FILOSOFIA - Epicuro, Brevi cenni sulla struttura della corrente filosofica ellenistica epicurea

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torf
view post Posted on 4/10/2012, 20:25




EPICUREISMO

• GENERALE: Dottrina fondata dal filosofo ellenistico Epicuro nel IV secolo a.C. parallelamente alla corrente filosofica dello stoicismo. Nasce a causa dell’insicurezza dell’individuo, della stanchezza dovuta alle numerose filosofie e dall’ impossibilità della persona di entrare a far parte della vita politica (quest’ultima dovuta ai domini tirannici e/o dispotici dei sovrani orientali). Queste nuove filosofie si presentano dunque come un balsamo, una medicina. C’è inoltre un progressivo allontanamento tra scienza e filosofia (che si risolverà con il distaccamento totale con Galileo, nel ‘600 dovuto all’ introduzione dell’innovativo metodo sperimentale).

• FINI e STRUTTURA: L’epicureismo è la filosofia del piacere e della felicità derivante dall’ annullamento del dolore e della paura. Essa è infatti definita filosofia del tetra-farmaco, ossia una filosofia che si preponeva di curare le quattro paure degli uomini (paura degli dei, paura della morte, paura del dolore e in un certo senso, timore del piacere).
La filosofia epicurea può essere suddivisa in Fisica e Etica (c’è chi parla anche di “canonica”).

• FISICA: La fisica epicurea è prettamente meccanicistica, dal momento che essa riprende la teoria atomistica di Democrito (“tutto è fatto di atomi corporei che si urtano e si incastrano tra di loro, generando il tutto”). Di conseguenza, tutto è fatto di atomi che si scontrano tra di loro e, scontrandosi, creano le cose. Di conseguenza viene abolita ogni traccia di finalismo e viene rigettata la teoria del logos degli stoici (dell’ordine del mondo, dove tutto avviene per necessità). Viene introdotta anche la dottrina del CLINAMEN, ossia la possibilità di deviazione degli atomi che cadono nel vuoto per scontrarsi e creare nuove cose (cosa che sottolinea la volontà epicurea di sfuggire al fato).

• ETICA: Esistono due tipi di dolore, quello sordo e quello acuto. In entrambi i casi, Epicuro ci insegna che bisogna evitare il dolore tramite l’apprezzamento della vita, dal momento che con il dolore sordo si vive facilmente e che quello acuto è rapido e di breve durata.
Il piacere è anch’ esso suddiviso in due categorie, ossia l’APONìA (che è la totale assenza ed eliminazione del dolore corporeo) e l’ATARASSìA (che rappresenta l’eliminazione dei dolori dell’anima). Esso (il piacere) può essere raggiunto solo tramite l’assoluzione ai bisogni naturali necessari (conformi alla natura umana, come il bere, il mangiare o il dormire) e non tramite il coronamento di bisogni naturali non necessari (secondari, che tuttavia sono concessi ogni tanto) o vani/inutili (secondari e non naturali, espressamente vietati dalla filosofia epicurea).

Importanti epicurei furono il poeta latino Lucrezio, che ci da un panorama ampio sul concetto di “filosofia tetra-farmaco” e Cavalcante de’ Cavalcanti, padre del poeta Guido Cavalcanti.


N.d.A: Il seguente schema è stato redatto basandosi sugli appunti del sottoscritto. Non sono state violate norme sul copyright e nessun documento (sulla rete o cartaceo) altrui è stato indebitamente copiato.

Torf
 
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