Città di Belah

"Finalmente" pensò June quando attraversò le mura della città. Erano passati diversi giorni da quando era partita dal suo piccolo villaggio sulla costa di Falan e quella era la prima città che incontrava. Mentre camminava nella garnde strada principale di ingresso si sentì sollevata nello scorgere alcuni abitanti nonostante fosse mattino presto. Si era sentita molto sola in quei giorni di viaggio, non era abituata a viaggiare, visto che non aveva mai lasciato il suo piccolo villaggio, e stare sola la rendeva nervosa. Mentre camminava tranquilla scorse in lontananza una insegna colorata che recava la scritta "Taverna del mare bianco". Instintivamente infilò una mano nel sacchetto che portava alla cintura ed il tintinnio delle monete le assicurò che poteva permettersi un pasto decente. Si avviò verso la locanda e mentre camminava alzò lo sguardo verso il cielo, un grande e sereno cielo azzurro.
"Un cielo azzurro, un Drago nero che vola libero, il vento nelle orecchie, due grandi occhi blu dove si riflette il cielo".
June abbassò di scatto lo sguardo e si battè con forza la mano sulla fronte.
"Niente piagnistei June, lo ritroverai e andrà tutto bene" pensò la ragazza mentre si asciugava gli occhi. Spalancò la porta della taverna e fu accolta con gentilezza dall'oste che la fece sedere ad un piccolo tavolo in disparte, accanto ad uno vuoto.

Rika

Myiacha atterrò leggera nella pianura davanti alla città di Belah. Il sole limpido la reandeva del tutto invisibile e Rika saltò giù agile da quello che sembrava a tutti "niente".

- Aspettami in volo Miha. E' più sicuro!
< Sì! >

Rika entrò tranquilla nella città, i suoi abiti normali non destavano particoloare sospetto ma la sua pelle eccessivamente bianca la rendeva fin troppo notabile. Un ragazzino di 18 anni le prese contro.

- Scusami bellezza! Immagino tu sia una forestiera...-
- Lo sono!

Rika alzò un sopracciglio verso il ragazzo, non gl piaceva per nulla essere abbordata ed in più questo le sembrava un imbecille.

- Come ti chiami? Posso offrirti qualcosa alla taverna?

Il ragazzo indicò la prima taverna sulla sinistra: "Taverna del mare bianco"

- Facciamo che ci provi con una della tua età okay?! Ciao

Rika si allontanò verso la taverna, il ragazzo le afferrò un braccio.

-Ehi aspetta dai! Dammi...

Non fece in tempo a finire la frase che Rika gli aveva già tirato un pugno in faccia.

< Odio chi mi tocca! >

Entrò nella taverna e chiese un tavolo. L'oste la mandò a sedersi ad un tavolo vuoto accanto a quello di un aragazza dai capelli scarlatti. Rika si sedette al tavolo con la ragazza.

- Odio mangiare da sola, gli altri tavoli sono pieni di gente che ha pelle mi dà ai nervi! ti spiace farmi compagnia?

June osservò la ragazza che le si era appena seduta accanto.
"E' Davvero bella" pensò "Però mi sembra diversa da ogni altra persona che abbia mai conosciuto".
"Volentieri! Sei la prima persona che mi parla da quando ho lasciato il mio villaggio giorni fa.... Sbaglio o anche tu sei una forestiera? Non hai proprio niente in comune con gli abitanti di questa città..."

Rika fece spallucce.

- Sono un mezzo demone, scappa pure se vuoi, ecco perchè mi trovi diversa! Gli uomini normali vengono attratti da me come mosche al miele... Che seccatura... Lo vedi il tipo baffuto dietro di me? Seduto al bancone?

Rika indicò con la testa una specie di vichingo, alto almeno due metri che le fissava dal bancone.

June scoccò un'occhiata all'enorme omone seduto davanti a lei.
"Sì lo vedo! Da quando sono entrata non fa che fissarmi con uno sguardo che mi disgusta! Io detesto gli uomini; quando ero piccola non facevano che farmi i dispetti e prendermi in giro. E poi, appena sono cresciuta, hanno iniziato a corrermi dietro come niente fosse! In un certo senso ti posso quasi capire..."

Rika sorrise beffarda!
Sollevò tra le mani il coltello che aveva tra le posate e ghignò, un barlume di viva lucentezza le attraversò gli occhi che divenerro per un momento inumani al massimo del loro potere demoniaco.

- Mi da fastidio che uno mi guardi come se mi spogliasse...

Lanciò il coltello in una frazione di secondo e taglioò di netto la barba e parte dei baffi dell'omone che barcollo dallo sgabello e cadde all'indietro.
Rika prese a ridere sonoramente!

June rimase immobile, gli occhi fissi sulla ragazza che aveva di fronte. Non aveva nemmeno avuto il tempo di capire cosa era successo. Sapeva solo che l'omone le fissava terrorizzato e in pochi secondi si fiondò fuori dalla taverna con una agilità che June non immaginava potesse avere. La ragazza che aveva di fronte rideva sonoramente e le fece paura. Eppure c'era qualcosa di quella feroce ragazza che le piaceva, la ammirava. Aveva fatto esattamente quello che June aveva pensato, ma non aveva avuto il coraggio di fare.
Senza rendersene conto scoppiò a ridere così forte che sentì mancarle il fiato.
"Sei davvero spaventosa signorina!" esclmò tra le risate "Però ammetto di non essere per neinte dispiaciuta per quel tipo".

