cascate e poco prima di entrare in quella grotta si sedette su una roccia vicino alla cascata respirando l'aria di quel posto singolare. Vide però in lontananza una figura stesa per terra, e le si avvicinò con cautela. Magari stava solo dormendo e non voleva disturbare, ma quando le fu vicino capì che non poteva essere altro che svenuta. Ma come fare? Certo Undine possedeva alcuni poteri ma non l'avrebbe curata tanto facilmente. Si inginocchiò alla sconosciuta e, con calma e concentrazione, scaturì dalle mani una sorta di acqua fresca e colorata che fece scivolare goccia dopo goccia sul viso e intanto sussurrava Mi sentite? Non preoccupatevi, siete in buone mani. Non so se vi guarirò ma almeno cercherò di risvegliarvi per qualche tempo.
Edited by -La Poetessa della Strada - 7/9/2012, 10:01
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