Rika rise per alcuni minuti, tanto che gli occhi le lacrimavano.

- Hai visto che faccia?! Ahahahahaha! così impari!

Poi si riprese. E guradò attentamente la ragazza che aveva di fronte.

- Io sono Rika, e tu come ti chiami, mezz'elfo?

" June Op... Ehi aspetta come fai a sapere che sono un mezz'elfo, non ho nemmeno le orecchie?" esclamò June stupita fissando Rika "comunque sono June Ophrys e sono un mezz'elfo. Come vedi non sei l'unica fuori luogo qui. Hai davanti una ragazzina che ha lasciato la sua prigione sicura ed arranca in un mondo che la spaventa".

Rika sorrise.

- Essendo un mezzo demone sento la magia, Myihaka, il mio drago, mi ha insegnato a sviluppare questa eredità di mio padre. Però tu non hai abbastanza magia per essere un elfo completo quindi dovevi esserlo per metà!

Fece l'occhiolino a June

- June mi piace come nome. Siamo due meticce allora! Cosa ti porta ad andare fuori di casa? Non hai certo l'aria di una besti selvatica!

La cameriera intanto si stava avvicinando al tavolo delle due per le ordinazioni

"Un giorno nella mia piccola prigione si è aperto uno squarcio di cielo. Ho conosciuto una persona nei cui occhi si rifeltte il cielo, mi ha mostrato la vera liberà e io ho iniziato a desiderare di vedere il mondo, anzi no, volevo che lui me lo mostrasse. Ma me lo hanno portato via e io non mi darò pace fino a quando non lo troverò, anche il mondo mi fa paura!".
Nonostante i ricordi le facessero male, June si sentì sollevata. Era la prima volta che parlava di Noah a qualcuno e la cosa la alleggeriva.
"Che sentimento orribile che è l'amore, è straziante. Tu invece come mai viaggi? Non mi sembri una persona che vive alla giornata e viaggia senza uno scopo... Oh io vorrei una bella bistecca cameriera!"

La cameriera aveva raggiunto il tavolo, scrisse velocemente la bistecca, poi guardò Rika

- Una bistecca anche a me, ma al sangue, quasi cruda!
- Come vuole!

La cameriera le lasciò di nuovo sole.
Rika guardava attentamente June, il suo istinto la muoveva verso quella cosa fragile che le sedeva davanti composta. Agli occhi di chi aveva piegato draghi lunghi più di 50 m una piccola elfa, non completa, era un fiocco di cotone soffice. Aveva l'aria più sperduta che avesse mai visto però una fiera determinazione le aleggiava intorno.

-Io cerco Kilik, mio fratello. E' un ragazzo della mia età, alto sul metro e ottanta. Capelli corti, sfilati, bianchi. Occhi scuri, corporatura esile, Ogni atnto perde il senno e fa fuori tutto quello che gli è a 50 m!

Fece l'occhiolino a June sorridendo

- No dai, scherzo!... Arriverà a più di 500 m ormai!

Rise

- Devo riportarlo a casa, prima che cominci a ricordare cos fa!

Rika divenne seria d'improvviso, gli occhi ingrigirono repentini, poi tornarono in un attimo verde brillante

- Cmq io sono più forte di quanto sembri! Se ti va ti faccio compagnia! Dove sei diretta?

"Al Lumbar, immagino l'abbiano portato lì! Vedi anche Noah è un addestratore di Draghi come te, ma ha la capacità di sottomettere qualsiasi Drago... Non so per quale motivo ma lui possiede questo potere! Ha destato l'interesse delle ombre e per questo l'hanno soggiogato e rapito". June osservò un attimo Rika "forse tu l'hai visto... Cavalca un drago nero di nome Bahamut, è un umano di 23 anni con i capelli neri e gli occhi blu..."
June osservò Rika con gli occhi colmo di speranza; se lei l'avesse visto avrebbe potuto confermare la sua ipotesi.

Rika incrociò le lbraccia alzando la testa al soffitto. Riflettè un minuto sul mare di gente che aveva visto nei due anni che era in giro per Tairis. Uomini con occhi chiaro e capellis curi ad Est ce n'erano parecchi. Di draghi neri oltre la sua testa ne erano passati molti. Guardò June.

- Sai dirmi qualcosa di più?

"Sì certo! Il suo drago, Bahamut, è insolitamente piccolo per essere un maschio; Noah ha la carnagione chiara, è alto 1,83 m circa e di solito è un gran parlatore, ma l'ultima volta che l'ho visto non era più lui. Era nervoso, isterico, i suoi begli occhi erano opachi. Credo viaggi solo; le ombre che lo portato via credo non viaggino con lui, sarebbe troppo sospetto." June osservò Rika mentre pensava. Non si era mai fidata degli sconosciuti, e tanto meno di una persona incontrata 10 minuti in una taverna, però con lei era diverso. Rika era come lei, aveva perso qualcosa di molto, troppo, importante e lottava per riprenderselo. Rika era l'opposto di lei eppure avevano lo stesso scopo...
"Penso che viaggero con lei!"